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Autore: Dakota Blood    18/12/2012    0 recensioni
Ronnie riesce finalmente a conoscere Ashley, ma il loro amore riuscirà a trionfare oppure saranno destinati in eterno a dirsi addio? Un amore può esistere davvero o può svanire in una notte a causa di un passato che non merita di essere dimenticato? A volte la vita è dura e bisogna saper dire addio, anche alla persona più importante della propria vita.
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Ronnie Radke
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ashley
 
Non era una ragazza come tante altre, no. Lei era Ashley, e aveva sempre vissuto la sua esistenza assaporando il gusto della menzogna e del dolore. Già dal momento in cui aveva messo piedi in questo mondo, si era resa conto di quanta tristezza esistesse e di quanto poco spazio ci fosse per i suoi sogni. Era nata a Sidney da genitori americani che per motivi di lavora si erano dovuti trasferire per molti anni in Australia. Ma, non appena compiuti i dieci mesi di vita, avevano deciso di riportarla nella loro città natale, Las Vegas.  Era così piccola e già così dannatamente sfortunata. A causa di un incidente automobilistico, mentre rientravano dal viaggio effettuato in aereo, la madre, si doli trentasette anni, perse la vita e il padre dopo quell’avvenimento tragico, non si riprese mai più. Trascorse tutta la sua esistenza in un ospedale psichiatrico, seguito dai medici più facoltosi, dai primari più importanti che nonostante facessero il possibile per rimetterlo in sesto, non riuscirono mai a riportarlo al suo stato originario, ovvero normale. La sua mente rimase scioccata dalla perdita della moglie, tanto che non riuscì mai più a parlare come farebbe invece un uomo normalissimo. Aveva persino difficoltà d’apprendimento, di memoria, aveva quasi disconnesso del tutto il suo cervello, rimanendo fermo a quel tragico venerdì sera in cui alle otto e trenta, la loro macchina si era schiantata contro il camion che trasportava della legna. Ma questo era stato solo l’inizio di tutta una serie di tragedie che l’aveva portata ad essere una persona fredda, chiusa e apatica nei confronti del resto dell’umanità. All’età di dieci anni scoprì che l’uomo che aveva tolto accidentalmente la vita alla madre, che poi non era accaduto proprio per caso dato che l’uomo era risultato un alcolizzato, era una persona che loro conoscevano abbastanza bene. Fu portato in tribunale e dopo vari processi finalmente riuscirono a mandarlo in carcere per almeno quattro anni, come omissione di soccorso e omicidio stradale.  La persona che ora stava in carcere era lo stesso uomo che anni prima aveva tentato di penetrare nella camera della piccola Ashley e portarsela via. Era un pericoloso criminale e nonostante avesse la fedina penale più che sporca, non lo avevano mai sbattuto dentro prima d’ora. Ma Ashley è una ragazza forte e adesso che ha quasi vent’anni ha deciso di voltare pagina,  chiudere con il passato e con le storie spiacevoli, riserverà sempre un posto speciale nel suo cuore per la sua mamma, ma vuole scrollarsi via di dossi le preoccupazioni una volta per tutte. Vuole riprendere la sua vita in mano, vuole diventare una nuova Ashley, non vuole più aver paura delle macchine che passano a folle velocità durante la notte, togliendole il respiro e non lasciandola dormire tranquillamente. Non vuole svegliarsi con le lacrime agli occhi sapendo che se farà un altro brutto sogno non ci potrà essere la mamma che la abbraccia e la aiuta a dimenticare le brutte cose. Vuole essere indipendente, perciò decide di comprare una piccola casa nel centro di Las Vegas, proprio vicino ai locali più frequentati, in quella zona della città i cui sembra che non si dorma mai. Frequenta i casinò tentando la fortuna ma senza mai esagerare nello spendere i pochi risparmi, e proprio in uno di quei posti incontra il ragazzo che le cambierà la vita sia in positivo che in negativo. Lui, Ronald. Così simile a lei. Lo vede mentre beve una birra fredda assieme ad un amico che le sembra di aver sentito si chiami Max. Ma non è sicura se quel Max sia lo stesso che aveva incontrato la sera prima, o se sia un altro. Quei ragazzi le sembrano interessanti, così carini e pieni di vita. Li vede mentre ridono e guardano le spogliarelliste mentre attendono dei bei bigliettoni da cinquanta dollari. Non le piace quel genere di vita e se ha iniziato a frequentare quei bar è solo perché ha perso il suo lavoro di cameriera e non sa come pagare l’affitto e aiutare il padre che ormai sembra sempre più un vegetale. Ogni sera, esce, si infila il capotto e si piazza davanti ad una delle tante slot macchine cercando di vincere almeno cento dollari a sera, quel tanto che le basti per arrivare a fine mese. Ma non sempre la fortuna è dalla sua parte, e quando mai è successo il contrario? Lei è quell’Ashley dagli occhi nocciola ma anche grigi, perché sono spenti da quando la mamma se n’è andata per sempre, da quando ha capito che si è soli anche quando si è assieme a tante persone. Da qual momento in cui è cresciuta abbastanza da capire da sola che i sogni esistono solo nel momento in cui dormiamo, ma che la realtà è tutt’altro paio di maniche, e bisogna saperci convivere. Ma, quando, come in questa serata, il freddo è forte e il vento la fa lacrimare come  le succedeva da bambina, non deve preoccuparsi di niente, perché può benissimo far finta che quelle lacrime siano solo colpa del vento e non del dolore che prova da troppo tempo.  Si siede vicino a quel ragazzo dagli occhi castani, come i suoi, e forse anche in questi riesce a scorgere quella stessa tonalità di grigio che vede anche nei suoi ogni mattina quando si specchia. Le ore trascorrono in fretta, le birre diventano sempre di più e in un attimo di ritrovano fuori dal locale al freddo, poi di nuovo al caldo dentro una vecchia Cadillac che sa di sesso e  di rock.  Non capisce cosa le stia succedendo, si ritrova in una camera da letto, un ragazzo, lo stesso che si chiama Ronald, si avvicina a lei dopo aver acceso delle candele profumate. La spoglia dolcemente e lei si lascia andare nonostante le faccia male la testa e anche il cuore perché non sa cosa le stia succedendo. Perché si sente così priva di vita? Non è una sensazione che forse conosce anche fin troppo bene? La testa continua a pulsare e a girarle in una maniera assurda e mentre chiude gli occhi, sente i baci di Ronald che diventano sempre più focosi e meno dolci. Ormai Ashley appartiene a lui e quella notte diventa un insieme di piacere e di paura.  Il mattino arriva veloce, come un treno in corsa, e le prime luci la svegliano accarezzandole il volto dolcemente come aveva fatto Ronald quella notte precedente. Solo che appena apre gli occhi si ritrova da sola, in quel letto troppo grande per una  sola persona, e accanto al comodino trova un foglio con tre frasi sole.
<< Scusami ma sono dovuto andar via, non dobbiamo mai più rivederci, stanotte è stato stupendo, credo di essermi innamorato di te ma non possiamo stare insieme. Ti auguro una vita felice senza di me. Tuo Ronald.<<
 
Ashley è sbalordita, quella sera nonostante avesse bevuto si era resa conto che fare l’amore con lui era stato stupendo e indimenticabile. Allora perché doveva finire tutto così? Come se quella sera fosse stata soltanto uno stupido sbaglio? Lui le aveva riferito di amarla, ma di non poter stare con lei! Doveva avere assolutamente delle spiegazioni. Si veste il più velocemente possibile, quasi inciampa rischiando di sbattere la testa sul parquet e ritrovando l’equilibrio si infila le converse nere e scende la rampa delle scale il più in fretta possibile, quasi volando via.  Per fortuna, nonostante abbia il fiatone, riesce a raggiungere Ronald prima che sia troppo tardi, lo costringe a voltarsi e si piazza di fronte a lui e , nonostante sia molto più alto di lei, lo fissa dritto negli occhi.
<< Devi dirmi la verità. Devo sapere chi sei veramente<<
Dopo un attimo di esitazione e secondi di puro silenzio, lui si decide a parlarle tenendole le mani sia per scaldarle che per dimostrarle tutto l’affetto che prova per lei
<< Ecco, Ashley, io credo che tu debba sapere tutto anche se non ti farà stare bene.<<
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<< Bene, ecco.. io non so come dirtelo.. ma ricordi quando eri molto piccola, quella notte maledetta in cui..<<
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E così dicendo toglie la mani da quelle del ragazzo e diventa fredda.
<< Sei stata tu a dirmi di voler sapere la verità e proprio ora ti tiri indietro? <<
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La ragazza alza lo sguardo e lo fissa per quelli che sembrano interminabili momenti, lunghi tutta una vita.  Due lacrime dolci le rigano il volto e cerca di asciugarsele aiutandosi con i guanti che indossa.
<< Raccontami di te,parlami della tua infanzia allora..<<
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<<.. si, anche io ti ho desiderato dal primo istante in cui ho incrociato il tuo sguardo.. ho visto il mio stesso identico dolore nei tuoi occhi..<<
<< Beh, anche io.. Io ti amo Ashley.. e ti ho amata dall’inizio.. da quando ti ho vista la prima volta sul giornale.. Quando erano apparse le tue foto su tutti i giornali locali mentre parlavano dell’omicidio di tua madre, le giornate trascorse in tribunale.. Ti avevo seguita sempre e mi ero innamorato follemente di te.. Ma sapevo che non avremmo mai potuto amarci.. Mai. Ora capisci?<<
….Il dolore, le lacrime, tutto ciò che aveva appena sentito.. era davvero troppo… Non avrebbe mai creduto ad una storia del genere se non fosse stata lei a viverla direttamente.. Mai.. Non era umanamente possibile vivere una vita così maledettamente triste, trovare un ragazzo che ti fa sentire amata, ma non poterlo amare per colpa di risentimenti e vendette amare. Ma come avrebbe potuto tenerlo al suo fianco, dormire con lui sapendo che era il figlio della sua tragica sorte amara?
Decise di parlarle, dirgli cosa provava e sparire per sempre da quella città, decidendo per l’ennesima volta di voltare pagina per iniziare una nuova vita.
<< Senti, io penso proprio che non ci saremmo mai dovuti incontrare.. e questo lo sai anche tu appunto.. Non posso stare assieme ad una person che indirettamente mi ha distrutto la vita.. Serberei sempre un rancore ed un odio che nemmeno l’amore che stò iniziando a provare per te, potrebbe mai cancellare. E questo lo capisci perfettamente. Perciò.. addio.. sei stato importante.. credo. Credo anch’io di amarti… ma spesso alcune cose son semplicemente destinate a non esistere più.. a cessare immediatamente.. <<
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Si voltarono senza guardarsi mai più, nemmeno per l’ultima volta. Ashley prese la strada che l’avrebbe portata alla stazione ferroviaria, e Ronald salì in macchina diretto nella sua casa assieme al suo migliore amico, maxwell. Almeno gli era rimasta l’amicizia.
 
Ashley è una ragazza diversa da tutte la altre. È una ragazza senza madre, senza padre, senza ragazzo e senza più un futuro. Quegli occhi diventano ancora più grigi, mentre seduta su un treno senza aver capito bene la destinazione, fissa le nuvole grigie colme di pioggia, che come al solito, le farà compagnia mischiandosi alle lacrime amare. Ashley è una di quelle ragazze per cui l’amore è destinato a non esistere mai, o forse ad esistere ma a morire lentamente giorno dopo giorno. Ashley è un po’ ognuna di noi forse, no?
 

 
 
‘ You’re the strength, i need to fight, you’re  the reason i still try, I’m the moth and you’re the light, use these wings so I can fly, I can fly. ‘
 
                                                        Ashley, baby, you make me feel so alive.   
   
 
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