Anime & Manga > Death Note
Ricorda la storia  |      
Autore: Claire Piece    20/12/2012    1 recensioni
“Ti da fastidio stare qui con me…ora che ho così tanta paura?” Alzo il mio sguardo per vedere la sua reazione.
Voglio guardarlo.
Abbassa gli occhi e il volto su di me, pochi centimetri separano i nostri profili.
“No, assolutamente, non mi dispiace affatto. In parte capisco le tue paure, sono molto simili a quelle che avevo io, più di quanto tu possa immaginare. Altrimenti non sarei qui a consolarti o forse ci provo un po’ di gusto nel farlo e poi ora che per il mondo terreno sono morto, ho tempo per fare qualsiasi cosa. Tutto tranne che dormire. Non è cambiato poi molto. Non trovi che ci sia del comico in tutto questo?” Un leggero sorriso sarcastico si fa strada sul viso freddo di L.
L visto da me nelle riflessioni tra la realtà e l'illusione di una fredda mattina d'inverno.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                               


                                   Pensieri su di Lui

 

 

 

Ogni notte vengo svegliata dalla mia angoscia, dalla paura stessa di vivere.

Tutto mi si concentra nello sterno.

Ovviamente in psicologia si chiamano stati ansiosi, ma io preferisco spogliarli dalle diagnosi scientifiche ben precise, che spesso fanno tutto tranne che farti stare meglio.

E se in una fitta finisse la mia esistenza? Che qualcuno venga da me! Che qualcuno venga ad abbracciarmi e confortarmi. Ora! A chi sto implorando maledizione?!

Lo so chi sto invocando e non potrà mai essere con me.

Giro e rigiro nel letto percependo il calore delle spesse coperte e trapunte sovrapposte pesantemente l'una sopra l'altra. Chiudo gli occhi stringendoli forte, affondo le mie sottili dita nel cuscino sentendone la felpata consistenza.

Ti prego, ti prego vieni da me. Ho bisogno della tua presenza ora più che mai, altrimenti sento che non mi sveglierò questa mattina.

Nella confusione mentale affiorano le voci delle persone e personaggi che hanno abitato i miei semi-sogni minuti prima, una trasmutazione onirica tra sogno e incubo, e nonostante io mi sia destata, sentita in salvo, ora mi tormentano silenti, creandomi un denso malessere interiore.

E' come se dentro mi stessi macchiando di nero.

<< Hai visto! La sua ragazza e si dice possa essere Kira! >>

Quanto ho profondamente sofferto sentendo quell’accusa venire dritta, dritta dal mio stesso inconscio. Un’onta che non avrei mai voluto sentir buttare sulla mia persona.

Avevo le mani strette in delle gelide manette d'acciaio mentre venivo condotta in non so quale luogo, ma quello che mi preoccupava non era quella condizione di pre-prigionia, non era la sensazione di una bruciante corrosione sui miei polsi circondati dal ghiacciato metallo; quello che mi angustiava era l’immagine di me riflessa nei suo occhi mentre mi avrebbe interrogata; quei suoi buchi neri mi avrebbero assorbita completamente, stretta, chiusa, stritolata finché non avrebbero ottenuto quello che volevano sapere, questo a prescindere dal rapporto che ci legava in quel sogno.

Ora col senno di poi, se quella visione onirica non fosse stata interrotta dal mio brusco ma lento risveglio, so che avrei affrontato il suo sguardo irremovibile e intimidatorio, avrei lottato com'è nella mia natura. Io odio essere vittima di un'ingiustizia e avrei dimostrato, che non solo ero innocente, ma che sono sempre stata con Lui.

Con nessun’altro e in nessun’altro potrei credere come credo in Lui.

Apro gli occhi, lo spicchio di finestra non completamente chiusa dalle tapparelle, lascia passare l’evanescente luce dell’alba invernale.

Il colore che domina la mia stanza è un blu brillante e nebbioso.

Richiudo le palpebre lenta come se iniziassi a sentirmi sedata.

Voglio pensarti e basta.

“Mi chiedo ancora perché ti lasci andare a questi pensieri negativi. Sei brava a nasconderli a tutti, ma non puoi a te stessa. Dovresti smettere di rimuginare in questa maniera. Sai che può andare meglio di così.” 

Eccoti sei comparso nei miei pensieri.

Non sei una figura netta, eppure il tuo corpo  richiuso in sé stesso sprofonda tra il mio cuscino e il letto, le tue mani sono posate leggere sulle tue ossute ginocchia, la tua maglia candida riflette, come quasi fosse realtà, la luce bluastra che c’è nella mia camera, i tuoi piedi nudi affondano sulla morbida imbottita celeste sbiadito.

Accostandomi per rannicchiarmi vicino a te L, sfioro il ruvido tessuto dei tuoi jeans chiarissimi.

Che strano riesco a percepirlo, toccarlo perfino.

“Come se non sapessi che il tuo cervello può creare anche allucinazioni. Il fatto è che non so cosa sono quando finisco qui con te.”

Come al solito L vuoi delle risposte nitide. Almeno adesso che non sai cosa sei e nemmeno io so cosa tu sia, lasciati andare.

“Perché devi sempre  essere così poco romantico.”  Assonnata strofino la mia guancia alla sua spalla morbida ed insieme salda.

“Perché lo sai benissimo che potrei non essere qui con te e sai anche benissimo che non sono avvezzo a questo…” L nervosamente inizia a torturare il suo pallido e pieno labbro inferiore con il pollice.

“Ti da fastidio stare qui con me…ora che ho così tanta paura?” Alzo il mio sguardo per vedere la sua reazione.

Voglio guardarlo.

Abbassa gli occhi e il volto su di me, pochi centimetri separano i nostri profili.

“No, assolutamente, non mi dispiace affatto. In parte capisco le tue paure, sono molto simili a quelle che avevo io, più di quanto tu possa immaginare. Altrimenti non sarei qui a consolarti o forse  ci provo un po’ di gusto nel farlo e poi ora che per il mondo terreno sono morto, ho tempo per fare qualsiasi cosa. Tutto tranne che dormire. Non è cambiato poi molto. Non trovi che ci sia del comico in tutto questo?” Un leggero sorriso sarcastico si fa strada sul viso freddo di L.

Io rido sommessamente e continuo a guardarlo rapita per poi richiudermi tra il suo collo e spalla, ma non voglio addormentarmi proprio adesso che c’è Lui qui con me.

Rimaniamo fermi a osservare ognuno nella stessa direzione ma con soggetti diversi, io i miei libri, la spazzola e lo specchio poggiati sulla scrivania ed L ipnotizzato dalla luce sempre più chiara del giorno imminente.

“Sai cosa ho sempre pensato?” Esordisco placida.

Sento muoversi L e riportare la sua attenzione su di me  con voce ovattata, allettante e al contempo incuriosita “Che cosa?”

“Ho sempre pensato che tu non dormissi, non solo perché amavi dedicarti al tuo lavoro e passione, ma perché tu avevi paura. Paura di sognare come ce l’ho io ora. Avevi il mio stesso timore nel chiudere gli occhi. Sono convintissima, che tu L, abbia avuto una cicatrice davvero profonda, peggiore della mia. Forse talmente devastante da non volerti far più affrontare il sonno, perché sapevi che sarebbe tornato tutto a galla…” poi chiudo gli occhi e proseguo “ non sai quanto io preghi tutte le notti per vederti. Supplico perché tu impedisca alla brutte cose di tornare su…” mi stringo di più a Lui e respiro quello che credo essere il suo profumo vanigliato “Quindi L, ti capisco e forse odi e odiavi sentirti così. Perciò appaghiamoci vicendevolmente, tu farai visita a me ed io a te nei miei sogni.”

Non mi risponde, rimane in apparenza impassibile, mi sembra di sentirlo irrigidirsi e abbassare lo sguardo. Lo sento vulnerabile, sollevandomi di poco, sento il mio cuore essere preso dalla tenerezza, quella che solo Lui sa richiamare su di me e gli bacio delicatamente la guancia.

Adagio i suoi occhi abbassano e alzano le palpebre, le sue occhiaie sembrano schiarirsi al riflesso del giorno ora mai prossimo, ma non ancora dominante nell’atmosfera circostante. Sorride lieve, poi torna neutro, anche se  non del tutto; una qualche forma di positività gli è rimasta addosso.

“Ora dormi. Per te le ore di sonno sono ancora importanti ed io appena il sole inonderà la tua stanza sarò già sparito e se non vuoi vedermi svanire di nuovo, chiudi gli occhi e vedrai che domani ci rivedremo ancora.” Mentre più  basso si rivolge a me, mi lascio subito persuadere dalle sue parole. Sentendomi al sicuro serro i  miei occhi e continuo a sentirlo finché il sonno non mi rapisce, ma prima di lasciarmi trascinare del tutto nell’oblio, mi rivolgo a Lui flebile “Non è un bugia, vero? Tu mi credi L?”

“No, non ho motivo di mentire e non torturati inutilmente, lo so che non sei Kira. Ora dormi.” Mi bisbiglia ancora caldo e rassicurante sulla testa.

Serena cado giù, certa di essere stata capita e che mi abbia sempre creduta innocente. Certa che in fondo Lui, allucinazione o fantasma, sia venuto da me perché mi è affezionato, che tenga a me e mi voglia davvero un po' di bene.

 

 

 

Ciao a tutti miei lettori, lo so che questa è la mia ennesima One Shot su L e so che vi sarete stufati di leggere sempre la solita minestra riscaldata ahahahah XD.

Ma sarà l’aria natalizia, sarà che ho sofferto davvero di attacchi d’ansia e panico, che ho voluto condividere il mio disagio per far capire che non è semplice vivere, nel senso più completo della parola, per chi soffre di certi stati ansiosi.

Crederete che sono pazza lo so, ma L a volte è la mia cura quando nel bel mezzo del sonno vengo presa da questa pesante sensazione.

So che è stupido scrivere qui di certe cose, ma se posso essere d’aiuto anche ad altre persone che ne soffrono o ne hanno sofferto, condividendo i miei pensieri e unendoci un pizzico di positiva fantasia, romanticismo, per me sarà davvero un grande piacere e soddisfazione.

Di proposito non ho lasciato né un nome, né una descrizione della protagonista, perché potrebbe essere chiunque; posso essere io, tu che stai leggendo o qualunque altra ragazza.

Vi ringrazio di essere venuti qui per leggere e spero di non avervi tediato.

Vi abbraccio e vi mando i più grandi auguri di Buon Natale, passate delle bellissime feste e spero presto di aggiornare anche la mia Wrong Direction ;).

 

Baci enormi a tutti dalla vostra KiaraAma

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Death Note / Vai alla pagina dell'autore: Claire Piece