Dedicata a Chiara e Carli e alle mie bambine che volevano una daddies per Natale ♥

"Papà, non fare il Grinch!”

Una di quelle tradizioni a cui Blaine non avrebbe mai e poi mai rinunciato era quella di fare l'albero di Natale l'otto dicembre. Adorava il Natale, amava poter addobbare la casa con i festoni luccicosi e appendere ghirlande ovunque. In più, da quando erano diventati genitori, la magia del Natale era anche più marcata e presente in casa loro, almeno per quanto riguardava quel bellissimo periodo antecedente il Ventiquattro in cui lui e Sebastian si organizzavano per i regali, preparavano tutto per la cena della vigilia con tutta la famiglia a casa, Blaine cucinava biscotti quasi tutti i giorni e convinceva Sebastian a non fare il Grinch della situazione.

Fare l'albero significava l'arrivo di quei giorni passati in casa in compagnia di biscotti e cioccolate calde, maratone di cartoni animati, compere e preparativi, e semplicemente la gioia di stare insieme.

Insomma, fino quando Sebastian non si lamentava per qualcosa.

“Porca miseria, si congela fuori! Blaine, vieni a darmi una mano! Blaine!”

Blaine lo udì dalla cucina, intento a controllare che Annie e Tommy non facessero troppo macello a fare i biscotti, e corse all'entrata, pulendosi le mani sporche di farina sul grembiule che stava indossando.

Sulla porta c'era Sebastian che veniva dal garage con tutti gli scatoloni degli addobbi natalizi. E ovviamente, siccome fuori c'erano due gradi, aveva su una maglietta con le maniche corte.

“Ma sei cretino, ma vestiti!” Blaine gli andò incontro per prendere la scatola con dentro l'albero e chiuse subito la porta per evitare che entrasse il freddo in casa. “Ti avevo detto di vestirti!”

“Ma non pensavo che facesse così freddo!”

“Sei un cretino... giuro che se ti ammali a Natale sei nei guai.”

Blaine gli prese le scatole dalle mani e le appoggiò cauto sul pavimento, visto che alcuni addobbi erano davvero fragili.

“Hai preso tutto?” domandò quando Sebastian tornò indossando una felpa pesante.

“Ho portato in casa tutte le scatole su cui c'era scritto NATALE, non so se vuoi che porto tutta la roba che c'è nel garage in casa basta dirlo.”

Blaine scosse la testa e sospirò, indicando una scatola rettangolare. “Lì dentro c'è l'albero. Montalo intanto che finisco di fare i biscotti con i bambini, e là...” continuò, indicando un sacchetto vicino alla porta. “Ci sono le lucine.”

Sebastian quasi sbiancò quando Blaine gli disse quelle parole.

“No, ti prego le lucine no. Tutto tranne le lucine.”

“Se l'anno scorso mi avessi dato retta e le avessi arrotolate come si deve, quest'anno non dovresti sbrogliarle tutte. Forza, al lavoro pigrone.”

Detto ciò, Sebastian iniziò a borbottare tra sé e sé, facendo ridacchiare divertito Blaine mentre tornava in cucina. “Non fare il Grinch!”

Per fortuna, Annie e Tommy erano ancora a impastare e mangiare pezzetti di pasta frolla cruda quando lui ritornò.

“Papà papà, che cos'è il... quel coso che hai detto prima?” ridacchiò Annie con i capelli pieni di farina.

“Il Grinch?” domandò Blaine, tirando fuori le formine. “E' quando papà fa il brontolone.”

“Ma papà è sempre brontolone!” rise Tommy, alzando il mattarello.

Blaine ridacchiò e si sistemò in mezzo a loro per stendere la pasta frolla. “Però, a Natale, quando fa il brontolone diventa tutto verde e peloso!”

“Ew checchifo!!” Annie fece una smorfia e subito lei e Tommy cominciarono a sparlottare di Sebastian verde che faceva il Grinch, facendolo ridere a crepapelle.

Mezz'ora dopo, i biscotti a forma di stelline e babbi natale erano pronti, zuccherati e messi sul ripiano più alto della cucina, in modo che i bambini non potessero darci le ditate e rovinarli.

“Pronti a decorare l'albero?” chiese Blaine quando ebbe finito di pulirli dalla farina.

“Sìììììììì!” un attimo dopo, i due piccoli stavano già correndo verso il salotto sotto lo sguardo contento di Blaine, ma poi la voce di Sebastian attirò la sua attenzione.

“Fermi! Fermi dove siete altrimenti dico a Babbo Natale di non venire!”

Blaine corrugò un sopracciglio e raggiunse la sala, non riuscendo a trattenere una risata quando vide cosa aveva combinato Sebastian.

L'albero spoglio era montato in mezzo al salotto al posto del tavolino e per la stanza aveva sparso tutte le lucine, nel tentativo di sbrogliare i fili.

“Voi due, sul divano fermi immobili altrimenti niente Babbo Natale quest'anno.”

I due bambini obbedirono immediatamente alla voce autoritaria del padre mentre faceva passare i fili delle luci intorno al divano e accanto a Blaine.

“Potresti anche darmi una mano invece di startene lì a ridere,” commentò non appena notò il volto divertito del marito.

“Perchè?” rispose Blaine, inclinando la testa. “C'è un'ottima visuale da qui,” ridacchiò senza smettere di fissare il sedere di Sebastian all'aria mentre era accucciato per sciogliere un nodo.

“Blaine Anderson, se non vieni ad aiutarmi immediatamente il mio culo te lo scordi fino al prossimo anno,” sibilò Sebastian sicuro che i bambini non l'avessero sentito, visto che avevano iniziato a parlottare sul divano su come volevano decorare l'albero quell'anno.

Montare le lucine era sempre un dilemma, soprattutto visto che avevano due bambini assolutamente esigenti.

“Papà, ma lì c'è troppo verde!”

“E là non c'è neanche un po' di luce!”

“Papà, quella lì blu non funziona!”

“Nemmeno quella gialla.”

“Blaine, perchè le lucine? Perché?”

Quando tutti furono d'accordo che l'albero di quasi due metri fosse illuminato abbastanza, Blaine diede il via libera alle palline e agli addobbi, lasciando il divertimento ai bambini, assistiti da Sebastian quando c'era da appendere le palline in alto mentre lui metteva a posto tutto e sistemava sfere con la neve, candele e ghirlande in giro per casa.

Rimase immerso nei pensieri su cosa cucinare la sera della vigilia, fino a quando la conversazione tra suo marito e i figli non lo riportò sulla terra.

“Papà, più in alto, là c'è un buco!”

“Annie, ti ho detto che va bene qua, là ci mettiamo quelle di paglia!” si lamentò Sebastian, ignorando il commento della figlia.

“Papà, guarda che se fai il brontolone poi diventi verde!”

Blaine ridacchiò e osservò la smorfia sul volto di Sebastian in silenzio. “Verde?”

“Sì!” affermò Tommy. “Diventi verde come il Grinch!”

“E pure peloso.”

“Però tu non stai bene peloso papà.”

“Pungi sempre quando hai la barba.”

“Ma poi Annie, pensa papà con la barba verde!”

“E i capelli verdi!”

“Ma papà diventeresti un mostro, non fare il brontolone!”

Sebastian rimase senza parole e lanciò uno sguardo disperato al marito. “Blaine? Cosa stanno dicendo?”

Blaine lo raggiunse, ridendo forte. “Hanno ragione i bambini, non fare il brontolone papà, che poi diventi come il Grinch.”

“Non sto facendo il brontolone!”

Blaine guardò in basso verso i figli e si fecero tutti e tre l'occhiolino, rendendo Sebastian ancora più confuso, il quale si abbandonò sul divano e li guardò scuotendo la testa.

“Voi tramate qualcosa e se non me lo volete dire vorrà dire che mi guarderò...” accese la televisione e mise il canale dei cartoni animati che guardavano sempre Annie e Tommy. “Alla ricerca di Nemo tutto da solo!”

“Nooo anche io voglio vedere Nemo!”

Tommy abbandonò subito la pallina che stava tenendo sul pavimento per andare ad appollaiarsi sul grembo di Sebastian, seguito un attimo dopo da Annie che lasciò gli addobbi che stava sistemando in mano a Blaine.

“No, ma grazie eh... tutto solo devo farlo l'albero?”

“I Grinch non fanno l'albero di Natale,” lo prese in giro Sebastian, facendo accoccolare i suoi figli ognuno da un lato sotto la coperta di pile che tenevano sul divano.

Blaine gli lanciò un'occhiataccia, ma continuò a mettere a posto gli addobbi, lanciando qualche sguardo alla TV e ridendo alle battute del cartone.

Ovviamente, non ci volle molto prima che Sebastian lo raggiungesse, lasciando Annie e Tommy al calduccio sul divano.

“Credevo che i Grinch non addobbassero l'albero,” lo prese in giro Blaine quando sentì una mano del marito sfiorargli il fianco.

“Già, ma di solito i nanetti di Babbo Natale non sono abbastanza alti da mettere la stella in cima, quindi se me la passi magari posso evitarti l'umiliazione di andare a prendere una sedia in cucina.”

“Mi stai dando dello gnomo o nano, che dir si voglia?”

“Ma cosa dici, piccolo aiutante di Babbo Natale, non potrei mai!”

I due si guardarono e scoppiarono a ridere, beccandosi un rimprovero da parte dei figli che non sentivano la TV.

Finite di sistemare tutte le palline, Sebastian tirò Blaine dietro l'albero in modo che i bambini non li vedessero e lo strinse tra le braccia, guardandolo sornione e contento.

“Sai, ci sarebbe un modo per far sciogliere il cuore di ghiaccio del Grinch.”

Blaine sorrise felice, a pochi centimetri dalle sue labbra. “Oh sì? Sarebbe?”

“Dove hai appeso il vischio?”