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Autore: Thats ammore    17/12/2012    45 recensioni
Questa storia è il continuo di questa: Don't wanna be without you. (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1110006&i=1)
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"E' tutto sbagliato! Non riesci proprio a capirlo?"
"Cosa è sbagliato? Il fatto che io ti ami ancora?"
"NO! Il fatto che IO ti ami ancora!"
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è il continuo di un'altra storia completa, ovvero questa : Don't wanna be without you.
Non è consigliabile iniziare a leggere questa senza aver letto la precedente, non ci capiresti nulla.
Detto questo, a chi ha già letto la storia precedente, vi aspetto nell'angolo autrice a fine capitolo :3


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Il cellulare vibrò per l’ennesima volta, e per l’ennesima volta alzai gli occhi al cielo cercando di mantenere la calma.
“Ti prego, non riesco a studiare così..” quella voce mi convinse che forse era davvero arrivato il momento di spegnerlo quel maledetto cellulare una volta per tutte.
Mi alzai dalla sedia velocemente e andai verso il comodino “Sì, scusami Leo..”
Lui mugugnò qualcosa e puntò nuovamente gli occhi sul suo libro.
Presi il cellulare tra le mani e controllai l’ultima chiamata, inutilmente: sapevo già chi voleva parlare con me.
L’ultima era di Louis, l’ennesima.
Ritornai seduto alla mia scrivania e poggiai il cellulare sopra il libro.
All’improvviso sentii lo scricchiolio di una sedia, ma non mi girai e tenni gli occhi fissi sul libro.
“Mi presti una sigaretta, Zayn?”
Il solito scroccone, di sicuro aveva anche il pacchetto pieno.
Non ne ho, lo sai, fumo solo quando sono nervoso” risposi senza neanche degnarlo di uno sguardo.
Lo sentii annuire ed aprire il balcone.
Provai a riconcentrarmi su quell’odiosa matematica resa più complicata dall’inglese.
Ma non c’era pace per me, oggi.
Il cellulare ricominciò a vibrare e mi ritrovai a bestemmiare mentalmente.
Sentii la risata di Leo da fuori il balcone.
Posai il mio sguardo sullo schermo e avvicinai il dito al pulsante rosso per chiudere la chiamata, come avevo fatto negli ultimi giorni.
Ma non lo feci.
Quel rumore fastidioso provocato dal cellulare riempì la stanza mentre sentii le gambe cedermi.
Presi velocemente il cellulare e lo avvicinai all’orecchio.
“Pronto?”
Silenzio.
Troppo silenzio.
“Zayn..”
Chiusi gli occhi e mi beai per un secondo della sua voce.
Non è vero, niente è vero in questo momento.
Era uno scherzo, uno scherzo che mi stavano facendo quei quattro imbecilli.
Non avrei avuto più sue notizie, ne ero certo, quindi perché questa chiamata?
La sentii prendere un respiro profondo, fin troppo.
Mi salii il cuore in gola.
“Devi tornare..” disse, con voce spezzata.
Il mio sguardo si posò fuori  per qualche istante, dove Leo aspirava la sigaretta lentamente fissandomi.
Cercavo risposte ovunque, ma ancora di più cercavo il coraggio di poter parlare.
“Liam ha avuto un incidente” disse poi, tutto d’un fiato.
Sgranai gli occhi per la sorpresa.
“C-cosa?” ma la mia domanda non arrivò in tempo, la chiamata era già terminata.
Fissai il cellulare per qualche istante.
Il suo nome era li, ancora impresso nello schermo.
Liam aveva avuto un incidente.
I ragazzi mi hanno chiamato per giorni, cercando di avvisarmi.
Io non avevo risposto, a nessuno di loro.
Ma lei.. lei è il mio punto debole.
E loro lo sapevano, fin troppo bene.
Misi velocemente il cellulare in tasca e chiusi i libri sopra la scrivania per poi infilarli dentro lo zaino.
Leo si appoggiò allo stipite della porta e mi guardò continuando a fumare, facendo entrare tutto il fumo nella stanza, fin dentro i miei polmoni.
Avevo bisogno di una sigaretta.
Ma che dico? Avevo bisogno di una stecca intera.
Trascinai fuori da sotto il letto la valigia e la aprii, subito dopo aprii l’armadio e incominciai a prendere i vestiti senza un ordine preciso.
“Che stai facendo?”
Non sarebbero entrate la metà delle cose che avevo in quella valigia, stavo ‘sistemando’ le cose in modo troppo disordinato.
Zayn, ti ho fatto una domanda!
Chiusi la valigia velocemente e presi il cellulare, componendo l’unico numero che sapevo a memoria.
Mentre aspettavo una risposta presi un altro zaino e andai in bagno.
“Pronto, amore?”
“Mamma! Sto.. sto tornando a casa..”
“A casa? Quando?”
“Adesso! Ho bisogno che mi cerchi un biglietto il prima possibile!”
“Oh Zayn ma come te lo trovo un biglietto adesso? Non puoi aspe-”
“Mamma! E’ importante! Devo tornare adesso!”
Lei rimase in silenzio per qualche secondo e poi la sentii sospirare “Ti chiamo tra dieci minuti e ti faccio sapere..”
“Grazie.. ti voglio bene”  chiusi velocemente il cellulare e incominciai a mettere tutte le mie cose dentro il mio zaino.
Ritornai in stanza e dopo essermi messo il giubbotto andai da Leo tendendogli la mano.
“E’ stato un piacere.”
“Cosa?”
Presi la sua mano e la strinsi “Buona fortuna Leo..”
Lui mi guardò male e assecondò il movimento della mia mano finchè non lasciai la stretta.
Misi lo zaino in spalla e trascinai la valigia fuori dalla porta, ed io andai fuori con lei.
Iniziai a camminare a passo veloce per raggiungere il prima possibile l’aeroporto.
Presi il cellulare nuovamente e cercai in rubrica un nume ben preciso e inoltrai la chiamata.
“Cazzo amico! Finalmente ti fai sentire!” mi urlò lui, tra l’incazzato e il divertito.
Mi sfuggì un sorriso “Sto tornando.. Sto tornando a casa, Harry.”
Sì, stavo tornando.
Stavo tornando da ciò che mi aveva fatto scappare per tutti questi mesi.

 
 -

Riporto adesso il prologo iniziale che avevo già caricato come ultimo capitolo della storia precedente.
Ricordo che il seguente punto di vista è esterno alla storia, scritto in
terza persona.

-

Lui  era convinto non avrebbe mai più avuto sue notizie.
Lei  era convinta del fatto che non l’avrebbe mai più cercato.
Ma fu tutto inutile.
Dopo quel giorno di aprile, quando lui era tornato in Italia per le vacanze di Pasqua e voleva nascondersi da tutti, si era ripromesso che non avrebbe mai avuto a che fare con lei e con il suo mondo.
Dopo quel giorno di aprile, quando lei lo incontrò per strada e si lasciò convincere a passare tutta la giornata con lui, si era ripromessa che non sarebbe più esistita per lui.
Ma le cose, si sa, non vanno sempre come una persona se le aspetta.
Anzi, non succede mai.
“Amèlie, devi chiamarlo tu..” le ripeté Harry, sostenuto dagli altri.
Chiamatelo voi, perché devo farlo io?”
“Perché a noi non risponde! Ci abbiamo provato, lo sai..” insisté Niall.
Louis le si avvicinò dolcemente “Risponderà solo a te, lo sai..”
Lei abbassò lo sguardo, sapendo che aveva ragione.
Poi guardò nuovamente Liam, tranquillo più degli altri che non si decideva a parlare.
Si prese di coraggio e compose il suo numero.
 Zayn aveva rifiutato tutte le chiamate dei suoi amici, da quel giorno di aprile.
Ma quando sul display del cellulare spuntò il nome di lei, gli salì il cuore in gola.
Era successo qualcosa, qualcosa di importante, e lui non aveva risposto a nessuno per giorni.
Pronto?” rispose, con aria titubante.
Zayn..” la sua voce era spezzata.
A Zayn gli si bloccò il respiro per un tempo indeterminato.
Non pensava l’avrebbe più chiamato, o avrebbe più sentito la sua voce.
Era passato solo un mese da quel giorno di aprile, ed era convinto sarebbero passati anni, o vite, prima di avere sue notizie.
Devi tornare.. Liam ha avuto un incidente”
 
-

Dopo aver preso il primo aereo per l’Italia, Zayn si precipitò in ospedale, dove sapeva avrebbe trovato tutti.
Non erano cambiati, per nulla.
Niall lo accolse fuori dalla stanza con un grande abbraccio.
“Mancavi solo tu..” gli sussurrò mentre lo stringeva a se.
Nessun ‘come stai?’.
Nessun ‘come mai non hai risposto alle nostre chiamate?’.
Nessun ‘quanto resti?’.
Sembrava che in qualche modo sapesse già tutto.
Entrando nella stanza fu invaso da uno strano odore di medicine e unguenti.
C’erano tutti.
C’era Harry al tavolo, insieme a Halley, che smisero di guardare la televisione e puntarono lo sguardo sul nuovo arrivato.
C’era Hanna con il viso stanco, vicino al letto, che stringeva una mano priva di forze a cui erano collegati molteplici flebo.
C’era Liam, addormentato sul letto bianco con il braccio destro ingessato.
C’era lei, Amèlie, con lo sguardo basso e gli occhi arrossati.
C’era Louis, accanto a lei, con un sorriso rivolto verso Zayn.
C-che cosa è successo?” riuscì solo a chiedere il moro.
Louis si avvicinò a lui e lo prese sotto braccio.
“Hai visto Liam? Adesso c’è anche Zayn.. siamo tutti qui per te. Adesso basta dormire, svegliati bellezza..” pronunciò lievemente Hanna, continuando ad accarezzare la mano di Liam.
Zayn si girò di scatto verso Louis “Hanna?” gli sussurrò.
Louis sorrise e lo trascinò fuori dalla stanza “Ti sei perso tante cose, amico mio..”
Amici.
Zayn intuì immediatamente che Louis non sapeva nulla di quello che era successo.
Nessuno lo sapevo, probabilmente.
Una volta fuori dalla stanza, Louis si posizionò davanti a Zayn.
Stanno insieme?” chiese il moro, stranito.
Louis scosse la testa “No, anzi.. si odiano si può dire. Non fanno altro che litigare e farsi scherzi di vario genere.. Ma mi sa che adesso si è affezionata anche lei a Liam, ma non lo ammetterà mai. Era con lui quando è successo l’incidente..”
“Ma cosa è successo di preciso?”
“Un pazzo su una moto l’ha investito, sulle strisce anche..”
Zayn spalancò gli occhi, incredulo “No..”
Louis annuì.
“E.. e come sta?”
Gli occhi azzurri di Louis si spensero in un istante “Non..si sta.. svegliando..”
Il cuore per moro perse qualche battito, cercando di capire appieno le parole dell’amico.
Ma dobbiamo aspettare ancora qualche giorno, per sapere bene come vanno le cose..”
Zayn abbassò lo sguardo.
“Gli altri che dicono?” chiese poi, dopo un paio di secondi di silenzio.
“Dopo i primi due giorni si è calmata un po’ la tensione.. Facciamo a turni per stare la mattina con Liam anche se.. qualcuno non ha intenzione di rispettarli..”
Zayn aggrottò le sopracciglia, confuso.
Amèlie.. Non va a scuola da quattro giorni e sta perennemente all’ospedale.. Torna a casa solo quando vengono i genitori di Liam..”
“Come sta?” chiese il moro, cercando di far scendere il cuore che gli si era bloccato in gola.
“Sta malissimo, peggio di tutti..”
“Per fortuna ci sei..tu” ammise Zayn, con un po’ di tristezza.
Louis scosse al testa per la seconda volta “Ti sei perso davvero tante cose..”
Zayn sbatté le palpebre ripetutamente, cercando di capire.
“Io e Amèlie ci siamo lasciati.. o per meglio dire, lei mi ha lasciato..”
“C-come?? Quando??” chiese il moro, stranito da quella notizia.
“Ad aprile, dopo le vacanze di Pasqua, senza una vera motivazione..”
Zayn sentii le gambe cedere.
Lui sapeva qual era la motivazione, la sapeva bene.
Io non ho insistito più di tanto.. Sai quanto sono innamorato di lei, quindi l’aspetterò e le starò accanto, e lei questo l’ha capito.. Per questo stiamo cercando di riprovarci. Ma ogni volta che siamo vicini a ‘qualcosa’ che vada oltre l’amicizia..” sospirò Louis, lasciando Zayn con l’ansia “..mi dice che è troppo presto ancora, e io mi ritiro senza troppe pretese” ammise, infine.
Zayn annuì debolmente, non sapendo cosa dire.
Ad un certo punto si aprì la porta della stanza.
Una chioma nera chiese la porta dietro di sé.
Vi lascio soli..” sussurrò Louis, mostrando un sorriso a Zayn.
Lui annuì, vendendo avanzare verso di lei quella ragazza mora dagli occhi tristi.
Solo quando Louis rientrò nella stanza lei ebbe il coraggio di guardare Zayn negli occhi.
Il suo sguardo spento chiedeva comprensione e amore, solo quello.
Ogni emozione era ben stampata sul suo viso e attorno ai suoi occhi arrossati.
Lui aveva vissuto solo di ricordi, di ricordi che erano rimasti mentre lei gli aveva chiesto di andare via, quel giorno di Aprile.
Lui aveva vissuto di quei ricordi che gli stavano scappando tra le mani, che sembravano così lontani ormai da lui.
Lei stava cadendo, e nessuno riusciva a tenerla.
A lei stavano tremando le gambe perché sapeva che solo lui poteva reggerla in piedi, perché lui era più forte di chiunque altro.
Erano fatti per aiutarsi a vicenda, per completarsi forse.
Erano due piccoli pezzetti di puzzle che erano convinti di potersi incastrare tra di loro.
Ma era successo qualcosa.
Si era piegato un pezzo dei due puzzle, e adesso non riuscivano più ad unirsi alla perfezione. 


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Lo so che tornare così, all'improvviso, può aver creato un po' il panico hahah 
Ma credetemi se vi dico che non potevo più aspettare.
La voglia di scrivere mi divora da quando ho finito l'ultimo capitolo della storia, e le vostre
continue richieste di un nuovo capitolo non mi aiutano a restare paziente fino all'anno prossimo.
Ma adesso sono qui, ed ho aggiornato per voi :)
Ma vi avverto fin da subito:
NON MI SARA' FACILE AGGIORNARE, gli impegni son fin troppi quest'anno.
Spero che non mi abbandonerete e che mi starete accanto proprio come tre mesi fa.
Vi amo tutte.

Vostra,
That's ammore



 

 
  
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