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Autore: SNeptune84    22/12/2012    7 recensioni
Come ogni anno il Natale si avvicina e, come ogni anno, Shane non vede l’ora che il periodo delle feste finisca. È più forte di lui; ormai sono anni che non riesce a capire cosa ci sia di tanto speciale in una festa commerciale come è diventata il Natale. Per le strade sembra che la gente sia impazzita; sotto le luci degli addobbi c’è un viavai di persone a caccia del regalo perfetto da fare ai conoscenti, in modo da ottenere in cambio qualche favore o un altro regalo: un dare per avere che ha perso il vero spirito del Natale.
Ma forse qualcosa o qualcuno potrebbe fargli cambiare idea...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chi l'ha detto che Babbo Natale è un vecchio signore?

Come ogni anno il Natale si avvicina e, come ogni anno, Shane non vede l’ora che il periodo delle feste finisca. È più forte di lui; ormai sono anni che non riesce a capire cosa ci sia di tanto speciale in una festa commerciale come è diventata il Natale. Per le strade sembra che la gente sia impazzita; sotto le luci degli addobbi c’è un viavai di persone a caccia del regalo perfetto da fare ai conoscenti, in modo da ottenere in cambio qualche favore o un altro regalo: un dare per avere che ha perso il vero spirito del Natale.

Ogni anno, però, Shane riesce a superare indenne il periodo tanto odiato trascorrendo le giornate nel negozio del suo amico Peter. Ha un grande negozio di giocattoli nel più importante centro commerciale della città, che a Natale si riempie di bambini a caccia di regali da farsi portare da Babbo Natale e genitori disperati che fanno i conti con i loro portafogli per vedere se possono accontentare, anche quell’anno, i loro bambini.

A Shane sembra assurdo che, per quanto una famiglia possa essere ricca, abbia sempre dei problemi a soddisfare i piccoli di casa, in quanto i regali richiesti sembrano essere proporzionali al reddito dei genitori paganti. È proprio questo che fa divertire Shane, che gli fa superare indenne quel periodo tanto odiato.

Come tutti i sabati, Shane si reca al centro commerciale nel primo pomeriggio, raggiungendo il negozio di Peter, già pieno di gente.

— Ciao, Pete.

— Ehi, Shane. Di nuovo qua per spiare le facce dei miei clienti? Ma non ti stanchi mai?

— No, è divertente. Tutti questi bambini sono convinti che i regali arriveranno da un omone vestito di rosso con la barba, quindi non si preoccupano del valore di questi giocattoli. È bellissimo vedere le facce dei genitori quando leggono il cartellino con il prezzo.

— Giocattoli che a Santo Stefano saranno già rotti o dimenticati, probabilmente. Effettivamente un po’ divertente lo è.

Peter viene chiamato da un cliente alla cassa, quindi Shane inizia a guardarsi intorno. Gli sembra di riconoscerli, i clienti: c’è la signora con i due figli maschi, che ora sono diventati tre, maschio pure l’ultimo; poi c’è la madre che dice sempre di sì al figlio, mentre è distratta a leggere le notizie sul suo costosissimo smartphone; e poi c’è la famiglia semplice, quella che vorrebbe accontentare il figlio con tutti i giochi richiesti, ma che dovrà sceglierne solo uno perché non può permettersene altri. Quella è l’unica categoria che Shane salverebbe, quella che ancora crede nello spirito del Natale, che festeggia con tutta la famiglia riunita, scambiandosi regali veramente sentiti. Una famiglia che lui non ha da molti, troppi anni, e che gli manca profondamente.

Mentre continua ad osservare la gente, un ragazzo moro e vestito da Babbo Natale si avvicina alla cassa, dove Peter sembra attenderlo con impazienza.

— Sono pronto per andare nei camini di tutti i bambini a portare i giocattoli, capo — dice, con il sorriso smagliante.

— Benissimo, Jake, anche se mi basta che ti siedi sul trono laggiù e ascolti i desideri dei bambini, per il momento.

Eseguendo gli ordini, il giovane Babbo Natale va a sistemarsi al suo posto, allegro.

Shane, da lontano, non può non seguire con lo sguardo quello splendido essere con cappello e vestito rosso, come abbagliato dalla sua bellezza. Si avvicina perciò a Peter, deciso più che mai a scoprire qualcosa di più di quel ragazzo.

— Pete, io un camino non ce l’ho, ma se tutti i Babbo Natale sono come quello lì me lo faccio costruire apposta. Chi è?

— Oh, mio Dio, Shane. Non dirmi che ti piace! Ma c’è un ragazzo su questo pianeta che non ti ecciti?

— Sì, tu — risponde schietto. — Non ho mai avuto pensieri sconci su di te.

— E per fortuna! Se solo ci provi, giuro che con me hai chiuso.

— Dai, ora me lo dici chi è? — chiede, tirando fuori quegli occhi da cerbiatto che sanno far sciogliere chiunque, Peter compreso.

— L’ho assunto poco fa per fare Babbo Natale. Si chiama Jackson, anche se preferisce essere chiamato Jake.

— Mmh, Jake. Sai per caso se è gay?

— Non ci provare — lo ferma, deciso. — Non voglio perdere un dipendente solo per un tuo capriccio. Se vuoi fargli delle avance, non qui in negozio, ma fuori dall’orario di lavoro.

— Quanto sei noioso, Pete! — esclama Shane, imbronciato. — Voglio solo sapere se è gay. Se non vuoi dirmelo, cerco di scoprirlo da solo.

— Non lo so se è gay, non è una cosa che uno mette sul proprio curriculum.

— Allora vado a chiederglielo. A dopo.

— No, asp… — cerca di dire, inutilmente. Shane è già avviato verso Jake, con il suo solito sorriso stampato in volto, quello utilizzato per conquistare i ragazzi che gli interessano.

Una volta arrivato abbastanza vicino, Shane non perde nemmeno un secondo, salutando con entusiasmo il Babbo Natale sexy.

— Ciao — esclama, attirando l’attenzione di Jake, intento a sistemare gli addobbi attorno al trono sul quale si deve sedere.

— Ciao — risponde, voltandosi appena per guardare il suo interlocutore. — Mi sembri un po’ cresciuto per Babbo Natale. In cosa posso aiutarti?

— Mi chiamo Shane e sono un amico di Pete. Mi ha detto che sei nuovo.

— Io sono Jackson, ma tutti mi chiamano Jake.

— Jake, sai che non avevo mai visto un Babbo Natale come te? Di solito hanno la barba lunga e un cuscino sulla pancia — dice, mimando in qualche modo quello che intende con le sue parole.

Jake si mette a ridere a quelle parole, per poi dare corda al giovane ragazzo dai capelli rossi e gli occhi verdi.

— Sono un Babbo Natale moderno, no? La barba mi dava fastidio, così non l’ho messa. Peter ha detto che va bene anche così.

— Sono d’accordo, così sei dannatamente sexy.

Jake si immobilizza a quel commento, totalmente inatteso. Shane, invece, continua a sorridere, estremamente sicuro di sé e speranzoso di ottenere qualcosa da quel ragazzo.

— S-sei… — balbetta Jake, non sapendo bene cosa rispondere in quel momento.

— Gay? Certo, non si vede? — risponde, sempre con il suo modo di fare esuberante. — E tu, invece?

— Io cosa? — esala sempre più confuso il povero Jake. Ha totalmente perso il filo del discorso più o meno dalla parola “sexy”. Ormai è in balia delle frasi strampalate di Shane.

— Sei gay? — chiede Shane, specificando la domanda precedente. — Se non lo sei, lascio perdere. Solo non scappare via, che Peter altrimenti mi uccide. Se invece lo sei, ti andrebbe di uscire con me dopo il lavoro?

Jake non fugge subito a quella richiesta, e per Shane quello è già un ottimo risultato. Se fosse scappato via, Peter non gliel’avrebbe mai perdonata. Probabilmente lo avrebbe costretto a prenderne il posto, e non era minimamente nelle sue intenzioni.

— Stacco alle sette, mi aspetti? — dice, lasciando intendere quale sia la risposta alle due domande precedenti.

Shane resta a bocca aperta. Già si aspettava un no secco come risposta, e invece…

— Dici sul serio? — chiede, perdendo tutta la sicurezza di poco prima.

— Non sto scappando, come vedi, quindi Peter non ti farà nulla. E non sono etero, quindi posso accettare la tua proposta. Non avrai cambiato idea?

— N-no, anzi. Allora alle sette qui fuori.

Dopo quelle parole, Shane torna dal suo amico, ancora alla cassa, totalmente ignaro della discussione appena avvenuta.

Appena è abbastanza vicino, si sporge verso di lui, esclamando una frase totalmente insolita.

— Pete, te l’ho mai detto che adoro il Natale?





Avevo scritto questa storia per un concorso, e non vincendolo ora posso pubblicarla. Non è nulla di che, una piccola commedia che spero lasci il sorriso sulle labbra a chiunque voglia leggerla. Shane e Jake sono personaggi nuovi, non hanno un background al momento, così come non ce l'ha Pete. Chissà che non li riutilizzi in futuro, sarebbe interessante scoprire qualcosa di più su di loro. Per ora accontentatevi di questa storiella XD
Con questo vi auguro un buon Natale e un felice 2013, ci risentiamo al 5 Gennaio con la terza parte di Liberty (se riesco a finirla per tempo, ma mi impegnerò).
Baci.
SNeppy.
   
 
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