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Autore: small    18/12/2012    0 recensioni
Nema ha un ricordo della sua infanzia: Fabio. Ma continua a vivere senza di lui, senza problemi... Certo, se poi per caso si rincontrassero, forse inizierebbero i problemi.
(A Sara e al GMESS)
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Fragole di cenere'
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Capitolo II
Di verità e altre speranze


 



Fabio non era più Fabio... ora si chiamava Luca. Lo avevano deciso le suore dell'orfanotrofio, dove era andato a vivere una decina di anni prima.
Era stato strano, diceva sempre Luca (o Fabio), perché non ricordava nulla di quello che era successo prima. Sapeva solo che c'era stato un incidente. Stava andando da qualche parte con la sua famiglia, avevano preso un pulmino blu e bianco. Ma poi aveva piovuto, la strada era scivolosa, la notte era fredda e faceva paura. E l'autista si era distratto. O forse no. Magari invece aveva fatto del suo meglio, aveva tentato tutti gli escamotage che conosceva.
Ma non era servito a molto.
Ed erano morti. Quasi tutti. Tranne un paio di bambini, che si erano salvati con la protezione di qualche santo.
"Un miracolo" dicevano sempre le suore, alzando gli occhi al cielo e spargendo nella sala l'odore della preghiera.
Luca non ci credeva molto ai miracoli, ma non gli importava in fondo di quello che pensavano le sue austere istitutrici.
Non aveva più nessuno e nessuno sapeva chi era lui, come se una spugna avesse cancellato la vita vissuta fino ad allora. Così aveva cercato di capire chi era. All'inizio era stato testardo: aveva letto tutto quello che poteva sui suoi genitori, chiesto di parlare con amici di famiglia, cercato disperatamente di ricordare.
"Ma la memoria non è una cosa semplice". Questo lo diceva sempre il suo dottore. Tutte le volte. Come un rito, come se avesse paura di dimenticare anche lui qualcosa.
Luca era testardo.
Alla fine, però, si era arreso.
Destinato a non sapere chi era stato, aveva concentrato tutte le proprie forze per capire chi diventare. E ora studiava ingegneria. In attesa di costruire un veicolo per visitare l'universo.



 

Nema aveva ascoltato la sua storia con la bocca socchiusa e le lacrime agli occhi.
C'era così tanto di Fabio in Luca, che a volte le sembrava impossibile che lui proprio non ricordasse nulla. E, soprattutto, che non ricordasse lei.
Poi si fermava, con mille domande in testa, ascoltava la sua voce lenta. E si chiedeva dove fosse finito Fabio, perchè le sembrava essersi smarrito nelle pieghe di Luca.
Ascoltava ancora.
Ma non riusciva mai a  capire davvero chi fosse. Aveva passato tanto, troppo tempo ad immaginare quel ragazzo, a ricordare ogni attimo, ogni silenzio, ogni sguardo, ogni gesto. E ora era lì. Ma c'era anche qualcos'altro, qualcosa di diverso, qualcosa che le diceva di fuggire dai suoi sogni. Di tornare nella vita reale, a cui in quegli anni si era disperatamente attaccata.
Poi ascoltava ancora una volta.
Si prometteva che era l'ultima, che dopo l'avrebbe interrotto, perchè non poteva farlo continuare. Perchè non poteva sentire questo ragazzo, che non era Luca, ma non era neanche Fabio.
E, ancora, sorrideva.
Ascoltava e aspettava e sperava.

 
 


Alla fine se n'era andata di corsa, perché doveva tornare a casa per cena. Camminava, ridendo e socchiudendo gli occhi al sole. Pensava.
Lo aveva trovato, aveva di nuovo il suo Fabio.
Aggrottava la fronte.
Aveva incontrato Luca.
E guardava il suo numero sul cellulare, come se questo lo rendesse un po' più vicino, come se ogni volta lui sorridesse, in un raggio di sole.
Allora sorrideva di nuovo anche lei, per rubare un po' di caldo da quel sole. E dondolava la testa e immaginava quello che sarebbe successo il giorno dopo. Si sarebbero visti, ovviamente.
E lei aveva un unico obiettivo: consentire al vecchio Fabio di unirsi al nuovo Luca.
Insieme al ricordo di una sciocca e infantile promessa.

 













 

Il mio piccolo angolino...
Beh, non c'è molto da dire, penso si capisca più o meno tutto... il terzo capitolo è in fase di scrittura e credo che sarà pronto per Natale. Beh, per qualsiasi dubbio chiedete! Sperando che vi abbia allietato la giornata

small...

...e tutto questo è scritto in verde, perchè il verde è il mio colore... 

   
 
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