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Autore: MssAgrippina    21/12/2012    0 recensioni
Molto probabilmente non era mai stato convinto di voler fare realmente qualcosa, era sempre stato indeciso su tutto, perfino la sera dello smistamento aveva ampiamente litigato con il cappello parlante perché indeciso se andare contro la tradizione o raggiungere suo fratello tra i coraggiosi Grifondoro.
Albus Potter è i suoi problemi esistenziali ...
Genere: Comico, Demenziale, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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A.M.A.D

 
A.M.A.D. quel nome gli rigirava nella testa da settimane ormai, lui, diversamente dai suoi amici che all’età di undici anni erano già conviti di cosa sarebbero diventati nel loro prossimo futuro – auror, spezza incantesimi, importanti giocatori di quidditch, medi maghi, magizoologi e via dicendo – lui, non aveva idea neanche adesso che ne possedeva diciassette di anni cosa mai avrebbe fatto appena avrebbe varcato i cancelli di Hoqwarts per l’ultima volta. 
Sapeva per certo che mai e poi mai avrebbe fatto lo stesso lavoro di suo padre e per quanto poteva essere bravo come la madre, non era intenzionato a seguire le sue orme, come aveva già provveduto a fare ben volentieri suo fratello maggiore. Sapeva anche per certo che suo padre non si sarebbe infuriato se non fosse entrato nel dipartimento Auror, questo perché la sua “dolce” sorellina dalla misera età di cinque anni non faceva altro che ripete che un giorno sarebbe stata uguale a lui, e anche adesso il suo sogno non aveva preso una piega diversa.
Per lui era sempre stato diverso, non voleva fare l’auror né giocare in una squadra di quidditch professionale. Molto probabilmente non era mai stato convinto di voler fare realmente qualcosa, era sempre stato indeciso su tutto, perfino la sera dello smistamento aveva ampiamente litigato con il cappello parlante perché indeciso se andare contro la tradizione o raggiungere suo fratello tra i coraggiosi Grifondoro. E, che lui tutto questo coraggio non se lo sentiva, in effetti, dopo aver osservato tutta la sua famiglia a quel tavolo, la scelta era stata ovvia e il cappello parlante aveva gridato a tutti “GRIFONDORO”.
Questo oggi, non lo aiutava nella sua scelta esattamente come due anni prima quando le materie dei MAGO le aveva fatte scegliere a sua cugina Rose infischiandosene profondamente. Ma ora, a qualche mese dalla fine, forse era giunto alla conclusione che o nolente o volente su qualcosa doveva pur ricadere la sua scelta, non poteva di certo tornarsene a casa e starsene in panciolle sul divano.
 
 Un qualcosa nei meandri del suo cervello c’era; sapeva benissimo che Lily gli avrebbe riso in faccia fino a scoppiare, James non avrebbe mai più smesso di prenderlo per i fondelli e suo padre avrebbe avuto un infarto seduto stante, forse l’unica persona in quella famiglia che l’avrebbe osservato con un non mesto sorriso sarebbe stata sua madre. Che poi intendiamoci, questo è solo l’inizio della famiglia, il resto l’avrebbe affrontato dopo … ma si dia il caso che lui aveva finalmente deciso. 
 
Continuava a osservare l’opuscoletto con scritto A.D.A.M era lì che sarebbe andato, lì avrebbe realizzato il sogno che ancora si sforzava di cercare, chiusa la questione! 
L’accademia magica di arti drammatiche l’attendeva!
   
 
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