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Autore: Lilly26    15/12/2012    7 recensioni
è passato più di un anno da quel giorno...
Ormai,ho perso la testa; I dottori dicono che mi riprenderò...Forse.
Ricordo il tutto come se fosse stato ieri,se ci penso..Non so neanche il perché l'ho fatto.
Le loro faccie,le loro supplicanti urla,mi tornano in mente solo ora.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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                  che cosa mi stà succedendo?
 
è passato più di un anno da quel giorno...
Ormai,ho perso la testa; I dottori dicono che mi riprenderò...Forse.
Ricordo il tutto come se fosse stato ieri,se ci penso..Non so neanche il perché l'ho fatto.
Le loro faccie,le loro supplicanti urla,mi tornano in mente solo ora.
I dottori dicono che scrivere mi può far migliorare..Perché no?
Era colpa di papà se è successo tutto questo..
Non doveva fare quello che ha fatto,io non volevo che finisse così ma lui,mi ha costretto a farlo.
Sentivo le urla di mamma provenienti dalla camera da letto;
Cosa stava succedendo?
Ferb,lo sapeva il suo sguardo,il suo sorriso a quelle urla terribili..Lui sapeva cosa stava succedendo in quella stanza.
Si sentiva papà urlare incitamenti verso la mamma,come se volesse rinfacciargli qualcosa,ma cosa!?
Da quel giorno,la mamma era strana...Si comportava in modo strano,aveva uno strano modo di
camminare a gambe larghe,e nonostante fossimo in estate,indossava camice a maniche lunghe.
Ormai,era un abitudine,ogni notte sentivo le urla,ne ero già abituato,Ferb era strano,
ormai stava solo con papà,e nonostante lui sapeva di che cosa si trattavano quelle urla,si comportava pure lui in modo strano.
un giorno,mamma prese coraggio,e ci abbandonò...
Io ero tornato da scuola,ero salito normalmente in camera a fare i compiti,ma c'era un odore strano..
Di marcio,di carogna.
Curioso diedi uno sguardo veloce in camera di mamma.
Era lì,distesa in una pozza di sangue,con un grosso taglio alla gola .Straziai un urlo altissimo,che causò la curiosità di Candace e Ferb,che mi vennero subito incontro.
Candace,alla vista caddé a terra semicoscente,Ferb,disse semplicemente una frase:
-Fuori un'altra..-.
Che cosa poteva significare quella frase?
Cosa sapeva lui di ciò che accadeva tutte quelle notti?
La porta di giù si aprì,era tornato papà,non mi era mai capitato ma...
Avevo paura di Lawrence,mi vergognavo di osare a chiamarlo papà.
Mi nascosi dentro l'armadio senza farmi notare,Candace,era scesa da papà a raccontarli l'orribile vista di mamma...
Passarono i mesi,e di mamma non c'era più traccia.
Dopo qualche mesetto,le urla si rifecero sentire,ma stavolta provenivano da ben'altra voce,quella di Candace...
Basta! non potevo più stare all'oscuro di tutto.
Una notte,in presenza come al solito delle urla di Candace,cercai di affacciarmi a quella porta,
quella dove non avevo più osato entrarci dopo la vista di mamma.
Mi affacciai,gli vidi,erano nel letto ancora sanguinante da mamma,cosa stava facendo papà?
Perché Candace era legata così,e perché babbo le stava sopra?
Ero talmente allibito che non mi accorsi che avevo una presenza dietro,una presenza con una mazza da baseball in mano,con la quale mi colpì alla testa.
Il dolore era atroce.
mi svegliai,legato a una sedia con Lawrence davanti insieme a Ferb.
-Che sta succedendo?-chiesi
-Non dovevi vedere ciò che hai visto,e devi essere punito.-
Dal suo pantalone ne tirò fuori il cinto,colpo di sangue estraneo.
Non feci in tempo ad accorgermene che con tutta la rabbia che aveva mi frustò in faccia,ripetutamente,fino a farmi sanguinare la bocca..
Dopo una quindicina di colpi,persi i sensi.
Da quel giorno,Lawrence se non ubbidivo mi frustava sempre,minacciandomi di non dire nulla a nessuno... Dopo l'ennesima frustata,Ferb mi si avvicinò e mi sussurrò:
-Ora tocca a te!,ci siamo passati tutti.-
Da quella frase,capì che significato avevano quelle urla strazianti che sentivo ogni notte,dovevano esserci passati tutti,tutto questo da quanto continuava?
Una sera mi ero scordato di portare fuori la spazatura.Non so come avevo potuto,quell'errore mi sarebbe costato almeno 2-4 colpi di cintura..
Così corsi nello scantinato,dove mi era proebito andarci,e li vidi..
Ammucchiati come animali,c'erano tante persone,probabilmente morte..
Compresa mamma e..Candace..
I miei occhi diventarono neri come la pece,e la mia anima bollente,come la mia pelle dopo le botte di ogni sera.
Poco distante da me trovai un coltello,appena lo presi in mano,qualcosa dentro di me scattò.
Tutte le urla di mamma,di Candace, e le mie stesse mi tornarono in mente.
Fuori di me,andai su,era lì seduto con la cinta pronta ed aspettarmi.
gli andai vicino,tenni stretto il coltello e glielo piantai dritto nello stomaco non 1,non 2 non 3..ma bensì
15 volte fino a trovarmi rimasucchi di intestino nel coltello.
mi guardò in faccia e mi dissé..Addio.
Ma ora,toccava a l'altro..Ferb!!
mi misi a urlare a squarciagola il suo nome per tutta la casa,fino a chè non lo trovai,era sotto il letto piangendo,implorandomi con quei suoi occhioni di risparmiarlo,ma non ero in me...
l'ultima frase che riuscì a dirmi con le sue ultime parole sono state:
-E così,ora ritocca a me .-
dopo 2 giorni venni portato in un riformatorio,ma la mia sete non era sfamata,ora tutto il mondo era colpevole,dovevo finire tutti.
è così che ora mi trovo quì.
  
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