*Okay. Posso farcela. Nessun problema. Devo solo andare li e affrontarlo.
Oddio no non ce la farò mai.
Si. Devi andare li e dirgli..
E quella chi è? Non mi dire che è.. Si è lei! Che cazzo ci fa li? E perché lo sta abbracciando? Si avvicina sempre di più. No ti prego. Lui le ha sorriso, si stanno avvicinando, sempre di più. No non può essere!*
 
‘Miriam sveglia! Sono le 7!’
‘Mamma ancora due minuti ti prego.’
‘No tesoro. Sai che giorno è oggi? È il 14 Giugno’
‘Si, e allora?’ Dissi mettendomi con la testa sotto il cuscino.
‘Campo Saf’ bisbigliò mia mamma.
‘Mamma perché non me lo hai detto subito?! È tardi!’ Mi alzai di scatto dal letto e mi precipitai in bagno in men che non si dica.
Il Campo Saf erano le due settimane dei ragazzi. 500 ragazzi della provincia, dai 15 anni in su, partivano per questa vacanza sul lago. E la cosa migliore era che i genitori non cerano! Erano due anni che aspettavo di compiere questi fottuti 15 anni per andarci, io e le mie amiche non vedevamo l’ora.
Mi preparai velocemente, mi truccai e andai a fare colazione. Alle 7.50 mia mamma mi portò alla fermata dell’autobus che avrebbe portato i ragazzi al Campo.
‘Miriaaaaaam!’ Mi corse in contro la mia migliore amica, .
‘Amore’ La abbracciai
‘Non sei agitata?’ Mi disse
‘Si molto’ Dissi mentre con lo sguardo lo cercavo.
‘Mi, stai cercando lui?’ Mi chiese
‘Si, dov’è? Se lui non parte non parto nemmeno io’
‘Non dire stronzate, dai vedrai che arriva. Tranquilla’ Mi disse la mia amica accarezzandomi la spalla. Ci sedemmo sulla panchina dopo aver salutato i genitori.
‘Miriam’ Sentii. Alzai lo sguardo e vidi i miei amici sorpresi di vedermi li. Con loro c’era il mio migliore amico, Justin. Gli saltai addosso, lo abbracciai forte. Mi mancava, da morire.
‘A piano amore’ Mi disse ridendo
‘Scusa amore è che mi mancavi’ Sorrisi. Mi diede un bacio sulla fronte per poi tornare a parlare con i suoi amici.
Il mio migliore amico era tutto per me, gli volevo un bene infinito, passavamo le giornate insieme, ne avevamo passate di tutti i colori insieme. Era l’unico che riusciva a farmi tornare il sorriso. Era bellissimo.
Mi guardava e sorrideva, non avevo mai visto un ragazzo così bello.
‘Cosa c’è Mi?’ mi sorrise
‘Niente Justin, ti adoro’ Mi prese in braccio facendomi girare e sorrideva. Mi mise giù e mi sorrise dandomi un altro bacio sulla fronte. Lo sapeva che li amavo.
‘Mi, ti sta fissando, da più di mezz’ora’ Disse Hannah
‘Chi?!’ Disse Justin
‘Chi?’ Ripetei io. Anche se potevo immaginare. Mi girai e lo vidi li con i suoi amici, in tutta la sua bellezza che mi guardava, ma appena vide che mi ero girata abbassò lo sguardo continuando a ridere e scherzare con i suoi amici.
Non volevo piangere, non potevo. Ma non ci riuscivo. Hannah mi abbracciò forte e mi strinse a lei sussurrandomi di non pensarci e di divertirmi queste due settimane, anche se sapeva che sarebbe stato difficile con lui allo stesso Campo.
Arrivarono i pullman. Scese un uomo abbastanza barbuto con un foglio in mano che urlò: ‘i ragazzi di età 15 sul pullman numero 1, i ragazzi di età 16 sul numero 2 e quelli di 17 anni sul pullman numero 3.’
‘Ciao amore, ci vediamo fra un paio d’ore’ mi disse Justin avviandosi verso il pullman numero 3, mentre io e Hannah salimmo sul pullman numero 1.
Ci addormentammo, o almeno io mi addormentai, sul pullman, sognando il mio dolce Cri.
‘Sveglia siamo arrivate Mi!’ Urlò Hannah dandomi un gran numero di spintoni facendomi battere la testa contro il finestrino del pullman più e più volte.
‘Mi fa male la testa’ Continuai a ripetere scendendo dal pullman.
 ‘Zitta un pò’ Disse Hannah ridendo e avviandosi verso Justin e gli altri. Io lo cercavo, ovunque. Avevo il cuore che batteva all’impazzata.
‘Che succede piccola?’ Mi chiese il mio migliore amico venendo verso di me.
‘Non lo vedo’ Dissi io continuando a guardarmi intorno.
‘Dai ti aiuto a cercarlo’ sorrise. Io gli risposi con un sorriso. Lui si guardava attorno cercando di vederlo.
‘Tutti i ragazzi sotto il palco’ Sentimmo urlare dal palco una donna di vecchia età. Si diressero tutti sotto quella specie di palco ad ascoltare le prediche degli animatori. Intanto io cercavo Cristian. Dopo aver ascoltato le regole del Campus ci dirigemmo verso le nostre stanze.
‘Ma dove sei cazzo!’ Continuai a sussurrare e a guardarmi intorno mentre camminavo con Hannah, Justin e ai miei amici. Mi girai un attimo, mi sembrava di aver sentito chiamare il mio nome. Mi sarò sbagliata. Mi rigiro ed era li, davanti a me. Sorrideva. Il mio cuore batteva fortissimo, ero agitata, tremavo. Avrei voluto saltargli addosso ma non potevo.
‘Mi ha guardata’ Dissi ad Hannah sorridendo come una cretina.
‘Lascialo perdere’ Mi ripeteva. Me lo ripeteva da 3 mesi ormai, ma era inutile, non ci riuscivo.
‘Amore, almeno queste cavolo di due settimane, riesci a non pensarlo?’ Aggiunse Hannah.
‘No’ Risposi secco.
‘Ecco, grandioso’ Sbuffò.

Ciao a tutte! Questa non è la mia prima storia, ne avevo scritta una più o meno un anno fa ma mi ero stancata. 
Oggi ho pensato di ricominciare con una nuova storia del tutto diversa. Succederanno molte cose a Miriam durante queste due settimane di campus, ne vedrete delle belle!
Ciao a tutte:) un bacio