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Autore: ily95    19/12/2012    3 recensioni
E' arrivata la vigilia di Natale e quest'anno il nostro figlio di Poseidone preferito ha deciso di passare le feste al Campo e crede di aver trovato un regalo perfetto per la sua ragazza...Ma non tutto va secondo i piani.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Percy era emozionatissimo: era il primo Natale che passava al Campo e il primo Natale come fidanzato ufficiale di Annabeth…in effetti, questa ultima parte lo preoccupava non poco. Ma si era preparato per tempo ed era riuscito a creare una bellissima collana con corallo e perle dei fondali che la sua ragazza avrebbe certamente apprezzato. Il signor D aveva persino concesso alla neve di varcare i confini magici del Campo e tutto il paesaggio era ricoperto da un soffice manto bianco.
I satiri rincorrevano le ninfe, scivolando sul ghiaccio, e i ragazzi giocavano a palle di neve. In effetti, la cabina di Ares stava prendendo la battaglia a colpi di palle di neve un po’ troppo sul serio… quel tizio della casa di Demetra era completamente immerso nella neve!
Percy decise di non badarci e di godersi l’atmosfera natalizia. Continuò a passeggiare, con le mani in tasca e il berretto di lana tirato fin sopra gli occhi.
All’improvviso qualcosa gli saltò addosso alle spalle e Percy non ebbe neanche il tempo di girarsi che si ritrovò a terra con la faccia sprofondata nella neve e un’Annabeth piuttosto divertita sulla schiena.
-Lo trovi tanto divertente?- chiese lui.
-Sì! Sei davvero ridicolo con la neve sul naso!- rispose lei, spostandosi per lasciarlo alzare.
Lui si rimise in piedi, scrollandosi la neve dai vestiti.
-Grazie tante…- borbottò.
Annabeth sorrise. Era ancora più carina con il berretto, la sciarpa e le guance arrossate dal freddo. Percy non riusciva mai a rimanere arrabbiato con lei per più di tre secondi. Le sorrise e lei si alzò sulle punte per depositargli un bacio sulle labbra.
Percy le prese la mano e iniziarono a camminare.
-Allora…non sei curioso?- domandò lei.
-Di cosa?- chiese.
-Dei regali. Sono depositati tutti sotto l’albero nella Casa Grande e domattina ce li consegneranno nelle cabine…scommetto che ne riceverai un sacco…sei il salvatore dell’Olimpo dopotutto…- osservò, soffocando un sorriso.
-Siamo i salvatori dell’Olimpo.- la corresse. –E poi non credo di essere tanto popolare.
Annabeth aveva assunto un’aria pensierosa.
-Stai pensando a tua madre?- le chiese Percy.
-Sì, ma…non importa. Non credo che gli dei abbiano tempo per andare a fare spese natalizie per i loro figli, no?- disse con un sospiro.
-Soprattutto dopo che questi si fidanzano con il figlio del loro acerrimo nemico…- scherzò lui, guadagnandosi un pugno scherzoso sul braccio.
Annabeth guardò l’orologio e sbuffò.
-Mi dispiace, Percy…devo andare. Ho promesso ad un paio di ragazze di Efesto di dar loro una mano con gli addobbi. Ci vediamo più tardi, ok?
Percy annuì, un po’ dispiaciuto.
-A dopo.- la salutò.
Decise di tornare alla sua cabina e impacchettare la collana per Annabeth e gli altri regali che aveva comprato.
Una volta finito, portò tutto verso la Casa Grande.
Nell’atrio campeggiava un grosso abete addobbato con palline che rappresentavano scene mitologiche o simboli divini. Sotto di esso, si estendeva un mare di pacchi dono colorati.
Percy passò di fianco a un gruppetto di figlie di Afrodite che stavano parlando di chissà quale completino intimo che avevano comprato per una loro sorella. Percy si allontanò e depositò i suoi regali sotto l’albero con i cartellini con i nomi bene in vista.
Poi si diresse soddisfatto verso l’uscita.
Visto che Annabeth era ancora alle prese con gli addobbi e Grover era in giro con Juniper, Percy decise di andare a trovare il suo amico Blackjack alle stalle.
La scena che si trovò davanti una volta entrato nelle scuderie, lo lasciò di sasso: le figlie di Afrodite stavano cercando di addobbare i pegasi con lucine e corna da renne, mentre questi si dibattevano, cercando di sfuggirli.
“Aiuto, capo!” lo implorò Blackjack, mentre cercava di liberarsi le ali da una fila di lucine.
Percy lo guardò divertito.
-Percy, dacci una mano! Devono essere pronti per la slitta!- esclamò una ragazza di Afrodite.  –Domani la slitta dovrà attraversare il Campo e consegnare i doni alle varie cabine…non si può fare se non collaborano!- spiegò.
-Perché non la traina Chirone?- buttò lì Percy, trattenendosi dal ridere al pensiero del centauro avvolto in lucine e con un naso rosso da Rudolph.
-Cerca di farli collaborare, amico.- gli chiesero.
Percy passò tutto il resto del pomeriggio a convincere i pegasi che era per una buona causa e ad aiutare i ragazzi a prepararli.
Mentre andava a cena, Percy incrociò gli Stoll, troppo occupati a tramare qualcosa di losco per salutarlo, e poi Grover, che lo raggiunse al tavolo di Poseidone.
-Hai già lasciato i regali sotto l’albero?- gli chiese il satiro.
-Sì. Vedrai, vi piaceranno.
-Cosa hai preso ad Annabeth?
-Lo scoprirai domani, come tutti gli altri…- rispose Percy.
-E’ qualcosa adatto a lei, vero? So che sei una frana a comprare regali!
-Fidati, questo le piacerà.
 
-Un completo intimo?! Percy ti ha regalato…un pezzo di lingerie?- Thalia fissava incredula il pezzo di stoffa che Annabeth reggeva davanti a sé. Annabeth aveva assunto un’espressione sbalordita da quando aveva scartato il pacchetto, e non aveva detto una parola.
Thalia, che era arrivata quella mattina per festeggiare il Natale con i suoi amici, iniziò a ridere come una matta.
-Hai capito, Percy! Credo che stia cercando di dirti qualcosa, sai…- la prese in giro.
Annabeth avvampò all’istante. Quello era troppo anche per quella Testa D’Alghe del suo fidanzato. Non si sarebbe mai e poi mai messa addosso quella…cosa. Lasciava decisamente troppo poco spazio all’immaginazione.
-E’ un idiota!- esclamò, dirigendosi spedita fuori dalla cabina di Atena, lasciando Thalia ancora piegata in due dalle risate.
-Si può sapere cos’è questo?- domandò Annabeth, irrompendo nella cabina numero 3 con il regalo di Percy stretto in mano.
Percy la guardò confuso.
-Cos’è?- chiese lui.
-Non fare il finto tonto!
-Sei arrabbiata?- chiese Percy, non capendola.
Annabeth si avvicinò. Sospirò e gli mise le braccia intorno al collo.
-Non è che sono arrabbiata…insomma, so che fai pena con i regali però…
-Quindi è questo?- chiese lui. –Non ti è piaciuto il mio regalo.
-Non…oh!- Annabeth non sapeva che dirgli, sembrava che lui l’avesse fatto in buona fede. –Mi piace, ok? Solo che…è un po’ troppo…insomma, se vuoi qualcosa da me…possiamo parlarne, non c’è bisogno di…- abbassò lo sguardo sentendosi imbarazzata al massimo.
Percy la fissava con un’espressione innocente da cucciolo.
Oh, all’Ade tutto quanto!” pensò lei, alzando gli occhi al cielo e buttandosi letteralmente addosso al suo ragazzo.
Percy interruppe il bacio per guardarla stupito.
-A-Annabeth…- sussurrò sorpreso. –che…?
Non fece in tempo a finire la frase che la ragazza lo spinse sul letto e gli si posizionò sopra, continuando a baciarlo.
Percy sapeva che c’era qualcosa che non andava. Decisamente. Ma chi era lui per contraddire la magia del Natale?
Fu solo quando Tyson aprì la porta, urlando “Buon Natale, fratellone!” e trovando lui e Annabeth in una posizione piuttosto equivoca, che i due si allontanarono, fissando il ciclope con delle espressioni imbarazzate.
-Io…- Annabeth si alzò in fretta, e camminò rapida fino alla porta. –Devo andare. Buon Natale, Tyson…Buon Natale, Percy.- disse, sorpassando Tyson e uscendo dalla cabina tenendo la testa bassa.
-Woo…- Percy rimase a fissare la porta.
-Annabeth non stava bene?- chiese il ciclope, avendo notando il disagio della figlia di Atena.
Percy allargò le braccia scuotendo la testa: era più confuso di lui!
Decise di aprire i regali, iniziando con quello portato dal suo fratellastro: un elmo nuovo di zecca, confezionato dalle sue abili mani da ciclope.
-E’ bellissimo, Tyson!- lo ringraziò. Poi procedette ad aprire i regali che gli avevano consegnato quella mattina. Quello che trovò lo lasciò perplesso: un martello, una cravatta oscena gialla con pallini blu, una racchetta da tennis, un set completo per il cucito e cose di questo genere.
-Che strani doni.- commentò Tyson.
-A quanto pare non sono l’unico che non sa comprare i regali…- osservò Percy.
Ma poi notò qualcosa sul pavimento: quella cosa che Annabeth reggeva in mano quando era entrata.
La raccolse e la fissò incredulo, sbarrando gli occhi.
-Non può essere di Annabeth…lei non metterebbe mai una cosa del genere!- esclamò, arrossendo al pensiero di lei vestita con quell’indumento.
-Vieni!- disse, e trascinò Tyson fuori dalla cabina.
In giro c’era un grande scompiglio. Un sacco di ragazzi si stavano lamentando o tiravano oggetti ricevuti in dono addosso agli ignari mittenti. Era chiaro che qualcosa non andava.
-Percy!- lo intercettò Grover. –Perché cavolo mi hai regalato degli orecchini?- chiese confuso.
-Sei tu che mi hai regalato un tostapane!- replicò.
-Qualcuno deve aver fatto confusione con i regali…- ipotizzò il satiro.
-E’ impossibile, c’erano le etichette!
-Forse non le hanno guardate…- riflettè Tyson.
-O forse sì.- disse Percy, capendo immediatamente.

Quando entrò nella cabina di Ermes trovò Annabeth, Thalia e Chirone che stavano facendo una ramanzina ai fratelli Stoll, che continuavano a proclamarsi “innocenti ed estranei al fatto”, senza però curarsi di nascondere quell’espressione beffarda dai loro volti.
Appena Annabeth scorse il suo fidanzato, abbassò subito lo sguardo, provocando una risata da parte di Thalia.
-Finiscila.- le disse.
-Guardate che cosa avete combinato!- inveì Percy contro i due fratelli. –Avete rovinato il Natale a tutti!
-Oh, abbiamo solo scambiato qualche etichetta…che sarà mai!- protestò Connor.
-E scommetto che a qualcuno abbiamo migliorato la giornata…che regalo ti ha fatto il tuo ragazzo, Annabeth?- domandò Travis sorridendo ironico e strizzandole l'occhio.
Dall’improvviso imbarazzo di Percy e Annabeth, Chirone e Grover capirono che era meglio non fare domande.
-Voi due!- esclamò Chirone verso i due figli di Ermes. –Dobbiamo fare una bella chiacchierata. Il signor D non sarà contento.
Il centauro trascinò via i colpevoli.
-Che gran casino.- commentò Thalia.
-Annabeth, quindi tu credevi che io…?- iniziò Percy, cercando di trattenere un sorriso.
Lei diventò ancora più rossa.
-E’ tutta colpa loro!- si difese, mentre Thalia piangeva dalle risate.
-Sei adorabile, sai?- le sussurrò Percy, scostandole una ciocca di riccioli biondi dal viso.
Questo complimento le strappò un sorriso.
-Credo che sia meglio lasciarli soli.- osservò Grover, trascinando fuori Thalia, seguito da Tyson.
-E non posso credere che tu pensassi davvero che io volevo…- continuò Percy.
-Mi stai dicendo forse che non ti è piaciuto?- domandò lei, sollevando le sopracciglia.
Percy rise e rise anche lei.
-Non era quello che intendevo.- commentò.
Annabeth gli posò le labbra sulle sue delicatamente.
-Che ne dici di non parlarne più, ok?
-Beh, proprio mai più no… prima o poi dovremmo finire il discorso cominciato nella mia cabina. Eri davvero molto carina tutta imbarazzata.
-Aw, Testa D’Alghe!- lo rimproverò lei, dandogli le spalle.
-Aspetta!- lui la afferrò per il polso.
Frugò un po’ in tasca e tirò fuori un cofanetto.
-Mi sono accorto di essermi dimenticato di lasciare il tuo regalo ieri. Forse essere una Testa D’Alghe ha i suoi vantaggi. Buon Natale, Sapientona.- disse, porgendoglielo.
Annabeth lo aprì e tirò fuori la collana.
-Percy, è bellissima!- esclamò, osservando i pezzi di corallo e di madre perla perfettamente incastonati.
-Tyson mi ha dato una mano ad assemblarla.- disse. –Però i materiali sono di prima qualità…ho scoperto che se sei figlio di Poseidone, l’oceano è lieto di donarti un po’ dei suoi tesori.
-Sì…decisamente meglio dell’altro regalo.- commentò lei, buttandogli le braccia al collo. –Buon Natale, Percy.

Grazie all’intervento di Chirone e del signor D e alla velocità dei pegasi/renne, presto ognuno poté recuperare i propri doni.
Con immensa gioia dei semidei, si scoprì che in effetti gli dei avevano avuto il tempo di comprare regali di Natale ai propri figli. Oltre a quelli dei rispettivi genitori, Percy e Annabeth ricevettero anche dei ciondoli con un cuore dalla dea dell’amore in persona che, come presidentessa e membro onorario del Percabeth Shipping Team, si dichiarò orgogliosa di loro.
Thalia si riprese dalla crisi di risate, Grover ricevette dei regali talmente brutti che avrebbe preferito tenersi gli orecchini, agli Stoll venne affibbiata una punizione esemplare e Blackjack scoprì che il costume da renna non era poi tanto male e continuò a sfoggiarlo per una settimana.
Quanto a Percy e Annabeth, ebbero modo di tornare su quell’argomento parecchie volte da quel giorno in poi.

FINE


SPAZIO AUTRICE
Ciao a tutti! In questa atmosfera natalizia mi era balzato in mente di scrivere una Percabeth ambientata a Natale, ma non avevo molte idee. Poi, grazie a uno sclero con le mie amiche su regali di Natale e lingerie, ho iniziato a pensare a questa fanfiction. Il merito va anche alla mia amica Leti, figlia di Ermes, che mi ha proposto lo scambio di regali e l'inserimento degli Stoll. Però la ff è uscita un po' più idiota di quello che avrei voluto...sarà il mio cervello che si è fuso dopo tutto il dolore provocato dal cliffhanger di Mark of Athena! A proposito, in questa fic ho spudoratamente ignorato Heroes of Olympus. Bene. Spero vi sia piaciuta, lasciatemi una recensione :)
PS Iscrivetevi al Percabeth Shipping Team ;)

BUON NATALE A TUTTI!!
-ily

  
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