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Autore: Vahonica    21/12/2012    1 recensioni
Zayn è un fiume, Louis un incendio. Sono totalmente diversi l’uno dall’altro, sono opposti, ma incredibilmente simili.
Harry Styles è un sole, Louis un fuoco: non illuminerà, non incendierà mai tanto quanto potrebbe fare Harry.
Niall è aria, Louis è fuoco. E se Louis è fuoco, ha sempre bisogno di aria, perché c’è ossigeno, e l’ossigeno lo alimenta, lo tiene in vita.
Liam è terra, Louis fuoco e dove corre il fuoco? La fiamma di Louis brucia tutto ciò che trova sulla terra.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zayn - Acqua

La voce di Zayn. Louis deve aggrapparsi al davanzale della finestra, per non finire di sotto. Perché la sua voce è come l’acqua di un fiume, scorre calma, liscia, senza increspature. Ti scivola addosso, fresca e rigenerante, ti fa venire mille brividi che ti rotolano giù per la spina dorsale, dal collo.
E poi, come lo guarda… probabilmente vuole farlo morire.
La voce di Zayn è come le acque di un fiume – ma questo l’ha già detto. Il bello è che Zayn potrebbe tranquillamente essere un fiume in sé, la sua voce rispecchia il suo aspetto fisico e il suo carattere.
Potrebbe essere uno di quei fiumi che sfociano in laghi bellissimi in mezzo al bosco, che dopo aver camminato per un’eternità in mezzo a stupidi alberi, ti trovi davanti senza alcun preavviso, con le montagne innevate a fare da sfondo e il cielo terso, senza nessuna nuvola. Uno spettacolo mozzafiato, con tutti i difetti che si trasformano in pregi assurdi, dei quali non eri nemmeno a conoscenza.
E Zayn passa la maggior parte del suo tempo in silenzio, lo stesso silenzio di un fiume e il suo respiro, quando lo guarda e sta zitto, quando lo stringe forte, posando l’orecchio contro il suo petto per sentire il battito accelerato del suo cuore, potrebbe essere associato allo scrosciare dell’acqua contro le rocce.
Zayn è un fiume.
La sua voce, il suo respiro, il battito del suo cuore sono lo stesso suono dell’acqua, calmo, rilassante, un sussurro bellissimo, quasi una ninna nanna, di quelle che le mamme cantano ai bambini prima che questi si addormentino tranquilli e felici, un soffio che ti culla e ti mette in pace col mondo.
Il suo corpo è della stessa consistenza di questo liquido, è liscio, ti scivola via dalle mani come niente, ma comunque è sempre lì, una parte di lui ti resta sempre addosso – che sia il suo odore dopo che ha fumato, una delle sue ciglia lunghissime, che le loro truccatrici hanno sempre la brutta mania di allungare ancora di più col mascara, o un sorrisetto a fior di labbra – ed è di vitale importanza.
E il suo carattere è accidentato come il letto di un fiume. Ci sono rocce, forti, solide – i suoi princìpi, i suoi sentimenti più forti –, alle quali ti aggrappi quando stai annegando ma che vengono affogate loro stesse e levigate quando il fiume è in piena, quando è arrabbiato, quando va contro ciò in cui crede, per amore. Ci sono i sassolini che stanno sul fondo, le piccole cose, i piccoli gesti che compie senza rendersene veramente conto – quando la mattina si sveglia presto, arranca fino in cucina e si aggrappa ad Harry mentre prepara la colazione, in una specie di abbraccio mattutino; quando si siede accanto a Niall, lo guarda e gli offre le patatine dal pacchetto che ha in mano; quando mette su il dvd di Toy Story 3 e sorride quando Liam si commuove guardandolo; quando, distratto, afferra la mano di Louis e la stringe, gli regala un sorriso e un bacio.
E ci sono i ramoscelli, le foglie pesanti, bagnate, che scorrono sulla superficie dopo la tempesta e vanno via, quei pensieri che gli passano per la testa, rapidi, tanto che neanche li coglie, non li prende sul serio e, se lo fa, li lascia andare, quei desideri che, alla fine, capisce che sono inutili perché ha già tutto ciò di cui ha bisogno lì, a portata di mano, quelle lacrime che, come la pioggia, non fanno altro che ingrossare il fiume per poi scorrere via, e tutto torna come prima.
Zayn è un fiume, Louis un incendio. Sono totalmente diversi l’uno dall’altro, sono opposti, ma incredibilmente simili. Entrambi distruggono, annientano, annullano, si eliminano e dopo che sono passati non c’è altro che calma, forse sollievo se non sai come guardarli. Sono uno spettacolo affascinante e angosciante al contempo, sconvolgente, sconcertante. Passano, scorrono senza guardarsi alle spalle e solo chi ne è capace riesce a star loro dietro. E, se non li si contiene, perdono il controllo, uno straripa, l’altro si espande, e radono tutto al suolo, non lasciano nulla. Ma Zayn è l’unico che riesce a spegnere Louis, quando vede che è troppo ed è il momento di dire: adesso basta.
Louis brucia affianco a Zayn e quando si perde in lui viene spento, ma gli piace, perché comunque restano le braci che Zayn accarezza, ci gioca. Gli piace essere spento da Zayn, gli piace affogare in lui, perché è una cosa impossibile, lo calma come nessun altro può o sa fare, lo prende e lo addormenta per poi lasciare che si svegli da solo, dopo essersi asciugato. Gli piace quando Zayn lo tocca e sente quello stesso sfrigolio di quando si getta un secchio d’acqua su un falò. È una cosa piacevole, sì, a Louis piace, e solo Zayn ha il diritto di sedarlo, di spegnerlo e, una volta fatto, di giocare con le sue braci.
   
 
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