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Autore: SeaweedBrain    20/12/2012    3 recensioni
Ormai è passato un anno dalla caduta di Crono, e tutto sembra essere tornato al suo posto.
Purtroppo le cose non vanno esattamente come tutti si aspettavano, niente e vissero felici e contenti! Un nuovo enorme numero di ragazzi arriva al campo, e questo rivelerà nuove sorprese al gruppo di ragazzi, intanto nuova minaccia incombe sul mondo degli Dei e quello degli Uomini, più spietata e più potente di prima!
E' il tempo per Percy ed i suoi amici di tornare a lavoro...
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ancora non riuscivo a credere ai miei occhi, ma riconobbi i lavori in corso che c’erano al momento ai vari tempi che ho quasi distrutto insieme a Luke lo scorso anno. Molti erano sorpresi, ma nessuno poteva essere rimasto a bocca aperta quanto mia sorella e gli altri ragazzi arrivati quell’anno. Intimai molto poco gentilmente a Katniss di alzarsi dal mio braccio perché iniziava a farmi male.
-Wow, non ci credo… cioè, siamo sull’Olimpo?- domandò quella alzandosi di scatto mentre si toglieva la terra dai vestiti. Eravamo arrivati esattamente fuori dal luogo in cui si riuniva il consiglio degli Dei, in un ampio giardino. Intanto le ninfe iniziavano ad avvicinarsi per aiutarci, e Poseidone non smetteva di sorridere mentre vedeva le reazioni di mia sorella e degli altri ragazzi alla vista di quel posto.
-E’… l’Olimpo!- esclamai ora amia volta alzandomi e mettendomi accanto a lei, per la prima volta da quando eravamo partiti aveva l’aria felice.
-Che l’anno scorso avete quasi distrutto… precisiamolo!- sentii la voce di Ade arrivare alle mie spalle con una sorta di ghigno malefico stampato sul volto.
Intanto Nico era l’unico che era riuscito ad arrivare in piedi, realmente, tutti quanti gli altri ragazzi erano finiti a terra l’uno addosso all’altro. Non smettevano di parlare e di ridere. L’unico un poco meno scherzoso era Zeus, ma questo era normalissimo. Summer si stava rialzando ed aiutava ad alzarsi anche i ragazzi che erano andati con loro, sorrideva, ma non sembrava essere al settimo cielo.
-Ci siamo tutti quanti?- domandò serio il signore degli Dei sistemandosi il competo in giacca e cravatta.
Svariati “Si” arrivarono dai vari Dei, ma controllando bene erano tutti la sani e salvi, i ragazzi che si facevano aiutare dalle ninfe e Dei tipo Apollo che sistemavano il ciuffo scombinato dal viaggio o Afrodite la gonna.
-Ottimo, allora, possiamo anche recarci nella sala per il Consiglio in sessione straordinaria!- proclamò allora Zeus guardandoli uno ad uno –E voglio che siano presenti anche i ragazzi di quest’impresa, ed anche i rispettivi capocabina giù al Campo, dobbiamo iniziare a dare nuove direttive!- in quel momento mise una mano sulla spalla di Summer ma la tolse velocemente per poi voltarsi ed iniziare ad andare verso la sala dei Troni.
Mio padre non poté fare a meno di sorridere ed iniziò ad avviarsi anche lui verso la sala, seguito da tutti gli altri Dei che iniziavano ad assumere le loro forme giganti.
Così fui raggiunto in men che non si dica da Annabeth, ma Atena mi lanciò un’occhiata fulminante… la lasciai andare avanti insieme a Katniss mentre attendevo gli altri ragazzi che si avvicinavano leggermente alla porta della sala per origliare, ovviamente gli Stoll erano in prima fila ghignanti.
Mia sorella era davanti a tutti seguita dalla sua amica Summer, ed insieme ad Annabeth si avvicinavano al centro della sala.
Gli Dei ripresero le loro comuni pose sui loro rispettivi troni, così iniziai ad avvicinarmi a loro.
Quando tutto e tutti erano a loro posto, il signore del cielo si schiarì la voce dicendo:
-Ottimo, tralasciamo i discorsi di presentazione e benvenuto, già vi conosciamo…- tagliò corto lui capendo che forse c’era il problema che qualcuno non si ricordava di tutti quanti.
-Allora, Katniss, se non sbaglio l’impresa era stata affidata a te…- iniziò mio padre guardandola. Eravamo tutti quanti schierati al centro della sala.
-Si…- ribattè lei.
Una volta tanto sembrava aver perso la sua solita faccia tosta, almeno con mio padre, ed almeno in questi primi tre minuti di riunione.
-Allora, diteci cosa è successo di preciso…- la invitò Zeus a parlare.
-Okay, ammetto che mi ero nascosta nell’armadio, ma l’impresa l’ho ottenuta lealmente, mi sono proposta e… e sono partita con loro, anche se all’inizio non li volevamo con noi..- aggiunse indicando me, Grover, che tremava, e Nico –Però ci hanno dato una mano, prima sull’autobus del terrore con i lestrigoni, gli stessi del campo, poi con le nereidi che ci inseguivano, poi siamo scappati e siamo finiti in un App Store, ma era un covo dei lotofagi, poi siamo usciti di la volando grazie a Sum... e poi ci hanno presi, cioè Urani.. voglio dire Urano ci ha catturati!- disse tutto d’un fiato lei senza spiegare bene.
-Cosa? Chi ha fatto volare chi?- domandò ora Apollo in quel momento abbassandosi gli occhiali da sole mentre ci squadrava con un sorriso.
Tutti quanti indicammo Summer che arrossì e poi ci guardò male.
-Me l’ha detto Annabeth come poter fare… io ci ho provato ho cercato di controllare le correnti d’aria…-
-Giusto, perché applicando una spinta uguale e contraria al vostro peso, potevate rimanere sospesi in aria, ottimo lavoro figlia mia!-
Zeus ci guardò quasi sorpreso inarcando un sopracciglio.
-Non male considerando il fatto che hai saputo di tutto questo in meno di un mese…- rimasi particolarmente colpito da quelle parole mentre si toccava la barba ma poi tornò serissimo e disse –Ditemi di Urano, invece!-
Questa volta tutti indicarono me ed allora feci un passo in avanti dicendo
-E’ tornato…-
-Molto perspicace da parte tua Jackson, come se non l’avessimo già capito!- esclamò Ares dalla sua poltrona mentre mi osservava ghignando.
-Già… è in forze ed abbiamo parlato, è deciso a venire qua per riprendersi il suo trono!- spiegai ignorando le risatine dei fratelli Stoll dietro.
-Tipico di quel vecchio…- ribatté allora Dionisio in fondo alla sala –Tipico di tutti quanti!-
-Quindi quello che avevi visto tu, Apollo, era vero!- disse mio padre rivolto verso Apollo che era più interessato che mai all’argomento.
-Tutto quello che dico io si avvera, in duemila anni ancora non l’avete capito?- chiese quello quasi esasperato alzando le braccia al cielo in un gesto plateale –Devo comporre un haiku…-
-No… hem, voglio dire, si tu pensaci Apollo, e noi sbrighiamoci a chiudere questo consiglio prima che inizi!- disse invece Ermes che aveva iniziato ad usare il suo caduceo in versione cellulare.
-Concordo con Ermes, vi prego evitiamo le poesie!- aggiunse Artemide lanciando un’occhiataccia al fratello che già era intento a parlare fra se e se facendosi i complimenti da solo per come era riuscito in una rima.
Tornai con lo sguardo a mio padre che era seduto sulla sua sedia da pesca mentre ci osservava attentamente.
-Quindi: Urano e tornato e la sua protezione è attiva, il vostro campo è stato distrutto e voi ora siete qua sull’Olimpo, diciamo che siamo in fase d’allerta!- spiegò Zeus serio.
-I ragazzi saranno costretti a rimanere.. qua, sull’Olimpo.. insieme a noi?- domandò quasi timidamente Era mentre si accarezzava il vestito quasi con fare materno, era la prima volta che la sentivo prendere parte ad una delle discussioni in quella sala.
-Si… i ragazzi devono rimanere qua, non potevamo di certo lasciarli al campo…- ribatté Ade da in fondo alla sala attirando l’attenzione su di se –Per quanto io possa risultare… come dire, il cattivo della situazione, ho un cuore ed ho un figlio che teneva al campo quanto i vostri dolci pargoli, quindi si i ragazzi andavano salvati, ecco perché mi sono unito alla causa!-
-Com’è dolce da parte tua Ade, mostrarci questi sentimenti, non è che ti sei rammollito un poco da quando vivi con Persefone?- domandò sghignazzando Ares.
-Sicuramente molto meno da quando tu accompagni in giro Afrodite? Cioè siete diventati i nuovi BFFE?- chiese ironico il dio dei morti.
Nico voleva seppellirsi dalla vergogna per le parole di Ade, io e gli altri invece cercavamo di trattenere le risate.
-Zio Ade, ti prego, non siamo qua per prendere in giro Ares, cioè lo sappiamo tutti che è un poco al di sotto della media per quanto riguarda il livello intellettivo…- intervenne Atena con il suo solito tono pacato e con i suoi occhi grigi che cercavano di far ragionare gli Dei.
-Si appunto non siamo qua per.. ehi mi hai offeso con uno dei tuoi soliti giri di parole?- scattò Ares.
-Direi di si, ma non importa, Ade ha ragione noi è come se fossimo BFFE..- aggiunse Afrodite con il suo solito tono gentile e pacato.
-Ma che diavolo vuol dire BFFE?- chiese ora Efesto abbastanza confuso quanto tutti noi.
-Best Friends For Ever!- esclamò Afrodite raggiante.
-Ecco ho trovato “Salvo i ragazzi, in cielo e terra, e batto il Nonno”-
-E’ di sei l’ultimo verso…- lo corresse subito Artemide alzando gli occhi al cielo –E poi il “Nonno” per chi sta?-
-Urano ovvio! Non dobbiamo sconfiggerlo? Si… lui non è nostro Nonno? Si... quindi Batteremo il nonnetto!- spiegò Apollo ora ridendo soddisfatto.
Ecco a quelle paroleio e gli altri iniziammo a ridere, ma anche gli altri Dei fecero dei sorrisetti qua e la. Katniss a momenti crollava a terra dalle risate e si reggeva a Summer che era messa quanto lei. Annabeth cercava di trattenersi perché c’era sua madre che la guardava ed io dopo un poco tornai normale. Anche Apollo rideva compiaciuto della sua opera.
-Ma sono sempre così queste riunioni?- domandò Katniss ad alta voce.
-SI!- esclamarono gli Dei esasperati in coro.
-Signori, siamo qui per discutere di questioni importanti, non certo per prenderci in giro o per scrivere poesie, tornando a noi… i ragazzi devono alloggiare qua sull’Olimpo da qualche parte!- lo sguardo di Zeus si posò immediatamente su Ermes, lui accoglieva i viandanti e cose simili, ma come avrebbe fatto con cinquanta semidei?
Quello tossicchio e si appoggiò allo schienale della poltrona dicendo
-Sarebbe un vero… piacere… poter ospitare tutti i ragazzi, però al momento ho centinaia di scatoloni ovunque a causa di una serie di merci che ancora non ho spedito, non avrei dove metterli!- spiegò immediatamente lui mentre dal suo cellulare sentii due voci dire “E’ vero ha ragione…” “E’ abbastanza sfaticato in questo periodo, non mi porta nemmeno i ratti” “Zitto George, sono in riunione” “Ma hai parlato per prima tu!”
-Cos’erano quelle voci?- domandò allora Summer verso di lui abbastanza colpita.
-Soltanto George e Martha!- rispose lui con un sorriso andando a mettere la vibrazione.
-Uh, sembravano simpatici!- aggiunse mia sorella.
-A te tutto sembra simpatico, merluzzo!- dissi verso di lei.
-Signori, lasciate che vi salvi dalla situazione ancora una volta…- disse nuovamente Ade sorridente, era abbastanza inquietante –Nonostante io sia costretto a vivere nel Tartaro per controllare tutte le anime e bla bla bla… vi ricordo che anche io ho un palazzo qua sopra!-
-Anche io, Ade hai proprio ragione, io posso continuare a vivere ad Atlantide, e così i ragazzi possono andare nel mio palazzo che è pressoché vuoto!- esclamò allora Poseidone balzando in piedi e sistemandosi il suo cappello da pesca.
-Io invece pensavo di venire a vivere qua sopra io e mandare i ragazzi giù al tartaro a fare compagnia alle furie, ma la tua idea fratello penso che piacerà di più!- esclamò Ade ghignando.
-Tipo simpatico tuo padre!- disse di soppiatto mia sorella a Nico.
-Uh, non sai quanto!- disse quello sorridendo.
-Io penso che dicesse sul serio…- ammise Summer.
-Io penso pure!- esclamai a mia volta la in mezzo.
Un colpo di tosse allora ci fece tornare in silenzio, in fondo gli Dei stavano decidendo della nostra sorte… come sempre.
-Quindi voi sareste disposti ad ospitare i ragazzi? Perfetto allora, le cose si sistemeranno, ma badate bene le attività che facevate al Campo non finiscono di certo qua, dovrete continuare ad allenarvi, e tu Dionisio dovrai continuare a controllare che svolgano un ottimo lavoro, anzi farete anche qualche lezione speciale con qualcuno di voi!- disse Zeus serissimo andando ad indicare gli Dei che annuirono.
-Yuppie… che meraviglia, e dire che speravo si potessero prendere un periodo di riposo!- disse ironico Dionisio sbuffando.
-No niente riposo, già sono abbastanza rilassati perché hanno battuto Crono, devono rimettersi in forma, domani mattina sveglia alle sei, corsetta veloce intorno alla montagna, poi allenamento con la spada di mattina, attraversata del ponte della morte per pranzo…-iniziò a vaneggiare Ares trascrivendo queste attività su un foglio di carta che ha tirato fuori dalla tasca.
-Sono tutti tuoi, Ares!- esclamò Dionisio sognante.
-Niente cambi, al massimo allenamenti speciali, ed adesso direi che è tutto!- sentenziò ora Zeus allargandosi il nodo che aveva alla cravatta.
Ecco che avevamo finito…. Almeno così pensavamo.
Scambiai un rapido sguardo con gli altri, dopo tutto quello che ci era successo, forse questa era stata la notizia migliore della giornata.
Mio Padre già si era iniziato ad alzare.
-Perfetto, allora posso dire che il Consiglio di oggi è a…- ma Zeus non riuscì a finire la frase perché qualcuno si alzò in piedi e disse con voce parecchio stridula.
-NO! Non possiamo concluderla così!- era Afrodite. I capelli, che al momento mi sembravano biondi, le ricadevano sulle spalle in ordinati boccoli, così catturò su di se tutta la nostra attenzione (qualcuno, non faccio nomi ma dico solo che ha gli zoccoli, si mise pure a sbavare)
-Cosa? Perché mai questo No, mia cara?- domandò il signore degli Dei verso di lei.
-Nessuno se ne ricorda? Davvero nessuno di voi?- domandò ora quella alzando le spalle guardando gli Dei uno ad uno.
Non avevamo idea di quello che volesse dire Afrodite, ma sembrava alquanto dispiaciuta nell’aver appreso quel fatto.
-Cosa dovremmo ricordarci, Afrodite?- domandò allora Artemide cercando di non sbuffare troppo davanti a lei mentre si scostava i capelli dietro il suo cerchietto argentato.
Quella allora con gesto melodrammatico avanzò verso di noi, e la cosa non poteva che metterci a disagio, almeno a me.
-Vi ricordo che l’ultima volta che tutti i semidei si sono ritrovati riuniti sull’Olimpo è successo qualcosa d’importantissimo…- iniziò a dire lei con un sorrisetto.
-Hanno combattuto contro Crono, forse?- chiese Atena abbastanza sospettosa.
-No, quello è stato un caso... io intendo dire, l’ultima volta che siamo stati noi stessi ad andarli a prendere, senza nessun’auto invito da parte loro!- esclamò allora la Dea dell’Amore iniziando a passeggiare avanti ed indietro mentre faceva ondeggiare il suo meraviglioso vestito.
-Hanno composto un poema in nostro onore?- domandò Apollo, ma chiaramente non era così.
-Andiamo, ragazzi, cercate di ricordare… è stato un vero e proprio evento… ed è avvenuto moltissimi anni fa quando ancora eravamo in Grecia, e Crono aveva spazzato uno dei loro maggiori Campi!- ammise quella sempre sorridente, man mano che ci girava intorno vedevo a tratti i suoi capelli cambiare sfumatura di colore, proprio come l’abito e poi si fermò accanto a me e mise una mano sulla mia spalla e su quella di Nico.
-Ti prego, Afrodite…penso di avere capito, e già ti dico No!- intervenne la Dea della saggezza alzandosi in piedi mentre i suoi boccoli scuri le ricadevano sulle spalle.
-Afrodite, ti prego spiegaci pure...- disse invece Zeus stranamente calmo verso la dea.
-Il Ballo!-
Ecco che quella parola mi aveva appena fatto venire un ictus. Mi fermai istintivamente, penso che smisi anche di respirare per qualche secondo, e poi finalmente ebbi il coraggio di alzare lo sguardo verso Zeus che aveva abbassato la faccia disperato quasi.
-Già… me l’ero completamente dimenticato del ballo…- ammise lui.
-Che COSA? Ballo? Ehi questo non c’era nei piani!- esclamò mia sorella allarmata da quelle parole esattamente quanto me.
-Andiamo Afrodite è avvenuto migliaia di anni fa l’ultima volta…- disse invece Atena serissima.
-Appunto perché è stato un evento importantissimo, non possiamo non rispettare queste tradizioni, e lo sai bene pure tu. E’ un evento importante il fatto che tutti quanti siamo riuniti qua… e quindi dobbiamo fare questo Ballo!- disse Afrodite euforica mentre sorrideva ammaliante.
-Su questo hai assolutamente ragione, mia cara… però non so, come dovrebbero prenderla i ragazzi!- mugugnò il divino.
-Male…-
-Molto male!-
-Io non sopravvivrei!-
-Sono tutte sciocchezze, ricordate l’ultima volta che cos’è successo? E’ stato divertentissimo e stupendo e meraviglioso… ed adesso che abbiamo molte più possibilità... ti prego Zeus!- fini con l’implorare, Afrodite mentre si avvicinava con uno dei suoi finti sguardi tristi.
Zeus sbuffò, ma chiaramente nemmeno lui era del tutto immune alle sue parole.
-D’accordo, votiamo… se raggiungiamo la maggioranza, il ballo si farà!-
Quella saltò dalla felicità e poi si andò a sedere al suo posto.
Perché quella votazione mi metteva più ansi di quando dovevano votare per la mia vita o per la mia morte?
-Allora votiamo…. A turno diremo se siete d’accordo o meno se fare il Ballo!-
Ed ecco che iniziò la votazione. Mia sorella mi stringeva la mano fortissimo, non so se volesse che si faceva il ballo o no, non si era ancora espressa. Summer era invece completamente contraria.
-Era?- domandò quello curioso.
La dea scosse le spalle e disse secca.
-Per me è indifferente, al momento mi astengo dal voto!-
-Io voto no, è una perdita di tempo!- sentenziò Atena.
Zeus fece spallucce e poi si rivolse verso Afrodite che saltò in piedi dicendo.
-Io sono per il ballo!-
-Anche io ci sto…- sentenziò Apollo con un sorriso a trentadue denti mentre si metteva gli occhiali da sole –Posso indossare la mia nuova giacca e sperimentare la nuova consolle… ovvio!- e finì alzando i pollici.
Poi fu il momento di Dionisio che non appena ci vide in difficoltà disse:
-Mhm… festa… quindi se il ballo si farà, saranno tutti vestiti… eleganti!-
Dionisio sottolineò la parola “eleganti” ed ebbi un brivido lungo la schiena.
-Si certo, li porterò io stessa a fare compere!- aggiunse Afrodite sorridente.
-Andata, io voto per la festa!-
Maledetto Signor D, quando poteva mettermi i bastoni fra le ruote lo sapeva fare benissimo.
-Ottimo, siamo a due contro uno… prossimo!-
Era il momento di Ermes, quello era invece intento a giocare con il cellulare così quando gli fecero la domanda lui disse:
-Mhm Festa? Ricordo che l’ultima volta che abbiamo avuto una festa mi sono preso mezza giornata libero dalle consegne… io voto di si, ho bisogno materialmente di riposo!- sentenziò il Dio continuando scrivere con il cellulare.
No… non potevano farci davvero una cosa simile.
Quando fu il momento di Ares ed Efesto bastò il semplice sguardo inquisitorio di Afrodite per convincerli a dire di si alla festa.
Artemide si oppose, invece, perché diceva che non avrebbe fatto bene alle sue Cacciatrici.
-Ade, tu cosa vuoi fare?- chiese Zeus, anche se aveva già capito l’andazzo della situazione.
-Io? Oh beh…sembrerà strano, davvero, ma ci sto, ora voglio vedere come se la cavano con un ballo e con lo shopping!- disse quello sorridendo.
Era una maledizione bella e buona.
-Cosa, tu sei a favore di questo Ballo?- domandò ora Demetra alquanto scettica verso di lui.
-Si… sono a favore!-
-Forse ha davvero ragione Ares, da quando stai con mia figlia ormai non vi riconosco più…- commentò quella austera.
-Andiamo donna, se voti a favore della festa.. giuro che... ti farò scendere più spesso e mangeremo più cereali e… e li darò anche a Nico, hai ragione è deperito!- disse Ade indicandolo.
-Ehi, non sono deperito!- commentò secco Nico.
-Mhm quindi dici che potrei scendere di più? Interessante….-
-E potrai anche usare tutti i fiori che vuoi per addobbare la sala ed il giardino!- aggiunse Afrodite dall’altro lato della sala per comprarsela.
Demetra allora annuì esibendo un sorriso.
-Ecco io e la donna ci stiamo e quindi… penso che abbia vinto il ballo?-
-Poseidone?- domandò Zeus ormai appoggiato allo schienale abbastanza sfatto da tutto questo.
-Direi che non è una cattiva idea vedere i miei figli vestiti un poco meglio ogni tanto!- Pure lui, ci si metteva pure lui a farmi questi stupidi scherzi.
Oh si perché continuavo a sperare con tutto me stesso che si trattasse di uno scherzo, che non dovevamo vestirci ne niente.
-Bene.. il consiglio ha deciso, il Ballo si farà, ma in fretta, vi prego, nel giro di qualche giorno vorrei tornare alla normalità!- esclamò serio Zeus.
-Si tranquillo, ho già tutto in mente, luci, musica, addobbi, fiori, oh si Demetra, dovrai aiutarmi, e per te Atena ho già in mente un abito spettacolare che s’intona con i tuoi occhi!- disse Afrodite saltando dalla gioia.
-Perfetto, ma Afrodite… non esagerare, ti prego, ora prima che qualcun altro abbia qualche geniale idea… Potete andare!-
Ovviamente Afrodite non lo stava ascoltando più da un pezzo e si era scapicollata fuori dalla sala per cercare di iniziare a preparare le cose, lo sappiamo tutti che avrebbe esagerato aveva negli occhi quella vena di follia che colpisce le donne quando hanno qualche incarico del genere.
 
Il tempo necessario che tutti si disperdevano e noi uscimmo dalla grande sala dei troni con delle facce sconvolte.
I fratelli Stoll furono i primi che ci vennero incontro con delle facce assurde.
-Quindi è vera?-
-La storia che stanno iniziando ad organizzare un ballo? Afrodite è uscita da li esaltata…-
Annuii cupo, mia sorella, Summer ed Annabeth erano ancora sotto shock per tutta la discussione.
-Quindi è vero! Finalmente le cose iniziano a migliorare, faremo un ballo!- esclamarono in coro Silena e Kevin tutti e due esultanti, Charlie lo era un poco di meno, ma comunque veder felice la sua ragazza lo rendeva felice.
Poco dopo uscirono anche Ade che parlava con Nico e mio padre che rideva alla conversazione.
-Dimmi che non dovrò realmente mangiare i cereali… dimmelo…. Dimmelo ti prego, inizio ad avere gli incubi!- gli continuava a ripetere il figlio.
-Nico, figlio mio, devi imparare che per ottenere qualcosa ogni tanto si deve pur mentire… e poi morivo dalla voglia di mandarvi a fare Shopping con Afrodite… mi sembra una più che giusta punizione per tutto! Ora andiamo al castello…-
Ci dirigemmo fra le domande generali ai due Dei verso i loro palazzi, erano in fondo alla collina dove sorgeva la sala del trono. Da un lato della strada c’era un tempo completamente in marmo, alto, con delle scanalature nella pietra sul celeste, conchiglie disegnate un poco ovunque ed una grandissima statua di mio padre davanti. Sembrava la nostra cabina del campo, solo più grande e più maestosa, ma le decorazioni e tutto erano simili. Dall’altro lato era come se si erigesse una fortezza vera e propria con tanto di torri di guardia ed un fossato. In pietra nera si erigeva il palazzo di Ade, che aveva ben chiamato Castello.
-Wow, sembra la fortezza di Harrenal!- commentò Summer a bocca aperta.
-Se non Hogwarts… o anzi… Castel Granito!- aggiunse Katniss, mentre non sapevo di che parlassero.
-Certo magari quello di Demetra è dei Tyrell, quello di tuo padre invece è dei Greyjoy e mio padre è Baratheon… ma non Robert… quello è il Signor D, lui è Stannis…-
-Uh si e Apollo è Renly… aspetta ma così voglio un Cavaliere di Fiori, ed invece noi abbiamo solo loro...- commentò Katniss disperandosi mentre abbracciava l’amica ed indicava me ed i ragazzi.
In quel momento passò Afrodite sorridente che si dirigeva al suo palazzo e ci disse sorridente:
-Ragazzi, riposatevi per bene che domani andiamo a fare Shopping!-
Mi scambiai una veloce occhiata con Annabeth e capii che non avevamo scelta.
  
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