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Autore: GexeTheNemesi    07/07/2007    29 recensioni
La secondo fanfic su Naruto che scrivo, abbiate pietà nei commenti…
Cosa sarebbe successo se Naruto in fasce fosse finito fin da subito nella mani dell’Akatsuki? Per scoprirlo leggete quanto segue!
Genere: Generale, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Altri, Naruto Uzumaki
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Lo scontro finale, che emozione!!!


Capitolo finale: Battaglia a tre! L’abilità innata di ogni essere umano!

“Ciao Gaara” lo salutò Naruto, mentre Chichi portava Sasuke svenuto dietro ad un albero. Lì non avrebbe dovuto risentire dello scontro.
“Naruto…” sussurrò, riconoscendo il ragazzo nonostante la maschera ANBU e il kimono.
Il rosso sembrava strano, si era completamente trasformato ormai, ma era come se avesse perso tutto il suo vigore.
“Non combatteva per sopravvivere…” disse più a se stesso che al biondo; evidentemente si riferiva a Sasuke
“per un attimo… mi è sembrato quasi che i suoi occhi andassero a fuoco”
Naruto sorrise, forse non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di combattere.
“Ha visto il confine tra la vita e la morte ed è riuscito a superare il limite delle sue forze”
“Ancora non capisco” ammise Gaara a testa bassa.
“Quando si disputa un combattimento mortale” Spiegò Naruto
“la mente si avvicina più che mai al pensiero della morte e si riesce a vederne il suo confine con la vita. Vedendo quanto buio sia questo confine, ne si vuole tenere il più lontano possibile le persone che ci sono care; con questo desiderio nel cuore si sprigiona l’abilità innata più potente che esista, insita in ogni essere umano”
Il rosso osservava il ragazzo davanti a lui con curiosità.
“L’abilità innata più potente che esista?” Chiese sbalordito.
“qual è?”
“L’amore” rispose Naruto con semplicità.
Il ninja del deserto accusò la scoperta come una pugnalata nella schiena. Provano affetto, per questo sono così forti, ma io…
“Il mio nome… Gaara… significa demone che odia tutti e ama solo se stesso. E’ stata mia madre a darmelo, augurandosi che avessi una vita infelice e logorata dalla solitudine”
“Beh, scusa la schiettezza, ma allora tua madre era una gran bastarda”
Gaara fu felicemente sorpreso di scoprire che quel commento di Naruto lo rese quasi più tranquillo.
“Nessuno mi ha mai amato, gli altri per me provano solo odio o ribrezzo”
“Come puoi dire così?” Sbottò Naruto.
“vuoi farmi credere che i tuoi fratelli non ti hanno mai mostrato affetto?”
Il ninja del Suna scavò nella sua memoria come mai fece prima di allora: vide Temari che gli sorrideva e gli teneva una mano, Kankuro che lo difendeva da un cane randagio quando ancora non sapeva usare bene la sua sabbia, Temari e Kankuro che combattevano a fianco a lui per sconfiggere i sicari inviato dal loro “padre”, per così dire.
“Non li ho mai nemmeno chiamati così…” esalò.
“Non è mai troppo tardi per iniziare ad amare” disse l’ANBU.
“vieni con me Gaara e non sari più solo”
Si udì un forte battito di mani e una figura umana completamente avvolta da un mantello e con un cappuccio nero apparve sopra il ramo di un albero li vicino.
“Ma che abile parlatore che sei”
“tuttavia dubito che anche lo Shukaku potrà esse convinto così facilmente”
Fece un rapido gesto della mano, e un kunai trapassò il corpo di Gaara come se la corazza di sabbia come burro.
Il rosso lanciò un grido di dolore e poi cadde a terra, rivolto su un fianco.
“Chi sei!? Cosa gli hai fatto!?”
L’incappucciato fece un ghigno sinistro.
“Ma come? Eppure ci siamo già visti… erede del quarto hokage”
Naruto digrignò i denti di rabbia.
“Lucifer…” grugnì.
L’altro si tolse il cappuccio, mostrando incede di un volto umano la testa di un enorme serpente: Hachimata.
“Quel che ne rimane almeno… quanto a quello che ho fatto alla forza portante, l’ ho addormentato con la mia stessa tossina”
Il cuore di Naruto perse un battito: Artemis lo aveva avvertito riguardo a quello che sarebbe successo se il medium si fosse addormentato.
Gaara cominciò a rimettersi i piedi e quando si fu rialzato, getto la testa indietro e scoppiò a ridere.
“Finalmente sono riuscito a uscire!”
Poi spostò lo sguardo sull’ANBU della Luna Rossa.
“Evviva! E appena libero trovo subito qualcuno da uccidere!”
Hachimata fece un colpo di tosse( da quando i serpenti possono starnutire? NdNaruto“il pignolo”89)(Dettagli… ù.ù :Ndme), come per farsi notare e lo Shukaku si voltò verso di lui.
“Oh, Hachimata-sempai! Ci siete anche voi!” Esultò quasi facendo i salti di gioia.
“posso uccidere anche voi, sempai?” Chiese con tono supplichevole.
“Scordatelo ù_ù”
“Per favore ç_ç…”
“Ma scusa, non volevi uccidere lui?”
“Giusto sempai! Allora comincio da quel tipo!”
Quei due mi ricordano tanto qualcuno…Pensò Naruto con un grosso gocciolone dietro la testa.
“Etcì!” Deidara.
“Etcì!” Tobi.
Lo Shukaku si girò nuovamente verso il biondo.
“Voglio schiacciarti… come un insetto!”
Ci fu una grossa esplosione, tanto forte che Naruto venne sbalzato via di qualche metro, ma per miracolo riuscì a rimanere in equilibrio.
“Che diavolo è stato?”
La risposta venne da sola, quando alzò lo sguardo al cielo.
“Oh merda…” commentò.
“è in momenti come questi che invidio quel pazzoide di Hidan!”
Sia Hachimata sia lo Shukaku si erano mostrati nella loro forma reale: quella del Bijuu gigante.
“Ya-oooooh! Adesso non mi ferma più nessuno! Ahahahahahahha!” Cominciò a sbraitare lo Shukaku.
Non mi stupisce che con un Bijuu talmente fuori di testa Gaara sia diventato così…
Sentì una leggera risata a fianco al lui.
“Neanche lui è cambiato di una sola virgola” disse Yoko con il sorriso sulle labbra.
“Ma che hai da ridere!? Quelli tra mezzo secondo ci saranno addosso! A meno che tu non abbia una qualche idea, qui finisce male!” Sbraitò Naruto.
“Così è questa la fiducia che riponi in me? Ti sei dimenticato che io sono la Kyuubi? La più forte di tutti i Bijuu?”
“E tu ti sei dimenticata che sei stata sigillata dentro di me, per caso!?” Sbotto il ragazzo.
La rossa allargò il suo sorriso.
“E chi ti dice che un sigillo non si possa eludere?”

“Tutto qui quello che i ninja di Konoha sanno fare?” Chiese Zabuza.
Kakashi, Kurenai, Asuma e quel che rimaneva di Maito Gai erano stati sbattuti contro un muro, neanche fossero stati dei fuscelli.
“Bene, direi che il divertimento è finito. Addio!”
Preparò i sigilli per il drago acquatico, quando successe una cosa molto seccante dal punto di vista del ninja spadaccino.
“Zabuza-san, si fermi” disse un ANBU della Luna Rossa alle sue spalle; non era Haku.
“Ah, sei tu… cosa c’è?” Chiese brusco.
“Jiraya si sta avvicinando all’arena e il comandante si appresta a combattere contro lo Shukaku, sarebbe saggio ritirarci e andare ad aiutarlo”
“Uno dei Sannin, eh?” sbuffò Zabuza infastidito.
“beh, mi sono divertito, potrei anche lasciar perdere”
Il ninja della Luna Rossa si voltò verso il parapetto e sparì.
“Hinata…” sussurrò la Jonin, mentre dalla bocca gli usciva un rivoletto di sangue.
“ti prego Hinata… torna qui”
Tentò di rimettersi in piedi, ma le gambe le cedettero.
“No, Kurenai-sensei” disse la ragazza.
“per la prima volta nella mia vita ho potuto fare una libera scelta, questo posto ormai non è più adatto a me”
Due ninja comparvero dietro la Hyuuga.
“Ma davvero?”
Hinata non si voltò nemmeno, a lei bastava usare il Byakugan; attivo sin dall’inizio della battaglia.
“Kiba-kun… Shino-kun… ora devo andarmene, non intralciatemi”
“Te lo puoi scordare” sibilò Shino.
“Non ti lasciamo andare da quel pazzo psicopatico di Naruto” abbaiò Kiba.
Hinata si voltò di scatto.
“Non chiamarlo così!” Gridò.
“Ma ti senti quando parli!? Quel tipo ti ha fatto il lavaggio del cervello o qualcosa del genere!” Sbraitò Kiba.
“No, non è vero! Lui mi ha solo fatto aprire gli occhi!” Gridò di rimando la mora sull’orlo delle lacrime.
“Lui… lui mi vuole bene per come sono… mi sono sentita finalmente libera… mi ha fatto capire che quello che subivo era ingiusto e mi ha dato il potere di ribellarmi…”
Chiuso gli occhi da dietro la maschera da ANBU, pronta a dare libero sfogo al su spirito.
“Prima di conoscere Naruto-niichan non mi amava nessuno!” Gridò con tutto il fiato che aveva in corpo.
“Io sì!” Gridò ancora più forte Kiba, prima che una lacrima solcasse il volto animalesco del ragazzo.
“quella ragazzina timida e impacciata, solare e allegra , gracile di corpo ma con una forza di spirito nascosta da fare invidia a chiunque… era questa la Hinata che amavo” ammise con il cuore spezzato in due il ragazzo.
Hinata lentamente si tolse la maschera da ANBU, mostrando a Kiba un espressione così fredda e impassibile che quasi ne rimase ucciso.
“Mi dispiace Kiba-kun” si limitò a dire.
“ora lasciatemi andare, o non esiterò a uccidervi entrambi”
A quell’affermazione Kiba venne come preso d’assalto da un ira incontrollata e si scagliò conto la ragazza.
“Rasengan!”
Prima che potesse anche solo sfiorarla, la tecnica insegnatale da Artemis fece finire l’avversario della Hyuuga a fianco a Kurenai, privo di sensi.
Ma…ma quella è… pensò Kakashi
no, non è impossibile!
“Allora non stavi solo parlando al vento…” disse l’Aburame.
“Vuoi provare a fermarmi anche tu, Shino-kun?”
“Anche se probabilmente ne ricaverò solo delle ossa rotte, sì: ho intenzione di fermarti”
“Puoi… puoi rompere il sigillo del quarto hokage?” Chiese sbalordito il biondo.
“Posso inibirlo per un breve lasso di tempo, durante il quale potrei uscire fuori nella forma che avevo un tempo”
“Grande!”
“Mica tanto: è da dodici anni che non faccio un passo con le mie vere gambe, potrei risultare piuttosto goffa e poi…”
Il sorriso della rossa divenne malizioso e il tono di voce quasi sensuale.
“…sono ancora piuttosto stanca da questa mattina, sai”
“Smettila con le cretinate e dammi una mano!” Bofonchiò Naruto, diventato rosso come un pomodoro maturo.
“Come vuoi”
Cominciò a soffiare un vento fortissimo, tanto che Naruto fu costretto a socchiudere gli occhi, mentre sentiva chiaramente la terra sotto di lui.
“Che… che diamine…”
Si sentì innalzare dal suolo improvvisamente, tanto che perse l’equilibrio e cadde terra, mentre un fitto fumo bianco coprì la sua visuale.
Ehi… ma questi sono peli! Pensò il biondo, tastando per terra.
Ci fu ancora una raffica di vento e tutto il fumo si dileguò, mostrando la volpe a nove code nella sua antica e reale forma.
“Che figata assurda!” Esultò Naruto da sopra la testa della volpe.
“non potevi usarla prima?” Gridò il ragazzo a un orecchio di Yoko.
“E non gridarmi nelle orecchie! Cretino!”
Solo allora lo Shukaku sembrò notarla.
“Quella… Forte!!! C’è perfino la sorellona Yoko!”
Il Bijuu del deserto cominciò ad agitare le enormi braccia, come per farsi notare.
“Yoko-chan! Yoko-chaaaaaan!” Gridò.
Il ragazzo sentì chiaramente che Yoko stava ridendo allegra.
“No… è rimasto lo stesso anche lui” bofonchiò.
“Idiota!” Sbraitò Hachimata.
“guarda che devi uccidere anche lei!”
“Oh… scusate, non lo avevo capito sempai”
“…Ti pareva” disse sconsolato il serpente scuotendo la testa.
Abbassò la guardia e prima che potesse difendersi, l’Ichibi diede un violento colpo di coda al fratello facendolo slittare parecchio lontano.
“Tu non toccherai Yoko-chan… sono stato chiaro?”
Si allontano dal sempai e si mise a fianco alla volpe.
“Sei rimasto il bambino viziato di allora” gli disse la Kyuubi.
“Siete stata voi a viziarmi, Yoko-chan… lui chi è?” Chiese lo Shukaku, indicando il ragazzo sopra la testa della sorella.
“La mia forza portate, si chiama Naruto”
“Posso ucciderlo?” Chiese supplichevole
“No”
“Uffa…”
Hachimata si rialzò subito.
“Che stai facendo!?”
“La famiglia viene prima dei sempai”
“Guarda che anch’io sono tuo fratello!!!”
L’altro rispose mostrando la lingua chilometrica e facendogli una sonora pernacchia.
“Ehi Yoko” chiese dubbioso Naruto.
“ma siamo sicuri che questo sia il vero Shukaku?”
“Fidati, è lui” assicurò lei.
Il serpentone nero come la notte, sbatté tutte e otto le a terra, provocando una scossa sismica non indifferente.
“D’accordo, allora morirete assieme! Yamiton…”
Le sue code si alzarono in cielo.
“Kagejin no Jutsu!*” (*Tecnica del dio delle ombre)
Dalla punta di ogni coda di Hachimata cominciò a formasi una sfera nera molti simile al Rasengan.
“Stiamo per saltare…” avvisò Yoko.
“Crepate!!!”
Fece un brusco movimento di tutte le code, e le sfere partirono a tutta velocità contro i due Bijuu.
La volpe saltò in aria con un balzo impensabile per la sua mole, mentre il tasso si difese innalzando un muro di sabbia che resse per miracolo ai prima colpi, ma l’ultimo trapassò la sabbia e gli centrò in pino la testa.
“Oh cavolo!” disse Naruto.
“Non preoccuparti” lo rassicurò la Kyuubi, atterrando sulle quattro zampa proprio alle spalle del serpentone.
“lo Shukaku è uno che sa subire i colpi, si sarà procurato sì e no un graffio”
Hachimata aveva entrambi i lati bloccati dai due bijuu, qualunque cosa avesse fatto, uno di loro lo avrebbe colpito in pieno.
“Adesso, Yoko-chan! Fuuton Renkudan!” L’Ichibi si colpì con violenza la pancia, emettendo un fortissimo getto d’aria stracolmo di chakra dalle fauci.
“Katon: Kyuubi Endan!” La volpe non fu da meno: spalancò la bocca e lanciò contro il serpente una gigantesca palla di fuoco.
“E’ fatta!” Esultò in anticipo il biondo: grave errore.
I due colpi passarono attraverso la figura del Hachimata come se fosse fatta d’aria.
“Oh merda! Evitalo!” Gridò invano il ragazzo
Ma entrambi i Bijuu erano stati colti alla sprovvista e finirono uno colpito dalla tecnica dell'altro.
“Quando si dice fare una figura di merda…” commentò Yoko, ricoperta da un fumo bianco causato dalla tecnica dell’Ichibi
“Sorellona Yoko, tutto bene?” Gridò lo Shukaku ancora coperto dal polverone alzato dal colpo della sorella.
“Ci vuole ben altro per non farmi stare bene… tu Naruto, tutto a posto?”
“Un po’ scosso, ma che diamine ha fatto?”
“Guarda tu stesso…”
La polvere cominciava ad abbassarsi, dando una visuale di quello chec’era davanti a loro: Hachimata era ancora li dov’era prima.
“Yami Kawarimi*, si è sostituito con la sua ombra nell’istante in cui ci ha attaccato… da quando sa usare tecniche così complicate?” Borbotto Yoko (Sostituzione oscura)
“Aspetta un attimo Yoko: se la sua ombra è davanti a noi, allora l’originale…” esalò Naruto.
La volpe voltò di scatto la testa alle sue spalle, ma era troppo tardi: Hachimata si era gettato su di lei e ora la stava stritolando tra le sue spire: n colpo secco e tutte le sue ossa sarebbero andate in briciole.
“Ti avevo avvertita di aver colmato la differenza che c’era tra di noi, sorellona Yoko” Disse lui, pronto ad azzannare il collo della Kyuubi, ma Naruto non sembrava di sposto a rimanere in disparte.
“Ti sei dimenticato di me bastardo! Rasengan!”
Il colpo del ragazzo centrò in pieno l’occhio destro del Bijuu nemico, che per il dolore lancinante lasciò immediatamente quella presa mortale e strisciò via.
“Bel colpo scricciolo… avrei avuto le mie difficoltà a liberarmi…” disse col fiato corto la volpe.
“Di pure che non ci saresti riuscita!”
Lo Shukaku si rimise piuttosto barcollante a fianco alla sorella.
“Posso uccidere il sempai, Yoko-chan?” Chiese furente.
“Mi sembra la migliore idea che tu abbia mai avuto fin ora, fratellino” si congratulo con lui sarcastica, ma l’altro sembrò non notarlo.
“Shukaku, Yoko” li chiamò Naruto.
“così non arriveremo a niente: dobbiamo separare le entità di Lucifer e di Hachimata o ci faranno fuori tutti e tre”
“Si accettano consigli, cuccioletto” disse la volpe.
“Lucifer deve essere sigillato in una delle code di quella biscia lottatrice di sumo, dobbiamo capire quale e amputargliela”
“Ottimo, e come facciamo a capirlo?” Chiese il bijuu del deserto.
“Quando ha usato la Kagejin no Jutsu…” disse Yoko
“mi è sembrato che la sfera sull’ultima coda sulla destra fosse più grande delle altre”
“Deve esseri lì…” disse esultate l’ANBU.
“ho un piano: statemi a sentire…”
Hachimata smise solo allora di divincolarsi per il dolore all’occhio e finalmente vide i due Bijuu davanti a lui, stavano discutendo: probabilmente architettavano una qualche strampalata idea per combatterlo.
“Pazzi!” Gridò lui.
“vi ammazzerò come ho ammazzato quello stupido del vostro compagno mezzo-pesce!”
Posizionò la punta di tutte e otto le sue code in direzione dei due demoni.
“Yamiton: Kageryudan no Jutsu!”
Un drago ombroso serpeggiò nell’aria per poi fondarsi contro lo Shukaku e la Kyuubi, i quali vennero colpiti in pieno dalla tecnica.
Si sono lasciati colpire!? Pensò confuso il serpente.
devono essere dei bushin, ma dove sono andati a finire gli originali?
Si voltò di scatto, aspettandosi di ritrovarsi fratello e sorella alle spalle: invece niente.
Da dietro di lui, senti il pesante rumore di qualcosa di imponente che si metteva a correre e dopo essersi nuovamente voltato nella direzione precedente, vide che i due fratelli gli stavano correndo contro.
Non erano delle copie… si sono lasciati colpire apposta per confondermi!
“Questa tattica l’ ho imparata dal mio miglior amico! L’ ho detto che era infallibile!”
Lo Shukaku era il più vicino dei due e attaccò per primo dando al serpente la più clamorosa testata nella storia del mondo!
Hachimata rimase stordito dall’attacco del tasso, e Yoko ne approfitto per piantare i suoi denti al collo dell’avversario.
“Tocca a te Naruto, noi lo teniamo fermo” Bofonchiò con la bocca occupata
Il ninja della Luna Rossa saltò giù dalla testa della volpe, mirando all’ultima coda sulla destra del Bijuu nero.
“Sasori!”
La marionetta del rosso comparve a fianco a Naruto.
“Esci fuori…”
Portò le lame di Sasori indietro, in modo da dare un colpo secco potentissimo. “…Lucifer!!!” gridò il ragazzo
La marionetta più forte che possedeva tagliò di netto la coda del Hachimata con le sue imponenti lame.
“Sono orgoglioso di te, Naruto”
Il biondo si voltò sbalordito verso la sua marionetta: se lo era solo immaginato o Sasori aveva davvero…
La coda amputata cominciò a dimenarsi come se possedesse vita propria, poi si fermò immobile, cominciando a rimpicciolirsi e a prendere la forma di un essere umano.
Sasori sparì in uno sbuffo di fumo e tornò nel rotolo.
“Ah… allora è questo il tuo vero aspetto… sei patetico…” bofonchiò il biondo con il fiato corto, era esausto.
“scommetto che quel serpentone deve averti prosciugato fino all’ultima goccia di chakra”
Davanti a lui, un vecchio esile calvo con la morte stampata in faccia stava tremando terrorizzato.
Il vecchio si voltò e cominciò a correre verso il volto della foresta.
“Strada bloccata, vecchio” Zabuza si parò davanti a lui.
Arretrò e stava per saltare sul ramo di un albero li vicino, ma quattro spiedi di ferro ben mirati lo fece tornare indietro verso Naruto.
“Di qui non si passa” disse Haku.
Lucifer si ritrovò di nuovo di fronte all’ANBU della Luna Rossa da cui stava fuggendo prima.
“Se ti comporti così sembri ancora più patetico” disse Naruto.
Il vecchio prese un paio di kunai dalla vestaglia e li scaglio contro il ragazzo, ma i pugnali non fecero metà strada, che un terzo ANBU della Luna Rossa li intercetto con degli shuriken.
“Tentativo inutile” sibilò la Hyuuga.
Il vecchio cadde in ginocchia tremante di paura.
A peggiorare la situazione dal punto di vista di Lucifer, fu un sonoro colpo di tosse che riecheggiò tra gli alberi.
“Guarda come ti sei ridotto… e pensare che mi ero quasi spaventato quando ho saputo che eri da queste parti”
Artemis Uchiha, il leader dell’Akatsuki, con passo lento e maestoso si portò al centro di quel cerchio di ninja, parandosi davanti al vecchio calvo.
“Naruto, Hinata; mi date una mano?”
I due si misero a fianco al sensei, con la maschera da ANBU addosso sembrava tutti e due dei demoni mostruosi.
Artemis portò il palmo della mano verso l’alto, evocando il Rasengan, mentre i due allievi lo imitarono.
“Questa è la tua fine definitiva: Rasengan!”
I tre Rasengan colpirono il vecchio a terra all’unisono, disintegrando completamente la parte dal linguine al collo di Lucifer.
Artemis cadde in ginocchio respirando a fatica.
“Sensei!” dissero Hinata e Naruto in coro.
“Sto bene…” rispose.
“solo… per arrivare qui in fretta ho usato una tecnica che richiede una quantità di chakra molto abbondante”
Si rimise in piedi, nello stesso istante in cui Yoko, tornata in forma umana, si parò davanti a tutti i presenti: il volto grondante di sangue e il braccio destro diventato quasi blu.
“Finalmente ti vedo faccia, volpe a nove code” salutò Artemis.
Tutti i presenti trattennero il fiato: davanti a loro c’era il Bijuu al quale dovevano la loro alleanza.
Lei voltò lo sguardo altrove.
“Hachimata è scappato, perlomeno la missione è andata a buon fine”
A fianco a lei si presentò Gaara, ridotto in condizioni anche più pietose di Yoko.
“Verrò con voi di mia volontà” disse.
Naruto si mise una mano nel marsupio e ne tirò fuori un coprifronte della Luna Rossa e lo lanciò al rosso.
“Mettiti questo e entrerai a far parte della famiglia”
Poi si voltò verso Artemis.
“Sensei… Kisame è morto per davvero?”
Lui abbassò la testa.
“Purtroppo sì, mi dispiace” rispose sinceramente rammaricato.
“quel testone è voluto andare da solo… era un a semplice missione di ricognizione… e non capisco come mai abbia voluto fare tutto da solo”
“Forse posso rispondevi io” disse Zabuza avvicinandosi alla testa di Lucifer.
“Anche se sembra invecchiato di cinquant’anni lo riconosco… si chiamava Yoshimaro, anche lui era come me e Kisame uno dei ninja spadaccini della nebbia, era anche il suo compagno di squadra ai tempi in cui non erano Mukenin… non mi stupisce che abbia deciso di andare da solo”
Tutti i presenti si voltarono nella medesima direzione: un gran numero di ANBU e di membri della squadra speciale si erano piazzati davanti a loro, a capitanarli c’era un vecchio con dei lunghi capelli bianchi.
“Non opponete resistenza e nessuno si farà male”
Non va bene pensò Naruto.
siamo tutti quanti senza energie, perfino Yoko e Artemis sembrano esausti.
“Ti piacerebbe: Ragnarok!”
Ci fu un fortissimo bagliore che accecò tutti i presenti e quando il Sannin riuscì di nuovo ad aprire gli occhi, tutti i ninja della Luna Rossa erano spariti. Non avevano visto il drago dorato che aveva tratto in salvo tutti i presenti.

Una settimana dopo, covo dell’Akatsuki…

“Ne deduco che Konoha è sopravvissuta all’attacco” disse Itachi, la notizia di aver perso il compagno di squadra non sembrava averlo toccato più di tanto.
“Già” disse Naruto.
“ma ci sono due ottime notizie: adesso abbiamo lo Shukaku e sono riuscito a vendicare Sasori!”
Tobi esultò.
“Sei grande, Naruto-kun!”
“Non a caso Sasori a dato a te la sua tecnica finale” si complimentò con lui Deidara.
“Ora il problema sarà rintracciare Hachimata” Disse Artemis.
“ci dovremo dividere per tutte le terre in modo da ritrovarne le tracce e visto che ormai siamo diventate numerosi, alcune coppie subiranno delle modifiche”
Non visto, Deidara incrociò le dita sperando di essere tra questi.
“Zetsu e Gaara; Haku e Zabuza; Hidan rimarrai con Kakuzu; Anche Deidara e Tobi…”
L’artista prende a testate il muro.
“…Naruto rimarrai con me; e in fine Itachi e Hinata”
Qualcosa di appuntito pizzicò lo stomaco del biondo, infastidendolo parecchio.
“Durante questo viaggio imparerete nuove tecniche, raccoglierete ninja alleati e cercherete le tracce di Hachimata”
“E’ un lavoro enorme” disse Gaara.
“ci impiegheremo degli anni”
“Il tempo non ci manca di certo, andate!”

Villaggio della foglia…

“Quindi… da oggi anche Naruto è un Mukenin” esalò Sasuke.
“Di grado S per di più, il massimo grado esistente” rispose Sakura.
“io ancora non sono riuscita a realizzare la cosa…” esalò lei.
Il moro sospirò stanco.
“Sakura… grazie per essere venuta a farmi visita, ma ora vorrei restare da solo per pensare”
“Siamo in due” così dicendo, uscì dalla stanza dell’ospedale.
Un ombra senza volto si mise a fianco all’Uchiha.
“Che amica premurosa…” sibilò.
“Taci salamandra mal cresciuta, o ti ritroverai con un'altra coda in meno!” tuonò Sasuke, zittendo il Bijuu all’istante.
Il moro strinse i pugni per quanto le attuali forze glielo permettessero.
“Naruto… la prossima volta che ci sfideremo, sarò io a vincere. Stanne certo”


E così si conclude la grande epopea de L’EREDE DELL’AKATSUKI!!!
Vorrei salutare ognuno di voi, ma impiegherei almeno una decina di pagine di Word.
A parer mio questo è il capitolo migliore in assoluto che abbia mai fatto.
Ci rivedremo presto!
(See… a settembre!!!)
  
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