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Autore: Sheiinja    15/12/2012    2 recensioni
Alec e magnus sono in vacanza e finalmente possono esternare i propri sentimenti senza preoccuparsi degli altri.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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titolo: Light
parole:1114
autore: sheiinja http://browse.deviantart.com/?q=sheiinja#/d56lhxh
traduzione : Andy2412
disclaimer: ne io ne l'autrice ci guadagnamo niente da questa storia e i personaggi no ci appartengono.


“ E’ bellissimo !” Esclamò Alec, quando lui e Magnus risalirono le scale della metro arrivando su Stephansplatz. Alec sgranò gli occhi alla vista dello Stephansdom, che si ergeva in tutto il suo orgoglio sulla piazza. Dovette piegare la testa all’indietro per esaminarlo interamente. Eccitato, lasciò che i suoi occhi vagassero su ogni singola pietra,affascinato dal vecchio edificio che non sembrava poi così vecchio. Le gradazioni di marrone erano principalmente molto chiare, ma in alcuni punti i mattoni erano più scuri, segnati da pioggia, neve e sole , durante gli anni.  Di fronte all’entrata gruppi di turisti stavano ascoltando le proprie guide o stavano facendo foto da ogni possibile angolazione. Mentre Alec non riusciva a staccare gli occhi dal palazzo, Magnus era più soddisfatto dalla vista del suo ragazzo che era così felice come lo stregone non lo aveva mai visto a New York.
Stare lontano dalla sua famiglia gli fa proprio bene.Pensò allegramente Magnus. Alec era diventato un po’ teso quando Magnus lo aveva invitato in vacanza così, su due piedi, ma non appena erano arrivati a Giza , si era rilassato e sembrò godersi ogni singolo momento con Magnus e Magnus soltanto.
“ Entriamo.” Esclamò Alec con entusiasmo, afferrando la mano dello stregone e trascinandolo tra le file di turisti dentro al palazzo.
Felice, Magnus strinse la sua mano in risposta. Non lo avrebbe mai fatto da un’altra parte in pubblico.
Qualche volta Magnus aveva pensato che sarebbe stato facile viaggiare in giro per il mondo e non tornare più a New York. Avrebbero vissuto come dei nomadi e semplicemente avrebbero vissuto la loro vita.
In ogni caso, Magnus sapeva che era soltanto una pia illusione e che non sarebbe mai successo. Alec amava troppo la sua famiglia. Per di più, c’era questo stupido legame parabatai. Così si sarebbe goduto il tempo con Alec qui, sperando che avrebbero mantenuto la loro straordinaria felicita quando sarebbero tornati.
Dentro allo Stephansdome, gli occhi dello Shadowhunter si spalancarono ancora di più. Tirandosi dietro Magnus, vagò per il palazzo esaminando ogni singola finestra colorata ed ogni statua come se fossero state l’ultima cosa che avrebbe visto in vita sua.
Senza che se ne accorgesse, Magnus tirò fuori la propria fotocamera dalla tasca e scatto una foto , catturando quell’adorabile essere che chiamava suo ragazzo.
“ Hai almeno idea di quanto sembri dolce?” Insistette improvvisamente Magnus mentre Alec stava leggendo un’iscrizione sul muro. Non aveva nemmeno realizzato che Magnus lo aveva fotografato.
“Cosa?” risvegliato dal suo fantasticare, il giovane si voltò a guardare il proprio ragazzo che lo stava fissando con un grande sorriso, la macchina fotografica ancora in mano.  Non appena Alec notò l’oggetto aprì la bocca per – come supponeva Magnus brontolare qualcosa, quando il ragazzo più alto semplicemente rimise la fotocamera in tasca nei jeans scuri e cominciò a parlare.
“Niente, dolcezza.” Hai fatto qui o vuoi ancora provare ad evitare di fare shopping con me?
A quelle parole, il viso di Alec si tinse leggermente di rosso. “ Che ne dici se visitiamo Kapuzinergruft o Narrentum? Sembrano molto interessanti e …”  Alec cominciò a convincere il suo ragazzo a visitare la città piuttosto che fare shopping ma non ebbe molto successo.
“ Avremo ancora tempo per quello domani. Hai accettato di andare a fare shopping prima di vedere l’opera e io ho promesso di visitate tutto ciò che vuoi nei prossimi giorni.”
Si guardarono negli occhi per un momento, poi Alec si arrese con un sospiro.
“ E va bene.”
Sorridendo, Magnus condusse Alec fuori dall’edificio.
 
“ Per l’Angelo.” Alec sospirò lasciandosi cadere sull’enorme letto nel loro hotel.
“ E’ stato decisamente vantaggioso.” Disse Magnus soddisfatto. Si era comprato un sacco di vestiti nuovi, incluso un paio di stivali rossi in pelle, che gli coprivano quasi le ginocchia e un boa di piume abbinato.  Decisamente soddisfatto, appoggiò sul pavimento, accanto al letto, le diverse borse.
“Perché siamo dovuti andare in ogni negozio due volte?” Chiese Alec incredulo, appoggiandosi sui gomiti.
“ Credo che qualcuno non-alla-moda come te non lo potrebbe capire. Senz’offesa tesoro.” Rispose Magnus. Si levò gli stivali e si sedette sul letto accanto ad Alec.
“Ma abbiamo trovato qualcosa di carino anche per te. Sono contento che tu mi abbia lasciato scegliere.”
Mettendosi seduto Alec rispose “ Sì, beh, sono sorpreso che mi stia realmente bene.”
“ Purtroppo, non hai voluto la cravatta.”
“Magnus, per favore non nominare mai più quella cravatta, ok?”
Lo stregone scoppiò in una forte risata, appoggiandosi al materasso. “ Sii grato che ti ho offerto una cravatta. Avrei potuto scegliere un boa di piume anche per te.”
“ Lo avrei dato a Izzy.”
“ Ah, è così che tratti i miei regali, capisco. Li rifili ai tuoi fratelli.”
Commentò Magnus, rotolando su un fianco e appoggiando la testa ad una mano per guardare  la bellezza accanto a lui.  Alec aveva chiuso gli occhi, perciò i suoi lineamenti erano rilassati, anche dopo un giro di shopping così estenuante. Magnus all’inizio era rimasto impressionato, quando a Giza aveva realizzato quanto a lungo Alec potesse correre in giro per la città senza fermarsi, salendo centinaia di scalini e mantenendo un passo regolare, mentre Magnus aveva cominciato a lamentarsi dicendo che avrebbero potuto semplicemente prendere l’ascensore. Poi, in una notte molto speciale, in cui Magnus aveva notato quanta resistenza aveva il suo ragazzo, Alec gli aveva mostrato una runa, una bellissima curva nera sulla schiena che doveva fornirgli molta più resistenza di quella che un mondano avrebbe mai avuto. Lo stregone era ancora eccitato a quel pensiero.
“ Mi stai fissando.” Gli fece notare Alec aprendo gli occhi.
“ L’ultima volta che ho lodato la tua bellezza a parole mi hai dato un pizzicotto.”
A quelle parole Alec semplicemente sorrise.
“ Però potrei invece dirti come penso che ti starebbe il boa.” Fece scivolare una delle lunghe dita coperte di anelli lungo il busto di Alec, il ragazzo spalancò i suoi occhi azzurri per poi fissarli in quelli verde-oro di Magnus.  Sorridendo, rimase immobile, anche se Magnus sapeva quanto autocontrollo gli servisse per non arrendersi completamente a quel tocco.
“ Non credo proprio.” Rispose alla fine e prima che Magnus potesse dire il commento sconcio che aveva sulla punta della lingua, Alec aggiunse “ Certo che tu hai un sacco di roba. Credo che il tuo armadio sia più grande della nostra armeria.”
“ Possibile, ma ho comprato il mio completo solo per il boa.” Il dito di Magnus stava ancora tracciando dei cerchi sul petto di Alec. Ci fu una pausa, nella quale Magnus poté letteralmente sentire cosa stava pensando Alec. Gli sorrise divertito, quando Alec si mise a sedere all’improvviso, il suo volto mostrava chiari segni di shock.




note della traduttrice:
I nomi dei posti in tedesco li ho lasciati così e non so nemmeno se esistono veramente.
 I realtà questa sarebbe una one shot ma mi sembrava un po' lunga e così l'ho divisa in due capitoli , in questo modo ho più tempo per tradurre e intanto vi incuriosisco un po' XD 
  
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