Attimi
Nickname:
Magician08/Magician008
Titolo storia: Attimi
Pacchetto: Anco
Marzio
Genere: Storico,
Angst, Introspettivo.
Rating: Giallo
Avvertimenti: Nessuno
Note: Questa
storia partecipa al “Clessidra Contest” indetto da
Dominil B.
La vita di un valoroso
gladiatore è
in pericolo. Riuscirà a scappare dai suoi aguzzini?
Mi
erano
alle calcagna... non sapevo per quanto tempo avrei
potuto resistere, ormai mi avevano
raggiunto... Questi sono gli ultimi attimi della mia vita ne sono
più che
certo, una vita straziante dove l'unica mia priorità era la
libertà, sì proprio
quella libertà che queste guardie vogliono portarmi via; ma
come gladiatore
devo onorare la mia vita...
Ricordo
ancora le parole di mio padre quando abitavamo nella nostra casa al
centro
della capitale dell' Impero Romano, quelle parole che mai come in
questo
momento risuonavano così giuste, "Meglio morire combattendo
come un leone
che scappando come un coniglio".
*Tum
Tum*
I pugni battenti sulla porta mi risvegliarono dai miei pensieri. Erano
loro,
stavano per buttare giù la porta, mentre gridavano forte
-maledetto! Non puoi
scappare per sempre, sei un codardo!-
All'ennesima
offesa non ci vidi più, sfoderai il mio gladio dal fodero,
pronto per una sfida
all'ultimo sangue contro i due legionari che volevano far cessare la
mia vita!
Un
tonfo
interruppe lo strillare dei miei inseguitori, ci ritrovammo faccia a
faccia,
avevano buttato giù la porta che pochi attimi prima mi
separava da loro.
-Hai
smesso di scappare! Finalmente sei nostro- urlò il
più giovane dei due.
-Questo
è
ancora da vedere- ribattei con voce sicura, non volevo mostrarmi debole
ai loro
occhi. Non ricordavo di aver mai avuto così tanta
paura della morte prima di
questo momento.
Il
conflitto stava per iniziare, sguainarono le loro spade, erano molto
affilate.
Mi
lanciai su uno dei soldati, anche se erano in due, ero pur sempre un
valoroso
gladiatore, sarei riuscito a
tenergli
testa.
Affondai
la mia lama con decisione nel petto della guardia e vidi sulla sua
faccia le
smorfie di dolore atroce, rimossi il mio gladio dal suo cuore, lui si
accasciò
per terra; era arrivata la sua ora! Mi scagliai verso l'altra guardia
che incredula
mi guardava, ora ero io a leggere nei suoi occhi la paura di poter fare
la
stessa fine del suo amico, una fine poco gloriosa per due guardie del
valoroso
Impero Romano.
-E'
la
fine per te!- questa volta ero davvero sicuro dei miei mezzi mi sentivo
imbattibile col pugnale ancora macchiato del sangue del mio nemico.
Continuammo
il combattimento con fare atroce, la voglia di sopravvivere la faceva
da
padrone in quella stanza, nessuno dei due avrebbe voluto fare una
brutta fine, allorché
il legionario si fermò e affannosamente mi propose di
scappare, pensai fosse
una trappola ma questo mio pensiero durò poco, la fuga era
la soluzione
migliore. Così d'istinto accettai, ma subito dopo essermi
voltato mi sentii
attraversato da una lama gelida. Chinai il capo, mi guardai il costato:
era trafitto.
Non avrei mai dovuto accettare quel compromesso,
mi accasciai e in quel momento ripensai alle parole di mio padre.
"Meglio
morire combattendo come un leone che scappando come un coniglio".
Davvero
la mia voglia di vivere mi aveva reso così ingenuo? In
quegli' ultimi istanti
mi passò tutta la vita
dinnanzi.
Una
vita trascorsa da leone per
poi
soccombere da coniglio, pensai prima di spirare.