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Autore: Glox    06/07/2007    0 recensioni
Quando due persone si separano il loro amore è il filo che li unisce e la morte una porta da varcare. Quando si trovano,allora,si spiegano le ali e si vola via. Verso un mondo migliore,per stare insieme per sempre.
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angel

Angel

Tutto passa veloce. I mesi passano veloci. Sembra ieri che tu eri qui, vicino a me. Ogni volta che mi affaccio alla finestra e vedo passare delle persone o sento delle voci maschili, penso che sei tu. Dopo mi ricordo che non tornerai mai più dentro questo appartamento.

Quando è successo tutto questo? Due mesi fa. Già. Sono passati ben due mesi.

Non sai quanto mi manchi.

Eppure non doveva finire così. Noi dovevamo morire insieme… ricordi? Ricordi la domanda che ti feci tempo addietro, quando le giornate le passavamo tra una canna e un bicchiere di birra.

Tornammo a casa dopo una serata di divertimento. Alex organizzò una festa. Tornammo a casa ubriachi quasi del tutto. Mettesti sullo stereo un cd dei Doors e mi raggiungesti alla finestra.

Fuori incominciò a piovere. Miliardi di goccioline caddero dal cielo.

Tu mi abbracciasti e io appoggiai la mia testa sul tuo petto.

“Damian… se io morissi… tu moriresti con me?”

Appoggiasti le tue labbra al mio orecchio

“Certo,Camille. Starò con te per sempre.”

“Me lo prometti?”

“Te lo prometto.”

Ascoltai quelle parole. Mi girai verso di te e ci baciammo. Poi ci sdraiammo sul letto e facemmo l’amore.

Damian… ti ricordi quella notte? Ti ricordi quella promessa?

“Me la ricordo Camille.”

Mi giro di scatto. Dietro me non c’è nessuno. La sua voce l’ho solo immaginata. Eppure sembra così vera, così vicina.

Ah, Camille… stai impazzendo. Questo silenzio ti fa male. Devi uscire di casa altrimenti finisci per davvero d’impazzire.

“Camille”

“Damian!”

Sta volta sono sicura che non era un’allucinazione uditiva. Questa voce era veramente quella di Damian, ed era qui vicino a me.

“Damian, sei tu?”

“Si,sono io Camille.”

No. Non è possibile.

“Dove sei? Fatti vedere?”

“Eccomi.”

No. Non è possibile. Non è vero. Lui… lui non può essere qui! Lui è morto due mesi fa… non può trovarsi qui, davanti a me. Sto immaginando tutto. Sto diventando pazza.

“Camille. Non stai diventando pazza. Questo è tutto vero. Sono qui, sono ritornato da te.”

No. Non posso credere che sia lui. I morti non posso tornare in vita. I fantasmi non esistono. Allora perché piango al posto di alzarmi e uscire da questa stanza!

“Camille.”

No, non avvicinarti. Tu non sei vero.

“Camille. Non avere paura. Sono io, Damian.”

Mi sorridi. Ti guardo. Copiose lacrime escono dai miei occhi.

Quel sorriso… si, è senz’altro tuo, Damian. Ed è vero. Tu sei per davvero qui, davanti a me, e sorridi. Quel sorriso abbagliante, che m’illuminava sempre la giornata.

“Damian…sei… sei davvero tu?”

“Si, sono io, Camille.”

Mi alzo di scatto e lo abbraccio. Non è un fantasma. E’ reale. Non sono pazza. È l’amore che mi fa immaginare questo. O forse si, sono pazza. Ma pazza d’amore.

“Ma tu sei morto. Come puoi essere qui?”

“Te mi hai chiamato e io ti ho raggiunta. E poi, devo mantenere la promessa. Anche se sono morto prima di te, aspetterò finche tu non mi raggiungi. Allora potremmo stare insieme per sempre.”

“Sei un fottuto bastardo Damian. Non dovevi morire. Te e la tua eroina. Quante volte ti ho detto di non prenderla!”

“Hai ragione. Ma ti ricordi come ero messo. Ormai dipendevo completamente da lei, non riuscivo a smettere.”

“Damian Jones… sei veramente uno stronzo. Mi hai fatto patire le pene dell’inferno.”

“Scusami Camille. Adesso ci puoi mettere una pietra sopra. Intanto, ormai, è tutto passato.”

“Saranno pure passati due mesi però non ti perdono.”

“Ok. Ti capisco. Anche io non mi sarei perdonato se mi fossi fatto una cosa del genere.”

“Vedo che ci scherzi sopra. Stronzo.”

“Che bell’accoglienza che mi hai dato.”

“Damian… mi sei mancato.”

“Pure te, Camille.”

“Sei entrato a far parte del club?”

“Si.”

“In tutti i giornali hanno scritto “Damian Jones, di 27 anni, è morto di overdose. Un altra stella della musica si aggiunge al club maledetto.”

“Wow, hanno onorato bene la mia morte.”

“Non fare lo spiritoso. Hai mandato a puttane la tua carriera da musicista. Potevi diventare un grande, invece ti sei lasciato andare.”

Mi stacco dal suo abbraccio e mi giro verso la finestra. Fuori ha cominciato a piovere.

“E’ vero. Dopo 3 anni di carriera e 1 album. Potevo andare avanti.”

“Potevi pensarci prima. Non rimpiangere adesso quello che potevi fare allora.”

“Hai ragione. La droga mi ha stregato e non sapevo più quello che facevo. Mi sono rovinato da solo.”

“Si, e mi hai fatto soffrire. Non sai quanto male stavo a vederti così. Però tutti i miei sforzi sono stati inutili. Alla fine sei morto comunque.”

“Come vedi. Comunque scusami per averti fatto soffrire. Dovevo darti ascolto quella volta.”

“Mettiamoci una pietra sopra. Ormai è tutto passato.”

“Hai cambiato idea? Prima non mi volevi perdonare.”

“Infatti non ti ho perdonato. Però se ne parliamo così viene fuori che la colpa è anche mia. Quindi mettiamoci una pietra sopra.”

“Sei sempre la solita. Non sei cambiata affatto in questi due mesi.”

“Lo stesso te. Sei sempre il solito deficiente.”

“Sei cattiva. Oggi sono venuto da te perché tu mi volevi e adesso mi tratti male.”

“Ti sto solo dicendo quello che non ti ho detto due mesi fa. O forse te lo avevo già detto?”

“Me lo avevi già detto.”

“Allora adesso ti ho dato una ripassatina, così non te lo dimentichi.”

Ah… il mio corpo non si regge più in piedi…. Sono debole….

Mi sdraio per terra.

“Perché ti sei sdraiata?”

“Perché non riesco più a stare in piedi. Sono debole. Sento la vita che esce dal mio corpo.”

“Hai perso troppo sangue. Ti sei fatta due tagli profondi.”

“Quello che esce non è sangue. Quello è il mio peccato.”

“Fra poco non sentirai più niente.”

“Lo spero. Sono stanca di stare su questo mondo. E’ tutto uguale. Una noia mortale.”

“Fra poco tutto sarà diverso e noi saremo insieme.”

“Ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare.”

“Una frase di Jim Morrison.”

“Me la ripetevi sempre.”

“Vero. Fra poco spiegherai le ali e voleremo insieme.”

“Voleremo per sempre… vero?”

“Per sempre.”

Chiudo gli occhi. Sento la vita uscire dal mio corpo. Il sangue non esce più. La mia pelle diventa fredda. Sono morta. Ora potrò stare per sempre con Damian.

“Andiamo Camille. Apri le ali e vola.”

“Damian… la promessa lo mantenuta io. Tu sei morto e io ti ho raggiunto. Vergognati.”

“Ehe… alla fine è andata diversamente. L’importante è che noi due siamo insieme.”

“Si, e questa volta lo saremo per sempre.”

“Ti amo, Camille.”

“Ti amo, Damian.”

Damian e Camille spiccarono il volo e insieme volarono via.

Due cuori, due anime ritornate insieme.

Due angeli che non si lasceranno mai.

-the end-

Ed ecco a una mia nuova sclerata! xD

Ho letto una sintesi della biografia di Jim Morrison e il suo finale mi ha ispirata. Lui muore e dopo 3 anni la sua compagna lo raggiunge. Commovente.

Questa fic la dedico alla mia Nightmares *_* spero ti sia piaciuta deichan *_*

Spero che vi sia piaciuta!

Commentate!

un bacio

Glo

   
 
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