Anime & Manga > Aria
Ricorda la storia  |      
Autore: suinogiallo    04/07/2007    7 recensioni
Possa la bontà di questa città
raggiungere i cuori
di molta gente...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ai, Aika S. Granzchesta, Akari Mizunashi, Alice Carroll, Athena Glory, President Maa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
aria - 4

That Tomorrow's Undine...

by: suinogiallo
- Hey Aika, andiamo a mangiare una pizza? -
- Eh? Offri tu, Akira.san? -
- Hmmm? Sicuro, offro io.-
- Davvero? Yai! Vengo, vengo! -
- Tuttavia, mi ripagherai il doppio una di queste volte, quando sarai diventata una Prima, okay? -

- Alice-chan, quando farà più caldo, andiamo a fare un picnic. -
- Ah, certo. Dove? -
- E' un segreto. Ma è un posto meraviglioso. Veramente. -
- Maa -

- Che cosa volevi diventare da grande, Akari-chan? -
- Quando ero una bambina volevo diventare una fata -
- Una fata? -
- Si. Una di quelle che volano ovunque portando a tutti la felicità. -
- Lo diverrai -
- Huh? -
- Diverrai presto una fata, Akari-chan. -

Possa la bontà di questa città
raggiungere i cuori
di molta gente...
(ARIA the Natural - final of episode 26)


- Gondola in arrivo! - sussurrò come prevedevano le regole della navigazione a Neo Venezia quando ci si avvicinava ad un incrocio dei canali. Cioè, le regole prevedevano che lo si dicesse a volte abbastanza alta da farsi udire.
Aika-senpai l'aveva ripresa decine di volte ma lei non riusciva proprio a gridarlo come doveva e, più di una volta aveva rischiato una collisione. Quando sarebbe diventata una single avrebbe dovuto costringersi a farlo. Fin quando non aveva passeggeri a bordo era un problema, ma non cosi grave come lo sarebbe stato avendo a bordo qualcuno che non erano le sue senpai.
Purtroppo però quello era il suo carattere e, sebbene da qualche tempo stesse cambiando, alcune abitudini erano difficili a morire, come quella, ad esempio, di prendere delle risoluzioni e seguirle ad ogni costo.
Come quando decise che sarebbe tornata a casa da scuola mettendo i piedi solo nelle zone coperte dall'ombra. Infantile, da ragazzina.
Ma in fondo lei era ancora una ragazzina!
Anche se già apprendista Undine, molto quotata e abbastanza famosa da avere persino una sua foto sul mensile delle Undine di Neo Venezia, Alice era ancora una ragazzina e almeno quelle piccole manie infantili non voleva perderle.
Aveva già cambiato parecchio del suo carattere da quando aveva incontrato Akari e Aika, aveva imparato a sorridere tanto per dirne una.
Non se ne era mai resa conto prima, ma non era capace di sorridere. Era convinta che quando fosse diventata una Undine professionista, una prima, avrebbe dovuto sorridere ai clienti, ma pensava fosse solo una cosa, per cosi dire, "da contratto".
I clienti volevano vedere una Undine che sorrideva qualunque cosa accadesse, qualunque cosa avesse nel cuore. Come i clown condannati a far ridere anche con la morte nel cuore.
Ma quando aveva visto il sorriso sincero e solare di Akari aveva cambiato idea. Aveva scoperto che anche lei sapeva sorridere. E da allora la sua vita, in un certo senso, era cambiata.
Piccoli cambiamenti. Nulla di cosi eclatante da far gridare al miracolo.
E piano piano aveva iniziato a guardare al mondo con occhi diversi.
- Maa - sentì il miagolio provenire da dentro la gondola ed abbassando gli occhi vide il Presidente Maa, il piccolo gatto, che in realtà era una gattina, che aveva trovato tempo addietro ed aveva nascosto nella sua stanza fin quando la sua senpai, Athena, non aveva scoperto che aveva gli occhi azzurri e che quindi poteva prendere il posto del precedente presidente della compagnia che era venuto a mancare.
- Hai fame Maa-kun? - le domandò sorridendo. Quel giorno non stava facendo pratica come al solito con le sue due amiche. Akari era andata con Alicia a trovare la fondatrice di Aria Company e sarebbe tornata solo il giorno dopo mentre Aika sarebbe stata impegnata tutto il giorno con la sua senpai, Akira, per un matrimonio. Anche Athena quel giorno sarebbe stata impegnata fino alla sera e quindi avrebbe dovuto mangiare da sola.
- Maa! - le rispose guardandola. Beh, proprio da sola no! C'era Maa-kun in fondo.

Con la sua solita perizia accostò la gondola sotto ad un grosso albero che estendeva i suoi rami sul canale creando una piccola isola d'ombra.
Recentemente quello era diventato il loro posto preferito dove fermarsi a mangiare. Era stata Aika a sceglierlo ma piaceva a tutte e tre.
Era un canale secondario, molto tranquillo e poco frequentato e, l'ombra di quell'albero era poi cosi fresca.
Sistemò il remo come le era stato insegnato e, con la grazia che si confà ad una Undine scese all'interno della gondola sedendosi su una delle poltroncine tirando fuori un piccolo bento con sopra lo stemma della Orange Planet, la compagnia che l'aveva scoperta.
Nulla di speciale. Qualche tramezzino per se e del latte per Maa-kun che, accolse la ciotola con un piccolo miagolio prima di iniziare a leccarlo lentamente. Niente a che vedere con il presidente Aria, sorrise Alice dando dei piccoli morsi al primo tramezzino.
Una lieve brezza scompigliò le fronde dell'albero e i lunghi capelli della ragazza che, riparandosi dal sole con una mano levò lo sguardo al cielo terso e limpido di Aqua rotto solo da una astronave che scendeva verso il Marco Polo e da Ukijima, l'isola volante dove era stata una volta con Akari e Akatsuki.
Si sorprese a ridere ripensando a quel loro incontro.
Aveva visto il salamander tirare le lunghe code di Akari ed aveva pensato che la stesse molestando, e non ci aveva pensato due volte. Aveva accelerato portando la sua gondola quasi a toccare quella di Akari e poi aveva alzato il remo sopra la testa pronta a colpire il molestatore. Il volto serio e deciso.
Ancora provava un lieve imbarazzo quando ricordava quel giorno. Ma non come l'imbarazzo che provò quando si rese conto che quel ragazzo non stava molestando Akari. Non aveva mai pensato che una cosa cosi, cosi poco delicata come tirare i capelli ad una ragazza fosse un gesto d'affetto, ma quando aveva visto come stavano bene insieme quei due aveva iniziato un po' a capire quanto potesse essere anche strana la vita.
E quella sera, poi, per la prima volta aveva davvero sorriso. Un sorriso non di circostanza ma vero, reale.
Sempre guardando il cielo prese un altro tramezzino ed iniziò a sbocconcellarlo. Poteva prendersela comoda. Per quel giorno aveva finito.
Athena le aveva detto che avrebbe potuto prendersi il pomeriggio libero. Certo, sarebbe stato meglio se le sue due amiche fossero state libere, ma il fatto di starsene per un pomeriggio da sola non è che le pesava poi tanto.
Prima di conoscerle era stata sempre sola.
Athena era con lei, certo! Dormivano persino nella stessa stanza, ma Alice non era mai riuscita a considerarla una amica.
Era la sua senpai, la persona che le avrebbe dovuto insegnare il mestiere di Undine, la persona che, un qualche giorno le avrebbe tolto uno dei due guanti facendola diventare una single. Ed era una delle tre fate dell'acqua di Neo Venezia. Quasi un mito per tutte le Undine.
Ecco, questa era una cosa di cui non riusciva a capacitarsi. I primi tempi intendo.
Athena era distratta, dimenticava spesso le cose, andava a sbattere con la testa contro i ponti bassi.
Sembrava sempre con la testa tra le nuvole.
Come aveva fatto a diventare una delle tre Undine più famose di Aqua non riusciva proprio a capirlo.
Non poteva essere solo per la sua voce o per la sua bellezza.
Certo, cantava divinamente, ed era anche molto bella.
Il colore poi della pelle, leggermente più scuro del solito li a Neo Venezia le dava un non so che di particolare.
Ma non potevano essere solo questi i motivi per i quali era cosi famosa.
- Maa! -
- Si, hai ragione - sorrise prendendo Maa-kun e sistemandosela sulle gambe.
Era stata Akari a farle capire come Athena, per quanto potesse sembrare distratta, aveva capito molte cose di lei. Le aveva fatto capire che la mano sinistra, anche se solo apparentemente inutile svolgeva invece un compito molto importante di supporto. Nell'ombra, senza avere tutti i ringraziamenti della mano destra.
Le aveva fatto capire, infine che, Athena era per lei come la sua mano sinistra che la supportava nei suoi momenti più tristi e che le stava accanto proprio quando serviva che le stesse accanto.
Chiuse il bento con un gesto delicato e tornò a suo posto, sulla gondola, riprendendo il remo e dando un leggero colpo all'argine per far spostare l'imbarcazione e, poi, quasi scivolando sull'acqua cominciò a remare guidando come al solito con grande perizia per i canali.

Le due fotografie erano state messe una accanto all'altra sul muro nella stanza di Akari.
Una, più vecchia, mostrava Alicia, Athena e Akira, giovanissime, ancora single sulla gondola di Alicia, l'altra, più recente mostrava invece le tre amiche, Akari, Aika e Alice sempre sulla stessa gondola, adesso di Akari che sorridevano all'obiettivo.
Quasi un destino scritto nell'acqua di Neo Venezia, qualcuno potrebbe anche dire.
Le tre allieve delle tre fate dell'acqua, amiche come lo erano state loro.
Una amicizia forse strana. In fondo dovevano essere rivali. Una dell'ARIA company, una della Hime ed una della Orange Planet, le tre grandi compagnie di Undine di Aqua.
Ma il sorriso di Alicia, cosi come il sorriso di Akari non poteva non tenerle unite.
La testardaggine di Aika e la consapevolezza di avere un grande futuro davanti di Alice, tutto spariva di fronte a quel sorriso che riusciva a riunire tutti intorno a lei.
La luce delle candele illuminava fiocamente la stanza. Era una di quelle sere in cui l'elettricità veniva staccata in tutta Neo Venezia e in cui Akari non riusciva a dormire.
E per questo aveva invitato le sue due amiche a passare la notte con lei e, alla fine si erano presentate anche le loro senpai e, tutte e sei si erano riunite nella sua stanza per farle compagnia e per dormire tutte insieme.
- Aika-chan - mormorò Akari stando sdraiata sul letto insieme alle sue due amiche. Aveva alzato il braccio destro rimanendo poi a fissare la mano che di solito era coperta dal guanto che la classificava come single - come pensi sarà il giorno in cui diventeremo prima? -
- Un giorno di sole - sorrise inaspettatamente - e tutte e tre ci dirigeremo verso il sole con le nostre gondole -
- Ma io devo ancora diventare una single - obiettò Alice guardandosi entrambe le mani - non potremmo diventare prima tutte e tre insieme! -
- Neo Venezia è magica - sorrise Akari prendendola per mano - e se desideri davvero una cosa questa avverrà! - poi si voltò verso di lei sorridendole - Anche una cosa di questo genere! -
E se lo diceva lei che Neo Venezia era magica, beh, ci si poteva credere.
Tra lei e la città c'era un feeling particolare, come tra lei ed i gatti.
Erano stati loro a condurla nel passato di Neo Venezia, quando l'acqua per la prima volta iniziò a salire. Nascosti nell'oscurità di quel ponte dove, un giorno di inverno entrò insieme al Presidente Aria, con solo gli occhi che si potevano vedere, brillanti, nel buio.
Ed erano sempre stati loro ad accompagnarla durante il carnevale, quando insieme ad Ai-chan aveva suonato e danzato con Caith Sith.
Già, Akari conosceva la magia di quella città e dei suoi abitanti e dei suoi fantastici incontri.
- Insieme - continuò - sulla superficie liscia del mare, sulle nostre gondole - prese per mano anche Aika - in un bel giorno d'estate -
- E' vietato dire cose imbarazzanti! - intervenne, ma questa volta molto poco convinta, Aika, e tutte scoppiarono a ridere.

Hope Hill. La collina della speranza.
La chiamavano cosi le Undine. Un posto quasi fuori dal tempo da dove si poteva vedere tutta Neo Venezia.
Le gigantesche pale eoliche che producevano energia elettrica con il loro lento ruotare.
Superata la chiusa Alice e Athena si diressero verso la collina. Glielo aveva promesso durante l'inverno. Appena avrebbe fatto più caldo avrebbero fatto una gita insieme, in un posto segreto ma bellissimo, ed aveva mantenuto la promessa.
Erano uscite insieme con la gondola di Alice e per tutto il viaggio non avevano fatto altro che parlare. Molto di più di quanto Alice avesse mai fatto con la sua senpai da quando vivevano insieme.
Il canale sopraelevato era calmo e abbastanza largo da non rappresentare nessuna difficoltà per Alice che, comunque era davvero abile al remo. Incrociarono un traghetto e, senza scomporsi la giovane pair si spinse di lato evitando di toccare il bordo con la sua gondola. Alcuni volti si affacciarono ai finestrini dell'imbarcazione e le salutarono amichevolmente.
Quando giunsero alla chiusa attesero con pazienza che l'acqua la riempisse per portarle all'altezza del successivo tratto del canale. Quella era la prima volta per Alice ma non si fece prendere dal panico come la prima volta di Akari, quando ebbe paura di venir sommersa dall'acqua. Sistemò il remo come doveva e si mise ad attendere giocando con il Presidente Maa e parlando con la sua senpai che, con semplici cenni della testa e sorrisi le rispondeva.
- Le Undine la chiamano la Collina della Speranza - le disse all'improvviso Athena indicandole la piccola collinetta sulla quale spuntavano i grossi generatori eolici - puoi vedere tutta Neo Venezia da qui -
- Athena senpai - sussurrò Alice voltandosi a guardare verso la città che, dopo un manto verde solcato da una stradina di campagna, si estendeva nel mare con i suoi canali. Il suo cuore ebbe un sussulto improvviso, quasi una premonizione.
- Alice chan - la chiamò all'improvviso la sua senpai alzandosi e prendendole una mano sfilandole il guanto - hai superato l'esame, sei una single adesso -
Il cuore della giovane Undine ebbe un nuovo sobbalzo e, prima che potesse rendersene conto aveva abbracciato la sua senpai mentre calde lacrime le iniziarono a scendere giù per le guance.
Più in la avrebbe scoperto che quello era il percorso segreto che tutte loro, tutte le Undine avevano percorso per diventare single. Era stato percorso da Athena insieme alla sua senpai e cosi via, e nessuna aveva mai tradito quel segreto.
Era stato percorso anche dalle sue amiche, Akari ed Aika, ed anche loro avevano tenuto il segreto limitandosi solo a sorridere quando Alice aveva detto loro che quel giorno sarebbe andata a fare un picnic con la sua senpai.
Avevano sorriso e le avevano dato appuntamento per quella sera alla ARIA Company.
Sapevano o forse avevano capito, grazie alla magia di quella città ed erano felici per lei.
Un passo in più per il loro sogno.
Quello di diventare prima tutte insieme e navigare verso il sole...


copyright © 2007 suinogiallo
copyright per i personaggi e l'ambientazione Kozue Amano


Note e Glossario:
Ho scelto di mantenere i suffissi -chan, -san, -kun, per una obiettiva difficoltà nel rendere questi termini in italiano.
Per gnomo si intendono le persone che lavorano nel sottosuolo di Aqua e che si occupano di mantenere la gravità.
Le undine sono le gondoliere, ovvero guide turistiche per la città di Neo Venezia che accompagnano visitatori e turisti in giro su di una gondola. Solo le donne possono svolgere questo lavoro.
Le Fate dell'Acqua sono le undine più capaci nel loro lavoro. Nell'universo di ARIA sono le tre sempai delle protagoniste, ovvero Alicia, la sempai di Akari, Akira, la sempai di Aika e Athena, la sempai di Alice.
Caith Sith è un grosso gatto che veste abiti tipicamente veneziani (simili a quelli indossati da Casanova per intenderci) che è un po' il protettore di Aqua. Durante il Carnevale gira per le strade di Neo Venezia vestito come Casanova, con una grossa maschera. In un episodio lo troviamo invece vestito come il bigliettaio di Galaxy Express.
La festa del Boccolo è una festa di Neo Venezia in cui gli uomini regalano un bocciolo di rosa rossa alle ragazze.
Man-Home sarebbe la Terra.
Aqua - si tratta del pianeta Marte che, durante il processo di terraforming, forse per un errore è stato quasi ricoperto completamente dall'acqua, da cui il suo nome.
Aria Company - una delle tre grandi compagnie di undine di Neo Venezia. La sua unica dipendente è Alicia, la sempai di Akari.
Hime-ya - una della delle tre grandi compagnie di undine di Neo Venezia. Aika è la figlia dei proprietari nonchè apprendista presso di essa.
Orange Planet - una delle tre grandi compagnie di undine di Neo Venezia. Vi fa il suo praticantato Alice.

I dialoghi all'inizio (quelli in corsivo) sono tratti dal finale dell'episodio 26 di ARIA The Natural (ringrazio Crystal Nova), mentre il titolo è tratto dall'episodio 24 di ARIA The Natural (è il titolo dell'episodio).

Per chi volesse approfondire consiglio wikipedia nella versione in lingua inglese e, ancora di più, in quella giapponese, oltre che la visione dell'anime attualmente alla sua seconda stagione.


Quattro Chiacchiere Con L'autore
Ed eccoci alla terza storia dedicata ad ARIA.
Volevo intanto ringraziare chi ha letto le mie due precedenti storie, ed in particolare Kurumi, Gufo_Tave, Hinata_Chan, Ashley Ketchum, Dark Lucy, grazie di cuore, spero che leggiate anche questa storia più che altro per poter ricevere questi miei ringramenti. Un ringraziamento anche a Maki per aver detto che il titolo che ho scelto va bene (non conosce la storia, non sa neanche cosa sia ARIA, ma ha detto che va bene)
Anche questa è stata scritta per il puro gusto di scrivere, senza nessuna necessità di sbrigarsi (ci ho messo tre mesi), aggiungendo un giorno una riga, un'altro giorno un paragrafo e cosi via, senza nessuna grande velleità se non quella di scrivere su di un anime che mi piace in una maniera un po' particolare.
E come per le altre due storie, anche in questa voglio mettere una immagine tratta dall'anime e ridisegnata da me, ed ovviamente questa volta non poteva che essere Alice.
Alice Carrol

E su questa immagine vi ringrazio di nuovo e vi saluto sperando, come sempre, che vi sia piaciuto leggere questa storia almeno quanto a me è piaciuto scriverla.

4 Luglio 2007
Suinogiallo

Disclaimer.
“Disclaimer: I personaggi, i luoghi ecc. appartengono ai rispettivi ideatori e detentori di Copyright.
I personaggi originali e le trame sono di proprietà degli scrittori del sito; occorre il loro esplicito permesso per pubblicare altrove una loro storia o una citazione da essa.
Gli scrittori del sito non hanno niente a che vedere con chi detiene il copyright sui personaggi, con il creatore di una determinata serie, con il produttore o con chi si occupa del merchandise.
Non si vuole violare il Copyright in alcun modo.
L'autore deve essere contattato nel caso si vogliano citare stralci dell'opera in sede esterna.”

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Aria / Vai alla pagina dell'autore: suinogiallo