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Autore: lanterna_    16/12/2012    9 recensioni
[dal primo capitolo] Vedete, il problema di essere un Halliwell è proprio questo: tutti si aspettano sempre grandi cose da te – il che può anche essere una passeggiata se ti chiami Wyatt, visto che lui riesce a sterminare quindici Demoni in altrettanti secondi (secondi, capito? Non minuti, ore o anni. Secondi!), ma per me la cosa non è ugualmente semplice. [...]
Sono vivo. E non conosco nessuna Bianca. E Wyatt non è malvagio, è solo il solito fratello impossibile da raggiungere.
Non è malvagio, non è malvagio, non è malvagio...
{Chris/Bianca}
Genere: Azione, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bianca, Chris Halliwell, Un po' tutti, Wyatt Matthew Halliwell
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I capitolo:
Ovvero
Perché essere il fratello di Wyatt è una grossa scocciatura




Chiariamoci: essere il figlio di una delle tre Prescelte è forte, non lo sto affatto mettendo in dubbio. I poteri fantastici che ne derivano, la fama che ti circonda, una famiglia amorevole... Tutto molto forte, certo.

È solo che a volte, per pochi, fugaci attimi, vorrei essere nato in un’altra famiglia. Sai, una senza la più grande Strega di tutti i tempi come madre o un fratello che sia la reincarnazione di Re Artù o qualcosa del genere – tutta questa storia di Excalibur non l’ho mai capita bene.

Non sto dicendo che vorrei una vita normale, perché anche la Magia è... beh, sì, forte. Vorrei semplicemente una famiglia in cui poter essere chi voglio davvero, senza un’etichetta che mi pesi sul collo simile a una sentenza di morte. «È un Halliwell, dev’essere estremamente potente!»

Vedete, il problema di essere un Halliwell è proprio questo: tutti si aspettano sempre grandi cose da te – il che può anche essere una passeggiata se ti chiami Wyatt, visto che lui riesce a sterminare quindici Demoni in altrettanti secondi (
secondi, capito? Non minuti, ore o anni. Secondi!), ma per me la cosa non è ugualmente semplice. E poi, tanto, se anche ci riesco, che merito ne ho? Il mio fratellone ha sicuramente già compiuto la stessa impresa, e se anche non l’ha fatto, l’avrebbe portata a termine in un modo più grandioso e stupefacente, da vero eroe!

Non sto neanche dicendo che non voglio bene a mio fratello – perché gliene voglio, davvero! – solo che, ecco, a volte vorrei semplicemente che smettesse di essere così sensazionale.

Oppure, a volte vorrei essere
io, quello sensazionale, vorrei batterlo in qualcosa, anche nella più insignificante.

Vorrei... essere migliore di lui.

 


«Se un altro facesse quello che hai fatto tu, lo ucciderei con le mie mani. Ma tu...»

Apro gli occhi improvvisamente e all’inizio non capisco bene cosa stia succedendo. Ci metto un po’ solo per capire dove mi trovo: è la soffitta di casa, ma è diversa. Sembra più lugubre, grigia, in qualche modo. Non so come sono arrivato qui, ma intuisco subito che c’è qualcosa che non va.

Vorrei guardarmi intorno per cercare di capire meglio, ma appena ci provo realizzo di non avere controllo del mio corpo. Non solo gli occhi, ma anche le braccia e le gambe non rispondono ai miei comandi. Vado immediatamente nel panico. Che diamine sta succedendo?

Sono costretto ad assecondare i movimenti del mio corpo e punto lo sguardo di fronte a me. C’è mio fratello, in piedi, le braccia dietro la schiena e il portamento dritto e fiero. Ma è in qualche modo diverso dal Wyatt che conosco io: porta i capelli lunghi e ha un’espressione malvagia in volto che non gli ho mai visto, accompagnata da un sorrisino beffardo che non gli si addice per niente.

«Ho perdonato Bianca, posso perdonare anche te se mi prometti di non intralciarmi di nuovo» riprende il discorso mio fratello, e solo ora mi rendo conto che anche prima è stato lui a parlare. Anche se non so minimamente a cosa si riferisce. Perdonarmi? E di che? E chi è Bianca?

Come in risposta alla mia ultima domanda, finalmente mi giro appena e i miei occhi incrociano quelli grandi e scuri di una ragazza che non ho mai visto prima. È stata lì tutto il tempo, ma non l’avevo notata. Ha lunghi capelli castani, uno sguardo sicuro di sé, e veste in un modo estremamente provocante. È bellissima.

Sento il cuore pomparmi nel petto a una velocità incredibile.

Istintivamente, so che è lei Bianca.

Mi giro nuovamente verso mio fratello e le mie labbra parlano al posto mio, senza che io abbia mai pensato le parole che mi escono di bocca: «Sai già qual è la mia risposta!»

Wyatt mi lancia uno sguardo infastidito e poi si rivolge alla ragazza. «Avevi detto che lo avresti fatto ragionare!»

Sento un moto di rabbia impossessarsi di me e spingermi a proteggere Bianca. «Lasciala fuori, Wyatt!» grido, e stavolta non so se di nuovo è stato il mio corpo a reagire per sua volontà o se invece gliel’ho ordinato io.

Sento dei passi affrettati alle mie spalle e faccio appena a tempo a realizzare che ora Bianca è accanto a me – la sua presenza è stranamente rassicurante –, prima di sentirmi occludere il respiro in una morsa di ferro. Mi porto le mani alla gola alla disperata ricerca di aria e comincio a sentire ogni singola cellula del mio corpo bruciare per mancanza di ossigeno. I miei occhi però restano puntati su Wyatt: ha uno sguardo glaciale e assolutamente indifferente mentre, la mano alzata a pugno, mi toglie la possibilità di respirare con la sua magia. «Parli con me?»

Fa un cenno con la mano e finalmente prendo aria, ma non faccio a tempo a gioirne perché mi ritrovo catapultato lontano. Cerco disperatamente di orbitare, ma realizzo di non avere i miei poteri e atterro su un tavolo, schiantandolo. «Ah!» mi esce in un singhiozzo, mentre sento il dolore invadermi tutto il corpo in fitte lancinanti.

«Avevi detto che non l’avresti punito!» la voce di Bianca mi arriva debole, come da molto lontano.

«E tu avevi detto che l’avresti cambiato, come avevo fatto io con te. O almeno credevo.»

Sento rumore di passi mentre il dolore si attenua e riesco a rimettermi seduto a fatica. Bianca mi arriva vicino e mi aiuta a stare dritto. Noto una lacrima scendere dai suoi occhi e improvvisamente non mi importa niente di Wyatt o del passato, vorrei solo scappare lontano con lei e passare tutta la mia vita a baciarla e consolarla, facendole dimenticare quanto è stato crudele il Destino con noi e quanto ancora lo sarà...

«Chris, ti prego, cedi altrimenti ti ucciderà!»

Mi riprendo dal mio sogno ad occhi aperti e torno bruscamente alla realtà. Scuoto leggermente la testa guardando Bianca dritto negli occhi e cercando di infonderle un po’ di coraggio.

«Sta’ tranquilla, so quello che faccio.» Da qualche parte in fondo alla stanza Wyatt calpesta un’asse che scricchiola e, non so come, la consapevolezza che ciò che mi serve è nascosta lì si fa largo in me. Forse ho ancora un’opportunità. «Credo.»

Mi alzo in piedi e, pieno di una nuova determinazione, comincio a correre per arrivare all’asse del pavimento che mi interessa, ma prima che ci riesca Wyatt mi scaraventa di nuovo lontano e atterro in mezzo a cianfrusaglie varie, causandomi nuove fitte di dolore.

«Sei impazzito?» mi chiede Wyatt sbigottito, non capendo cosa ho appena cercato di fare. Poi alza una mano chiusa a pugno e io mi sento sollevare in aria, il respiro di nuovo bloccato dai suoi poteri maledetti. «Io... non ho bisogno... di te» scandisce lentamente, mentre prepara una sfera d’energia con l’altra mano.

È finita. È davvero finita. Sto per morire.

Getto un ultimo sguardo a Bianca e vedo che sta piangendo: ha il viso stravolto dal dolore. Poi si alza in piedi e con uno scatto raggiunge mio fratello.

La mano invisibile che mi impediva di respirare svanisce all’improvviso e io cado a terra senza più la magia di Wyatt a tenermi sollevato.

«Fai subito quello che devi fare! Non posso trattenerlo a lungo!» mi urla Bianca, e solo adesso capisco che è stata lei a impedire a Wyatt di finirmi. Non riesco a comprendere come, ma improvvisamente so che lei è capace di togliere agli altri i loro poteri.

In un secondo sono in piedi e mi precipito verso l’asse di legno: è la mia ultima possibilità.

Per favore, fa che ci sia... per favore, ti prego, ti prego...

Sollevo l’asse e lo trovo: un biglietto impolverato e rovinato dal tempo, ma non me curo. Purché la scritta sia leggibile.

Così pronuncio ad alta voce, chiaramente e scandendo bene le parole:

«Che la Magia delle Streghe
mi ridia il mio Potere,
che il Cielo me lo porti
e in fretta indietro mi riporti


Sento istantaneamente la magia tornare a fluire in me e respiro di sollievo.

Wyatt però riesce a liberarsi dalla presa di Bianca e la lancia lontano con un calcio. Seguo la sua traiettoria con gli occhi, incapace di muovere un singolo muscolo, e inorridisco quando la vedo atterrare su un oggetto appuntito che non riesco ad identificare ma che la trafigge da parte a parte in mezzo allo stomaco.

Subito un terrore cieco si fa strada in me, seguito da uno smarrimento totale. «NO!» urlo, ma quasi nemmeno me ne rendo conto. Sento la magia scalpitare dentro di me e con un gesto della mano mando Wyatt a schiantarsi contro il lampadario.

Non faccio a tempo a vedere in che condizioni si trova, perché sento Bianca ansimare e mi precipito subito da lei. «Bianca! Bianca! No, no...» la imploro.

Non morire, Bianca, ti supplico, non morire, non lasciarmi!

La tengo delicatamente fra le braccia e le accarezzo il viso. Sento le lacrime inondarmi gli occhi, ma faccio di tutto per non piangere.

Non morire, Bianca!

«C’eravamo già stati qui» sussurra, un sorriso in volto che solo lei sarebbe in grado di tirar fuori in questo momento.

Mi sforzo di sorridere anch’io: glielo devo. «Sì, e forse ci torneremo ancora» rispondo, e sto cercando di convincere me stesso, non lei.

«Forse» concorda lei mantenendo il suo sorriso. Mi fissa con uno sguardo ricolmo d’amore per me, il che mi fa sentire ancora peggio.

Non lasciarmi, ti prego! Non posso farcela senza di te!

Poggio la testa sul suo petto per nascondere le lacrime che non riesco più a trattenere e la stringo a me il più possibile, per sentirla vicino, ancora viva. Ma avverto che il suo cuore rallenta sempre di più il battito, si fa più debole...

Una sensazione di calore mi pervade la mano destra e stringo istintivamente le dita di Bianca che si fanno largo fra le mie. «Finisci quello che abbiamo iniziato!» mi ordina, sempre col suo sorriso, e io realizzo che mi ha messo fra le mani un anello di fidanzamento. All’inizio non capisco bene cosa significhi, poi, come prima, ho un’illuminazione e comprendo: dovevamo sposarci. Io e Bianca dovevamo sposarci.

Una nuova ondata di dolore mi coglie impreparato e io mi chiedo quanto è possibile sopportarne prima di scoppiare.

«Attento!» grida Bianca, riscuotendomi dai miei pensieri.

Dietro di me dei rumori mi avvisano che Wyatt si sta rialzando e la paura si fa strada in me, insieme a un nuovo scopo, una nuova forza: ora c’è anche Bianca che devo salvare. Farei di tutto per lei, porterò avanti la mia missione a costo di morire.

«Impediscigli di mandare qualcun altro. Va’!» mi incoraggia Bianca e io annuisco. Restare qui affianco a lei non servirà a nulla, ma se agisco forse entrambi avremo ancora una speranza.

Quindi mi alzo e corro verso il Libro delle Ombre. Wyatt anche è in piedi ora e mi minaccia con lo sguardo. È soltanto una gara di velocità, ormai.

Posso farcela, posso farcela, devo solo pronunciare un incantesimo. Posso... devo farcela!

Il portale si apre di fronte a me nonostante Wyatt continui a lanciarmi le sue sfere di energia con l’intento di uccidermi. Mi getto verso il portale, vedo Wyatt preparare un’altra sfera e lanciarmela contro e...



... Mi sveglio in un bagno di sudore.

Apro gli occhi e mi metto a sedere di scatto. Respiro affannosamente, come se avessi appena corso per chilometri, e ci metto un po’ per mettere a fuoco la stanza. Ma è la mia solita stanza, non la soffitta lugubre del sogno.

Sono vivo. E non conosco nessuna Bianca. E Wyatt non è malvagio, è solo il solito fratello impossibile da raggiungere.

Non è malvagio, non è malvagio, non è malvagio...

Non so quante volte devo ripeterlo nella mia mente per convincermene, ma alla fine realizzo che è stato solo un sogno. Un incubo. Il peggiore mai avuto.

Il mio respiro torna normale e mi alzo velocemente dal letto.

Scendo in cucina con tutta l’intenzione di bere un bicchier d’acqua e calmarmi definitivamente, ma la luce è già accesa. Penso subito a un attacco di Demoni e il cuore comincia a battere frenetico nel mio petto. Devo essere cauto. Mi sollevo appena da terra per non fare rumore ed entro nella cucina in questo modo. Sono già pronto ad attaccare, ma non ci sono Demoni. Solo mio fratello Wyatt e mia sorella Melinda. Istintivamente vorrei scansare Mel per proteggerla da Wyatt, ma poi mi do dello stupido da solo e respiro a fondo.

«Che ci fate in piedi a quest’ora?» chiedo sussurrando per paura di svegliare i miei genitori.

Wyatt alza le spalle. «Mel ha avuto un incubo ed è venuta da me, così l’ho calmata e le ho preparato un bicchiere di latte.»

«Non sei un po’ troppo grandicella per andare a piangere dal fratellone quando hai un incubo?»

Mel per tutta risposta mi fa la linguaccia, afferra il suo bicchiere colmo di latte e si siede in braccio a Wyatt, che l’accoglie con un sorriso.

«Tu invece?»

«Uh?»

«Tu cosa ci fai sveglio?» chiarisce Wyatt, alzando giocosamente gli occhi al cielo.

«Io... non riuscivo a dormire.»

Wyatt mi lancia uno sguardo indagatore, ma io sto attento a non far trasparire nulla delle mie emozioni.

In realtà, non è la prima volta che mi capita di fare sogni simili – con Wyatt cattivo che minaccia le persone o che uccide Innocenti –, ma questo è stato il più terribile e il più dettagliato.

La cosa comincia a preoccuparmi seriamente: ho paura di star sviluppando un Potere simile a quello della zia Phoebe, e che i miei sogni non siano solo sogni, ma premonizioni o roba del genere. Non so se è una cosa possibile, ma inizio a spaventarmi.

Forse dovrei parlarne con papà, ma non vorrei mettere in allerta la famiglia per niente. Sono stranamente suscettibili quando si parla di Wyatt, fanno di tutto per proteggerlo. Il che, ovvio, non mi fa affatto sentire trascurato, non affossa ancora di più la mia già abbastanza bassa autostima, certo.

Alla fine, Wyatt distoglie lo sguardo dal mio volto e io credo di aver superato l’esame.

Melinda manda giù il suo latte in un solo sorso rumoroso e Wyatt invita tutti a tornare a letto.

«Io credo... sto un altro po’ qui, ecco.»

Wyatt aggrotta le sopracciglia scrutandomi con preoccupazione, ma poi si limita a sospirare.

«Non fare troppo tardi!» mi intima, e poi se ne va con Mel ancora in braccio per accompagnarla nella sua stanza.

Mi siedo sul tavolo, le gambe a ciondoloni e il respiro accelerato dalla paura. Riesco a calmarmi solo dopo un po’: non c’è motivo di preoccuparsi. Mio fratello è il solito Wyatt impiccione che si preoccupa sempre per me – nonostante io ormai abbia diciannove anni – e per Mel.

I miei sono solo sogni, solo sogni.

Mi alzo con una spintarella e rinuncio al bicchier d’acqua perché non ne ho più bisogno.

Quindi orbito nella mia stanza e atterro sul mio morbido letto in uno scintillio di luci azzurrine.

Sono troppo stanco persino per avere paura di rimettermi a dormire nel caso mi vengano altri incubi, quindi crollo semplicemente e mi addormento dopo soli pochi secondi.



Note dell’Autrice:


Ehm, sì, salve a tutti.

Non so bene cosa si debba scrivere qui, visto che è la mia prima fanfiction.

Spero solo che questo primo capitolo – che più che un capitolo vero e proprio è solo una sorta di prologo – vi sia piaciuto e che magari continuerete a seguire la storia. E se vi scappa potreste anche lasciarmi una recensione, io non mi offendo, ecco...

A parte questo, vorrei solo fare un po’ di precisazioni. Dunque, in generale la fic si colloca dopo l’ottava stagione e non segue la nona del fumetto – tranne che per alcuni particolari che elencherò man mano.

Per esempio, sebbene secondo il fumetto Melinda dovrebbe passarsi qualcosa come tre anni con Chris e quindi quattro con Wyatt, qui in realtà è molto più piccola. Infatti, Chris ha diciannove anni e Melinda dovrebbe averne più o meno undici/dodici.

Poi, come credo tutti voi avrete notato, la scena del sogno è interamente tratta dall’episodio 10 della sesta stagione.


Ehm, ok, non so più cosa dire, quindi addio.

O arrivederci al prossimo capitolo!


Lanterna_
  
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