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Autore: Greta_Unicorn    12/12/2012    2 recensioni
-Avete presente quel tipo di soggetto che fa una bastardata dopo l'altra e a un certo punto si meraviglia che la sua vita fa schifo? Bene, quello ero io. Ogni volta che mi capitava qualcosa di buono, qualcosa di cattivo era in agguato dietro l'angolo. È il Karma: ecco perché ho deciso di cambiare. Ho fatto una lista di tutte le mie cattive azioni e da allora cerco di rimediare agli errori che ho commesso; mi sto solo sforzando di essere una persona migliore. Il mio nome? Earl! –
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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-Avete presente quel tipo di soggetto che fa una bastardata dopo l'altra e a un certo punto si meraviglia che la sua vita fa schifo? Bene, quello ero io. Ogni volta che mi capitava qualcosa di buono, qualcosa di cattivo era in agguato dietro l'angolo. È il Karma: ecco perché ho deciso di cambiare. Ho fatto una lista di tutte le mie cattive azioni e da allora cerco di rimediare agli errori che ho commesso; mi sto solo sforzando di essere una persona migliore. Il mio nome? Earl! –
“Forza, Earl, Randy, alzatevi!! Non posso aspettare tutto il giorno per pulire la vostra stanza!”
“Catalina, stai scherzando?! Sono solo le 8:50,come puoi svegliarci a quest’ora per fare le pulizie?!”
“Dai ragazzi, el director ha detto che dev’è essere tutto pronto per quando arriveranno quelli dell’immigrasion!”
“Quelli dell’immigrazione? Cosa stai dicendo?! E poi che c’entra la pulizia delle stanze?!”
“Earl, tu non capisci: stanotte hanno uciso un immigrato clandestino su questo piano e el director pritende che quand’arriva la polisia sia tutto pirfetto,così non penserano che l’han ammazato qui da noi! Vuol far creder che sia morto altrove e che il suo cadavere sia stato portato qui di nascosto da uno sconosciuto.
In realtà è stato Carl, l’eroinomane del 2°piano: avevano dei conti in sospeso con la vitima.”
“Carl!? Non me lo sarei mai aspettato…Mi dispiace molto, spero che il direttore riesca nel suo intento…ho sempre scambiato quattro chiacchiere con lui, sarebbe un peccato se finisse in prigione…”
“Jà, anche se mi invita sempre a rimanere quando pulisco la sua stanza, non ho mai pensato che fosse una cativa persona…Certo, tutti sanno che lui è Il Killer dei supermercati, quello che rapisce le ragazze nei negozi al supermercato, ma non pensavo che le uccidesse qui da noi!”
“Earl, già che siamo svegli, perché non andiamo tutti insieme a fare colazione al bar? Avrei taaaanta voglia di una colacena con fritelle, bacon, uova, vino, marmellata, tacos, formaggio…”
“Buona idea Randy. Catalina, ti va di unirti a noi? Dai, offro io!”
“Grasie Earl, sei un amigo, ma ho un turno da Chubby: sotto Natale c’è più clientela… I padri stanchi della loro stupida vida perfetta, stressati dallo shopping per i regali del Nadale alle mogli vengono a rilassarsi da noi…”
Catalina adesso lavora sia al Motel come cameriera che al locale di spogliarelliste di Chubby. Non molto tempo fa ci ha raccontato della sua situazione abitativa: dormiva in una stanzetta\lavanderia con altre 15 ragazze,10 anziani e 7 bambini in pochi metri, senza avere finestre e con il soffitto basso. Per forza, era la cantina del nostro motel.
Dato che nel contratto di lavoro c’è la possibilità di avere una stanza a basso costo vicino al lavoro, tutti i dipendenti si sono ritrovati lì! Ci ha fatto pena, così l’abbiamo aiutata a trovare un vero e proprio appartamento, a metà tra il Motel e il locale. Ma l’affitto chiaramente era più alto e lei non poteva permetterselo lavorando solo al Motel. Così è tornata ancora una volta a riempire il locale di Chubby con i suoi salti.
“Dai, Catalina, non ti preoccupare, facciamo colazione e con calma ti portiamo noi al lavoro!”
“Non avrete mica i cartellini da timbrare, vero?! Non avrebbe senso timbrare un cartellino per far vedere le proprie poppe a qualche vecchio stanco! Io non lo farei…”
“No Randy, non dobbiamo timbrare nessun cartellino, ma anche se i ritardi fossero tollerati, dopo devo tornare qui al Motel per dichiarare ai polissioti di non aver toccato niente nella stansa di Carl.”
In quel momento realizzai: la vita di Catalina non era per niente facile ,anzi :era un Inferno! E io che potevo aiutarla almeno pagandole l’affitto del nuovo appartamento che abbiamo trovato ,così da evitarle i doppi turni al suo secondo lavoro, non l’ho fatto! Lo aggiunsi subito alla lista:
NUMERO 514:Contribuito alla creazione dell’inferno nella vita di Catalina.
Di certo non era molto chiaro, ma non aveva importanza visto che non avrei dovuto ricordarmelo a lungo: avevo intenzione di porvi rimedio immediatamente.
“Catalina, cosa ne pensi della tua vita?”
“Bhè, non è proprio il masimo…insomma tengo que trabajar en dos posti: aquì al Motel devo pulire e sistemare, sia le stanze che la piscina e anche il giardino e le scale, poi devo lavare tende ,lenzuola e asciugamani…poi appena finisco deho correre da Chubby perché èl non tollera i ritardi e se arrivi dopo te fa far più cansoni e io lì faccio già i doppi turni: oltre che alla sera e alla notte, devo andarci anche la matina…E’ sorprendente quanti camionisti arrapati ci siano alle 10:30 della mattina…l’unica cosa che funziona è el nuovo appartamento, dove almeno posso dormire dos o tres horas e sensa che qualcuno mi svegli perché suo niño è stato rapito! A dir il vero a parte l’appartamento fa proprio schifo la mia vita…”
“Bhè, buone notizie: ho deciso di aggiungerti alla lista. Sono stato un egoista, una volta che potevo aiutarti non ho fatto nulla, nemmeno pagarti l’affitto in modo da evitarti i turni da Chubby. Davvero, adesso tu stai in vacanza qualche giorno e quando tornerai la tua vita sarà migliorata.”
Così uscii dal Motel, scesi gli scalini in metallo e arrivai alla mia El Camino.
Mi diressi verso il centro di Camden e cercai un’agenzia di viaggi dove potessi organizzare a Catalina una fantastica vacanza nella quale riprendersi per poi tornare e cominciare la sua nuova vita.
“Se qui non vuoi morire,
entra: potrai scoprire
come viaggiare,
dove finire.”
Questa era la scritta sulla vetrata di una saletta buia. Decisi di parcheggiare l’auto ed entrare. L’agenzia consisteva in questa saletta buia con una scrivania dietro alla quale stava un’anziana signora dai capelli rossi che contemplava il display di un computer, apparentemente spento, grazie alla luce fioca di una lampadina che usciva dalla parete grigiastra. La signora fece un gesto, invitandomi a sedermi su una sedia richiudibile di plastica gialla. Decisi di assecondare la signora, nel dubbi che fosse una strega.
“Salve, vorrei organizzare un viaggio da regalare ad una cara amica…sto cercando un posto dove non faccia molto caldo e dove lei possa rilassarsi. Vorrei potesse partire entro domani mattina, grazie.”
Tornai da Randy e Catalina, che durante la mia assenza avevano cominciato una maratona di cartoni animati.
“Forza Catalina, fuori di qui. Vai a preparare la tua valigia, e che contenga qualcosa di pesante!”
“Ma come Earl…partirò davvero?! E dove andrò?! ”
“Su Catalina, non c’è tempo per le domande stupide. Parti alle 2 di notte dall’aereoporto di Camden e non cercare di corrompermi: la destinazione è una sorpresa!”
All’1, quella notte stessa, Catalina si presentò con un paio di bagagli alla nostra porta perché l’accompagnassimo all’ aereoporto.
Ci salutò calorosamente, tentando sempre di scoprire la meta e la durata della sua vacanza, ma sempre ringraziandoci.
Salì sull’aereo senza ancora sapere nulla, con due valigie piene e una o due borse. Restammo lì a vedere l’aereo con Catalina partire per 6 giorni di soggiorno alle terme in Croazia, Europa!
Speravo si sarebbe divertita e rilassata, mentre io e Rendy le preparavamo una nuova vita. Per prima cosa però tornammo a dormire. Per quanto Catalina fosse importante, erano sempre le 2 e mezza di notte!
Come nostro solito ci svegliammo passata l’ora di pranzo, ma mangiammo comunque: avevamo davvero tanto da fare.
Per prima cosa andammo vero il centro, se così si può definire, di Camden.
Volevamo cominciare scegliendo per lei un’auto femminile, ma che rispecchiasse comunque la sua personalità di donna forte e allo stesso tempo sola.
E se c’è una persona che di auto perfette se ne intende qui, quello è Johhny.
Certo, forse non avrei dovuto fare acquisti da lui perché tutta la sua merce è rubata ,ma come resistere alla perfezione delle sue auto Europee?!
In più quando ancora avevo davanti a me una florida carriera da criminale, io e lui abbiamo fatto qualche colpo insieme e di sicuro l’amicizia che si sviluppa tra due complici è una tra le più salde.
Così entrai nel suo “locale” e gli parlai delle mie idee.
Poco meno di un’ora dopo ero alla guida di una meravigliosa  BMW nera decappottabile con interni rossi e milioni di inutili comfort che sicuramente Catalina avrebbe gradito.
Poi andai con quella magnifica auto dal ragazzo che aveva affittato l’appartamento a Catalina e lo convinsi a vendermelo per un prezzo in fin dei conti abbastanza basso. Certo, stavo spendendo davvero tanto, ma ancora non avevo finito: volevo arredare in modo grazioso la casa appena comprata.
Prima ci viveva un uomo di oltre cinquant’anni solo e senza lavoro che vi si tolse la vita. Chiaramente tutto in quella casa ,dal tavolo, alle tende e alla carta da parati, rispecchiava la sua grigia vita. Io e Randy tornammo al Motel per riposare e la mattina dopo ci svegliammo solo alle 10 per intraprendere un lungo viaggio verso la città relativamente vicina alla nostra Contea.
Volevamo andare in un vero, grande e in regola negozio di mobili.
Ma tra viaggio, auto e appartamento, avevamo speso abbastanza. Così andammo in un negozio di mobili usati. Randy rimase assolutamente spaesato da tutte quelle cose. Veramente, non avevamo mai visto così tante cose perfette e non rubate tutte insieme che rimanemmo in contemplazione per qualche minuto. Poi cominciammo con le spese pazze e comprammo di tutto. Dal divano antico ,alle sedie ergonomiche provenienti dalla casa di un qualche designer moderno ,fino al più semplice tostapane.
Avevamo ancora un paio di giorni prima che Catalina tornasse, così decidemmo di fare una cosa ancora più grande dell’appartamento comprato e ri-arredato e della BMW decappottabile: facemmo in modo che una piccola agenzia immobiliare appena fuori la nostra Contea la assumesse per una paga discretamente alta.
Nei giorni rimasti ci riposammo, in attesa di rivedere la nostra amica cominciare la sua nuova vita perfetta.
La andammo a prendere all’aereoporto con la sua nuova macchina e quando la vedemmo scendere dall’aereo tutta eccitata in previsione delle sorprese che le avevamo preparato e rilassata grazie alle Terme ,capii di aver speso bene tutti quei soldi per renderla felice.
La portammo subito alla sua nuova auto ,poi guidammo fino all’agenzia immobiliare e dopo all’appartamento. Non poteva davvero crederci, finalmente aveva tutto quello che una ragazza può desiderare nella vita…
“Earl?”
“Sì Randy?”
“Adesso Catalina è felice perché ha tutto nella vita…un lavoro ,una bella casa moderna, un’auto con il finestrino in alto…ma secondo me manca qualcosa…”
“Cosa, Randy?”
“Bhè,lei non ha un fidanzato. Pensi che se le dicessimo che io sono il suo nuovo fidanzato  per la sua nuova vita perfetta ci crederebbe?”
“Bhè Randy, le possibilità sono bassine, non credi?”
“Già, hai ragione . Ma quello mica glie lo possiamo comprare. Giiiusto?”
“Giusto. Bhè, buonanotte”
“Buonanotte Earl.”
  
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