546 parole scritte di getto per il compleanno di mio marito, che alla fine ho deciso di pubblicare.
devo ammettere che, da fuori, molte cose sembrano non avere molto senso, ma pazienza.
enjoy!
baci
SaraViktoria


Di te so che non ti piace il caffè delle macchinette, ma lo bevi lo stesso, con due ‘lucine’ di zucchero.
Di te so che la mattina ti piacerebbe dormire fino a tardi, e alzarti con il profumo del pranzo nell’aria.
Di te so sono anni che invece vieni buttato giù dal letto prima di quanto non sia normale.
Di te so che ti piace la carbonara, ma quella che fanno a Milano, con la pancetta e il grana.
Di te so che d’inverno vorresti passare le giornate sotto una coperta, a guardare la televisione o giocare con la play.
Di te so che ti piace la cioccolata calda al latte, coperta di meringhe piccole e bianche.
Di te so che quella cicatrice che hai sul braccio ti fa male quando c’è tanta umidità.
Di te so che non hai mai portato le ginocchiere perché ti danno fastidio, e nonostante questo continui a buttarti per prendere la palla.
Di te so che dopo pranzo ti piace mangiare un biscottino, magari di quelli danesi al burro che finiscono subito, per poi dirmi che ho un’altra scatola per tenere gli aghi e le spolette.
Di te so che agiti troppo le mani quando parli e che, se hai qualcosa di importante da dire, non riesci a farti capire.
Di te so che riesci a parlare in pubblico, ma non a leggere.
Di te so che vai in oratorio solo per giocare a pallavolo.
Di te so che ti sei sempre lamentato per gli allenamenti anche nelle vacanze di Natale, ma che non smetterai mai di giocare.
Di te so che sei perennemente indeciso, ma alla fine prendi sempre la decisione giusta.
Di te so che ti piacciono gli addobbi di Natale e le uova di Pasqua della Kinder.
Di te so che, se non te lo impedissi, arriveresti a casa con un albero alto tre metri.
Di te so che quando mi guardi con quei grandi occhi nocciola, non so dirti di no.
Di te so che vuoi un bene dell’anima ai tuoi fratelli, anche se non lo ammetteresti nemmeno sotto tortura.
Di te so che vai matto per le chiacchiere di carnevale, ma quelle sottili, fatte in casa e mangiate ancora tiepide, con una spolverata di zucchero a velo.
Di te so che ti piace andare a fare spese a Milano, e mangiare i panzerotti da Luini anche se c’è fila.
Di te so che impieghi una vita a scegliere un paio di pantaloni, che parti con un’idea e torni a casa con tutt’altro.
Di te so che ti piacciono le cose inutili, tutti quei bei soprammobili che poi rimangono lì a prendere polvere.
Di te so che ti mordi le labbra quando sei imbarazzato.
Di te so che ti tocchi sempre i capelli quando pensi e che, quando questi sono troppo lunghi, ti rimangono tante piccole cornine.
Di te so che ti piace fare i pacchetti e che impazzisci per fare i ricci ai fiocchi, ma non vuoi mai che ti aiuti.
Di te so che ti piace quando mi metto i tacchi, perché riesci a baciarmi senza abbassarti troppo.
Di te so che sei mio marito e il mio migliore amico.
Di te so che mi ami.
E di me so solo che ti amo.