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Autore: jemmyfourth    17/12/2012    2 recensioni
Cosa fare quando una persona la si ama fin troppo? Quando si oltrepassa quell'ostacolo che divide l'amicizia dall'amore?
"I suoi occhi le sorridevano. E lei avrebbe potuto scommettere tutto sul fatto che lui, in quell’istante, era felice."
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nick Jonas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Bear this in mind: it was meant to be.
 
I suoi occhi le sorridevano.
‘So che degli occhi non possono sorridere’, si diceva, ma lo conosceva così bene che riusciva a capire dai suoi occhi il suo stato d’animo ed era convinta che anche se non avesse avuto modo di vedere le due estremità della sua bocca all’insù riconoscendo il suo sorriso, avrebbe potuto scommettere tutto sul fatto che lui, in quell’istante, era felice.
‹‹ Ce l’ho fatta! ›› esclamò. Lei lo strinse tra le sue braccia. Vedere il suo migliore amico così felice le riempiva il cuore: anche per quella cavolata. ‹‹ Te l’ho detto che ci saresti riuscito! Non ne avevo dubbi! ›› risero entrambi e poi tornarono alla realtà.
Lui le scostò dei capelli dal viso e la osservò, continuando a tenerla tra le sue braccia teneramente. ‹‹ Ora che ho la patente, ti porterò dove vuoi. Decidi dove andare: dobbiamo festeggiare! ››  Miley afferrò la mano di Nick senza farselo ripetere due volte e velocemente arrivarono alla sua macchina. Lui le aprì la portiera. ‹‹ Prego signorina! ›› le loro risate risuonarono nell’aria e qualche minuto dopo sfrecciarono per qualche strada di Los Angeles entrambi felici.
 

~

 
‹‹ E’ inutile. Non ti farò mai portare la macchina di mio padre! ›› Nick la pregava, sperando che l’avrebbe convinta a fare un giro con la Ferrari del padre. Nel frattempo, la teneva dai fianchi, mentre ridevano e camminavano uno dietro all’altra. Lui le si avvicinò abbracciandola da dietro, senza lasciarla andare, mentre lei era alle prese con le chiavi di casa, con le quali, qualche istante dopo, aprì il portone.
‹‹ Siamo a casa! ›› esclamò Miley; ma non vi fu alcuna risposta.
‹‹ Siamo soli? ›› chiese Nicholas facendo piano e lasciandole i fianchi entrando nel soggiorno. ‹‹ Sembra di sì.. ›› sussurrò di risposta lei, andando a sedersi sul divano.
‹‹ Cosa stavi facendo? ›› chiese il ragazzo curioso notando i tantissimi fogli poggiati sul tavolino davanti al divano. Iniziò a guardarli, mentre lei lo osservava senza dire nulla. ‹‹ E’ roba vecchia. Diari.. e lettere mai mandate.. ›› quasi sembrava una giustificazione. ‹‹ Ci sono cose anche per me? ›› si voltò a guardarla cercando una risposta attraverso il suo atteggiamento, e lei semplicemente annuì. ‹‹ Posso leggere? ›› alzò la mano porgendole una lettera con su scritto ‘Nick’ e qualcosa accanto somigliante ad un cuore disegnato. ‹‹ Non credo sia il caso.. ›› rise strappandogli via la lettera dalle mani, che pochi istanti dopo cadde a terra dato che lui saltò addosso a Miley iniziando a farle il solletico. ‹‹ Nicholas, smettila! ›› rideva forte, di gusto, mentre lui, divertito allo stesso modo, non smetteva neanche un istante di torturarla. Qualche secondo dopo si ritrovarono entrambi a terra. Miley gemette dal dolore trovandosi il suo peso addosso. ‹‹ Spostati! Pesi, ciccione! ›› rise prendendolo in giro e spingendolo via. Ma nel momento in cui poggiò le mani sul petto di lui, cercando di allontanarlo, lui gliele afferrò avvicinandola – al contrario – ancora di più a sé stesso. Lei rise, esausta e sconfitta, lasciandosi stringere. Chiuse gli occhi mentre il profumo del suo migliore amico le inondava l’olfatto rilassandola e facendole venir voglia di non lasciar mai né quel posto, né quella situazione.. né lui.
‹‹ Ho paura di te.. ›› sussurrò senza pensarci. ‹‹ E perché mai, piccola? ›› le alzò il viso sorridendole mentre non smetteva di stringerla tra le sue braccia. ‹‹ Dipendo da te. ›› Lui scosse la testa a quelle parole. ‹‹ Non dipendi da me, sei una ragazza fantastica anche senza di me.. ›› ‹‹ ..ma non sono me stessa senza di te. ›› aggiunse lei prima che lui potesse riprenderla. Lui la guardò e poi si avvicinò baciandola a lungo sulla guancia e abbracciandola forte.
 

~

 
Si era addormentata. Tra le sue braccia, come al solito: accadeva ogni volta che lui dormiva a casa sua. Era tra le sue braccia e la osservava. L’insonnia anche quella notte aveva preso il sopravvento. Si allontanò lentamente, senza svegliarla, per poi chiudere la porta della camera da letto e dirigersi verso il soggiorno.
Cercò immediatamente quella lettera, ritrovandola a terra, dove lei l’aveva lanciata nel momento in cui lui le aveva iniziato a fare il solletico.
Iniziò a leggere.
Caro Nicholas, prese un lungo respiro e continuò.
Forse non dovrei neanche scriverlo su un foglio, forse non dovrei neanche ammetterlo a me stessa, ma ci ho rinunciato. Sarà probabilmente il fatto che vederti con un’altra che ti fa soffrire, fa soffrire anche me e non riesco a dirti quanto.
So che ti ha ferito, so cosa si prova ad amare qualcuno tanto da star male, e questo è perché amo te. Non parlo di quell’amore semplice, e non parlo di un amore da film, parlo di un amore che va oltre il limite del possibile.
Da quando ti ho conosciuto, ho capito che saresti rimasto nel mio cuore.. è solo una la domanda che mi pongo: come amico? La voglia di baciarti aumenta quando respiri sul mio viso la notte e mi sveglio osservandoti. I tuoi tocchi mi fanno rabbrividire e fingo di aver freddo per mascherare cosa provo realmente, ma so che non potrò andar avanti così tutta la vita. Probabilmente te lo dirò prima o poi. Probabilmente più poi che prima.
Preferisco vederti felice. Preferisco più di tutto il resto il tuo sorriso.
Forse perché ne sono dipendente.
Credo che se tu non mi sorridessi quando sono triste, e se io non fossi felice e forte, grazie al tuo aiuto, mi sarebbe impossibile ammettere anche solo lontanamente che sono innamorata di te. Ma alla fine, scriverlo su una lettera, nel mio diario, farà male a qualcuno?
Sono innamorata di te, e lo scrivo qui per ammetterlo a me stessa.
Lo scrivo per darmi la forza di resistere dal non dirlo a te, che rovinerebbe tutto.
So di non essere perfetta, e ti ho visto più volte sorridere alla ragazza sbagliata, amare quella sbagliata, eppure resterei qui a guardarti commettere errori per il resto dei miei giorni. Questo non è amare? Credo di sì.
Ti amo dal profondo del mio cuore, e questo lo sai.. ma forse non sai un’altra cosa: che vorrei fare l’amore con te. Che trovo le tue labbra le più perfette e morbide del mondo anche se non ho mai avuto la fortuna di baciarti. E penso che i tuoi occhi siano irresistibili, perché mi dicono tutto, sempre. Mi dicono se sei triste, felice, o se mi ami. Perché so che mi ami, e a me basta questo. Mi basterà sempre. Per questo non ti permetterò mai di leggere questa lettera: perché non voglio rovinare nulla.
Mi dispiace mentirti, ma lo faccio perché ti amo.

Miley.

 
Nel momento in cui terminò di leggere, si voltò, vedendola.
‹‹ Non l’hai fatto davvero.. ›› lei sospirò abbassando lo sguardo.
Nick dopo neanche due secondi si alzò dal divano: ‹‹ Mi dispiace.. ›› sussurrò.
‹‹ Vattene! ›› esclamò lei.
‹‹ No, Miley. Parliamone. ››
‹‹ No! ›› rispose lei scocciata. Lui la guardò ferito. ‹‹ Perché lo hai fatto?›› chiese lui prendendole il viso con una mano. Lei confusa lo guardò. ‹‹ Di cosa parli? ›› ‹‹ Perché non me l’hai mai detto? ›› scosse la testa senza saper che risposta dare, e riabbassò nuovamente lo sguardo.
‹‹ Vattene. Ti prego.. ›› cercava di essere decisa, arrabbiata – quasi –, ma non ne era capace, non con lui.
‹‹ Miley… ›› sussurrò cercando di farla calmare mentre continuava con una mano ad accarezzarle il viso.
‹‹ Vorrei che te ne andassi. ›› continuava a dire lei determinata.
‹‹ Smettila di- ›› ‹‹ Vattene. ›› lo interrompeva, e lo sovrastava col tono di voce respingendolo. E lui non trovava neanche modo di riavvicinarla a lei come era accaduto la stessa sera quando le aveva iniziato a fare il solletico stringendola a sé.
‹‹ Miley! ›› esclamò lui stavolta. Lei lo guardò per un istante, e prima che se ne accorgesse lui aveva il suo viso tra le proprie mani e la baciava.
Lei non ci pensò un attimo e ricambiò il bacio. Si strinse a lui affondando una mano tra i suoi capelli. Lui gli accarezzò un fianco mentre lei gli saltò in braccio. La strinse, non la lasciò andare, la fece sentire protetta, amata… felice.
Salì le scale della casa continuando a tenerla. Una volta arrivati nella camera da letto, la poggio dolcemente sul letto, continuava a baciarla. Si staccava solamente quando gli mancava il respiro, e lei faceva lo stesso. Lei gli accarezzò i capelli, poi il petto – dopo avergli tolto la maglietta velocemente – e lui fece lo stesso. La t-shirt larga, che lui era solito prestarle per dormire, ora era sul pavimento. I loro corpi erano a contatto. Potevano esplorarsi con le dita come non lo avevano mai fatto, ma come avevano sempre desiderato fare.
Erano nudi, uno sopra all’altra, affannati, dato che l’ossigeno gli era privato dai continui baci che si erano dati fino a quell’istante. ‹‹ Voglio fare l’amore con te. ›› mentre le labbra di Nick si mossero per pronunciare quelle parole, sfiorarono per un’ennesima volta la bocca di Miley.
‹‹ Dici davvero? ›› rispose lei.
Poi lei se ne accorse.
I suoi occhi le sorridevano.
E lei capì, che Nick, in quel momento, e con lei, era felice.
  
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