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Autore: Notteinfinita    21/12/2012    3 recensioni
Draco si troverà ad avere a che fare con un oggetto sconosciuto e, purtroppo per lui, non ne uscirà molto bene.
Dal Testo:
Hermione, uscendo da un'aula e mettendo alcune pergamene nella tracolla, aveva perso qualcosa.
Senza farsi notare, Draco si avvicinò al curioso oggetto e lo mise furtivamente in tasca per poi dirigersi verso i sotterranei.
[...]
Dopo averlo a lungo osservato, giunse alla conclusione che forse era un qualche tipo di amuleto e, malignamente, si chiese se non fosse quello a fare della Mezzosangue l'allieva migliore di Hogwarts.
Inizialmente pensò di tenerlo per sé ma poi, riflettendo sul fatto che spesso questi amuleti funzionano solo con la persona per cui sono stati creati, decise di usarlo per ricattare la ragazza.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Draco

e

  l'amuleto del potere”

 

Draco se ne stava appoggiato, con aria annoiata, ad uno dei pilastri del corridoio quando la sua attenzione venne attratta da una scena verificatasi poco distante. Hermione, uscendo da un'aula e mettendo alcune pergamene nella tracolla, aveva perso qualcosa.

Senza farsi notare, Draco si avvicinò al curioso oggetto e lo mise furtivamente in tasca per poi dirigersi verso i sotterranei.

Giunto nella sua camera, sigillò la porta e tirò fuori l'oggetto dalla tasca. Si trattava di uno curioso cilindretto di circa dieci centimetri racchiuso in una strana carta liscia e lucida di color giallo.

Dopo averlo a lungo osservato, giunse alla conclusione che forse era un qualche tipo di amuleto e, malignamente, si chiese se non fosse quello a fare della Mezzosangue l'allieva migliore di Hogwarts.

Inizialmente pensò di tenerlo per sé ma poi, riflettendo sul fatto che spesso questi amuleti funzionano solo con la persona per cui sono stati creati, decise di usarlo per ricattare la ragazza.

Rimesso l'oggetto in tasca, si diresse in Sala Grande per la cena. Era quasi arrivato all'ingresso quando la vide venire nella sua direzione, da sola.

Con nonchalance, le si avvicinò esibendo il suo famoso ghigno.

«Granger, ho qualcosa che ti appartiene. Se vuoi riaverlo ci vediamo dopo la cena nell'aula di Pozioni. Solo io e te.» le sibilò all'orecchio con sguardo malevolo per poi allontanarsi, come nulla fosse.

Hermione lo guardò andare via con espressione stupita.

Sedutasi per la cena, iniziò a riflettere su cosa potesse essere quest'oggetto.

Inizialmente pensò ad un suo scherzo finché non le sovvenne che quella mattina aveva messo nella borsa la Giratempo. Freneticamente svuotò la sua tracolla e, quando non trovò traccia dell'oggetto, sbiancò.

Finita la cena, uscì dalla Sala e con la scusa di aver dimenticato un libro in biblioteca, invitò gli amici a precederla ai dormitori.

Quando fu sicura di non essere vista, raggiunse speditamente l'aula di Pozione. Entratavi, si chiuse la porta alle spalle. Appena si fu girata vide Draco che la fissava con un sorriso soddisfatto.

«Vedo che hai fatto come ti avevo detto, brava!»

«Niente convenevoli, dov'è?» chiese rabbiosamente.

«Stai calmina, ora le regole le detto io. Io te lo restituisco ma tu dovrai sbagliare almeno qualcosa in tutti i compiti fino alla fine dell'anno.»

«Scordatelo, tu sei pazzo!» replicò lei con i pugni stretti per la rabbia.

«Vuol dire che lo terrò per me.» rispose il biondo battendo con la mano sulla tasca dei pantaloni.

A quel punto Hermione capì di essere con le spalle al muro.

«E sia, hai vinto.» disse lei con le spalle abbassate e lo sguardo sconfitto.

«Eccolo qui, forza, vieni a prenderlo!» esclamò il ragazzo, tirando fuori l'oggetto dalla tasca con aria di sfida.

Hermione alzò lo sguardo su di lui e, appena vide cosa Draco teneva in mano, fu presa da un attacco di risa convulse.

«Che diavolo ti ridi?» chiese il ragazzo piccato.

«Tu non hai la più pallida idea di cosa hai in mano, vero Malfoy?» chiese Hermione faticando a parlare per il troppo ridere.

Draco la fissava esterrefatto mentre lei si piegava in due, preda di un nuovo attacco di ridarella.

«Già, non penso che conoscere certi oggetti rientri nell'educazione di un Purosangue!» esclamò asciugandosi le lacrime causate dalle risate. «Quello che hai in mano è un oggetto Babbano, è un assorbente interno, usato dalle ragazze quando hanno il ciclo mestruale.» spiegò riuscendo a stento a parlare «Se vuoi puoi tenerlo, in camera ne ho una scatola intera.»

«Tu mi prendi in giro!» urlò il ragazzo, furibondo. «È un amuleto!» asserì convinto.

«Allora aprilo.» propose lei, alquanto divertita dalla situazione.

«Scordatelo, sai che aprire gli amuleti è pericoloso. Ti sembro stupido?»

«In questo momento decisamente. Comunque dammelo, così lo apro e la finiamo con questa storia.» propose Hermione, stanca di quel tira e molla.

«Va bene.» rispose porgendogli l'oggetto e puntandogli contemporaneamente la bacchetta addosso.

La ragazza trovava la situazione così ridicola che non si preoccupò neanche della bacchetta.

Con un gesto veloce scartò l'assorbente e lo aprì per poi mostrarlo a Draco.

«Visto che non è successo nulla?» chiese, ridacchiando alla faccia stupita del biondo «Questo è l'applicatore e questo è l'assorbente» spiegò, indicando le parti «Se abbiamo finito con la lezione di Babbanologia io andrei.» concluse rimettendogli in mano l'oggetto e avviandosi verso la porta.

«Suppongo tu sappia dove vada inserito, in caso non fosse così, non rivolgerti a me per le lezioni di anatomia femminile!» scherzò la ragazza ricominciando a ridere mentre usciva dall'aula lasciandosi alle spalle un Draco basito e incapace di proferire parola.


 

  
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