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Autore: AlekHiwatari14    15/12/2012    0 recensioni
[Crossover]
Da quando Alek se ne andata, Kai non riesce più ad essere lo stesso. E' diventato più acido di prima, si isola da tutto e da tutti. E ha gli occhi spenti, come se quello che cammina, mangia e guarda il mondo non è più lui. Intanto, Alek, giovane guerriera e blader, si trova a combattere la distanza tra lei e il suo amato a causa di una legge tratta dalle aiutatrici supreme. Una legge che riguarda lei e il suo amore. E a causa di quella entrambi soffrono e stanno male fino a quando un giorno Alek incontra Nina, giovane angelo incarnato nelle vesti di guerriera e anche abile duel monster, che l'aiuterà nella sua impresa per lo stesso valido motivo. Ritrovare il suo Yami.
Genere: Fantasy, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Titolo:Capitolo 1 - Separazione.
 
Era un gelido inverno quando Kai si alza dal letto, stanco e stressato, come ogni altro giorno da quando Alek se ne andata. Capelli bicolore e occhi ametista, fisico scolpito, ma volto addolorato, il ragazzo era un tipo freddo, ma era terribilmente peggiorato da quando la sua ragazza se ne era andata.
Come ogni giorno scendeva quelle scale, con occhi spenti, in pigiama per andare in cucina ad aprire quel frigo il quale impalato rimaneva per qualche minuto. Hito, sentendo i rumori provenire dalla cucina, entrò e vide il nipote abbattuto come al solito davanti al frigo.
Hito:Kai! Che ci fai qui? Dovresti essere di là! Lo sai che i camerieri ti portano la colazione.
Kai:Si, lo so. Ma non  mi va di farmi servire come fai tu!
Esclamò sbattendo il frigo senza prendere niente. Andò di sopra, ma venne fermato da Alfred, il suo maggiordomo.
Alfred:Signorino, non mangia niente?
Kai:No, grazie. Non ho fame!
Disse sbattendo la porta della camera per poi chiuderla a chiave. In quel momento gli occhi del ragazzo si fecero lucidi.
Kai:PERCHE'? Perchè non possiamo stare insieme?
Urlò il ragazzo dando un pugno nel muro per poi lasciarsi trascinare a terra. In quello stesso momento anche un'altra persona era abbattuta, ma non poteva distrarsi per i suoi sentimenti. Era una ragazza dal mantello rosso che le copriva il volto e i vestiti, si intravedevano solo gli stivali neri e la sua struttura snella. Seduta in una caverna, aspettava che la pioggia terminasse per poi rimettersi in viaggio, insieme alla sua compagna.
???:Alek?
La ragazza si voltò e si tolse il cappuccio del mantello lasciando vedere il suo volto bello, i suoi capelli biondi e i suoi occhi color cielo. Con un sorriso rispose:
Alek:Non preoccuparti, Nina. Va tutto bene!
L'amica si avvicinò a lei. Aveva gli occhi blu e i capelli castani lunghi, snella con un mantello marrone addosso. Si sedette vicino a lei e chiese:
Nina:Come mai sei triste?
Alek:Non posso mettere in primo piano i miei sentimenti. Te l'ho detto.
Nina:Si, ma perchè? Racconta!
Alek:Una volta avevo un ragazzo e teoricamente l'avrei ancora.
Nina:Beh.. questa è una cosa stupenda!
Alek:Non farei così presto ad esclamare splendida.
Nina:Eh?
Alek:Tra me e lui c'è sempre stato un rapporto d'amore ed odio. E adesso vorrei che ci fosse ancora quel rapporto.
Nina:Di che stai parlando?
Alek:Noi siamo stati separati, a causa della legge delle aiutatrici.
Nina:Cos'è la legge delle aiutatrici?
Alek:Ora ti spiego:
***
Un tempo, nell'epoca primitiva, c'era una donna in grado di provocare caos, distruzione, odio e amore li dove voleva. Fu lei a portare nel villaggio il fuoco. La chiamavano Regina LA. Da lei naquero altre come lei, ma si basavano solo ed esclusivamente sull'amore poichè nessuna di loro aveva il potere che aveva la Regina LA, quello dell'oscurità. E' un potere terribile che porta odio in tutti i cuori e soprattutto in quello delle aiutatrici, facendo diventare i mondi felici in mondi tristi e quelli tristi e paurosi in mondi tranquilli e felici. Infatti, lei è l'unica a possederlo e ad essere tranquilla con quel potere, le altre aiutatrici sono state male e addirittura morte con quel potere. Sicuramente adesso ti chiedi "che centra questo con la tua sofferenza?" E invece centra. Io sono una delle aiutatrici essendo nata dall'ultima aiutatrice, Yuna Braskha Dyana. Le aiutatrici non possono provare amore, anzi NON DEVONO provare amore, perchè chiunque proverà amore, la persona che ama verrà uccisa da Regina LA in persona. Ecco perchè ho preferito abbandonare il mio ragazzo, ma l'anima di mia madre mi perseguita e mi dice che devo rimanere calma e concentrata per ritornare da lui. Ho solo due modo per tornare da lui e stare insieme a lui per sempre. il primo è quello di uccidere la Regina LA, ma essendo immortale, mi rimane solo un modo per stare con lui per sempre....quello di prendere il potere oscuro e riuscirlo a controllare.
Ricordo ancora il giorno in cui è morta mia madre. Avevo 5 anni, morì proprio davanti ai miei occhi. Il potere oscuro la prese, mio padre mi teneva tra le sue braccia....
Alek:Mamma! Mamma! Cosa ti prende?
Mia madre distrusse tutto. La nostra casa, la nostra barca e soprattutto... uccise mio padre che fece da scudo a me e a mia sorella Rikku, mentre nostro fratello, Fratello, ci condusse in salvo. Regina LA riuscì ad esorcizzarla, ma al risveglio nel vedere papà morire, non resistì. Si tolse la vita con lo scettro di Regina, intanto io e Rikku venimmo separate nel mondo di Dragonfly. 
Rikku:Alek, Ti voglio bene!
Alek:Ritornerò, lo prometto!
Rikku ritornò su Spira con Fratello ed io venni affidata a Spyro, il mio drago protettore. Lui mi condusse a Cartoon World dove, in Russia, incontrai lui. 
***
Nina:Lui chi?
Alek:Ma insomma! Vuoi sapere o no come ci siamo conosciuti io ed il mio ragazzo?
Nina:Certo! Continua pure!
Alek:Dov'ero rimasta? Ah già!
***
Spyro mi condusse a Cartoon World, in Russia. Era un gelido inverno quando lo incontrai.
???:NO! Maledizione! Ho perso il controllo un'altra volta.
Incuriosita, mi diressi verso quella voce. Lì trovai un bambino della mia età. Si voltò prepotentemente verso di me.
???:Chi sei? Che ci fai qui?
Alek:Mi chiamo Alek e mi sono trovata qui per caso...
???:Ma a chi vuoi darla a bere? Mi stavi spiando! 
Alek:No, non è vero. Mi dispiace averti disturbato. 
Kai:Comunque, il mio nome è Kai e non voglio nessuno che mi gironzola intorno quando mi alleno, soprattutto se si tratta di una femmina come te!
Alek:A cosa ti allenavi?
Kai:A beyblade! E' ovvio! Tsk...tu sei solo una femmina! Non ne capisci niente. Me ne vado!
Disse scontroso verso di me allontanandosi e lasciandomi lì. Tentai di fermarlo.
Alek:No! Aspetta!
Ma fu tutto inutile. La nebbia lo avvolse facendolo scomparire. Camminando incontrai un monastero lì mi offrirono riparo e cibo. Sinceramente mi accolsero fin troppo bene e questo non andava giù ai bambini lì già da tempo.
Kai:Che ci facevi con Vorkov? Sei una blader? Dov'è il tuo beyblade? Voglio sfidarti!
Alek:Mi spiace, ma non ho un bey.
Kai:E che razza di blader sei senza beyblade? Aspetta! Ho capito! Sei la figlia di Vorkov!
Alek:No, ti sbagli. A dir la verità è stato un vecchio di nome Hito a volermi come blader. Devo trovare un beyblade al più presto. Mi puoi aiutare?
Kai:Mi spiace, ma non aiuto le femmine. Sono piagnucolone e hanno la meglio su tutto senza mai faticare. Le odio!
Ferita dalle parole di Kai, mi diressi fuori a cercare un bey e lì incontrai altri...
???:Yuri? Guarda! Lo standard di blader è talmente basso che hanno preso perfino una femmina.
Yuri:Hai proprio ragione mio caro Boris. Perchè non le diamo una lezione? Così capirà chi comanda qui.
Mi bloccarono con le spalle al muro e incominciarono a tirare i miei capelli biondi legati dal codino. In mio aiuto venne un tipo biondo mettendosi davanti a me che ero a terra. Era un bambino come loro, molto probabilmente amico di quelle pesti.
???:Yuri? Non è bello quello che state facendo! E' sotto la protezione di Vorkov, se sa che la pestiamo ci uccide!
Yuri:Sergay? Levati se non vuoi prenderle anche tu!
Kai:Se fossi a voi non lo farei.
Interruppe Kai, spuntando dal nulla e prendendo così tutte le attenzioni.
Yuri:E perchè mai?
Boris:Non dirmi che ti metti a difesa di questa mocciosetta!
Kai:Non è per questo. Non è sotto la protezione di Vorkov, ma di mio nonno!
Yuri:COSA? E' SOTTO LA PROTEZIONE DI HITO???
Tutti incominciarono a tremare e si allontanarono da me, lasciandomi a terra. Era il giorno più brutto della mia vita. Volevo qualcuno che mi proteggesse e che mi volesse bene per quel che ero e no perchè ero sotto la protezione di Hito, che consideravano tiranno. Incominciai a piangere. Mi sentivo inutile. Già avevo dei nemici senza aver fatto niente. 
Kai:Lo dicevo che le femmine sono tutte piagnucolone!
Lo sguardo si posò su di Kai, che era rimasto lì a fissarmi. Mi asciugai le lacrime con le mani e mi alzai.
Alek:Non sono piagnucolona!
Kai:Eppure stavi piangendo.
Alek:Non è vero!
Urlai abbassando la testa.
Kai:Lo vuoi o no un bey?
Chiese abbassando la testa per guardarmi in faccia. Arrossii e feci un cenno con la testa. Mi portò fuori. Davanti al monastero c'era un negozio di beyblade e ricambi. 
Kai:Vai a comprartelo!
Alek:E come? Non ho soldi!
Kai:Allora.. rubalo!
L'idea di dover rubare o fare altre cose sbagliate mi faceva agitare terribilmente.
Kai:Cos'hai? Non hai mai rubato? Tsk...lo sapevo che le femmine sono tutte delle scansafatiche.
Feci un tentativo, ma andò a vuoto grazie a quelle pesti di Yuri e compagni che entrarono col mio peluche. Li inseguii. Si fermarono nelle segrete del monastero dove riuscii a prendere il mio teddy dalle mani. Yuri lo teneva stretto per la testa.
Alek:LASCIALO! Così lo rompi!
Yuri:E' quello che voglio!
La testa si stacco dal corpo. Il mio peluche ormai era a pezzi.
Alek:TEDDY!
Le lacrime uscivano senza che io volessi. Yuri gettò la testa dell'orsacchiotto nel bidone e se ne andò lasciandomi lì. Presi la testa del mio Teddy. Ormai era, non solo sporca di immondizia ma, anche irrecuperabile nel cucirlo. Il mio pianto attirò Hito.
Hito:Ehi! Che ci fai qui?
Chiese inginocchiandosi a me.
Hito:Perchè piangi?
Alek:Teddy..non c'è più. Era l'unico ricordo di mamma.
Hito:Ormai non ti serve più questo. E' rovinato. Ne compriamo un altro.
L'uomo prese il mio peluche e lo buttò nella spazzatura vedendo com'era ridotto. Furiosa incominciai a dargli calci e pugni.
Alek:Ridammi Teddy! Voglio il mio Teddy!!!
L'uomo mi prese in braccio severamente ed io continuavo a dargli pugni e calci.
Alek:LASCIAMI!! VOGLIO TEDDY!!!
Cercavo di ribellarmi per correre in aiuto del mio orsacchiotto, ma fu tutto inutile. Mi portò in camera mia dove mi lasciò piangendo sdraiata sul letto. Una mano mi accarezzò i capelli.
Kai:Lo sai..non sei tanto femmina dopotutto.
Alek:Non toccarmi!
Ordinai togliendogli la mano dai miei capelli. Il bambino si sedette al mio fianco.
Kai:Scusa. Non volevo.
Alek:Cosa vuoi da me? Sbaglio o mi sono fatta prendere in giro da te e dai tuoi amici per causa tua? 
Dissi puntandogli il dito contro.
Kai:Mi spiace, ma...
Alek:Ma cosa? Sai che ti dico? Domani lascio il monastero. Dopotutto non ho un bey ne i soldi per comprarli. Ora lasciami da sola! 
Piangendo mi misi la coperta in testa per non farmi vedere. Se ne andò il giorno seguente mi svegliai e trovai sul mio comodino una lettera con una scritta strana, ma leggibile che diceva: "Scusami". Accanto al foglio c'era un beyblade. Era quello del negozio che mi piaceva tanto. 
Kai:Ti piace? 
Alek:L'hai preso tu?
Kai:Si...
Alek:Perchè?
Kai:E' per farmi perdonare e per...chiederti se volevi essere mia amica.
Alek:E perchè dovrei? Ti ricordo che mi hai trattata male. E poi sono una femmina o sbaglio?
Kai:Beh...lo so...ma...nessuno si è mai comportato così con mio nonno. Tu sei stata l'unica a trattarlo così male. 
In quel momento vidi la felicità nei suoi occhi e anche un pò d'imbarazzo. Poi mi guardò con quei occhioni da cucciolo e mi disse deciso.
Kai:Accetti?
Alek:Ok...dopotutto..tutti possono sbagliare.
Kai:Bene! 
Alek:Beh..visto che volevi una sfida, ti accontento ora!
Gli dissi puntandogli il mio bey. Incominciammo a batterci quando....
Kai:Etchu!
Incominciò a starnutire. Mi voltai verso di lui e mi accorsi che era uscito senza cappotto ne sciarpa per l'entusiasmo. Stava incominciando a nevicare e lui aveva una maglia a giro maniche nera e dei guanti rossi con un pantalone blu. Era ovvio che starnutiva. 
Alek:Ma sei impazzito? Perchè sei uscito così?
Kai:Beh..ero preso dall'entusiasmo e quindi...
Mi tolsi la mia sciarpa bianca e gliela misi al collo.
Kai:Ma che fai?
Alek:Ti terrà caldo. Se vuoi puoi tenerla.Così senti meno freddo. 
I nostri occhi si incrociarono. Lui mi sorrise e mi disse con molta felicità e gioia:
Kai:Grazie. Prometto che la porterò sempre con me.
La nostra amicizia andava a rafforzarsi giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento finchè non arrivò il giorno di Black Dranzer...
***
Nina:Il giorno di Black Dranzer?
Alek:Si...fu allora che avvenne il nostro primo bacio.
Nina:Davvero? Quant'anni avevate?
Alek:Eravamo piccoli..Io avevo 5 e lui 6 anni.
Nina:Cosa? Davvero?
Alek:Si...ricordo ancora quel giorno...
***
Il momento di Black Dranzer, il beyblade più forte mai ultimato prima d'ora. 
Kai:Alek! Corri! Presto!
Urlò correndo verso la vetrina per ammirare il bey, prima che degli altri bambini gli bloccassero la strada. Mentre correvo inciampai in qualcosa e caddi a terra. Kai riuscì a raggiungere la vetrina senza di me.
Kai:Ma quello è... Black Dranzer!
Esclamò Kai davanti alla vetrina popolata da bambini.
Alek:Kai? Dove sei?
Ero nella folla e non riuscivo a trovarlo. Ero a terra. Non riuscivo ad alzarmi per la marea che c'era. Kai si allontanò dalla vetrina vedendo che non c'ero. Incominciò a cercarmi, trovandomi a terra che non riuscivo ad alzarmi.
Kai:EHI! SPOSTATEVI! Non vedete che è caduta?
Si avvicinò a me allontanado i blader che mi impedivano di alzarmi e mi tese la mano. La presi e mi alzai, quando, nel momento che mi stavo alzando, qualcuno con un calcio, spinse Kai a terra facendoci cadere. Le sue labbra, accidentalmente, si unirono alle mie. Ero rossa dall'imbarazzo. Mi aveva baciato e non solo. Era anche il mio primo bacio. Non sapevo come comportarmi.
Yuri:Che schifo! Kai ha baciato una femmina!
Ci voltammo e Yuri era dietro di noi. Era stato lui a spingere Kai. Si comporta male con lui da quando ha deciso di essermi amico. L'hanno preso di mira per causa mia. 
Kai:Alek...io...
Mi alzai e corsi via velocemente. Ero imbarazzata. Avevo paura. Pensavo che sarei uscita incinta. 
***
Nina:Che cosa? Ma è una scemenza!!!
Alek:Lo so, ma ero una bambina...
Nina:Continua! Mi sta appassionando molto questa storia!
Alek:Ok...
***
Arrivai in camera mia dove mi buttai sul letto e incominciai a piangere. Dopo un pò un orsacchiotto si espose dalla porta. Era Papij, orsacchiotto di Kai. Era ovvio che era manovrato da lui. Così incominciai ad ascoltare ciò che diceva.
Kai:Alek..non piangere. Kai non l'ha fatto a posta. Ti prego..non essere arrabbiato con lui che lui non centra. Il colpevole è Yuri e lo sai meglio di me. Adesso lui ha tanta paura che tu non gli vuoi più bene.
Mi avvicinai la porta e l'aprii vedendo Kai che manovrava l'orsetto di peluche. Era sdraiato a terra. Mi abbassai verso di lui.
Alek:Lo so che non è colpa tua, ma il problema ne è un altro.
Kai:E quale sarebbe?
Alek:Ci siamo baciati! Ecco qual'è il problema. E non solo... ho avuto un batticuore tremendo.
Kai:Se è per questo anch'io.
Alek:Vedi? Non possiamo più essere amici!
Kai:Ma perchè?
Alek:Perchè siamo passati alla quarta fase del cuore.
Kai:Eh? E cosa sarebbe?
Disse sedendosi e incrociando le gambe con Papij in braccio. Mi sedetti di fronte a lui e incominciai a spiegare la mia opinione.
Alek:La quarta fase del cuore consiste nell'amore. La prima è l'essere sconosciuto e quindi indifferenza, la seconda l'amicizia, la terza amicizia del cuore e la quarta sarebbe che...si insomma...noi dovremo formare una coppia. Non so se mi spiego. Come mamma e papà. 
Kai:COSA? Ma non abbiamo figli.
Alek:E se esco incinta dopo quel bacio? Come faccio?
Chiesi incominciando a piangere. Kai guardò l'orsacchiotto e disse:
Kai:Papij.
Alek:Che?
Kai:Papij è nostro figlio. 
Allungò il peluche verso di me e teneramente, chiudendo gli occhi dall'imbarazzo aggiunse:
Kai:Dai un bacetto a mamma Papij. Non vedi che è triste?
In quel momento abbracciai l'orsacchiotto e baciai Kai sulle labbra. Ormai eravamo una vera coppia. Camminavamo mano nella mano e Papij sempre al nostro fianco. Finchè un giorno non successe una catastrofe. Giravo nei dintorni della presidenza dove Hito era sempre seduto a quella scrivania e scoprii che Hito voleva separarmi da Kai. Impaurita presi Papij in braccio e incominciai a correre. Arrivai all'arena dove Kai si stava allenando. In quel momento stava sfidando un ragazzino.
Alek:Kai! Devo dirti una cosa!
In quel momento perse il controllo del bey.
Kai:Oh..uffa! Che c'è?
Si voltò verso di me che ero sconvolta. Lui si accorse che qualcosa non andava e mi venne vicino.
Kai:Alek? Che è successo?
Alek:Kai? Hito vuole....
Vorkov:Cari blader. Nessuno deve avvicinarsi a quell'aria. C'è Black Dranzer che deve essere ultimato. Grazie!
Kai:Cosa? Black Dranzer?
Alek:Kai? Mi ascolti?
Kai:Senti.. che ne pensi se andiamo a provare quel bey?
Alek:Kai? Non possiamo. E' aria proibita!
Kai:Lo sai che il proibito mi piace.
Mi rispose fiero e orgoglioso. Non potevo dirgli niente. Avrei solo rovinato la sua felicità. Quella stessa notte, mentre tutti dormivano lui uscì dalla stanza. Lo seguii di nascosto e vidi che rubò il beyblade entrando nella parte proibita. Lo lanciò e un aurea abbagliante uscì da quel beyblade. Era un aquila nera. Quel bagliore fece avvicinare i guardiani che lo presero.
Kai:Lasciatemi! Che volete farmi?
Vorkov:Kai, Kai, Kai... lo sai che è vietato entrare qui, specialmente se si collauda qualcosa. 
Guardiano:Che ne facciamo di lui?
Vorkov:Solita regola. Dieci frustate sulla schiena. 
Guardiano:Ma è solo un bambino.
Vorkov:Infatti..se no ne fossero state cento.
I guardiani misero a terra Kai e gli tolsero la maglia. 
Kai:NO! LASCIATEMI!
Urlava. La guardia prese la frusta e incominciò dandogli il primo colpo.
Kai:NO! VI PREGO!
Continuava il bambino. Dopo quel colpo il sangue che gli colava da dietro la schiena era allucinante. Sicuramente gli sarebbero rimaste le cicatrici da grande. Senza pensarci due volte, mi misi gettai su di lui proteggendolo e avendo io l'altro colpo. 
Kai:Alek!
Il sangue mi usciva anche dalla bocca. Era un dolore atroce. Bruciava terribilmente, ma comunque continuai a fargli da scudo. 
Guardiano:Signore? Ma è una bambina! Non possiamo..
Vorkov:Certo che potete! Continuate!
Dopo che si dissero questo ebbi io le seguenti nove frustate. Kai mi alzò e incominciammo a fuggire. Ci fermammo dentro una cella.
Kai:Alek? Tutto bene?
Alek:Si...
Ma in realtà non andava affatto bene.
Kai:Oddio..ti brucia?
Alek:Un pò.
Kai:C'è la fai a correre?
Alek:Non so...vai. Non preoccuparti per me.
Kai:Eh no! Io non ti lascio qui! 
Deciso mi prese sulle spalle e incominciò a correre. Ci trovammo in un vicolo cieco e li presero me e Kai. Le nostre mani unite fino all'ultimo. Delle guardie prendevano me e altre a lui. Volevano separarci. 
Alek:Kai? Non lasciarmi! 
Kai:Non ti lascerò.
Sul suo viso per la prima volta notai una lacrima. Quella lacrima era la prima che vedevo ed era solo per la nostra separazione. 
Alek:Kai? Sto scivolando!
Kai:Non mollare! Ti prego! Alek...io...YA lyublyu tebya!!! (Ti amo!!!)
Le nostre mani si separarono a quella parola. Le nostre lacrime uscivano e cercavamo di ribellarci, ma fu tutto inutile. Io rimasi senza lui e lui senza me. Da quel giorno porto queste cicatrici sulla schiena con orgoglio e gioia.
***
Nina:E poi non l'hai più rivisto?
Alek:Si, dopo sette anni l'ho rivisto, ma entrambi non sapevamo se eravamo noi..
Nina:Come sarebbe a dire?
Alek:Semplice... lui si è iscritto ai mondiali, io volevo, ma non ci sono riuscita a causa della febbre e per tv mentre stavo con Aiko, la mia migliore amica, lo rividi, ma non ero sicura che fosse lui, così decisi di seguirlo durante i mondiali e durante la sua permanenza in Russia....
***
Kai:Che vuoi? 
Chiese scontrosamente voltandosi verso di me.
Alek:Non credo che sia una bella cosa che tu lasci i Breakbladers per i Demolition boys.
Kai:Chi sei tu per criticarmi e rinfacciarmi quello che faccio? Eh? Tu sei solo una femminuccia e le femminuccie non hanno coraggio, hanno tutto con un semplice sorriso. L'ho visto sai... L'ho visto quando hai fatto gli occhi dolci a Gianni per far si che si battesse con Takao, l'ho visto quando l'hai fatto con Andrew e Oliver a finchè si ribattessero con noi. Le ragazze sanno solo parlare e fare occhi dolci a tutti. Tsk!
Disse andandosene scontrosamente. Mi sentivo umiliata e inutile finchè non sfidò i Breakblader su di un lago. Era da solo e noi eravamo in elicottero. Aiko decise di far andare avanti prima me e poi avrebbe fatto andare gli altri.
Alek:Kai! 
Kai:Io voglio sfidare dei blader, no delle femminuccie!
Alek:Errato! Io non sono una femminuccia qualsiasi....IO SONO ALEK HIWATARI!
Gli urlai puntandogli contro il mio beyblade.
Kai:Ah.. bene! Non sapevo fossi una blader... vuoi batterti? Ti accontento subito!
Così facendo lanciammo i nostri bey e ma essendo in difficoltà gli altri vennero in mio soccorso, ma non fecero altro che aggravare le cose. Takao lanciò il bey di Kai, ovvero Dranzer, visto che lui possedeva Black Dranzer e aveva abbandonato il suo vecchio bey, Rei sbagliò la mira e mi ruppe il cappotto dietro la schiena lasciando vedere le mie cicatrici e Max ruppe il ghiaccio facendo si che Kai pian piano stava affondando. Sconvolta, mi dirissi verso di lui e gli tesi la mia mano.
Alek:KAI!
Kai:Non merito la tua pietà! Ho sbagliato ed è bene che io paghi con la vita.
Alek:Tu sai cosa sono queste?
Chiesi mostrandogli le mie cicatrici. Incominciai a piangere.
Alek:Queste sono la prova del mio amore....Non volevo mostrarle a nessuno. Andrà tutto bene se prendi la mia mano.
Kai:Alek? Perchè dici questo?
Alek:Papij, Black Dranzer, monastero, 10 frustrate...ti ricorda niente?
Kai:Aspetta..ma allora tu sei.....
Alek:Kai... ti ho cercato per tutto questo tempo solo per dirti.....anch'io.. quindi, ti prego, prendi la mia mano se vuoi farmi felice...
Kai:Aspetta...anche tu cosa?
Alek:YA lyublyu tebya!!! (Ti amo!!!)
Le nostre mani si presero in quel momento e da allora non si sono più lasciate, almeno fino a quando non venne lei, Regina LA.
Un giorno d'estate, dopo il campionato mondiale, io e Kai dovevamo andare in gita con gli altri quando compare una figura femminile dinanzi alla porta. Kai era già uscito a dare da mangiare ai gattini affamati, pensavo fosse lui, invece c'era quella figura femminile. Occhi blu e capelli color argento, vestita in modo primitivo con uno scettro con la testa di gheopardo. Era lei, la Regina LA.
Alek:Chi siete?
Regina LA:Sono la Regina LA. Tu devi essere Alek.
Alek:Si, sono io!
Esclamai alzandomi da terra, lasciando le valigie lì dov'erano.
Regina LA:Ho notato un comportamento al quanto insolito per una combattente come te... come pensi di sviluppare le tue capacità se tu sei sempre qui, seduta e stanca, qui con quel ragazzo... insomma... qui a giocare? 
Alek:Veramente...io...
Regina LA:Tu hai un compito da seguire! 
Alek:Si, lo so, ma io lo amo!
Regina LA:NON TOLLERO UN SIMILE COMPORTAMENTO DA UNA DI BASSO LIVELLO! TU SEI UNA GUERRIERA! E se posso dire, la migliore fino a quando non ti sei incontrata con lui... Ormai sono passati 4 anni! Non credi di aver giocato abbastanza?
Alek:Regina... io non sto giocando! L'amore è una cosa seria!
In quel momento, come un lampo, me la trovai addosso. Avevo le spalle al muro e lei mi minacciava con quello scettro.
Regina LA:Sai cos'è questo? E' l'oggetto che ha guarito e allo stesso tempo ha ucciso tua madre. Basta solo che io decida di uccidere o di guarire o peggio ancora trasformarlo in un mio servo. Sta a te decidere!
Alek:C...cosa? NO! Lui non può entrare in queste cose! Lui....
Regina LA: Abbandonalo, allora, se non vuoi che lo uccida!
Alek:Ma...come faccio?
Regina LA:Una guerriera come te, un'aiutatrice come te... può avere uomini in tutti i mondi. Ormai hai 16 anni! Alla tua età avevo già 4 fidanzati e 25 servi e soldati a mia disposizione. Ce la farai!
Detto questo scomparve nel nulla. Il solo pensiero che avrei dovuto abbandonare Kai, mi uccideva, ma dovevo farlo.
Kai:Alek? Cos'hai? Non ti senti bene?
Chiese vedendomi seduta a terra con la testa bassa.
Alek:Kai? Non credo che...possiamo...
Kai:Ma come? Non vuoi più andare in gita? Avevi così insistito ed ora non vuoi più andarci?
Alek:Non si tratta della gita...
Mi alzai.
Alek:Mi spiace, ma non possiamo continuare così.....
Dissi sempre tenendo la testa bassa. Mi avviai fuori quando Kai mi prese di violenza il braccio spingendomi verso di lui per guardarmi negli occhi.
Kai:Come sarebbe a dire? Noi siamo una sola cosa.. ricordi? Oh....Alek, ma tu...
Alek:Addio!
Esclamai liberandomi e correndo fuori. Aveva visto la mia realtà, il mio segno di riconoscimento che non ero una semplice umana. Le mie lacrime. Cos'hanno di strano le mie lacrime? Quando soffro e devo fare una cosa che non voglio, quando soffro per amore, quando soffro per qualcuno che amo davvero, quando soffro per dover fare qualcosa che non è da me... le mie lacrime si trasformano in sangue proprio come si trasformarono quando assistii alla distruzione di mia madre. Da allora giro senza meta e combatto per la Regina LA, ma l'altro giorno nella caverna delle nevi nel mondo degli orchi trovai un manoscritto.
"Chiunque avrà e gestirà con amore e fedeltà il proprio potere troverà il potere oscuro e lo dominerà con forza e a quel punto, una nuova era giungerà e la libertà lascierà."
***
Nina:Ma è dove ci siamo incontrate noi.
Alek:Già. Approposito.. tu che ci facevi lì.
Nina:Alek... la tua storia è davvero sofferente, ma anch'io ho una storia dietro di me.
Rivelò commossa all'amica. Il loro destino non era tanto diverso.....
 
per sapere il perchè leggete il capitolo successivo :)
   
 
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