Anime & Manga > Rossana/Kodocha
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Autore: AstridxAndros    17/12/2012    1 recensioni
la nostra coppia preferita deve dividersi, Akito inizierà la sua carriera come Karateka, metre la nostra Sana continuerà il suo lavoro da attrice all'estero, ma lui ancora non lo sa!
non c'è più futuro per il loro amore, e lui l'ha ormai capito.
piccola fic su Akito prima di partire. se vi piace recensite!!
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akito Hayama/Heric
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Caddi in ginocchio violentemente, come se fossi stato attirato d’un tratto dalla forza di gravità, o ancora peggio come se il mio corpo ne avesse un disperato bisogno. Il bisogno di sentire quel freddo pavimento sotto il corpo, il gelo fuori e dentro di me, la giusta punizione per un codardo. Non riuscivo ad articolare un pensiero, sentivo il cuore pesarmi in petto, sentivo o forse immaginavo solamente di non riuscire più a respirare.
Lei era appena salita su quell’aereo, in lacrime a causa mia. L’immagine di quei capelli rossi che tanto avevo bramato di sfiorare si faceva vivida, l’immagine del suo volto rigato dalle lacrime mi faceva venir voglia di correre da lei semplicemente per asciugarle. Sapevo forse troppo bene però che se fossi andato da lei non avrei avuto più la forza di lasciarla andare.
-Akito, il maestro è arrivato…- mia sorella si bloccò sull’uscio, forse la vista di suo fratello in ginocchio, in lacrime, con una lettera in mano l’aveva un po’ spaventata. Dovevo essere veramente in uno stato pietoso, ma le mie lacrime che mai avevano lasciato i miei occhi, di loro volontà stavano seguendo quelle di Sana, la mia Sana…
Riuscii ad alzarmi a stento, lei ancora stupita sull’uscio, presi la mia valigia con ancora le lacrime agli occhi, non mi importava più nulla, non mi importava che la mia maschera cadesse per una volta, quelle calde gocce salate sgorgavano dai miei occhi senza ritegno.
-Akito, ma che…?- non avevo voglia di sentire nessuno, ma a lei lo dovevo, in quegli ultimi anni si era occupata di me, si era sforzata di riparare al suo comportamento, e le ero grato.
Le porsi la lettera, quattro righe scritte di fretta, qualche lacrima la bagnava, e non appartenevano a me…
Dopo averla letta mi guardò con gli occhi lucidi e mi abbracciò,
-arrivederci sorellina- dissi, le lacrime non accennavano a frenarsi mentre andavo incontro al mio futuro.


****
salve mondo! Sono tornata con una piccola fanfic sulla mia coppia preferita!! Beh, se vi è piaciuta recensite!! (non so’ ancora se la continuerò, se avete dei consigli sono sempre ben accetti ^_^) bye!! 

  
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