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Autore: IndelibleSign    19/12/2012    24 recensioni
Il 17 novembre mi sono iscritta a questa chat.
Il 18 novembre ho avuto una notifica, una di voi mi aveva chiamata ‘Puttana’.
Il 20 novembre avete detto in giro che ero rimasta incinta e mi avete discriminata.
Il 24 avete fatto girare sulla mia bacheca un video-parodia dove dicevate che io mi vendevo a 5 dollari.
Il 27 avete avuto la vostra più grande soddisfazione.
Niall mi ha mollato ed è andato via, con lui anche la mia felicità ed il mio cuore.
Il 2 dicembre anche la mia migliore amica mi ha abbandonata. 
Oggi, 10 dicembre, ho capito tutto.
Ho capito perché ce l’avete con me e perché mi umiliate così.
Lo fate perché mi odiate.
Prima non sapevo il perché di tutto quest’odio, ma ora lo so.
Lo so perché ora mi odio anch’io.
-

Il cyber-bullismo è qualcosa di forte che può distruggerti la vita.
one-shot ispirata al film 'Cyberbully' con però un finale diverso: la morte.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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ATTENZIONE: i personaggi in questa one-shot (in particolare Niall Horan) sono puramente frutto della mia immaginazione, non voglio offendere nessuno. Vi consiglio di leggerla con il sottofondo: 'Build you up' di Kim Taylor. 
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Cyberbullied.
 
17 novembre:
-Martine, non fare sciocchezze- sospirò Becky trascinandomi via dalla folla attorno ai tavoli della mensa -Sai com'è fatta Ashley, non concluderai nulla anche se dovessi prenderla pesantemente a calci.- concluse rassicurandomi.
Sbuffai, ormai stanca di quella ragazzina.
-Hai sentito come mi ha chiamata questa volta?- urlai seriamente arrabbiata.
-Non mi ha chiamata più palla di lardo, cicciobomba, scopettino o finta-bionda, mi ha chiamata puttana, troia.- dissi ancora -Troia a me che non ho nemmeno sfiorato un ragazzo sotto quel punto di vista, sta bene?- sbuffai ingerendo con rabbia il mio panino al tonno.
-Mar..- sospirò ancora la mia amica, ma prima che potesse terminare una figura bionda, slanciata e magra mi si sedette accanto, sorridendomi: Niall, il mio ragazzo.
Ancora sorridendomi mi si avvicinò lasciandomi un bacio sulle labbra, dolce e semplice.
-Quella ti da ancora fastidio?- mi sussurrò all'orecchio riferendosi ad Ashley.
Scossi le spalle negativamente. Niall aveva già abbastanza problemi per conto suo, tra scuola, famiglia e compiti.
-Non preoccuparti, non è nulla.- risposi.
Che stessi mentendo? Non lo sapevo ancora, come non sapevo come sarebbe continuato tutto quello.

-Ehi Mar,- Becky mi richiamò, facendomi segno di entrare nella sua automobile per accompagnarmi a casa -Hai sentito parlare di quel nuovo gruppo dove tutto l'istituto si è iscritto?- urlò entusiasta battendo le mani sul volante.
La guardai interrogativa.
-Iscriviti, è davvero una figata. La gente ti può scrivere in bacheca commenti di ogni tipo, puoi ricevere e inviare richieste d'amicizia tutto il tempo. Credimi, ti divertirai!- disse lei mettendo in moto.
Immediatamente pensai a quanto ci si potesse divertire ma, subito dopo, ricordai che c'era una cosa molto più difficile a cui badare: il permesso di mia madre.

-E dai, mamma!- la pregai inginocchiandomi mentre lei, con uno strofinaccio blu, asciugava i piatti bagnati -C'è tutta la mia scuola lì sopra, posso iscrivermi?- le chiesi facendole gli occhi dolci.
Mia madre era un tipo severo ma dolce allo stesso tempo, ed inoltre anche molto moderno, il ché non era proprio una cosa positiva siccome sapeva accedere a social network in un batter d'occhio.
-Dio, quanto sei pesante Mar..- sbuffò lei posando una pentola sul tavolo -Ok, puoi iscriverti. Ma promettimi che non insulterai nessuno e..- la bloccai schioccandole un bacio sulla guancia.
-Non insulterò nessuno e non posterò foto che mi raffigurano come una ragazza di facili costumi, mamma.- dissi abbracciandola e correndo di fretta e furia verso la mia camera.
Se solo lo avessi saputo prima, non avrei mai pregato mia madre.

-Sì, te lo ripeto per la tredicesima e spero ultima volta, Becky. Mi sono appena iscritta a quella chat!- urlai entusiasta al cellulare.
Sentii chiaramente un suo gridolino contento susseguito da:
-Hai già cambiato l'immagine del profilo? Hai aggiornato il tuo status? Cosa aspetti a farlo!?- urlò senza nemmeno darmi il tempo di rispondere.
-Becky, un attimo. Se tu continui ad urlarmi nelle orecchie non credo riuscirò a farlo presto..- risi dolcemente.
Lei sospirò, ridendo ancora.
-Va bene, ora chiudo. Tu sbrigati!- disse prima di riattaccare velocemente.

Dopo aver aggiornato lo status, cambiato l’immagine del profilo ed inviato/accettato alcune richieste d’amicizia potevo finalmente navigare felicemente online aspettando che qualcuno mi scrivesse qualcosa in bacheca, come d’altronde si facevano tutti.

«| 1 notifica |
Lea Brown: ‘non sapevo che anche i nerd sapessero dell’esistenza di questa chat.»


-Puttana.- trillai tra i denti, evitando quel cattivo commento.

18 novembre:
-Hai visto il commento di Jake sulla tua bacheca?- urlò correndo verso di me, Becky.
Il giorno prima, subito dopo aver visto il commento di Lea avevo deciso di spegnere il pc e dedicarmi ad una rilassante doccia.
-Commento?- la guardai –Passami il telefono, per favore- sbottai lasciando cadere la tracolla a terra e prendendole tra le mani il cellulare.

«| 6 notifiche|
Jake Minnow: ‘si sarà iscritta a questo sito solamente per avere nuove prede con cui giocare stanotte’
| commenti: |
Ashley Born: ‘HAHAHAHAHAH, sempre che non lo stia già facendo’
[…]
»


Immediatamente alzai gli occhi dal cellulare a quelli di Becky che tutto faceva tranne guardarmi.
-Ma.. perché fanno così? Cos’ho fatto di male?- sbuffai chiudendo il cellulare e ripassandoglielo mentre tutto l’istituto, o quasi, continuava imperterrito a fissarmi e ridacchiare fra loro.
-Cos’avete da guardare?!- urlò Niall comparendo alle mie spalle.
Gli sorrisi prendendo la sua calda mano per poi entrare nella sala d’informatica.

20 novembre:
«| 14 notifiche|
 Lea Brown: ‘Ho saputo che la nostra piccola, dolce ed indifesa Cicciobomba è incinta. Chi sarà lo sfortunato?
| commenti: |
James T:  ‘Secondo me sarà trans, con una mamma come quella!’
Clodette S:  ‘Trans? Quel povero bambino nascerà senz’altro depresso’
Ashley M:  ‘Incinta? Cioè, mi state dicendo che qualcuno ha avuto il coraggio di farsi quella Palla di Lardo?
Niall Horan: ‘Lasciate in pace la mia ragazza! Non è ne incinta e tanto meno una palla di lardo
[…]
»

Continuavo imperterrita a leggere insulti su insulti, prediche su prediche, commenti su commenti e tutto ciò non faceva che peggiorarmi la situazione.
-Becky..- sussurrai piangendo al cellulare.
-Arrivo subito, Mar.- rispose lei riattaccando il cellulare.

24 novembre:
-Martine! Martine!- la voce di Becky interruppe la mia colazione in mensa.
Ingoiai frettolosamente il biscotto per poi alzare lo sguardo su di lei.
Quest’ultima impugnava il suo cellulare porgendolo verso di me, come ad invogliarmi a leggere il contenuto.
Lo presi, sospirando.

«| 26 notifiche |
Jake M: ‘Vedete questa parodia! Risate assicurate: *video-allegato*»

-Mar, vedi il video.- mi suggerì lei.
Immediatamente cliccai sul link del video che, dopo qualche manciata di secondi, si aprì:
«Ehi, ciao! Sono Martine Prince, ma per stanotte sarò la tua finta moglie.
Spero non ti dispiaccia se sono incinta, valgo solamente 5 dollari!
» disse la prima figura, probabilmente imitando me.
«5 dollari? Ma se puzzi di pesce marcio, andiamo!» urlò la seconda figura.
«Facciamo 2 dollari?» rispose l’altra.
Il video finì con il viso disgustato del ragazzo e le risate di sottofondo di coloro che registravano tutti.

«| commenti: |
Ashley: ‘Ho sempre saputo che era capace anche di vendersi. AHAHAHAH’
Kegan: ‘Siete fantastici! Credo che farò una colletta per comprarle un profumo.’
Stefan K: ‘Sento la sua puzza da un video, povero bimbo.’
Becky: ‘Smettetela immediatamente! Martine non è né incinta e né tantomeno puzza, curatevi!
Julien: ‘Persone come lei non meriterebbero di vivere per niente al mondo.
[…]»


Mi lasciai letteralmente cadere sulle ginocchia, piangendo ed implorando Becky una soluzione.
Perché tutti mi odiano? Perché? Cos’ho di male?

27 novembre:
-Niall, stasera andiamo insieme al ballo?- sorrisi avvicinandomi al mio ragazzo.
Lui di tutta risposta mi spostò le braccia dalle sue, guardandosi attorno assorto nei suoi pensieri.
Quando si accertò che nessuno aveva visto la scena si voltò verso di me, liquidandomi con un:
-Io.. non voglio, mi dispiace.- rispose e potrei giurare di averlo visto piangere.
Non riuscii a rispondere, ma solamente a correre via piangendo.
Non voglio rimanere sola.

«| 39 notifiche |
Niall Horan:
‘L’ho lasciata. Io non sono il fidanzato di una puttana, ok?
| commenti: |
Lea: ‘
Finalmente l’hai capito, amico.’
Jake: ‘Almeno era brava a letto?’
James: ‘Secondo me ha l’AIDS.’
Becky: ‘Smettetela, coglioni!’
[…]»


Piangevo, mi sentivo sola. Distrutta. Mi sentivo odiata e faceva malissimo.

Martine Prince: ‘Perché inventate storie su di me che non sono vere? La mia vita è più sociale della vostra?’
risposi chiudendo di scatto lo schermo del pc in attesa che tutto quello finisse, immediatamente.

2 dicembre:
-Becky non ti fai sentire da due giorni..- sospirai parlando al cellulare con la segreteria telefonica
–Non voglio perdere anche te. Ho perso Niall, ho perso tutti i miei amici.. mi rimani solo tu.- conclusi riattaccando dopo una breve esitazione.

«|46 notifiche |
Becky H: ‘Ora è sola e lo sarà per parecchio tempo’.
| commenti: |
Ashley: ‘Hai fatto la scelta giusta.’
Jake: ‘Il bambino è femmina o maschio?’
James: ‘E’ vero che non si lava da due mesi?’
[…] »


Chiusi il pc mentre lacrime che racchiudevano dolore, frustrazione, depressione, scendevano lunghe e calde contro la pelle limpida delle mie guance.
Sono così diversa da voi? Merito tutto quest’odio?

10 dicembre:
-Ehi Martine, dove stai andando?- mi urlò mia madre.
-Fuori. Torno presto.- esclamai uscendo con in mano il mio computer portatile.

«| +55 notifiche| »

Quella volta evitai di leggere gli insulti e tutti i post nella mia bacheca.
Mi asciugai svariate lacrime e accesi la telecamera, cominciando a parlare:

-Sono io, Martine. Oppure preferite chiamarmi Puttana, Troia, Cicciobomba?
In realtà non so il perché sono qui a parlare con uno schermo di un pc.. ma so che peggio di così non potrebbe andare.-

Mi ritrovo per le vie di New York in cerca del primo ponte a disposizione.
Mi voglio sentire libera, per una volta.

-Quel maledetto giorno, il 17 novembre mi sono iscritta a questa chat.
Sapete una cosa? Se solo avessi saputo prima che mi avrebbe recato tutto questo dolore non l’avrei mai fatto.-

Non ho mai ascoltato mia madre, aveva ragione.
Internet è pericoloso. Ti rovina la vita, e l’ha fatto con me.

-Il 18 novembre ho avuto una notifica, una di voi mi aveva chiamata ‘Puttana’.
Perché? Cos’ho fatto di male?-

Mi sento così male. Tutto questo dolore mi uccide ora per ora, minuto per minuto.

-Il 20 novembre avete detto in giro che ero rimasta incinta e mi avete discriminata.
Fa malissimo, ve lo giuro.-

Forse me lo sono meritato.
Forse davvero sono uno schifo.

-Il 24 avete fatto girare sulla mia bacheca un video-parodia dove dicevate che io mi vendevo a 5 dollari.
Mi sono sentita un oggetto. Mi sono sentita sfruttata ed umiliata da tutti.-

Faccio così schifo?

-Il 27 avete avuto la vostra più grande soddisfazione.
Niall mi ha mollato ed è andato via, con lui anche la mia felicità ed il mio cuore.
Per la prima volta oltre ad essermi sentita triste, ferita ed umiliata.. mi sono sentita anche sola.
Il 2 dicembre anche la mia migliore amica mi ha abbandonata. Forse sono troppo diversa per essere accettata. Non è così?-

Eccomi arrivata al ponte.
Mi poggio con le gambe contro la ringhiera e sento subito il vuoto sotto la superficie delle mie dita.
Mi sento così leggera.

-Oggi, 10 dicembre, ho capito tutto.
Ho capito perché ce l’avete con me e perché mi umiliate così.
Lo fate perché mi odiate.
Prima non sapevo il perché di tutto quest’odio, ma ora lo so.
Lo so perché ora mi odio anch’io.-

Guardo l’acqua gelata di questo dicembre che sembra ancora più buia, ma vedo una piccola luce.
Vedo che dentro quell’acqua ogni sofferenza potrà cessare.
Vedo la mia salvezza.

-Beh, credo che ora non ci sia nient’altro da dire.
..Ad-Addio.-

Chiudo gli occhi dai quali escono svariate lacrime calde.
Sono pronta.
Tre secondi e le lacrime calde si mescolano con il gelo del fiume sottostante.
Mi sono buttata e sto per morire.

Sono felice così. Ho smesso di soffrire.
..Sono forte?

Probabilmente il mio atto sarà andato invano.
Le persone non avranno nemmeno contato la mia assenza, meglio così, perché io voglio essere dimenticata piuttosto che essere ricordata come: troppo bassa, troppo grassa, troppo antipatica, troppo questo, troppo quello.

La società mi ha ucciso.
Il cyber-bullismo è qualcosa di forte che può sconfiggerti e distruggerti la vita.
Non rischiare come me. Cancella e dimentica coloro che ti insultano.
Loro.. non sono nessuno.

 
Note dell'autore:
Sono ancora qui con un'altra tematica importante e purtroppo poco
conosciuta: il cyberbullismo.

Voglio ribadire che la parte di Niall non è assolutamente
riferita a lui, non voglio offenderlo o nient'altro.
Era solo per inserirla nel fandom degli oned!
Spero vi piaccia.

-vostra, Martina. 
  
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