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Autore: Mimi18    13/12/2012    10 recensioni
«Anche papà lo sapeva e in fondo credo che tu fossi il suo preferito».
Spoiler del capitolo 613.
ShikaIno su tutti i fronti, ovviamente.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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So hold on

 

 

 

Farsi largo tra la folla è seccante. Qualcuno gli concede una pacca sulla schiena o un sorriso di condoglianze, mentre altri lo ignorano e corrono a festeggiare sul terreno brullo e nella notte senza stelle.

Poco lontano da Shikamaru c’è un Rock Lee che tiene il braccio intorno alle spalle di TenTen, mentre Neji si cambia da solo le bende sporche di sangue e ha qualcosa di simile ad un sorriso sul volto biancastro. Distante da lui, Hinata dorme con la testa appoggiata alla spalla di Kiba, malridotto e con braccio e gamba rotti.

Ignora persino Naruto e Sakura, che litigano ma non smettono di sorridere, e scavalca poi qualche corpo sdraiato a terra. Ci sono i feriti che urlano, ma gli infermieri si stanno prendendo cura di loro.

Va tutto bene.

Poi c’è Ino. Ino lo vede, non gli sorride come fanno tutti, rimane a fissare i suoi occhi vitrei e chiede mutamente che le si avvicini. Solo un po’, solo il necessario per sentire nuovamente qualcosa riempirle le viscere: non importa che siano stupide farfalle, le basta qualsiasi cosa.

«Ti cercavo», dice Shikamaru e prende uno sgabello che non ha più tre gambe ma due, si siede non sa come e Ino abbassa le palpebre. È così bianca che gli zampillii rossi dei tagli risaltano paurosamente: è ferita, sa che ha qualche costola incrinata, ma Ino non ha voluto farsi curare. Non ancora, almeno.

La sua mano quando stringe quella di Shikamaru è fredda, e lui si domanda se Ino sia stata fuori a guardare il cielo da sola, nascondendosi dai suoi occhi e dalle premure di Choji. Non ama piangere in pubblico Ino, è quasi convinto che nessun altro eccetto lui l’abbia mai vista. Le sue lacrime sono rare, ma il dolore che legge nei suoi occhi è tangibile ed estremo, vorrebbe stringerla.

«Volevo stare un po‘ da sola, dovrò abituarmi».

Sospira Shikamaru, Ino ora cerca di sorridere ma non ci riesce.

«Come sta tua madre? Dovrei andare a farle le mie condoglianze», inizia un po’ indecisa, e Shikamaru quando sente la sua sincerità prova una fitta di dolore. Nessuno lì conosce Ino meglio di lui, nemmeno Choji o Sakura, e sa quanto la sua compagna stia lottando contro il dolore dentro se stessa e quanto in realtà voglia consolare lui, Yoshino e tutti gli altri.

Sa tutto di Ino, sa così tanto di Ino che capisce cosa deve fare.

«Stai con me, okay?»

Le afferra il capo con la mano e lo porta a sbattere duramente contro la propria spalla. È sbilanciata sulla sedia Ino, potrebbe cadere da un momento all’altro, e le dita di Shikamaru le tirano i capelli.

Tuttavia, stringe il giubbino e strizza le palpebre, pregando che non scendano altre lacrime. «Mi fai un po‘ male», gli dice perché è l’unica cosa che le esce e che non assomigli ad un rantolo, quella, e Shikamaru stringe ancora di più.

Sente le lacrime di lui tra i capelli, ma Ino ancora non piange, non piange più. Lascia il giubbino di Shikamaru e con le braccia gli circonda il collo, sollevando il viso.

«Papà ti ucciderebbe, se ti vedesse ora».

Forse è per sdrammatizzare, ma Shikamaru sorride sincero. Sono in una posizione scomodissima, lui vuole baciarla e dirle che starà sempre con lei, ma Ino gli tirerebbe sicuramente una sberla: odia le promesse più di qualsiasi altra cosa al mondo.

«Mamma ti chiederà di venire da noi per un po‘», l’avvisa tetro. Ino ha appoggiato le mani fredde sulle sue guance, gli occhi umidi e i polpastrelli tastano la sua barba ispida.

«Non sarei un disturbo?»

Contro il suo naso a punta Shikamaru sorride, sfiorandole il collo niveo con una mano. «Lo sei sempre, Ino, ma puoi migliorare».

La ragazza sorride, normalmente avrebbero litigato, ma poi Ino lo bacia davvero. Forse quello non è il momento giusto e forse non sarà il giorno più bello della loro vita, ma Shikamaru la stringe forte e lei mugugna di dolore contro la sua bocca. È salata, Ino, finalmente sta piangendo fidandosi di lui.

«Mi ami, vero?»

Lui rotea gli occhi. «Lo sai da una vita, non seccarmi».

La risata di Ino è un po’ stridula, ma Shikamaru la trova carina ugualmente.

«Anche papà lo sapeva e in fondo credo che tu fossi il suo preferito».

«Uhm», Shikamaru la guarda indeciso, «forse dovrei dire qualcosa alla ‘Mi prenderò cura di sua figlia‘?»

Nuovamente, Ino lo stringe.

«Va bene così».

Anche in mezzo a quel sangue, Ino profuma di fiori e Shikamaru sospira: sono insieme.

 

 

 

N/a: sono depressa per questa scelta, ma che ci posso fare? Si spera in scene ShikaIno future. Non penso sia qualcosa di particolarmente emozionante questa fic, ma ci tenevo a lasciare qualcosa. Grazie a chi leggerà e a chi commenterà. Se non ci risentiamo più, buon Natale. ;)

 

 

 

   
 
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