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Autore: brutongaster    14/12/2012    2 recensioni
Shawn è appena tornato da un impegno che lascerà i suoi amici un po' di stucco, nel mentre Juliet ha sviluppato un'abilità che l'ha aiutata nel suo lavoro di detective. Questa abilità, purtroppo, le si è ritorta contro, decide così di ingaggiare i detective Psych per indagare.
(Per ora sto guardando la quarta stagione, quindi non prendo in considerazione nulla successo da li in poi!)
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1- Juliet ha fatto un sogno.





«
I knooow you know that I'm not telling the truth »

«Che cosa canti Shawn?» chiese Gus entrando nella stanza, con la solita espressione da segugio. Shawn girò lo sguardo verso di lui il più teatralmente possibile.

«Questa, Gus» disse sollevando un solo sopracciglio «è la sigla del telefilm ispirato a noi» aveva le mani giunte, davanti al viso. Gus lo guardò scettico.

«Non esiste un telefilm ispirato a noi Shawn» appoggiò la valigetta dei farmaci accanto alla sua scrivania e prese posto davanti al computer, scrocchiandosi le dita.

«Ti sbagli Gus» Shawn si limitò ad allargare le braccia verso la TV, con fare melodrammatico.

Gus si alzò dalla sedia sbalordito e si mise a fissare lo schermo.

«Quello sarei io??» disse Gus puntando lo schermo scioccato.

«Lo so Gus, avrebbero dovuto scegliere Morgan Freeman per il tuo ruolo» disse Shawn, alzandosi dalla sedia per andare a prendere qualcosa dal frigo. Guardò dentro per qualche secondo, poi tirò fuori un ananas.

«Shawn!» urlò guardando ipnotizzato lo schermo «Morgan Freeman ha settantacinque anni!» disse, offeso.

«E allora Gus?» disse Shawn ridendo beffardamente «il trucco al giorno d'oggi fa miracoli» si sedette nella sua scrivania. Gus lo guardò allibito per qualche secondo.

«Shawn com'è possibile che abbiano fatto una serie su di noi ed io non lo sapessi?» chiese Gus, questa volta l'attenzione completamente rivolta all'amico.

«Dai, non te lo avevo detto?» rispose Shawn, facendo l'indiano.

«No Shawn!» rispose Gus arrabbiato «e perché non siamo ancora ricchi Shawn?»

«Shawn qua, Shawn di là, non ti riscaldare Gus! La nostra serie TV è il The Mentalist via cavo, certo l'attore che mi interpreta è molto più fascinoso di Simon Baker» disse Shawn guardando la televisione.

«Quello sei tu Shawn! Ecco dov'eri le ultime settimane, mi hai mentito!» disse Gus, sempre serio.

«Volevo farti una sorpresa Gus! Perché ti voglio bene! Comunque stai tranquillo, per adesso abbiamo girato solo il Pilot, se vuoi potrai interpretare te stesso nelle prossime puntate!» disse Shawn. Nel mentre il telefono iniziò a squillare.

«Io non voglio fare l'attore Shawn» disse Gus, ma l'amico gli fece cenno di tacere e sollevò la cornetta.

«È Juliet» bisbigliò Shawn tappando con la mano il microfono della cornetta.

«Pronto agenzia Psych» disse con tono pomposo, fece una pausa aspettando la risposta, poi disse «sono stato occupato. Perché? Ti sono mancato per caso?». Gus alzò gli occhi al cielo.

«Certo che accettiamo casi. Spara» disse mostrando a Gus il pollice alzato, lui lo guardò imperscrutabile «d'accordo allora ti aspettiamo qui» disse Shawn dopo un'altra piccola pausa «Ciao Julesss» chiuse il telefono.

«Perché non andiamo al dipartimento?» chiese Gus, curioso ma cercando di non darlo a vedere. Non poteva dare a Shawn alcuna soddisfazione, di nessun tipo.

«È una cosa personale» rispose Shawn. In quel momento Juliet entrò nell'ufficio. Shawn la guardò curioso.

«Jules eri già qui?» chiese con fare giudizioso.

«Si ma ho chiamato per sicurezza, siete spariti per un po' ragazzi» disse lei, Gus rivolse un'occhiataccia a Shawn.

«Shawn perché sei in televisione?» chiese Juliet strizzando gli occhi per guardare lo schermo, come se non credesse a ciò che stava testimoniando.

«Oh è una lunga storia» disse, ma lei non si arrese.

«Quella dovrei essere io?» chiese mentre un'attrice bionda vestita da poliziotta parlava sullo schermo.

«No quella è l'amante di Lassie, comunque Jules, a cosa ti possono essere utili i miei servigi?» chiese Shawn spegnendo la televisione, provava un po' di vergogna ora che Jules aveva assistito. Solo un po'.

«È un po' imbarazzante Shawn, devi promettere di non prendermi in giro» disse allora Juliet, prendendo un respiro profondo.

«Io prenderti in giro?» disse Shawn sbuffando «piuttosto Gus, tu non prenderla in giro» i due lo guardarono malissimo. Shawn non si curò delle occhiate. Era un idiota, cosa si aspettavano?

«Shawn se non fai il serio io me ne vado!» disse Juliet, ancora con lo sguardo accondiscendente. Shawn mise su la sua faccia da momento serietà. La Magnum. Un evergreen. Anche se gli altri non sembravano prenderlo mai molto sul serio.

«Jules, hai bisogno di me» disse, ancora con quella faccia ridicola.

«D'accordo» disse Juliet «ho bisogno di una consulenza sensitiva» continuò, seria.

«Siamo qui per questo» disse Shawn accomodandosi sulla scrivania, appoggiandoci i piedi sopra. Juliet non lo degnò di uno sguardo, guardava un punto fisso della stanza. Gus la guardava attento, pronto ad aiutarla. Diede due colpi di tosse.

«Sto facendo degli strani sogni» disse Juliet con poca convinzione, come se non volesse essere davvero li a raccontarlo a loro. Shawn la capiva, nessuno si era mai sentito a suo agio a fargli delle confidenze, sopratutto perché di solito era li a pressarli con dei 'dai dai dai dimmelo' oppure la sua attenzione era rivolta a qualcos'altro.

«Shawn mi stai ascoltando?» chiese Juliet in quel momento.

«Certo Juless, tu hai fatto dei sogni strani, continua» disse Shawn annuendo più vigorosamente del necessario.

«Ti stavo dicendo Shawn, che sto facendo dei sogni premonitori» disse lei con tono di sufficienza. Improvvisamente alzò le mani in aria.

«Lascia perdere» disse girandosi di spalle e lasciando la stanza.

«Juliet, Juliet, Juliet» disse Shawn prima che lei riuscisse a farlo. La ragazza si girò di controvoglia a guardarlo «sei passata al lato oscuro della forza» disse infine Shawn.

«Divertente Shawn! Stava andando tutto benissimo, prevedere il futuro è eccitante» disse Juliet lasciandosi scappare un sorriso divertito mentre pronunciava la seconda parte della frase.

«Juliet, lasciatelo dire da sensitivo a...» fece una pausa giusto per cambiare la sua espressione da seria a pensante «veggente» Juliet gli lanciò un'altra occhiataccia.

Si distrasse un attimo, dopo tutte quelle occhiatacce, pensando al fatto che forse c'era qualcosa di sbagliato sulla sua faccia oggi. Si specchiò nel vetro della finestra dietro Juliet.

No. Era bellissimo come al solito. Fece spallucce e riprese il filo del pensiero.

«Devi abbracciare il sovrannaturale, guarda me e Gus, siamo come Sam e Dean. Io sono Dean e lui è Sam, chiaramente» si fermò un attimo per far capire i motivi. Insomma bastava guardarlo, Jensen Ackles gli faceva un baffo.

«Perché io devo essere Sam Shawn?» disse Gus in tono di protesta.

Ci pensò per qualche secondo senza aspettare una risposta da parte di Shawn.

«Posso essere Castiel?» chiese infine.

«Certo Gus, puoi essere chi vuoi» rispose Shawn frettolosamente, Gus parve soddisfatto e tornò a guardare Juliet, che non aveva capito quasi nulla di quello che i due avevano appena detto, ma fece finta di niente.

«All'inizio mi stavo divertendo, insomma ho battuto Lassiter in una decina di casi grazie alle mie intuizioni» la faccia di Jules era raggiante e nostalgica al ricordo, poi l'espressione si spense al pensiero che forse non era il caso di raccontare a Shawn della sua competitività nei confronti di Lassiter, Shawn aveva una considerazione già abbastanza bassa del suo partner.

«Comunque» continuò Juliet per arrivare finalmente al punto «stamattina ho avuto un sogno che mi ha messo in imbarazzo» disse la ragazza chiaramente poco a suo agio. Continuava a sistemarsi la scollatura della maglia che portava sotto il blazer e sistemare la lunghezza della gonna. Shawn si alzò, sapendo bene cosa doveva fare, avendo già una mezza idea di cosa fosse il contenuto del sogno di Juliet.

«Non c'è niente di cui vergognarsi Juliet, i sogni erotici sono normalissimi, e se questo può farti sentire meglio, anche io ho fatto parecchi sogni erotici su di te» disse Shawn mettendole un braccio attorno alle spalle, come per confortarla. Lei guardò la mano di Shawn come se fosse un viscido verme.

«Shawn cosa stai dicendo!» urlò Gus isterico. Juliet prese la mano di Shawn dalla sua spalla e la spostò con delicatezza.

«Non c'è niente di cui vergognarsi!» disse il sensitivo alzando le braccia in segno di innocenza «gli esseri umani non sono che degli animali più evoluti e come tutti gli animali abbiamo delle pulsioni sessuali inconsce primitive, se voi aveste letto Freud...» lo sapreste stava dicendo Shawn, ma Gus lo interruppe.

«Tu non hai mai letto Freud, Shawn e comunque non credo che Juliet sia venuta qui a parlarti dei suoi sogni erotici» disse Gus. Shawn fece il verso alla sua faccia saccente che voleva riempire di schiaffi. Purtroppo però Gus aveva ragione, lui non aveva mai letto Freud.

«Shawn non ho fatto sogni erotici su nessuno di voi due» disse Juliet, ancora in imbarazzo.

«Non dirmi che era su Lassiter» disse Shawn fingendo di essere sull'orlo di una crisi isterica.

«Non ho fatto sogni erotici su nessuno Shawn!» disse lei perentoria, per chiudere definitivamente la discussione sull'argomento.

«Sia ringraziato il cielo» disse Shawn tirando un respiro di sollievo.

«Juliet raccontaci con calma cosa hai sognato, se vuoi siediti» disse Gus con gentilezza, indicando le poltroncine dietro Jules. Shawn sapeva che se fosse stato a portata di orecchio gli avrebbe bisbigliato tu non hai tatto Shawn oppure hai visto come si fa Shawn? E Shawn lo avrebbe odiato e poi lo avrebbe umiliato pubblicamente. Gli venne la tentazione di umiliarlo di fronte a Juliet, ma nella realtà Gus era innocente, era solo nella sua testa colpevole di eccessiva razionalità. Lasciò perdere. Si ricordò invece le regole di come trattare una ragazza, trattala come una dea greca, più precisamente. L'ira di Zeus si sarebbe già abbattuta su di lui se avesse interrotto così tanto una dea greca. Incrociò le mani davanti al viso e stette ad ascoltare cosa Juliet aveva da dire.

«Bene» disse Juliet, seduta rigida su una delle poltroncine dell'agenzia «ho sognato di essere in centrale» fece una pausa.

«Fin qui mi sembra tutto normale Jules» disse Shawn muovendo la faccia come se stesse disegnando dei cerchi con la mascella.

«Smettila Shawn» disse Gus con sguardo eloquente, lui iniziò a bisbigliare/urlare dei che vuoi Gus? Ma lui continuava a fargli cenno verso Jules. Shawn si zittì e riportò la sua attenzione sulla ragazza.

«Sarebbe tutto normale Shawn, se nel mio sogno non fossi stata...» bisbigliò una parola incomprensibile.

«Muta?» chiese Shawn, la ragazza fece no con la testa.

«No Shawn ero gngn...» ripeté lei.

«Eri vestita con una muta? Avevi un rossetto della Pupa? Eri cupa?» con le labbra cercò di emulare il movimento di quelle di Jules, ma la ragazza continuava a fare cenno di no con la testa.

«Era nuda Shawn! Nuda!» urlò all'improvviso Gus interrompendo i due. Shawn lo guardò ma non disse niente per qualche secondo.

«Questo è imbarazzante» disse infine poi iniziò a canticchiare un motivetto.

«Stai cantando di nuovo la sigla Shawn?» gli chiese Gus arrabbiato.

«No» disse Shawn, poi guardò l'amico «che c'è? È orecchiabile ce l'ho in testa» Gus lo ignorò.

«Juliet sono sicuro che era solo un sogno» disse con un sorriso languido.

«Tu non capisci Gus, tutti i miei sogni si stanno avverando! La scorsa notte, per esempio, ho sognato che Lassiter fosse venuto in centrale con un nuovo look» fece una pausa in cui ridacchiò sotto i baffi, poi si mise la mano accanto alla bocca, come per dire un segreto «aveva un orecchino» disse bisbigliando.

«E venne davvero in centrale con l'orecchino! Poi ci siamo accorti che era un pezzo di catena che gli si era impigliato all'orecchio. Ancora oggi non ha voluto dirci come gli è successo» continuò Juliet, con espressione dubbiosa.

«Esilarante Juliet!» disse Shawn serio «comunque io credo in te e nei tuoi sogni! Ti aiuterò a non essere nuda in centrale per qualsivoglia ragione» disse.

«O viceversa se vuoi» aggiunse poi alzando le sopracciglia.

Juliet si limitò a folgorarlo con lo sguardo.

«Andiamo» disse, alzando gli occhi al cielo, già pentita della sua decisione.




Ciao!

Spero di non essere un vero fiasco, ma i personaggi di Psych mi divertono troppo e voglio fargli fare cose strane! Viva gli ananas!
 

 

 

  
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