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Autore: reigisaseirin    17/12/2012    7 recensioni
Shot scritta per la Warblers Christmas Week.
Prompt: Il calore del camino.

"Ma tu stai gelando..." disse il piú alto, sentendo l'altro tremare fra le sue braccia.
"Un pochino.." Sebastian allora lo strinse di più fra le sue braccia, mettendogli nuovamente il cappotto sulle spalle, in modo che lo scaldasse.
Thad poggiò la fronte sul petto caldo di Sebastian, chiudendo gli occhi e stringendosi a lui, in cerca di calore.
Thadastian, fluff a palate.
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Thad e Sebastian entrarono in casa, scrollandosi la neve di dosso e togliendosi i cappotti.
Premettero l'interruttore della luce, ma niente. La luce non si accendeva.
Facendosi luce con il cellulare, Thad andò in cucina, per vedere se le altre luci funzionavano. Niente, neanche quelle davano segni di vita. Allora si diresse verso il contatore della luce, per vedere se c'era un problema lì. Ma sembrava tutto apposto, tutti i pulsanti erano come li avevano lasciati, niente si era mosso.
Poi gli venne un dubbio.
Impanicato, andò ad accendere la fiamma sotto il fornello, ma neanche quella funzionava.
Merda, si era scordato di pagare la bolletta.
Di nuovo.

"Thad, cos'è successo?" chiese Sebastian, entrando in cucina. 
Il moro si voltò verso il suo ragazzo, guardandolo con uno di quegli sguardi da cucciolo che in genere lo intenerivano a tal punto da risparmiargli qualsiasi ramanzina. 
"Ehm, diciamo che potrei essermi scordato di pagare la bolletta..."
Sebastian lo guardò alibito strabuzzando gli occhi.
"Di nuovo? Sono tre mesi che abbiamo preso questa casa e sono tre mesi che ti scordi!"
Thad lo guardò, imbarazzato e pentito, mentre sentiva la neve sciolta scendedogli lungo la schiena. Tremò dal freddo, strofinando le mani lungo le braccia per scaldarsi.
"Lo so, hai ragione, scusa. Ma con tutto il lavoro che ho avuto da fare in questo periodo me ne sono proprio dimenticato..."
Sebaatian sorrise intenerito. Nonostante fosse abbastanza arrabbiato dal fatto di essere nuovamente senza luce e gas, non riusciva a tenere il muso lungo al suo ragazzo, specialmente se gli faceva quegli occhi da cucciolo.
E poi sapeva quanto fosse perfida la direttrice del giornale presso cui Thad lavorava, quindi non riusciva davvero a prendersela con lui. C'erano giorni in cui Thad tirnava a casa stressatissimo, tanto da non sedersi neanche sul divano per guardare i risultati delle partite, ma da passare direttamente alla parte in cui sfogava quello stress su Sebastian con del sesso selvaggio che a lui non dispiaceva affatto, anzi.
Forse anche al suo capo un pò di sesso non avrebbe fatto male, forse sarebbe meno frustrata e avrebbe smesso di sfogarsi sul suo Thaddino.

"Non preoccuparti, in fondo la luce e il riscaldamento non servono a nulla in un mese freddo come Dicembre" disse ironico, mentre si toglieva il cappotto e lo poggiava sull'isola.
"Sei simpatico come un dito al culo, Seb*" Thad rise, senza peró smettere di battere i denti.
Stava gelando.
"Beh, in genere non ti dispiace affatto, anzi..." rispose lui avvicinandosi e guardandolo maliziosamente.
Thad arrossì, cominciando già a sentire piú caldo al pensiero deple dita di Sebastian dentro di sè.
Come fossero passati da un discorso tranquillo ad uno più perverso Thad non lo aveva ancora capito, ma sapeva che con Sebastian era sempre così: un minuto prima stavano parlando dell'ultimo libro di Dan Brown e quello dopo si stavano strappando i vestiti di dosso. Con Sebastian era tutto così sconvolgente ed eccitante, ed era forse questo uno dei motivi per cui si era innamorato di lui.
"No, infatti..." disse solo, mentre l'altro aveva cominciato a sfilare i bottoni del suo capotto dalle asole. Il moro rimase a guardarlo, fremendo dall'eccitazione e tremando per il freddo.
Sebastian gli sfilò il cappotto e fece per togliergli la felpa, ma quando le sue mani fredde entrarono in contatto con la pelle di Thad questi rabbrividì.
"Ma tu stai gelando..." disse il piú alto, sentendo l'altro tremare fra le sue braccia.
"Un pochino.." Sebastian allora lo strinse di più fra le sue braccia, mettendogli nuovamente il cappotto sulle spalle, in modo che lo scaldasse.
Thad poggiò la fronte sul petto caldo di Sebastian, chiudendo gli occhi e stringendosi a lui, in cerca di calore.

Dopo qualche minuto passato così, visto che la situazione non sembrava migliorare, Sebastian decise che era la volta buona di usare il camino.
Prese qualche rivista vecchia, delle cassette della frutta e un paio di giornali e li mise nnel camino, prima di appiccare il fuoco con un fiammifero. Prese dei vestiti asciutti per lui e Thad e una coperta, mentre il suo ragazzo stava seduto vicino al camino poichè continuava a sentire freddo.
Indossati i vestiti, Sebastian si sedette accanto a Thad e coprì entrambi con la coperta. Il moro si accoccolò contro di lui, cingendogli la vita e le spalle con le braccia.
Scaldato dal calore del fuoco (seppure non fosse poi così tanto vivo) e da quello della pelle del suo ragazzo (che era inspiegabilmente bollente), Thad sentiva meno freddo, anche se cominciava a fargli male la testa e ad avere un pò di nausea.
Sebastian poggiò la fronte contro quella del moro, beandosi del modo in cui si stringeva a lui. Sentiva le sue mani stringergli i fianchi e le spalle come se fosse un peluche, e il suo respiro caldo sulla pelle. Aprì gli occhi, e l'espressione beata che Thad aveva in volto gli fece venire un tuffo al cuore: era una delle cose più adorabili che avesse visto. Le ciglia lunghe che si posavano sulle guance leggermente arrossate, i capelli che gli cadevano sulla fronte e un sorriso innocente, probabilmente dovuto a qualcosa a cui stava pensando, sul suo volto. Amava vedere Thad così. Semplice, indifeso, rilassato, tranquillo. Era una cosa che lo rendeva inspiegabilemente felice, e che gli faceva provare sempre un forte senso di completezza, di casa, di famiglia.
Quando Thad era fra le sue braccia non desiderava altro, si sentiva completo, come se non esistesse altro all'infuori di loro due.

"Bas.." La voce leggermente impastata dal sonno di Thad riportò il ragazzo alla realtà.
"Credo di avere la febbre" disse, aprendo gli occhi e alzando lo sguardo verso di lui.
Sebastian poggiò le labbra sulla sua fronte che, in effetti, scottava.
"Cavolo, sei bollente!" esclamò lui, scostandogli poi una ciocca di capelli dalla fronte.
"Mi dispiace, sono un disastro! Ho rovinato le nostre vacanze, non potremo più partire per Parigi!"
Thad sbuffò, mettendo il muso, stringendosi però di più al suo ragazzo, cercando di smettere di tremare dal freddo.
"Non fare l'idiota, non è mica colpa tua se stai male! Chiamerò maman, e stai sicuro che capirà. Ci sono pur sempre le vacanze di Pasqua..." disse sorridendo, mentre accarezzava la schiena di Thad da sopra la maglietta.
Il moro si accoccolò ancora di più sul divano, beandosi del tocco leggero di Sebastian.
"Ma è la tua famiglia, non li vedi da mesi! Vai senza di me, io resterò qui..."
A quel punto Sebastian non potè trattenersi dal ridere.
"Scherzi? Hai bisogno del tuo infermiere sexy che si prenda cura di te, sennó rischi di bruciare casa perchè ti dimentichi di spegnere il camino, o i fornelli. Non voglio tornare e trovarti abbrustolito!" disse ridendo, mentre Thad lo guardava, nonostante gli occhi gli si chiudessero dal sonno.

"Beh, se il mio infermiere sexy insiste per restare non posso di certo rifiutare le sue cure" sussurrò piano al suo orecchio, prima di cominciare a lasciare leggeri baci sul suo collo.
Sebastian trattenne un gemito perchè le labbra calde di Thad lo stavano eccitando come non mai, e poggiò le sue labbra contro quelle dell'altro, troppo bisognoso di quel contatto da poterne fare altrimenti. Approfondì il bacio, prendendo il suo volto tra le mani, mentre Thad allacciò entrambe le braccia sulle sue spalle.
"Così ti prenderai la febbre anche tu" disse il moro, staccandosi dalle labbra di Sebastian con uno schiocco.
"Osi contestare i metodi di un infermiere? Sono metodi scientificamente testati, infallibili e sicuri al 100 %."
"Sei sicuro, io avrei qualcosa da obbiettare..." Thad rise, allontanandosi da Sebastian e sdraiandosi sul divano.
"Sicurissimo. E se fai il bambino capriccioso che le medicine non le vuole sarò costretto a dartele con la forza" disse Sebastian sorridendo maliziosamente, mettendosi sopra di lui, tenedosi sulle braccia in modo da non gravargli addosso.
"Zitto e baciami" Thad si alzò sui gomiti e baciò nuovamente il suo ragazzo, sorridendo nel bacio.

Passarono la notte abbracciati, mentre il fuoco del camino, che sia andava piano piano spegnendo, continuava a scaldarli.





Sere's corner.
Sono riuscita a partecipare anche io! *yaaaay me*
Devo dire che questa os non mi soddisfa al 100%, ma la mia beta Whi (youmoveme qui su EFP :3) ha detto che era carina, quindi l'ho postata xD
Ne ho pronta anche una per il secondo giorno, per gli altri non so se riuscirò a scrivere qualcosa, ma ci proverò di sicuro!
Grazie mille per aver letto (e se recensirete vi amerò forevah!)
A presto,
Sere

Note:
* è un modo di dire romanesco che vuol dire che sei un rompipalle, in pratica xD


   
 
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