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Autore: heiaccola    18/12/2012    1 recensioni
C'è un momento in cui tutto sembra scomparire, in cui la tua vita sembra fermarsi per pochi ma infiniti istanti, in quegli attimi in cui tutto cambia, quando ti senti finalmente parte di qualcuno o di qualcosa. E proprio in quegli attimi le ragazze giurarono di essere infinito.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'Cause I knew you were trouble
when you walked in
so shame on me now,

flew me to places I've never been
I Knew You Were Trouble , Taylor Swift

"Dai cazzo Lyd, non puoi comportarti così, non puoi. Tu sei Lydia White, una delle ragazze più popolari della scuola, non sei una puttana, non lo sei affatto"
Lydia era seduta nella sua auto, aveva appena parcheggiato davanti alla scuola, e si stava autoconvincendo di non aver fatto niente di male. Cercava di farlo con delle parole connfortanti, anche se sapeva di aver fatto una cosa sbagliata, davvero sbagliata. Non si era mai comportata così, lei non era quel genere di ragazza. Si, certo, era stata con svariati ragazzi, molti dei quali dopo qualche settimana le avevano fatto le corna con qualche puttanella o di cui si era stufata velocemente, ma lei non lo era mai stata. Non fino a quel dannatissimo sabato sera.

Tolse le chiavi dal blocchetto della serratura e le ripose distrattamente nella borsa, poi scese velocemente dalla sua BMW e si avviò all'entrata della scuola. Arrivata al suo armadietto prese i libri per la prima ora, matematica. "Hey Lyd!" Una ragazza piuttosto alta, con dei capelli castani lunghi fin sotto il seno e due occhi verdi sgarganti salutò Lydia con entusiasmo.
"Hey Grace" disse di rimando l'amica.
"Allora.." cominciò a dire la mora prima che Lydia la zittisse con un "No, non ne voglio parlare nè ora, nè dopo, nè tra mille anni".
"Eddai Lyd! Sono la tua migliore amica, mi dovrai pur raccontare com'è baciare Louis Tomlinson!" squittì Grace. "Non urare scema! Non vorrei far sapere a mezzo mondo che mi sonon quasi portata a letto il ragazzo di Hannah sono-la-troietta-più-figa-del-mondo Wright, o quella mi gambizza". disse Lydia chiudendo l'armadietto e sbattendolo con forza.
"Salve gente!"  la voce di Emma risuonò nelle orecchie di Lydia e Grace.
"Hey Em" disse Lydia con un tono non troppo entusiasta.
"Emma!" urlò quasi Grace. "La rossa qui è un po' scocciata.. Sai le ho chiesto di sabato sera e si è alterata.." disse vaga Grace captado lo sguardo di Emma.
"Ohhh ma la volete piantare?! Eravamo ad una festa, io ero praticamente ubriaca, lui era ubriaco e abbiamo solamente pomiciato! Non ci trovo nulla di male!".
"In effetti no, se non conti il fatto che lui è fidanzato con Hannah e che te lo sei praticamente portato a letto" disse Olivia che era appena arrivata introducendosi nella convesazione delle amiche.
"Eddai Liv, lo sai che a Lydia non importa perchè è completamente pazza di Louis Tomlmlmlmlinson haha" sbottò Grace in una risata che contagiò tutte tranne che la diretta interessata. Lydia si era stancata di tutti quei commenti sul sabato sera appena trascorso. Così, salutò velocemnete le amiche e si avviò in classe.

Sapete quando siete troppo imbarazzate da non riuscire a spiccicare una singola parola o sembrate completamente impedite per compiere qualsiasi tipo di gesto? Ecco, Annabel si sentiva così, sempre. Lei era una ragazza abbastanza spigliata, che non si faceva troppi problemi a parlare con qualcuno che non conosceva. Eppure con lui era diverso, completamente diverso. In sua presenza si sentiva un'andicappata, non le veniva niente. Non è che non lo conoscesse per cui, magari, ci sta un po' di imbarazzo. No, al contrario! Lo conosceva piuttosto bene, erano amici dalla prima media e le aveva sempre fatto quello strano effetto. Credeva che fosse paura, ma non era così. Imbarazzo? no era troppo aperta e solare per essere imbarazzata. Innamorata? può essere, non lo sapeva ancora. 
In quel momento Annie stava trattenendo il fiato. Non ce la faceva. Lui era li, davanti alle scale, e lei al suo armadietto pronta per salire quelle stesse scale. Prendendo un bel respiro si fece coraggio e s'incamminò verso quella che poteva essere catalogata come una delle figure di merda peggiori della storia.
Arrivata praticamente al compimento del suo ddestino, qualcos accadde. Zayn si girò di scatto e la vide. Si guardarono negli occhi per qualche secondo che sembrava infinito. Le si perdeva sempre nei suoi occhi color del cioccolato. Li trovava così affascinanti e misteriosi. Oh quegli occhi. Passava intere giornata a pensare a quegli occhi così intensi e belli. 
Lui osservo il suo viso nei minimi dettagli. Dai capelli biondicci corti alle spalle e riccissimi, alla sua pocca sottile ma di un bel rosso intenso e dinuovo dal suo piccolo nasino alla francese ai suoi occhi di un azzuro glaciale.
"Hey Annie" disse dopo un po'
"Ciao" rispose lei in un sussurro quasi impercettibile. 
Tra i due calò un silezio che stranamente non si fece imbarazzante. Annie sentì una strana fitta allostomaco, diversa dal mal di pancia del ciclo, diersa dal mal di stomaco. 
"Vai in classe?" chiese lui, passato qualche minuto.
"Si. Ci si vede in giro Malik" rispose nuovamente con un tono di voce davvero davvero basso.

Era stata stupida, estremamente stupida. Aveva avuto l'occasione di parlare con uno dei ragazzi più belli della scuola e che per qualche oscuro motivo le faceva quello stranissimo effetto, per poi uscirsene con un 'ci si vede in giro Malik?!' era proprio scema, si stava maledicendo e insultando mentalmente.
Fortunatamente il flusso dei suoi pensieri fu interrotto dalla comparsa della sua migliore amica Isabella. "Annieeee!" disse Bella sedendosi affianco all'amica nell'aula di chimica. "Bella" le rispose atona di rimando.
La ragazza coi capelli neri scrutò l'amica, capendo tutto al volo. "Hai parlato con qualcuno di importante.. Mm fammi pensare.. Malik! E poi, quasi sicuramente, te ne sei uscita con una frase assurda" 
Bella attese che l'amica le desse un segno di vita. Annie fece un cenno con la testa per fare capire che aveva azzeccato completamente. Dopo pochi secondi di un intenso scrutamento negli occhi, scoppiarono in una risata.
"Eh dai piccola riccia, ricapiterà ne sono certa" consolò Bella dopo gli svariati commenti di Annie come 'sono scema, sono stata una rincoglionita' eccetera eccetera. 
Quella conversazione fu stroncata però, dalla propfessoressa Smith con un'occhiataccia di fuoco che le fece cominciare a prendere appunti sulla lezione.

"Abbiamo finito per oggi"
Grace si rimise la maglietta e la gonna della divisa scolastica mentre Jack si tirava su la zip dei pantaloni. Uscirono entrambi dal gabinetto.
"Heyhey, aspetta! Non puoi uscire dal bagno delle ragazze così come se niente fosse!" qusi urlò la mora.
Lui guardò quegli occhi verdi con una strana intensità e uno sguardo che diceva 'sono Mike super-figo-e-popolare Anderson, posso fare come mi pare' e così uscì velocemente dal bagno delle ragazze.
Lo aveva rifatto. Si era appena scopata Mike Anderson nel bagno delle ragazze, di nuovo. A questo punto potevano davvero considerarsi scopa-amici. Era una puttana, se lo ripeteva sempre. Vedeva che la gente la considerava tale. Le occhiatine nei corridoi e i commentini sarcastici erano inevitabili. Non si sentiva affatto bene per questo. Non le piaceva essere considerata in quel modo, essere trattata come una troietta. Ma ormai si era abituata. I primi tempi erano stati difficili però. Si ricordò della sua prima volta. Era al primo anno del liceo e Malik l'aveva invitata a casa sua. L'avevano fatto, era stato, come diceva lei, praticamente inevitabile. 
Dopo di quella ce ne furono altre, e altre e altre. Pian piano sempre con persone diverse. La gente cominciava a capire e cominciava a gaurdarla con occhi diversi, parlarle in modo diverso. Ora era al quarto anno, ne aveva passate tante, ormai c'era abituata a tutto questo.
Era stata fortunata però. Aveva trovato delle amiche fantastche, che non avevano tutti questi pregiudizi come la maggior parte delle persone. Spesso si chiedeva come avrebbe fatto senza di loro e la risposta era una sola: non avrebbe fatto, sarebbe stata persa, completamente.
Si fece una coda alla buona, si rimise un po' di mascara, un po' di lucidalabbra e più bella che mai, uscì dal bagno. 

"CazzoMerdaTroia!" Olivia guardò spaesata la sua compagna di banco che le aveva appena rovesciato un po' di succo d'arancia sulla camicetta bianca. Emma la guardò con lo sguardo di quella che ti sta per ridere in faccia e poi le fece cenno di andare in bagno.
"Mi scusi professore, potremmo andare al bagno? E' urgente" disse Emma tranquillamente.
Il professor Hunt esitò qualche secondo e poi acconsentì per farle uscire dalla classe.
Appena fu nel corridoio Olivia disse "Porca troia Em, dovevi rovesciarmi quel tuo cazzo di succo di merda sulla maglietta?!".
"Bonjour finesse Liv!" la canzonò la mora contagiando con una risata l'amica.
"Scusa, non l'ho fatto apposta" disse Emma facendo la finta offesa.
"Ci mancava anche! " Urlò Liv.
Arrivate in bagno cercò di far andar via la macchia con un po' d'acqua e sapone ma fece un disastro.
"Oddio sembro scema!" sbraitò la bionda.
"Ma piantala! To', tieni, ho una maglietta di ricambio nella borsa, non è la divisa ma credo che il preside capirà. Devi solo amarmi per questo Murray" disse Emma ammiccando all'amica che si cambiò velocemente.
"Se è per questo ti amo sempre Bishop" le rispose Olivia.
In quell'attimo la campanella della pausa pranzo suonò, le due ragazze uscirono dal bagno e si avviarono alla mensa per incontrare le loro amiche.

Tadaaaa!
Ecco il primo capitolo della mia storiaaaaa!  Prometto di finirla davvero questa volta.
Spero vi piaccia, è una ff che avevo in testa da un po'. :) 
Un bacio Irene xx 

  
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