Il giorno del concerto mi svegliai con quel pensiero fisso. Mamma sapeva che ci stavo male, così mi lasciò rimanere a casa da scuola, e passai tutta la mattinata in lacrime a guardarmi video di ragazze che erano riusciti a incontrarli e ad avere un abbraccio.
Al pomeriggio andai con la mia migliore amica in centro, dove alla sera si sarebbero dovuti esibire.
C’erano tantissime ragazze, molte erano fuori dall’Arena per fare la fila, altre fotografavano la città, ma erano tutte directioners. Avevo una sensazione di vuoto dentro, mentre stringevo quella lettera fra le mani. L’avevo scritta parecchi mesi prima, ed era per loro, ma in particolare per Harry, che era quello che mi aveva colpito fin dall’inizio. "finirai per distruggerla" mi ripeteva la mia amica mentre stringevo le mani intorno alla lettera, ma non mi importava. Girammo per i negozi, cercava in tutti i modi di farmi sorridere ma non ce la facevo. Arrivammo davanti all’Arena.
Poco più distante sentimmo delle urla, alzai lo sguardo con il cuore che batteva velocissimo. Un gruppo di ragazze si era riunito intorno a qualcuno. Intravidi i capelli biondi di un ragazzo.
Deglutii rimanendo immobile, con le lacrime agli occhi.
Misi la mano davanti alla bocca per impedirmi di urlare.
Non riuscivo a muovermi.
Mi tremavano le gambe e facevo fatica a respirare.
Sempre più ragazze correvano verso quel ciuffo biondo. Non poteva essere vero. Niall era li, a pochi metri da me. Mi feci coraggio. Dovevo vederlo. Cominciai a camminare velocemente trascinando la mia amica per il braccio. Tremavo in continuazione e non mi ero ancora resa conto che quel Niall Horan era a pochi metri da me. Ci unimmo alle ragazze che spingevano in continuazione urlando. Feci anche io come loro e stavo per arrivare davanti a lui quando la guardia del corpo arrivò e lo portò nel van.
Scoppiai a piangere, mentre Jenny cercava di calmarmi, trascinandomi su una panchina. Non riuscivo a smettere di piangere e nemmeno lei. Mi sentivo una stupida. Potevo vederlo e invece non riuscii a muovermi. Abbassai lo sguardo, in lacrime, tenendomi il viso tra le mani e fissando il pavimento mentre Jenny singhiozzava accanto a me.
Improvvisamente sentii il cessare dei suoi singhiozzi, pensavo si fosse rassegnata. Sentii che mi chiamava ma non mi andava di vedere cosa voleva.
Fissavo i mattoncini sul pavimento, finchè non vennero calpestati da due converse bianche, immobili davanti a me.
Ecco il primo capitolo della mia prima storia, spero vi piaccia <3
potete lasciare delle recensioni? Crazie(?) babes