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Autore: Dreamersan    16/12/2012    2 recensioni
Dopo l'ennesima lotta contro un demone, Angel si ritrova catapultato nel 1750, tre anni prima che fosse trasformato e dopo tanto tempo sarà costretto a far nuovamente i conti con la sua famiglia,
la stessa famiglia che più di duecento anni prima, ricorda di aver ucciso...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Angel, Cordelia Chase, Liam, Wesley Wyndam-Pryce
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo

«Perché diavolo non possiamo chiedere a tuo padre di aprire la porta?» domandò scocciata Cordelia, che nonostante avesse avuto di nuovo i suoi vecchi vestiti, stesse facendo non poca fatica a salire fino alla finestra della camera di Liam.

«Non voglio cambiare il modo in cui ci siamo lasciati» rispose lui con semplicità, come se fosse la cosa più ovvia del mondo e aiutandola a salire.

«Ti potrebbero arrestare un giorno, lo sai?» protestò lei, con un sorriso buffo che lo fece ridacchiare.

«Dopotutto è casa mia e non stiamo neppure facendo nulla di male, non ancora almeno...» si giustificò, alzando gli occhi al cielo quando lei lo guardò in modo scettico.

Una volta entrati, stando ben attento a non far rumore e facendo segno a Cordelia di non muoversi, Angel raggiunse la camera dei suoi genitori, lanciando velocemente una polverina sulle loro teste e mormorando alcune parole in latino.

Era triste il fatto che suo padre avrebbe dimenticato tutti i progressi fatti nel loro rapporto, ma d'altronde sarebbe stato troppo pericoloso anche per lui ricordare ciò che era avvenuto.

E poi in che modo lo avrebbero trattato sapendo cosa sarebbe diventato?

Immerso nei suoi pensieri, Angel fece un balzo allarmato quando sentì dei passi dietro di lui.

«Kathy...» mormorò sollevato, riconoscendo all'istante la sorella e facendole un piccolo sorriso, felice in cuor suo di poterle dire addio prima che dimenticasse tutto.

La bambina fece un passo verso di lui, sbadigliando rumorosamente e abbassando lo sguardo per la vergogna quando ripensò al modo in cui l'aveva trattato durante il loro ultimo incontro.

Quando era andato via, non era neppure riuscita a salutarlo ed ora non voleva commettere lo stesso errore.

Quindi, prendendo un profondo respiro, gli si gettò fra le braccia, stringendolo forte a sé.

Piacevolmente sorpreso da quello slancio d'affetto improvviso, Angel le accarezzò piano la testolina castana e le baciò la fronte.

«Stai andando via?» gli chiese lei, scostandosi leggermente dal suo petto freddo.

Il vampiro le sorrise con tristezza ed annuì con le lacrime agli occhi, non poteva sopportare l'idea che fra tre anni sarebbe...

No, Kathleen non sarebbe morta.

«Kathy, ho bisogno che tu mi prometta una cosa» iniziò combattuto e inginocchiandosi alla sua altezza.

Quello che stava per dirle, andava contro tutto ciò che é logico e razionale.

La bambina lo fissò preoccupata e quando vide una lacrima scendere dai suoi occhi scuri, gli porse timidamente il suo fazzoletto, portandolo però a lacrimar ancor di più.

Non riusciva a togliersi dalla mente l'immagine della sua morte.

Il suo corpo senza vita adagiato contro la porta, il viso pallido, il collo insanguinato...

«Oh, Kathy» gemette, abbracciandola stretta e affondando il viso nella sua piccola spalla.

Lei gli passò una mano fra i capelli; le faceva ancora effetto vedere quanto fossero corti e strani.

Dopo un attimo, Angel si costrinse a scostarsi leggermente dalla sorella, doveva cercare di ridarsi il contegno necessario per poterle riferire quella che sarebbe stata letteralmente una frase di vitale importanza.

«Kathleen, è necessario che tu mi ascolti attentamente... Fra tre anni io... Verrà un giorno in cui ti chiederò di entrare in questa casa», la bambina fece per parlare, «No, aspetta, lasciami finire. Kathy, qualsiasi cosa ti dica, qualsiasi cosa io faccia, tu non devi ascoltarmi e soprattutto non devi invitarmi in questa casa» le raccomandò il vampiro, mortalmente serio.

La piccola sembrava confusa.

«Non hai bisogno di sapere il perché, solo... Ricordi il mostro che son diventato una settimana fa?», lei annuì, rabbrividendo leggermente, «Ecco, io non voglio spaventarti, ma se non mi ascolterai, ti troverai a che fare con qualcosa di gran lunga peggiore di quello»

Angel fece un profondo respiro, poi fece un passo verso Cordelia che nel mentre aveva già iniziato a preparare l'incantesimo.

«Liam, dove andrai adesso?» domandò la bambina con urgenza, aggrappandosi al suo braccio quando lo vide voltarle le spalle.

«Tornerò a casa»

«Ma è questa casa tua!» protestò lei con un adorabile broncio e facendolo ridacchiare.

«Farai come ti ho detto?» le chiese a voce bassa e accarezzandole piano una guancia e cercando di frenare il fiume di tristezza che lo stava per investire.

Questa sarebbe stata l'ultima volta in cui l'avrebbe vista.

All'improvviso però, nella stanza si udì il debole suono di una scarica e poi dal nulla comparve un portale.

L'incantesimo era riuscito.

«Angel dobbiamo andare» gli ricordò Cordelia, dispiaciuta di aver dovuto interrompere quella bellissima scena e dicendosi che probabilmente dopo quell'episodio, il vampiro avrebbe rimuginato per una settimana.

Angel, con le lacrime agli occhi, si costrinse a lasciare la mano di Kathy, poi, dopo averle rivolto uno sguardo carico d'affetto, le diede le spalle e scomparve insieme all'amica nel portale.

 

«Angel! Cordelia!» esclamò Wesley, rischiando seriamente un infarto quando vide i suoi amici apparire dal nulla nell'ufficio del vampiro e sentendosi tuttavia soddisfatto nel vedere che il suo incantesimo aveva funzionato.

«Ah, odio i portali!» si lamentò la veggente, poco felice di essere atterrata di culo sul pavimento.

Non sarebbe potuta cadere sopra Angel?

Almeno le avrebbe ammortizzato l'impatto...

Il vampiro si guardò intorno spaesato, poi spalancò gli occhi.

«Kathy!» urlò, correndo più veloce che poteva verso uno dei libri di Wesley, più precisamente verso l'intero volume dedicato ad Angelus.

L'ex-osservatore guardò la veggente in ceca di risposte, ma lei si limitò a scrollare le spalle.

«No!» urlò all'improvviso il vampiro, lanciando con tutte le sue forze il libro contro la parete e facendo sobbalzare i suoi dipendenti, sorprendendoli ancor di più quando, senza che potesse far nulla per impedirlo, cadde in ginocchio, portandosi le mani sul volto.

«Oh, Kathy, perché non mi hai ascoltato?»

 

«Angel?»

«Lasciatemi in pace, mi serve solo un altro po' di tempo» mormorò il vampiro con un filo di voce, strizzando più volte gli occhi quando gli amici accesero la luce del suo studio.

«Si certo, perché non... non... Ah!» urlò Cordelia, tenendosi la testa con entrambe le mani e evitando di cadere a terra solo perché Angel riuscì ad afferrarla in tempo.

«Una ragazza... e un ragazzo, sulla sedicesima... saranno sbranati dai vampiri se... non faremo in tempo» riuscì a dire a corto di fiato e massaggiandosi le tempie doloranti.

Angel fece un profondo sospiro, poi, lanciando un'occhiata a Wesley, si diresse verso l'armadietto delle armi, afferrando un paletto e un'ascia.

Sapeva che non avrebbe potuto salvare tutte le persone che aveva ucciso né cancellare tutti i crimini commessi in passato.

Perché per quanto fosse orribile, era cosciente del fatto che facessero parte di lui e che fossero state proprio quelle azioni terribili ad averlo portato a trasformarsi da un perdigiorno ubriacone a un campione.

Sì, per quanto si sarebbe sforzato non avrebbe mai potuto cambiare il passato, ma forse, avrebbe ancora potuto fare qualcosa per il futuro.

 

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Salve a tutti, scusate per il ritardo, ma in questo periodo (come sempre xD) son stata sommersa da mille impegni.

In ogni caso, dopo otto mesi la mia prima storia su Angel è finalmente conclusa :)

Passiamo al capitolo...

Allora, Angel è fin troppo consapevole che anche Kathy dovrebbe dimenticare, ma come tutti ben sappiamo nessuno di noi è sempre in grado di fare la cosa giusta.

Liam è sempre stato molto legato alla sorella, ne abbiamo una prova grazie ai flashback e credo che Angel non si sia mai perdonato per averla uccisa e vedendola prima di partire, non è stato in grado di guardarla negli occhi senza fare nulla e di continuare a vivere con la consapevolezza di non aver nemmeno provato a salvarla.

Teniamo poi in considerazione che tutto il resto della famiglia non avrà memoria di quanto accaduto e Kathy è solo una bambina, quindi anche se provasse a raccontare ciò che è successo, difficilmente qualcuno le crederebbe.

Detto questo, perché ha ignorato l'avvertimento di Angel?

Non dimentichiamo che siamo nel millesettecentocinquanta e dato che Liam verrà vampirizzato fra tre anni, è comprensibile che dopo tutto questo tempo e pensando che il fratello fosse tornato dal mondo dei morti per lei, Kathy si sia completamente dimenticata delle sue parole.

Che altro dire?

Spero che questa storia vi sia piaciuta e che vi abbia trasmesso qualcosa :)

Un ringraziamento speciale a tutti i lettori e in particolar modo a tutti coloro che con le loro recensioni mi hanno dato lo spunto per continuare a scrivere.

A presto ;)

Dreamerchan


 

   
 
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