Dopo una decina di minuti arrivarono davanti ad una villa enorme e sia l'angelo che la diavoletta, rimasero a bocca aperta a quella vista celestiale. 
-Entrate pure- disse il ragazzo aprendo la porta. Al contrario delle loro aspettative, dentro, la casa non era niente di speciale. I mobili scuri erano ricoperti di polvere e nonostante la grandezza delle stanza, l'arredamento era misero e si concentrava solo in un angolo.
-Che... ehm... casa carina- disse Rein in difficoltà. Fine la guardò con un sopraccoglio alzato e lei sorrise innocentemente.
-Già. Comunque io adesso devo uscire, mi spiace molto, ma voi fate come se foste a casa vostra- rispose Shade in imbarazzo. 
-Possiamo dare un ritocchino all'arredamento?- chiese Fine spolverando un cassettone nero. 
-Certo, ma come farete a trovare mobili nuovi?- chiese il ragazzo apparentemente preoccupato. 
-Lascia fare a noi, non te ne pentirai- rispose Rein sorridendo. Lui annuì e con un cenno della mano concluse il discorso e uscì. Appena richiuse la porta Fine e Rein si lasciarono cadere sul piccolo divanetto marrone e sospirarono.
-Ci sarà un bel po' di lavoro, questa casa fa schifo!- esclamò la rossa scocciata. Rein annuì e insieme si alzarono per poi entrare in quello che dovrebbe essere un bagno. Era enorme e praticamente vuoto, c'era solamente una doccia  stretta e poco ingombrante, un lavandino e il wc.
-Mamma mia! Questo bagno è grande quanto un appartamento normale e lui ci mette dentro solo una doccia striminzita!- sbuffò la diavoletta. Rein portò un dito sotto al mento pensierosa, poi battè le mani e una luce bianca avvolse la stanza trasformando la doccia in un enorme vasca simile ad una piscina.
-Ben fatto Rein! Adesso sì che la stanza è piena- esclamò Fine battendole il cinque. Si scambiarono uno sguardo d'intesa e iniziarono a correre per tutta la casa battendo le mani e schioccando le dita. In breve tempo l'abitazione si trasformò in una vera e propria casa lussuosa e le due poterono annuire soddisfatte.
-Mamma mia! Che lavoraccio- esclamò esausta la rossa. Rein le diede ragione ma poi iniziò a saltellare allegra e ridendo come una bambina.
-Ho capito che vieni dal Paradiso dove ci sono tantissimi bambini, ma così sembri una neonata- la derise l'amica. Rein le prese le mani costringendola a imitare i suoi movimenti e alla fine tutte e due si misero a saltare felici. Finito quell'attacco di euforia, si buttarono sul nuovo divano in pelle nera per riposare.
-Che ne dici, facciamo un bagno?- chiese Fine accarezzandole la testa. Rein si lasciò andare alle coccole della diavoletta e annuì sul punto di addormentarsi.
-Ce lo siamo meritate un bel bagno- rispose sbadigliando. Cercò di alzarsi ma inciampò sul tappeto, fortuna che Fine l'aveva presa in tempo. Si misero a ridere incamminandosi verso il bagno tra una caduta della diavoletta e una dell'angelo. Entrarono nella stanza e con un battito di mani entrambe si ritrovarono senza vestiti.
-Che preferisci? Lamponi o zucchero filato?- chiese Fine facendo apparire due confezioni di bagno schiuma. Rein indicò quella allo zucchero filato e con uno schiocco di dita la vasca si riempì di acqua calda e bollicine di sapone. Si immersero immediatamente e iniziarono a giocare con la schiuma, soffiandosela addosso o schizzandosi l'acqua.

Intanto Shade era appena tornato a casa ed era rimasto impietrito davanti alla porta.
-Meno male che aveva detto "ritocchino"!- esclamò sorpreso. Appoggiò le chiavi sul mobile bianco e s'incamminò verso il bagno per lavarsi le mani. Aprì la porta e rimase immobile a quella scena. Rein era girata di spalle seduta sul bordo della vasca, vedendo la faccia dell'amica si girò e appena si accorse del ragazzo si coprì il seno.
-Ciao- disse Fine tranquillamente, spezzando quella situazione imbarazzante. Shade non rispose, rimase a fissare anche la rossa, girata verso di lui ma completamente coperta dalla schiuma. Rein al limite dell'imbarazzo, gli tirò il bagno schiuma che lui evitò giusto in tempo.
-Scusate!- urlò il cobalto richiudendo velocemente la porta. Rein si immerse nuovamente in acqua tutta rossa e iniziò a farfugliare qualcosa formando un sacco di bollicine. 
-Rilassati Rein, ti ha solo visto il culo- cercò di tranquilizzarla la rossa. Rein arrossì ancora di più e nascose anche la testa, poi si tirò su a sedere.
-Non mi sono mai fatta vedere nuda nemmeno da mia madre, dopo i dieci anni. Mi vergogno del mio corpo- ammise abbassando lo sguardo, l'azzurra. Fine la guardò sbalordita, poi si fece seria  e pensierosa.
-E perchè da me ti fai vedere?- chiese provocando il rossore dell'angelo.
-Bèh ma perchè tu sei come una sorella per me- rispose Rein. Fine rimase stupita da quella risposta e le accarezzò delicatamente una guancia.
-Sai Fine, è brutto il Paradiso. Nessun angelo osa parlarmi, mi evitano tutti per colpa dei miei nonni. Tu sei l'unica che mi parla, all'inizio mi prendevi in giro e mi davi fastidio, ma adesso ho capito che sei una brava ragazza- disse tristemente l'azzurra. Fine le sorrise confortante e le strinse una mano.
-Come mai i tuoi nonni fanno questo? Racconta dai- le chiese curiosa. Rein annuì e prese un lungo respiro.
-Mia madre doveva sposarsi quando mi ha avuta, mancavano pochi giorni al matrimonio e mi partorì. Il problema è che mio padre non era il suo promesso sposo. Quando l'hanno saputo, i miei nonni si sono infuriati e hanno detto che non mi avrebbero mai accettata. Così il giorno in cui morii in un incidente, dissero agli angeli di non parlarmi- raccontò con le lacrime agli occhi. Fine l'abbracciò di slancio, nei suoi occhi si leggeva la tristezza e l'odio.
-Sono stati scorretti, non hai deciso tu di nascere fuori dal matrimonio- disse la rossa con le fiamme negli occhi. Rein annuì e ricambiò l'abbraccio, poi la staccò e la guardò perplessa.
-Ma se tutte e due siamo morte a diciotto anni, com'è possibile che tu sia andata all'inferno?- chiese curiosa. Fine abbassò lo sguardo e strinse i pugni.
-È una lunga storia- rispose secca.  Rein la incitò con lo sguardo a continuare allora sospirò rassegnata.
-Allora... devi sapere che sono nata in una famiglia povera, mia madre lavorava tutto il giorno per uno stipendio misero e mio padre era morto. Mio fratello era andato a studiare all'estero e io non lo avevo mai conosciuto, così visto che al contrario io non andavo bene a scuola, mamma aveva deciso di darmi in sposa ad un riccone del cavolo- si fermò un momento ricordando la faccia di quello che lei definiva un "pesce lesso" -Nove mesi prima del matrimonio conobbi un ragazzo appena arrivato dagli Stati Uniti. Era bellissimo ed estramamente dolce e così alla fine lo stesso giorno lo portai a casa mia e ci finii a letto. Era la mia prima volta ed ero felice di non averla sprecata con quel robot del mio fidanzato-
Rein la guardava con un'espressione tra lo sbalordito e il curioso, la bocca mezza aperta e  un lieve rossore sulle gote -E quindi?-
-Quindi mia madre ci beccò a letto e non puoi immaginare la sua faccia mentre ci rivestivamo in fretta. Dopo un po' scoprii addirittura che l'avevo fatto con mio fratello, ti rendi conto?-
Rein rimase a bocca aperta e occhi sgranati -T..tuo fratello? Ma... la tua prima volta con tuo fratello?!-
Fine sospirò stancamente per poi leccarsi le labbra -Comunque non era andata male. Ma non è questo il punto! 
Nove mesi dopo, il giorno del mio matrimonio sfilai in abito bianco con un pancione enorme. Non avevo avvisato mamma e non mi ero fatta vedere per mesi e mesi così, appena mi videro così fecero cadere tutti i bicchieri dalla sorpresa. Poco prima di dire il "sì" partorii mentre mia madre mi urlava che sarei bruciata all'inferno per aver disonorato la famiglia del pesce lesso. Infine quando nacque mi disse che avrei dovuto darlo in adozione, che avrei dovuto abbandonarlo per sposarmi con un uomo ricco. Mi minacciò, mi puntò un coltello alla gola- sorrise osservando le bollicine -era impazzita. Prese il bimbo e lo gettò a terra con forza, lo uccise, uccise mio figlio-
-Fine- Rein le accarezzò dolcemente una guancia -Mi spiace non volevo-
-Non ho finito- asserì Fine facendo sbuffare l'angioletto -Così mi conficcò il coltello all'altezza del cuore, ma prima di morire le tagliai la mano e così, ecco che andai all'inferno. Fine!-
Rein strabuzzò gli occhi mentre l'amica ghignava malefica con le corna e la codina da diavoletta bene in vista -Ehm... parlare del passato non ti fa bene-
La rossa la guardò con un sorriso sadico mentre faceva apparire un coltello -Ho scoperto che se mi taglio non succede niente, guarda!- si piantò il coltello nel cuore continuando a ridere rumorosamente.
-Oh Signore!- Rein svenì facendo uscire buona parte dell'acqua mentre la diavoletta ghignava muovendo un tridente nero come la pece.


Ok... non ho parole per dire quanto mi dispiaccia di questa mia prolungata assenza, ma...

Il Natale sta arrivando falalalalalala
E le vacanze sta portando falalalalala
Tutte le scuole chiuderemo falalalalalalalalala
Che risate ci faremo falalalalalala 

xD10 euro per copiare la mia canzone

Quindi, credo che aggiornerò MOLTO più in fretta, intanto spero di non avervi deluse con questo capitolo ^^

Bacioni Natalizi
Erika