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Autore: Colpa delle stelle    13/12/2012    5 recensioni
In questa one shot ho voluto provare a scrivere i pensieri di Tanya quando ha visto la sorella Irina morire per mano dei Volturi (Breaking Dawn parte 2) quindi in parte, sarà una revisione della parte scritta nel romanzo, anche se con parole differenti. Vi auguro una buona lettura di questo mio esordio sul forum!
Genere: Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aro, Carlisle Cullen, Irina, Kate, Tanya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
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Dolore
 

Orrore.
Dolore.
Rabbia.
La testa di Irina rotolò nella polvere e subito avvampò, come il resto del corpo, e si trasformò in cenere, cenere nera.  Tanya sollevò lo sguardo incredula. Non riusciva a capacitarsene, non voleva crederci: la sua adorata sorella era morta e stava scomparendo nel nulla. 
I pensieri correvano veloci come il vento e lei non riusciva a restare al loro passo. Lei, l'invincibile Tanya, era forse diventata vulnerabile?  Annaspò con lo sguardo, si sentiva persa nel vuoto. 
All'improvviso, un sorriso.
Caius sta sorridendo. Mia sorella è morta e lui sorride. Quella considerazione si fece strada nella mente distrutta di Tanya e fu la goccia che fece traboccare il vaso. In un attimo, qualcosa si lacerò dentro di lei. Tanya sentì chiaramente il cuore rompersi in mille pezzi e il dolore salirle agli occhi. Una furia ceca la invase e non le permise più di ragionare lucidamente. Come un fulmine si scagliò contro il suo obiettivo. Caius. 
Vedeva ancora chiaramente tutta la scena: il cenno impercettibile del capo, la mano che nascondeva qualcosa e, improvvisamente, il fuoco. Fuoco, fuoco dappertutto. Quel fuoco assassino che le aveva portato via prima sua madre e ora anche Irina.
« Fermatele! » ordinò nel frattempo Carlisle, vedendole scattare.
Qualcuno le afferrò il braccio ma Tanya non se ne curò. La fonte del dolore che la corrodeva dentro era là, a pochi passi, e non se la sarebbe fatta scappare. 
All'improvviso, si ritrovò con la faccia nella neve. Non poteva, non voleva fermarsi; il dolore era troppo grande.
« Zafrina! » gridò in quel momento Edward mentre, insieme a Carlisle, tentava di tenerla ferma.
Fu un attimo e tutto scomparve. Il buio inghiottì ogni cosa e non le permise più di reagire.
« Ridatemi la vista! » urlò Tanya sconvolta, dibattendosi con rabbia.
« Tanya, calmati. Anche tu Kate, per favore. Rischiate di compromettere tutto quello che Irina ha fatto per voi. Che senso avrebbe il suo sacrificio se vi lasciate soccombere dalla vendetta? Un solo passo falso e ci condannerete a morte. Non posso permettervelo! » fiatò Carlisle mentre cercava di tenerla ferma.
Il discorso, anche se spietato, aveva la sua logica: per una vendetta personale, le due sorelle avrebbero fatto sterminare tutti. Inoltre, anche se fosse riuscita a uccidere Caius, il dolore non si sarebbe affatto attenuato. Tanya aveva capito tutto; la vendetta non avrebbe risolto niente, che senso avrebbe avuto poi vivere senza Irina?
La consapevolezza di aver perso tutto attanagliò Tanya, che si afflosciò addosso a Carlisle con sofferenza. Si sentiva svuotata. Che senso aveva vivere? 
Delle urla non lontane attirarono la sua attenzione e le fecero dimenticare per un attimo i suoi pensieri. Riconobbe la voce di Kate, piena di dolore. Quel dolore che proprio in quel momento la stava stringendo in una morsa, affaticandogli persino il respiro, e che sembrava averle tolto tutte le ragioni per vivere. 
All'improvviso, un ricordo. Sua madre, in balìa delle fiamme che la torturavano, svettava al centro dell'esercito sterminato di bambini immortali che lei stessa aveva creato. Ricordò il tentativo di Kate di corrergli incontro e ricordò anche che era stata lei a fermarla e a stringerla fra le braccia, consolandola e dicendole che non l'avrebbe mai abbandonata. Allora capì. Sua madre e Irina non c'erano più e niente avrebbe potuto cancellare il dolore che dava la certezza di non poterle più vedere, ma Tanya una ragione per continuare a vivere ce l'aveva ancora.  Pensando a  Kate, si era resa conto che finché sarebbe esistita avrebbe lottato per proteggere la sorella e per prendersene cura, ne era convinta, come era sicura del bene che le voleva e che le avrebbe voluto per sempre.
I pensieri tornarono a scorrere, la mente si risvegliò e il corpo riacquistò la forza di sempre. Aiutandosi con le mani, Tanya si tirò in piedi. La vista, come se n'era andata, ritornò rapida e le permise di rimettere a fuoco il paesaggio: i Volturi la studiavano in posizione d'attacco e anche se il senso di vendetta la corrodeva nel profondo, non vi badò.  Percorse con calma la distanza che la separava dalla sorella, sotto gli sguardi attenti di tutti, cercando di non provocare inutili segniali d'allarme. Kate era per terra, nella neve, stretta a Garrett perché al contrario di Tanya non aveva ancora riacquistato la vista, ma per lo meno sembrava essersi calmata.  Tanya le si accovacciò accanto e l'abbracciò. Kate sussultò ma non si ritrasse, riconoscendo la sorella. Non dava però neanche un segno di voler reagire. Allora Tanya nascose il viso nella sua spalla.
« So cosa stai provando, è lo stesso dolore che sento io. Ricominceremo da capo, come abbiamo fatto quando è morta nostra madre. Io non ti abbandono sorellina, puoi starne certa. Piuttosto la morte. »
Kate spalancò gli occhi e non parlò. Passò qualche istante, ma poi anche lei l'abbracciò.
« Hai ragione. Non ho il diritto di cercare vendetta dopo quello che Irina ha fatto per noi. » sussurrò Kate « Ti voglio bene Tanya, più della mia stessa vita. I volturi ci avranno anche portato via un pezzo di noi, ma se affronteremo insieme il futuro, tutto può essere risolto. »

 


Angolo d'autrice:

Anche questa storia è finita. Ne sono abbastanza soddisfatta ma, ovviamente, aspetto un vostro parere. A differenza della storia precedente, ho voluto cimentarmi in un campo non mio: mi scuso quindi in anticipo per eventuali errori che posso aver commesso e anche perchè, comunque, ho un po' stravolto la reputazione di "dure" delle due sorelle Tanya e Kate.
Spero che recensirete in tanti, ci tengo al vostro parere.
Alla prossima, 
Colpa delle stelle
   
 
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