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Autore: Mistress Lay    05/07/2007    21 recensioni
I Malandrini riuniti al San Mungo per dare il benvenuto a Harry James Potter. *Dedicata a James, Moony e Stè
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: I Malandrini, Sorpresa | Coppie: Remus/Sirius
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao tuML

Ciao tu!

(A Little Tail Of A Baby Harry Potter And His Stranges Families)

By Mistress Lay

 

Disclaimer: tutti i personaggi appartengono agli aventi diritto, questo è un puro e semplice lavoro di fantasia, non dettato da scopi lucrosi. Non guadagno nulla da questa piccola fic se non il piacere intrinseco di scriverla e il piacere di sapervi (lo spero!) allietare.

 

Avvertimenti: Attenzione, questa è una fanfic FORTEMENTE what if! Non solo, ma contiene accenni del tutto NON-velati yaoi Remus/Sirius. Ci manteniamo comunque sull’onda del shonen-ai. BabyHarry!

 

Qui i nomi originali, per facilitarne la comprensione li annoto con rispettiva traduzione:

Prongs > Ramoso

Moony > Lunastorta

Padfoot > Felpato

Wormtail > Codaliscia

Marauders > Malandrini

Snivellus > Mocciosus

Dumbledore > Silente

McGonagall > McGranitt

Snape > Piton

Longbottom > Paciock

 

 

 

Piccola nota introduttiva: ci ho messo mesi e mesi a scriverla, ma alla fine ci sono riuscita. Non sapete che soddisfazione! ^^ Immensa!

L’idea mi era venuta rileggendo la mia ‘Childhood’: in molti mi hanno chiesto un sequel e leggendo e rileggendo non riuscivo a decidermi COME scrivere il sequel. Poi mi è venuta quest’idea folle di unire tre idee in una sola: tutte le fanart sulla famigliola Remus/Harry/Sirius sono state una fonte di ispirazione inestimabile.

 

Dedica: ai miei tre personalissimi angeli, tre Marauders in carne ed ossa, a cui voglio un mondo di bene.

Un grazie immenso a James (hai così tanto chiesto una fanfic sul mondo dei Malandrini che alla fine mi hai praticamente costretto a scriverla! XD), Stè (con tutte quelle img che mi hai mandato su loro tre… come potevo ignorarle? ^^) e soprattutto grazie per ascoltare sempre le mie strampalate digressioni, Moony!

 

Pad

 

 

.

 

 

31 Luglio 1979

 

 

San Mungo e le sue stanze asettiche, quelle dove nessuno ci si vuole mai trovare, quelle il cui odore pizzica leggermente le narici. Il suo viavai frenetico faceva girare la testa, creava un'ansia soffocante, tutti quegli sguardi preoccupati di amici e parenti in visita, le espressioni tirate dei medimaghi...

Quel giorno, ai suoi occhi, tutto era avvolto in una patina di allegria.

 

Quello era un giorno speciale.

Molto speciale.

 

Remus Lupin tirò la manica a Sirius Black, lanciandogli uno sguardo di avvertimento: - Sirius... cosa ci eravamo detti? -

Sirius sorrise all'amico, scompigliandogli i fini capelli castani in un gesto affettuoso: - Oh, non rovinare tutto, Moony! -

Remus lo guardò con rimprovero, cercando di scostarsi da Sirius facendo l'offeso.

Per contro, Sirius esibì un'espressione da cucciolo bastonato che aveva fatto capitolare Remus più e più volte in passato, ma il giovane lo continuò a guardare male, così il moro abbandonò la sua arma della tenerezza per difendersi da quegli amati occhi ambra giustificandosi: - Sono sicuro che anche Jamie vorrebbe il sostegno dei suoi amici! -

- Sirius ha ragione - pigolò Peter, guadagnandosi un sorrisone da parte dell'amico.

- Due contro uno, Sirius vince! -

Remus scosse la testa, rassegnandosi all'evidenza. In fondo era eccitato anche lui ma cercava di trattenersi pazientemente dal sorridere come un ebete esattamente come faceva Sirius in quel momento.

- Lo scherzetto che mi hai fatto me lo lego alla zampa! - Sirius cercò di incrinare il suo sorriso a favore di una espressione seria e vagamente minacciosa ma tutto quello che ottenne fu una smorfia della durata ragguardevole di mezzo secondo - Mi arrabbierò dopo, Marauder che non sei altro! La mia influenza e quella di Jamie sono altamente contagiose! – poi gli scompigliò ancora una volta i capelli castani – Mi piaci così, signor Moony! Sei irresistibile! -

Remus ridacchiò di nascosto, cercando di non dare un ulteriore spinta all'umorismo di Sirius: lo scherzetto a cui faceva riferimento l'amico era solo un espediente per allontanare il muso curioso - come lo chiamava spesso James - dalla scena che si sarebbe dovuta svolgere da lì a poco, ovvero il primo incontro di James con suo figlio nella stanza dove riposava Lily.

Sirius ci era rimasto male quando aveva saputo che era una scusa per allontanarlo dal momento catartico dell'incontro con il suo ben-presto figlioccio, ma ormai era troppo lontano dalla stanza assegnata a Lily e si era dovuto rassegnare a ripercorrere il percorso all'indietro, tra i borbottii di Remus e il silenzio di Peter.

- Sirius, forse dovremmo aspettare ancora un po'... - di nuovo Remus cercò di far rallentare il passo all'altro. Lo disse con il solito tono calmo, quello stesso tono calmo che aveva usato per aiutare Lily quando le erano prese le doglie.

Avrebbe ricordato in eterno le reazioni di James e Sirius quando lui aveva gridato che alla donna le si erano rotte le acque: James era rimasto imbambolato, cinereo in volto, con lo sguardo così sbarrato da sembrare aver visto Snivellus in una posa sexy e Sirius, invece, aveva sostituito la reazione statica dell’amico correndo avanti e indietro agitato, nella foga, aveva fatto persino cadere a terra il vaso cinese e la lampada di vetro all'ingresso.

Degno esempio del proverbiale coraggio dei Marauders.

- Moony, sono passati dieci minuti! – protestò ancora Sirius, imbronciato – James e Lily si saranno detti tutto, si saranno sbaciucchiati a dovere! Pensa quel povero bambino traumatizzato dai genitori con le labbra incollate! Dobbiamo salvarlo! È nostro dovere! – poi, vedendo l’espressione di Remus cambiò rotta e esclamò con tono di preghiera - Voglio vedere il piccoletto! Penso di meritarmelo, no? Sono lo zio! –

- Anche… anche io voglio vedere il bambino… - ammise la vocetta di Peter. Peter che aveva sputato il suo succo di zucca sul divano di velluto quando aveva visto Lily cadere sorretta da Remus.

Evviva i Marauders!

- Visto? Pet è del mio stesso avviso! – infantile Sirius, quanto era adorabile? Remus veramente non sapeva esprimere a parole cosa provasse per quell’idiota. Dire ‘amore’ non era abbastanza.

- Sembra che questo bambino sia tuo… -

- Rem! Ti devo ricordare chi ha sistemato la cameretta? Pretendendo che avesse lo spazio anche per la libreria? -

Remus non arrossì minimamente: - Senti chi parla! Hai voluto comprargli la tutina con un gigantesco cane nero disegnato e…-

Ma la protesta di Remus fu bloccata dal grido di Sirius: - James! Amico mio! - corse incontro ad un nervosissimo James, rimproverandolo - Ma che diavolo stai facendo? Come mai non sei a sbaciucchiare la tua Lily e lasciar entrare i tuoi amici per coccolare il pargoletto? –

James si sentì arrossire, fermo di fronte alla porta della stanza, alla vista dell'arrivo dei suoi migliori amici. Aveva apprezzato il gesto di Moony ma per una volta nella vita non gli riusciva di agire di impulso ed entrare a conoscere suo figlio. Suo figlio.

 

 

Oh, che emozione parlarne!

 

- Oh, ragazzi, non possiamo entrare assieme? -

- Certo! – esclamò tutto felice Sirius proprio nello stesso istante in cui Remus disse: - No! -

- Come no? -

- James deve andare da solo, dopo entreremo anche noi – sospirò esasperato Remus.

- Non posso… -

- No… -

- Ma… -

- No -

- Ok – James sapeva perfettamente che quando Remus si metteva in testa una cosa non c’era niente, proprio niente, che lo potesse dissuadere. E inoltre Remus era sempre stato un asso in incantesimi…

- Fila dentro, Prongs, non ho intenzione di aspettare tutto il giorno prima di coccolare il mio figlioccio! – lo minacciò Sirius.

James prese un profondo respiro e girò la maniglia, entrando nella stanza e chiudendosi la porta alle spalle.

Sirius incrociò le braccia, corrucciato, e Remus lo guardò con grande affetto, ancora più grande dell'amore che legava due semplici amici: Sirius, oggetto degli sguardi di molte donne, anche lì nei corridoi dell'ospedale, così affascinante con la sua aderente maglia scura e i suoi pantaloni di pelle nera e i suoi capelli raccolti nel solito codino.

Ma quanto era fortunato?

- Sei tra noi, Moony? - la voce di Sirius lo riscosse dai suoi pensieri, passandogli un braccio attorno alle spalle e baciandogli la punta del naso, sorridendo non appena il compagno arrossì - Ti ho mai detto che sei bellissimo quando arrossisci? -

- Siri! -

- No? Bè, dovrò dirtelo più spesso! Sei sexy, Moony! -

Remus sbuffò ma non potè evitarsi di sorridere dolcemente al suo fidanzato.

- Ha-ah! Ti ho visto sorridere! - ridacchiò tutto soddisfatto Sirius, poi si rivolse a Peter - Wormtail! Lo hai visto anche tu sorridere, vero? -

- E finiscila! - gli diede una spintarella Remus - Maledetto cagnaccio... -

Sirius, per tutta risposta, cominciò a uggiolare.

- Non mi intenerisci, Sirius Black! -

- Insensibile! E io che sono così adorabile! Mi chiedo come faccio a stare con un lupastro scorbutico come te! Sono sicuro che Sirius Junior non sarà per niente contento di avere uno zio così severo! - Sirius incrociò le braccia.

- Sirius Junior? - domandò curioso Peter - Chi è Sirius Junior? -

- Il mio figlioccio! - Sirius esibì all'amico un sorrisone a trentadue denti.

- James chiamerà suo figlio Sirius Junior? - domandò scettico Peter.

- No, - replicò sbrigativo Remus - non ha ancora deciso come chiamarlo... -

- Rem, sei geloso? - Sirius si voltò verso di lui, sorridendo soddisfatto - Sei geloso? Eh? Eh? Eh? -

- Entriamo, Padfoot - si arrese alla fine Remus, come se non avesse capito che tutte quelle moine non miravano nient'altro che entrare a vedere il figlioccio... Remus scosse la testa rassegnato mentre vedeva Sirius esultare come un ragazzino, lo baciò sulle labbra, tutto felice e poi aprire la porta di scatto.

Trovarono Lily seduta contro i cuscini in camicia da notte bianca, un sorriso felice sul viso che li accolse calorosamente: - Mi chiedevo quanto avresti resistito, Sirius -

- Moony cel'ha messa tutta a tenermi lontano, ma nemmeno lui riesce a resistermi - ghignò Sirius, James gli sorrise, sembrava avere gli occhi lucidi mentre teneva tra le braccia un fagottino piccolo piccolo.

Remus entrò nella stanza per primo e andò subito a baciare sulla guancia Lily: - Come stai, mammina? -

- Come mai in vita mia, Rem! -

- Ragazzi, è una meraviglia! - furono le uniche parole che disse James con voce emozionata - Una meraviglia - ripetè osservando il figlioletto.

Sirius marciò nella stanza al contrario di Peter che rimase sulla soglia, indeciso su cosa fare, raggiunse il migliore amico: - Molla tuo figlio! Voglio spupazzarmelo anche io! -

James rise mentre Lily diede il gomito a Remus: - Ma come fai a stare con uno sbruffone del genere, Rem? -

Remus alzò gli occhi al cielo: - E chi lo sa... -

Subito Sirius gli fece la linguaccia: - Perchè sono l'unico che vuole un lupastro selvatico nel suo letto! -

- Sirius! -

Sirius ridacchiò, soddisfatto nell'aver fatto arrossire di nuovo Remus e aver fatto ridere i due neo-genitori, poi si rivolse a James: - Posso tenerlo in braccio? -

James annuì e glielo posò gentilmente tra le braccia.

Sirius fece un enorme sorriso al figlioccio, deliziato dal tesoro immenso che teneva stretto al petto, improvvisamente sentì gli occhi pizzicare nel vedere quel neonato spalancare gli occhioni verdi e osservarlo con curiosità: - Ciao tu! - lo salutò allegramente.

- Ciao tu? – domandò perplessa Lily – Che razza di saluto è ‘Ciao Tu’? -

- Non ci posso credere! - esclamò James - Tutto questo casino e appena vedi mio figlio lo saluti in questa maniera assurda?! -

- Bè, non avete ancora deciso un nome, no? Mi rivolgo a lui con un 'tu' generico! - si difese il giovane dai capelli neri.

Il bambino farfugliò, muovendo una manina verso di lui.

- Guarda! Gli sono simpatico! - esultò Sirius poi aggiunse orgogliosamente - E' proprio un Sirius! -

- Un… Sirius? - storse la bocca Lily mentre Remus nascose una risata dietro la mano.

- Come... un Sirius? - domandò James, si rivolse alla moglie, fingendosi arrabbiato - Lily, quando pensavi di dirmelo? Quando tuo figlio si sarebbe sposato? - per tutta risposta Lily gli lanciò un cuscino in faccia - Cretino! -

- Effettivamente, Jam, questo bambino è troppo bello per essere il tuo! -

- Sirius! Ti credevo mio amico! -

- Ma non è giusto! - Sirius sporse il labbro inferiore, imbronciato - Voglio io questo piccolino! -

- Sentito, Remus? Vuole un piccolo Sirius da coccolare! Ci pensi tu? -

- James! Ma che dici? -

Altre risate.

Sirius guardò il piccolo: - Jam... è bellissimo... - gli accarezzò la guancia morbida provocando nel bambino un movimento delle gambine.

- Certo che è bellissimo! - si pavoneggiò James sporgendosi a fissare il viso del figlio - Hai visto, ha gli occhi di Lily! -

- Ovvio che abbia i miei occhi, stupido! -

Remus fece il giro del letto, andando anche lui dal bambino.

- Guarda, mammina Remmy viene a trovare il suo bambino! - lo prese in giro Sirius - No, tu sei uno zio cattivo! Vero Sirius Junior? -

- La smetti di chiamarlo ‘Sirius’? - si lamentò James.

- Sirius, James, non litigate di fronte a mio figlio! - li rimbeccò subito Lily poi rivolse un sorriso a Remus - Perchè non lo prendi in braccio tu, Remus? Così lasci i due bambini litigare in santa pace FUORI da questa stanza! -

- Lily! -

- James, tesoro… - cominciò in tono zuccheroso Lily per poi congelare il suo sorriso e aggiungere in tono freddo - non attacca! -

 

Sirius diede il bambino a Remus mentre questi sorrideva, un'emozione fortissima lo fece commuovere, questo era il figlio di Lily e James... come poteva blandire Sirius e la sua vena paterna quando anche lui stesso non riusciva a non sentirsi completamente sottosopra nel tenere il braccio il piccolo 'Sirius Junior'?

 

Chi l'avrebbe detto, soltanto qualche anno prima, che sarebbero finiti così?

 

James Potter e Sirius Black, i ragazzi più ammirati e invidiati di tutta Hogwarts, alle prese con un frugoletto? James Potter felicemente sposato con l'amore della sua vita, la bella Lily Evans, con un figlio, e lui, Sirius Black il ribelle assieme da più di due anni con Remus Lupin, il licantropo?

 

In fondo il loro legame era così forte che era ovvio che tutti si sentissero membri di un'unica, variegata e compatta famiglia: i Marauders e Lily. E il piccolo 'Sirius Junior'.

 

Remus sorrise al piccolo mentre Sirius gli cinse le spalle, sussurrandogli all'orecchio: - Non è un pasticcino, zietto? -

- Smettila di mangiarlo con gli occhi, Pad! - lo rimproverò con un sorriso Remus con la sua voce dolce. Il bambino lo guardò attentamente con i suoi meravigliosi occhi smeraldo poi sorrise mugugnando qualcosa di incomprensibile. Remus arrossì, compiaciuto.

Il primo sorriso del piccolo Potter...

- Ha sorriso! - esclamò Sirius offeso - Non ci posso credere! Ha sorriso allo zio cattivo! Non trovi sia terribile, Peter!? -

- Sì, Sirius... -

- No! - James corse subito da loro - Non posso credere che mio figlio abbia sorriso per primo a Moony! Sono io il padre! -

Lily rise divertita: - Mio figlio ha ottimi gusti! Voi due siete troppo rumorosi! -

James prese il braccio il figlio, facendogli 'no' con il dito: - Non si fa, campione, proprio non si fa! Appena saremo a casa ti farò un bel discorsetto su quanto sia perfetto e impareggiabile tuo padre e come ti devi comportare nei suoi confronti! -

- E nei confronti di Zio Sirius! - si intromise Sirius saltellando da un piede all'altro.

Il bambino sorrise ad entrambi, gorgogliando.

- HA SORRISO! Pad, evvai che siamo grandi! -

- Puoi dirlo forte, Prongy! -

- Siamo i migliori! -

- Insuperabili! -

- Perfetti! -

- Inimitabili! -

- Rompiscatole! - s'intromise Lily.

- Chiassosi! - intervenne Remus.

James e Sirius si girarono verso i rispettivi compagni di vita: - Crudeli... - Lily e Remus risero.

James si rivolse poi a Peter che fino a quel momento li aveva guardati in disparte e aveva sorriso alle loro battute senza prendere parte allo sketch: - Wormtail, hai visto il piccolo Prongs? -

Peter annuì vigorosamente, tenendosi però ben distante dal chiedergli di poterlo prendere in braccio, timoroso di fargli del male. Visto che questi non accennava a voler prendere il braccio il bambino, James lo portò da Lily, sedendosi poi accanto alla moglie e cingendole le spalle con un braccio. Lily appoggiò il capo contro la spalla di James, tenendo in grembo il figlio: - Come lo chiameremo? - gli occhi le si velarono nel vedere il figlio sorriderle tutto contento - Senza offesa, Padfoot, ma non chiamerò mai mio figlio 'Sirius Junior' -

Sirius cinse i fianchi di Remus con le sua braccia, attirandolo a sè: - Remus, consolami! Lily è cattiva! -

- Sirius! Qui c'è un minorenne! - lo rimproverò Lily - Uff... ma Remus, come puoi stare con lui? Sul serio! -

- Me lo chiedo anche io Lily! -

- Non schierarti con quella strega, Remy! -

Altre risate.

- Sul serio, James, come lo chiamerete? - domandò Remus.

- Harry -

Sirius fece una smorfia: - Harry? E' un nome troppo comune! Perchè non lo chiamate Orion? E' il nome di una stella... -

James gli scoccò un'occhiata di traverso: - E non c'entra niente il fatto che sia il tuo secondo nome, vero? -

- Puramente casuale! -

- Harry mi piace... - sussurrò Lily guardando pensosamente il figlio.

- Harry James - la corresse con un sorrisone James.

- Sbruffone - Lily lo baciò sulle labbra - Ma mi piace... Harry James Potter -

- Non c'è posto per un 'Sirius' lì in mezzo? - borbottò Sirius. Remus rise e lo baciò sulla mandibola - Non ti basta esserne il padrino? -

- E' deciso quindi... - James sorrise al figlio - Ciao, Harry James Potter, benvenuto nel nostro mondo -

Harry spalancò gli occhietti smeraldo e poi fece un sorrisino, tendendo le braccia al padre, come per dare la sua approvazione.

- Che famiglia strana la nostra, eh? -

 

 

 

31 Ottobre 1980

 

 

- Albus… credi che sia la scelta giusta? -

Dumbledore sorrise a Minerva McGonagall: - Cara Minerva, credo che per Harry non ci sia posto migliore. Per ora meglio tenerlo segreto… e poi Harry credo proprio che se lo meriti –

La McGonagall si torse le mani un attimo, nervosamente, per poi sospirare e dare ragione al preside: - Li ho spiati per tutta la giornata… sono esseri terribili, quei Dursley –

Albus Dumbledore annuì seriamente: - Per questo Harry ha bisogno di una famiglia altrove. Sarà un po’ difficile i primi tempi ma poi le cose andranno meglio. Credimi, Minerva -

Alzò la mano e suonò un campanello inesistente.

Subito si materializzò una porta, seguita da tutta una villetta a due piani. Un giovane uomo andò loro incontro, aprendo la porta: - Dumbledore… Minerva… a cosa devo l’onore? –

- So di chiederti molto, ma si tratta solo di una sistemazione provvisoria… – spiegò con serietà Dumbledore - … ti devi occupare di Harry Potter. Pensi di riuscirci? -

L’altro lo guardò male, soprattutto il fagotto che il preside teneva tra le braccia: - Immagino che non abbia altre sistemazioni… -

- No, non cel’ha. Remus ha la sua luna piena mensile, Sirius e Peter sono irrintracciabili… i parenti babbani di Harry non sono adatti per questo compito. Non per ora. Solo per qualche giorno, poi si deciderà di conseguenza -

- Solo per qualche giorno, eh? -

- Grazie, Severus. Ti sono molto riconoscente -

 

Severus Snape guardò il piccolo Harry Potter con uno sguardo scettico.

 

Chi l’avrebbe mai detto…

 

 

 

.The End.

… o no?

 

 

Notes: piaciuto il colpo di scena? XD Chissà perché l’ho fatto… mah!

Commentate, vero? ^^

Miss

 

 

  
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