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Autore: telesette    22/12/2012    0 recensioni
Sia Angelo che Jessica non seppero dire con esattezza quanto tempo rimasero abbracciati.
Lui le cinse amorevolmente la schiena e i fianchi, quasi nel timore di perderla in quello stesso istante, mentre lei gli accarezzò le guance con tutte e due le mani senza smettere di baciarlo un attimo.
E senza neanche accorgersene, allo scoccare della mezzanotte, una dolce e candida nevicata salutò assieme il Lieto Evento natalizio e la nascita del loro amore...
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Natale a Trodain

immagine di: ~pcla-mod su deviantART

 

Erano trascorsi alcuni mesi, dal matrimonio di EROE con la principessa Medea...
A Trodain era caduta molta neve e, guardando all'esterno, era possibile vedere le alte torri del castello coperte e ammantate di bianco. L'arrivo di quella pioggia soffice e candida, assieme alla data sul calendario, sembrava aver ingentilito l'animo di tutti. Anche i mostri che dimoravano nella zona, invece di accanirsi sui viandanti, erano intenti a scambiarsi dolci e regali di stagione. E perfino quel vecchio brontolone di Re Trode, invece di rinfacciare le solite mancanze al Primo Ministro, aveva smesso di lamentarsi da più di una settimana.
Mentre osservavano in silenzio lo spettacolo, fermi sulla grande terazza del castello, EROE e Medea si strinsero l'uno all'altra sorridendo teneramente.
La bianca nevicata ricordava loro le peripezìe vissute in mezzo ai ghiacci di Orkutsk.
Tuttavia Medea, con un forte senso di nostalgia, non poteva fare a meno di ripensare agli amici e compagni ora lontani.

- Chissà cosa staranno facendo gli altri, in questo momento?

EROE fece un lieve cenno col capo, concordando con lei.
Ormai non avevano più loro notizie da molti mesi.
Di Yangus sapevano che era tornato a Pickam, stringendo una società con Red... e forse anche qualcosa in più.
Jessica invece era tornata a vivere con sua madre ad Alexandria.
E Angelo, oltre ad assicurare una casa ed una famiglia ai bambini rimasti orfani, non aveva certo perso la sua fama di incorreggibile giocatore d'azzardo e Don Giovanni...
Avevano viaggiato assieme per così tanto tempo.
Avevano vissuto sfide emozionanti e avventure di ogni tipo.
Come dimenticare il coraggio e la generosità di ognuno di loro?

- Potremmo invitarli qui da noi, per Natale - propose Medea sottovoce.

EROE annuì.
L'idea non era affatto niente male.
Dopo tanti giorni difficili e burrascosi ( compresa la "turbolenta" Cerimonia di Matrimonio alla Cattedrale di Savella ), tutti loro avrebbero trascorso un sincero momento di pace e allegria. Di nuovo insieme, proprio come nel giorno della grande festa che celebrò la fine di Rhapthorne e della maledizione di Trodain.
Anche Re Trode si disse d'accordo, nell'ordinare al Ministro di scrivere gli inviti, anche se l'idea di rivedere quel ciccione maleducato di Yangus non lo entusiasmava troppo...

- Suvvìa, padre - lo supplicò dunque Medea con un sorriso. - Siamo a Natale, non va bene tenere il muso!
- Uhmmm... e sia - fece il sovrano rassegnato. - Farò appello alla mia "regale clemenza" e cercherò di sopportarlo... contenta?

Gli inviti furono consegnati ai destinatari dai paggi di corte e, il giorno della Vigilia di Natale, tutti quanti si ritrovarono assieme nella grande Sala del Trono.
Yangus e Red avevano approfondito in modo molto più "intimo" il loro rapporto... tanto che l'affascinante ex-banditessa non poteva fare a meno di nascondere un commovente pancione da mamma in attesa, cosa che l'aveva resa ancor più irascibile dell'ultima volta che EROE l'aveva vista, e il povero Yangus non poteva fare o dire più di quattro parole senza beccarsi un poderoso scappellotto dalla compagna.
Jessica era solare e raggiante come sempre ma, non appena rivide Angelo, EROE colse chiaramente un forte rancore nel suo sguardo.
Anche il templare era felice di partecipare a questa bella rimpatriata, sfoggiando come al solito il suo sorriso luminoso da corteggiatore provetto, e ovviamente non mancò di rivolgere alla principessa Medea un compito baciamano e sinceri sguardi di ammirazione.

- Principessa Medea - sorrise il templare, con voce chiara e sottile. - Se si vocifera che il matrimonio tende a "sfiorire" la bellezza di una fanciulla, ebbene trovo invece che siete ancora più affascinante del giorno delle vostre nozze...

Medea arrossì vistosamente.

- Ti... ti ringrazio, Angelo - mormorò imbarazzata. - Sei sempre il solito adulatore!
- Une belle femme est un miracle de la nature! (*)
- Mpf - fece Jessica, incapace di sopportare i francesismi di quel bellimbusto.

Più tardi i convitati si sedettero attorno alla grande tavola imbandita per l'occasione, ridendo e scherzando come non facevano da troppo tempo ormai. EROE era sempre stato di poche parole ma, poiché Medea era al suo fianco, anche lui non poteva fare a meno di sciogliersi in quell'atmosfera di cordialità e vivacità.
Il vecchio Chen Mui, sempre sotto le spoglie di Munchie, era ancora vicino al suo adorato nipotino per assisterlo come sempre. Di tanto in tanto, proprio come un topolino qualunque, usciva a sgranocchiare qualcosa dalle cucine del castello. Quella sera però, con sua grande soddisfazione, il cuoco aveva servito diverse varietà di formaggi: Dolce, Salato, Speziato, Freddo, Duro, Tenero, Stagionato... il problema era che gli "Escrementi di Drago" diventavano sempre più difficili da procurare e, di conseguenza, le specialità più piccanti non poterono essere servite.

- Ehi, Capo - esclamò Yangus, alzando il capo tra un boccone e l'altro. - Ricordi il nostro banchetto a Baccarat ?!? Che dormita ci siamo fatti, quella volta...
- Per forza, era tutto pieno di sonnifero - sottolineò Jessica atona, giocherellando distrattamente col bicchiere.
- Ah, già - rammentò dunque l'amico, dandosi una pacca sulla zucca e riprendendo a sbafare.

Nel vederlo ingozzarsi, Red rabbrividì con una grossa vena che le pulsava sulla fronte.
Incapace di trattenersi oltre, soprattutto a causa degli orribili rumori che produceva nel masticare con la bocca aperta, la donna strinse le dita a pugno e gli assestò un micidiale cazzotto sulla nuca che lo spedì dritto con la faccia dentro ad una zuppiera.

- VUOI DARTI UNA REGOLATA, RAZZA DI MALEDUCATO CHE NON SEI ALTRO ?!?

Yangus riemerse dal recipiente, col volto gocciolante di minestra, tuttavia si limitò ad annuire mortificato e riprese a mangiare lentamente e con più calma.
EROE e Medea si guardarono negli occhi e ridacchiarono appena per la divertente sceneggiata.
Angelo intanto non risparmiava neppure le gentili domestiche del castello, rivolgendo loro un mucchio di complimenti, e ogni fanciulla arrossiva vistosamente a causa del suo irresistibile fascino.
Ad un tratto Jessica si alzò di scatto, sbattendo entrambe le mani sul tavolo, e tutti i presenti ammutolirono all'istante.

- Scusatemi, non mi sento bene - si affrettò a giustificarsi lei. - ho bisogno di un po' d'aria fresca...

Ciò detto, la giovane maga dai capelli rossi si allontanò dalla Sala da Pranzo e si ritrovò nel grande corridoio silenzioso. Fatti pochi passi dunque, uscì dalla porta che dava sull'esterno del secondo piano, e si ritrovò nella grande terrazza posta sull'ingresso principale del maniero. Qui si accostò alla parete merlata, stringendosi nelle braccia per via dell'aria fredda, e sospirò alla luce della luna in cielo.

- Che stupido - mormorò. - Stupido... stupido che non è altro!

Purtroppo, per quanto le costasse fatica ammetterlo, era assai dispiaciuta nel constatare che Angelo non fosse affatto cambiato.
Era sempre il solito damerino, arrogante e sfacciato come pochi, eppure era anche l'unico capace di ferirla e di farla star male profondamente.
Quando lo aveva conosciuto, non aveva mai prestato alcuna attenzione alle sue profferte amorose o tantomeno alle sue advances.
Non riusciva a credere che un simile idiota, abituato ad avere tutte la donne ai suoi piedi, potesse provare qualcosa di sincero e puro come l'amore.
Viaggiando assieme però, in più di un'occasione, lei stessa si era dovuta ricredere sul suo conto.
Angelo era sì pieno di difetti: vanitoso, pieno di sé, pomposo e tanto altro ancora... però non era affatto un uomo vuoto e privo di sentimenti.
Il suo triste rapporto col fratellastro Marcello, a causa dell'odio e del disprezzo che questi aveva sempre provato nei suoi confronti, gli aveva fatto indubbiamente molto male. E la morte dell'Abate Francisco certo aveva lasciato un'altra profonda ferita nel suo cuore bisognoso di affetto.
Tuttavia, invece di crescere come un uomo chiuso e insensibile, Angelo aveva scelto di nascondere il suo dolore con la "maschera" del giocatore/donnaiolo... un ruolo col quale poi, senza dubbio, ci aveva preso molto gusto.
Eppure sapeva anche dimostrare sincerità e affetto.
La disperazione con cui Jessica lo vide attraversare di corsa il ponte in preda alle fiamme, per tentare di soccorrere l'Abate Francisco.
O la sua sincera preoccupazione, quando lei si ritrovò avvolta dal malvagio potere dello Scettro di Rhapthorne.
Oppure ancora il modo in cui lui la stringeva a sé con fare protettivo, quando la nave sembrava sul punto di schiantarsi contro le rocce dell'Altopiano Isolato.
Anche nel combattimento contro il perfido Gemon, quando questi scelse di distruggersi assieme all'uovo di Empyrea, Angelo si mise davanti a lei per proteggerla...
Jessica non poteva dimenticare neanche la passione e l'evidente amarezza del giovane templare, nella sua tormentata crisi familiare con Marcello, tanto che per un attimo si era sentita addirittura vicina a lui.
Che sciocca!
Come poteva pensare di sentirsi "vicina" ad uno come Angelo?
Forse poteva capirlo e, in alcuni casi, anche comprenderlo.
Ma non poteva certo sentirsi vicina ai sentimenti di chi non sembrava accorgersi neppure dei suoi.
La verità era che Jessica, malgrado non l'avesse mai ammesso neppure con sé stessa, si era scoperta innamorata di Angelo molto tempo fa.
Nonostante la mente le ripetesse che era sbagliato, che Angelo non fosse uomo adatto a lei, il cuore non riusciva ad ignorare certe emozioni e sensazioni.
La prima volta che Angelo la strinse a sé per proteggerla, invece di spingerlo via con rabbia, si era abbandonata nel forte senso di sicurezza che le infondevano le sue braccia.
Da allora Jessica non riuscì più a vedere Angelo, come quando lo aveva visto invece la prima volta.
Per poche e rare occasioni, le era riuscito di vedere un altro Angelo.
Un giovane sincero e appassionato, ed era lui l'Angelo dal quale Jessica si sentiva così incredibilmente attratta.
Poi però, ogni volta che stava quasi per crederci, l'Angelo del suo cuore spariva... e tutto ciò che rimaneva era un Angelo più idiota che mai.

- Quanto sei stupido - mormorò ancora Jessica, quasi piangendo.

Proprio in quel momento, non appena si sentì le spalle avvolte da una pesante coperta, la fanciulla si voltò e vide un volto sorridente con chiari occhi celesti. Angelo ricambiò la sua smorfia sorpresa con uno sguardo gentile, volgendo l'attenzione all'abbassamento della temperatura, e si sistemò accanto a lei appoggiandosi al parapetto della terrazza.

- Fa freddo stasera - osservò. - Forse ci converrebbe rientrare.

Jessica gli scoccò una severa occhiata di traverso.

- Grazie, non ho bisogno dei tuoi consigli - rispose. - Tu torna pure dentro, se vuoi, altrimenti quelle galline si domanderanno dove sei finito!

Angelo fece una smorfia divertita.

- Sei gelosa, per caso?
- Chi, io ?!? Ma figuriamoci... Come potrei mai essere gelosa di uno come te, sentiamo?
- Dunque non è per questo che sei uscita così improvvisamente - sottolineò l'altro con evidente sarcasmo.

Silenzio.
Jessica era troppo sveglia per cadere nella sua trappola.
Sapeva benissimo che lui non aspettava altro che una sua risposta, per coglierla in fallo evidente, invece lei non aveva alcuna voglia di dargli questa soddisfazione.
Tuttavia anche Angelo ormai la conosceva benissimo.
Conosceva il suo orgoglio.
Conosceva la sua fierezza.
Conosceva tutte le doti che la rendevano così meravigliosamente "speciale", oltre alla sua bellezza di per sé fuori dal comune, ed erano proprio quelle che lo avevano fatto innamorare di lei a prima vista.
Mai e poi mai, nonostante tutte le belle donne che aveva visto e conosciuto, c'era stata un'altra fanciulla capace di fargli provare la stessa medesima sensazione.
Mai un'altra fanciulla gli aveva fatto battere il cuore per passione, anziché per il semplice desiderio.
E soprattutto mai un'altra fanciulla sarebbe potuta dirsi uguale a Jessica, neanche in un milione e mezzo di anni.
Lei era unica.
Testarda e ostinata.
Irascibile e capricciosa.
Suscettibile e intrattabile.
In altre parole, per quanto lui stesso non avrebbe mai pensato di poter ammettere in vita sua, semplicemente adorabile.

- Jessica - cominciò. - Per quanto tempo pensi che andremo avanti io e te, di questo passo?
- Spiegati meglio!
- Lo sai a cosa mi riferisco - fece lui tranquillo, senza mutare minimamente la sua espressione sicura di sé.
- Crepa - sussurrò Jessica, voltandosi per non guardarlo negli occhi.

Angelo non reagì.
Semplicemente si limitò ad osservare il cielo sopra di lui e, mentre il vento prese a soffiare sui suoi capelli, socchiuse gli occhi un momento e respirò a pieni polmoni.

- Ricordi ? - esclamò poi, rivolgendosi alla fanciulla. - C'era un vento così quella sera, davanti alla porta che dava sul Regno delle Ombre Lunari... Almeno così mi sembrava!
- Ti sembrava male - replicò Jessica seccamente.
- Eppure - proseguì lui imperterrito. - Ricordo perfettamente che rabbrividisti...
- Non è vero - scattò subito l'altra furibonda. - ero semplicemente nervosa, forse un po' preoccupata, ma di certo NON stavo tremando!
- Okay, okay, non c'è bisogno di arrabbiarsi così...
- Sei TU che mi fai arrabbiare, brutto damerino strafottente, tu e le tue stupide battutine da quattro soldi... E SOPRATTUTTO NON SOPPORTO QUEL SORRISETTO IDIOTA PERENNEMENTE STAMPATO SUL TUO VOLTO !!!

Angelo la guardò teneramente.

- Lo sai, sei splendida con quella luce negli occhi - mormorò.

Jessica ammutolì di colpo per la sorpresa.

- Non... Non prendermi in giro!
- Dico sul serio - disse ancora il templare. - A dire la verità, l'ho sempre pensato, fin dal giorno in cui ti ho incontrata alla taverna di Simpleton!
- Ma smettila - tagliò corto lei seccata. - Non pretenderai davvero di darmela a bere, come con tutte le tue "conquiste" da quattro soldi ?
- Jessica, io ti amo - aggiunse l'altro, facendosi il più serio possibile in volto. - Perché ti è così difficile credermi, se ti dico questo?
- Prova a chiederlo a Kalderasha, magari LUI riuscirà a spiegartelo!

Subito Angelo posò la sua mano su quella di Jessica, facendola sussultare leggermente, e quello che disse spiazzò del tutto la giovane maga.

- Prova ad ascoltare il mio cuore, invece delle mie parole - fece Angelo, accostando la mano di lei al proprio petto. - Così forse ti renderai conto che io non ti ho mai mentito!
- "Corteggiando e riempiendo di complimenti tutte le fanciulle che incontri" - puntualizzò Jessica con voce tagliente. - Davvero un ottimo modo per dimostrarmi il tuo affetto, non c'è che dire!
- E tu hai davvero un ottimo modo... per dimostrarmi che ti piaccio!
- Io non... Mmm !!!

Neanche il tempo di replicare, Jessica si ritrovò le labbra di Angelo contro le sue.
Un bacio lungo.
Intenso e avvolgente.
Un bacio importante perché, in quel bacio, vi erano tutto il sentimento e la passione che il giovane templare nutriva per lei.
Sia Angelo che Jessica non seppero dire con esattezza per quanto tempo rimasero abbracciati.
Lui le cinse amorevolmente la schiena e i fianchi, quasi nel timore di perderla in quello stesso istante, mentre lei gli accarezzò le guance con tutte e due le mani senza smettere di baciarlo un attimo.
E senza neanche accorgersene, allo scoccare della mezzanotte, una dolce e candida nevicata salutò assieme il Lieto Evento natalizio e la nascita del loro amore.

FINE



(*) = dal francese: "Una bella donna è il miracolo della natura"

ANGOLO AUTORE

Questa storia è dedicata a tutti gli appassionati di "Dragon Quest" e, in particolare, al mio amico Gennaro Cammarota - che approfitto per salutare cordialmente e con affetto - e assieme alla storia, vanno i miei più sinceri auguri di...

BUONE FESTE !!! 

   
 
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