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Autore: TooLateForU    13/12/2012    33 recensioni
“Sono andato a fare il controllo all’ospedale.”
“Ah.” l’ospedale, certo, come scordarlo? “E che hanno detto?”
Mi guardò negli occhi, e mi sembrò di sentire lo stomaco vomitare il pancreas o qualcosa del genere. Però poi si aprì in un sorriso “Va tutto bene, sono guarito completamente!”
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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how to save a life?


Passai l’indice sulle copertine dei film, ordinatamente impilati nello scaffale.
L’attimo fuggente, Il signore degli anelli, Harry Potter e il calice di fuoco, Io e Marle..
“Ciao.”
Sobbalzai, e mi voltai di scatto. Tranquillamente seduto sul divano c’era Zayn, che apriva un pacco di patatine come se fosse lì da mesi.
“Ma quando sei entrato?” chiesi, sorpresa. Non l’avevo neanche sentito.
“Non mi hai sentito? Da almeno dieci minuti.” rispose, mettendosi in bocca sei patatine “Ne fuoi una?”
Lasciai perdere i film, e mi lanciai sul divano accanto a lui abbracciandolo stretto. Odorava un po’ di disinfettante.
Eau de disinfettante?
“Hai un odore strano.”
Sbattè le lunga ciglia nere, prima di annusarsi un’ascella “Davvero? Non mi sembr..”
“Intendo che sai di..non so, un odore strano.” conclusi, prima di afferrare una patatina.
“Sono andato a fare il controllo all’ospedale.” continuò, tranquillo, e la patatina si spezzò tra le mie dita.
“Ah.” l’ospedale, certo, come scordarlo? “E che hanno detto?”
Mi guardò negli occhi, e mi sembrò di sentire lo stomaco vomitare il pancreas o qualcosa del genere. Però poi si aprì in un sorriso “Va tutto bene, sono guarito completamente!”
Urlai, prima di gettargli le braccia al collo “Oddio grazie, grazie, grazie..” cominciai a ripetere “Allora tu..resti con me vero?”
Mi prese un mano, e baciò delicatamente ogni dito “Sempre.” mormorò.
 
 
“Quindi, ricapitolando, Susie è la ragazza di Matt, ma Matt al ballo di fine anno si è scopato la colombiana dello scambio colturale..”
“Zitta, fammi seguire!” mi interruppe lui, lo sguardo fisso sulla televisione. Alzai gli occhi al cielo, e in quel momento suonò il campanello.
Lui non si mosse.
Matthew, come hai potuto tradirmi?”
“Se gliela davi lui non ti tradiva, cogliona!”
“Tranquillo Zayn, vado io alla porta di casa nostra.” commentai, alzandomi per aprire. Spalancai l’uscio, e mi ritrovai davanti Harry, completamente bagnato.
“Harry.” esclamai, sorpresa “Che ci fai qui?”
Mi guardò a lungo, e notai che aveva delle profonde occhiaie sotto gli occhi, ed era mortalmente pallido. “Io..io sono passato per..per sapere come stavi.” balbettò, quasi sottovoce.
Sbattei le palpebre, confusa “Bene, come dovrei stare?”
Rimanemmo in silenzio, mentre lui continuava a scrutarmi come se..non so, come se non fossi veramente io davanti a lui “Che fai lì come un cretino? Entra, dai!”
Lo feci entrare, e mi diressi verso il salone “Io e Zayn stavamo guardando un film del cazzo incentrato sulla vagina sacra di una biondina svenevole, vuoi unirti a noi?”
Lui si bloccò di colpo, sulla porta del salone, fissando Zayn sul divano. Lo vidi irrigidirsi, e stringere le labbra.
Ma che cavol..
“Harry? Ti senti bene?” domandai, e anche Zayn si voltò a guardarlo, ma non disse niente.
“Magari è meglio se…” cominciò, ma poi scosse la testa “Devo andare.”
E lo vidi girare i tacchi e uscire di corsa. Restai di sasso, cioè sapevo che Harry aveva avuto una specie di cotta per me, ma pensavo che fosse tutto passato, che avesse accettato Zayn.
“E’ stato strano, no?” gli chiesi
Lui si strinse nelle spalle “Forse si era di nuovo fatto un frullato di ribes e Tavernello.” commentò “Oh Susie, sei un gran troione.”
Risi, e sedendomi accanto a lui mi dimenticai anche di Harry.
 
“Ehm, c’è qualcuno..?” mi guardai intorno nel negozio, alla ricerca di un ombra di commesso o qualcosa del genere.
Dal retro sbucò un ciccione cinquantenne con un sigaro spento in bocca, che mi guardò disinteressato.
Non disse niente, si limitò ad alzare la testa per farmi cenno di parlare.
“Vorrei che mi facesse degli ingrandimenti di tutte le foto qua dentro..” e sventolai la pennetta che tenevo tra le dita. Il finto cubano pensionato la afferrò, e senza dire una parola la collegò al computer di cui non vedevo lo schermo.
Alzò un sopracciglio “Ti servono per la patente, la carta di identità? Non vanno ingrandite. E non vanno neanche bene con ‘ste smorfie.” commentò, annoiato.
“Patente? No! Le devo incorniciare, cioè io e il mio ragazzo le incorniceremo, dato che sono le nostre foto, e le metteremo in camera tipo murales...” spiegai, e a dirlo sembrava un po’ una stronzata.
E in effetti..
Il tipo mi guardò strano, poi alzò le spalle “Sono pronte tra tre giorni.”
 
“Ma sei sicuro che vada bene questo vestito? Tu sei vestito così..normale.” chiesi, osservandolo.
Lui camminava per il viale in jeans e maglione blu, perfettamente a suo agio e bellissimo. Ma d’altronde, si sarebbe potuto mettere anche una pelliccia di marmotta morta e un cappello di frutta caraibica e sarebbe stato perfetto comunque.
“Certo che vai bene. Sei bellissima. Sei sexy. Sei una gnocca.” rispose, tranquillo, calciando qualche foglia caduta. Stava arrivando l’autunno.
Alzai gli occhi al cielo, senza trattenere un sorriso, e stirai un po’ le pieghe del mio vestitino scuro “Allora, quanto manca? Se arriviamo tardi al matrimonio Jules si incazzerà come una bestia e lancerà la torta e voleranno coltelli o tartarughe ninja o lo zio Billy con tutti i suoi centosessanta chili..”
Lui alzò lo sguardo davanti a sé, e si fermò. Seguii il suo sguardo, e vidi che Harry stava a pochi metri da noi.
“Oh, sei già arrivato? Cazzo, allora siamo davvero in ritardo..” borbottai, prima di squadrarlo “Wow, sei..molto nero. Non avrei messo la giacca se fossi stata in te, una camicia bianca sarebbe andata benissim..”
“Taylor, dove credi che siamo?” mi interruppe, senza staccare gli occhi dai miei.
In quel momento si alzò una folata di vento, e sentii incredibilmente freddo.
Freddo, freddo fino alle ossa.
Mi guardai intorno, e notai che ci eravamo avvicinati ad un prato immenso, ed incredibilmente verde.
Freddo, freddo fino alle ossa.
Più in là si vedevano delle lastre di marmo piantate in terra, dure, immobili.
Freddo, freddo fino alle ossa.
Era un cimitero.
Mi voltai di scatto, alla ricerca di Zayn, ma non c’era nessuno dietro di me. Solo foglie secche che si spostavano al vento.
E faceva sempre più freddo.
“Lui non..lui non è guarito vero?”
“No Taylor, non è guarito. Era andato a fare l’ultimo controllo sabato, e la situazione è precipitata. Non c’era più niente da fare.” continuò Harry, e la voce quasi gli si spezzava “E’ morto da una settimana, è morto quella mattina di sabato. Io ti ho riportato a casa, poi ti sei addormentata perché eri sveglia da trenta ore, e quando ti sei svegliata sono venuto a controllare ma tu..tu pensavi che..” non finì la frase, perché non ce ne fu bisogno.
Zayn era morto. E questo non era un matrimonio, era il suo funerale.
E quelle foto..in quelle foto che avevo fatto stampare c’ero solo io.
Ero sola.
Mi girai di nuovo, sperando di vederlo ancora, ma neanche la sua allucinazione mi era vicina adesso.
“L’ho perso.” sussurrai, e mi accorsi in quel momento di stare piangendo. Passai un dito su una guancia, e raccolsi una lacrima nera, a causa del mascara.
Era tutto incredibilmente nero. Il cielo terso era nero, le nuvole bianche erano nere, l’aria era nera.
E mi sembrava strano, che ci fossero ancora cielo e nuvole e aria, che il mondo non si fosse fermato solo perché lo aveva fatto il mio ragazzo.
Harry si mise vicino a me, guardando le foglie che volavano al vento, e sperai che il vento ci portasse indietro anche lui. Poi mi strinse una mano, più forte che poté “Ce la faremo, Taylor. Noi ce la facciamo sempre.”
“Tu resti con me, vero?”
Ci fu un’altra folata di vento, forse meno fredda.
“Sempre.” mormorarono entrambi.
 
 

ci tengo davvero tanto a questa os. ma vi giuro che nella mia testa era più bella D:
detto questo, grazie pere aver letto. vi amo
   
 
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