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Autore: alix katlice    23/12/2012    10 recensioni
Venti canzoni.
Venti momenti di rabbia.
Venti momenti di odio.
Venti momenti di sangue.
Venti momenti di onore.
Ma anche venti momenti d'amore. Insomma: venti momenti di Cato e Clove.
Dall'ottavo Moment:
Io non ho paura di amare. Penso che sia una cosa da deboli, perché in amore ti devi affidare all’altra persona, completamente. Qual è il detto del nostro Centro di Addestramento?
Colpisci, ferisci, uccidi. Sii egoista, sii felice. –
- Tutti amano, Clove. Non puoi scappare. –
Riduco gli occhi a due fessure.
- Chi ha un cuore ama. Chi ha un cuore fatto solo per sanguinare, no. Noi, no.-
Dal quattorcidesimo Moment:
Chi credi di ingannare? Ormai è morta.
Morta.
Morta.
Risuona crudelmente questa parola, nella mia testa, nel mio petto, nel mio cuore: lo sta spezzando velocemente.
- Clove, ti prego, rimani con me! –
Le tappo il naso e immetto dalla bocca l’aria che non riesce a respirare.
Morta.
Le bacio le labbra che non possono baciare.
Morta.
Non reagisce.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cato, Clove, Enobaria
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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20- Safe and Sound (Taylor Swift)
Sentitevi la canzone e buona lettura dell’ultimo capitolo!

 
 
 
 
 
 
 
 
 
By Cato.
 
 
[I remember tears streaming dawn your face, when i said i never let you go. When all those shadows almost killed your light.]
 
Barcollo un momento, prima di rendermi conto di dove sono.
Sotto ai miei piedi sento della sabbia sottile solleticarmi le dita, e guardo a terra per vedere di che colore è: mi sorprendo nel constatare che è bianca. Alzo di nuovo lo sguardo e una luce accecante mi porta a coprirmi gli occhi con la mano destra.
Poi, la luce scompare.
Tolgo la mano e vedo il tramonto.
Si; è proprio il tramonto.
La distesa d’acqua che mi appare davanti mi sconcerta: è di un celeste-azzurrino, che la rende simile alla cera.
 
[I remember you said don’t leave me here alone.]
 
Forse so cos’è, ne ho sentito spesso parlare, nelle trasmissioni di Capitol City: è il mare.
Non pensavo fosse così bello.
A pochi metri da dove inizia la distesa d’acqua, è seduta una figura.
Un tuffo al cuore mi avverte di chi è.
-         Clove! –
Le corro incontro, mentre lei si alza e per un momento mi guarda spaesata; poi però, mi riconosce e si riapposta nella sua precedente posizione, facendomi segno di sedermi accanto a lei.
-         Cato, ti aspettavo. –
-         Dove siamo? –
Per un momento si guarda intorno.
-         Non so. Non in Paradiso. Non all’Inferno. Forse siamo nel nulla. –
-         Mi piace questo nulla. –
Sorride.
-         Anche a me. –
-         Perché? –
-         Perché non c’è nessuno. –
Non posso dargli torto.
Guardo il Sole che cala e la luce farsi pian piano più luminescente; sta spuntando la luna, ma è tutto così strano.
Si muove tutto troppo veloce.
-         Non siamo sulla terra. La luna non si muove così velocemente. –
-         Che ne sai tu? –
-         L’ho osservata. –
La guardo per un momento, mentre lei si alza in piedi.
Noto che indossa solo un body blu.
-         Cosa fai? – le chiedo.
-         Alzati –
Mi alzo, mentre lei mi prende un mano.
-         Cosa senti? –
Mi sa che morire le ha fatto male.
-         Niente. –
-         Senti meglio. Chiudi gli occhi. –
Chiudo gli occhi, ma non sento assolutamente niente.
Oddio, aspetta.
È strano, però.
Riesco a sentire il rumore del vento leggero che ci scompiglia i capelli, il suo passare fra ogni fenditura che trova libera nei nostri corpi.
Sento anche un rumore che non riesco a riconoscere; sembra lo scrosciare di qualcosa, ma non riesco a capire di che cosa.
Insomma, dovevo essere in armonia con la natura?
-         Clove, lo sen… -
-         Shh. –
Sbuffo, mentre chiudo gli occhi.
E poi lo sento.
Lo sento?
In realtà non so se è così, ma penso di si.
Il vento porta delle voci, voci che conosco; sono voci che sussurrano, voci che urlano, voci che parlano normalmente.
Ma sussurrano tutte la stessa parola:
Grazie.
-         Grazie? –
Le conosco tutte; penso siano le voci dei Tributi morti. Si, ci sono tutti: Glimmer, Marvel, la ragazza dell’Otto che ho ucciso io, Rue, il ragazzo del Dieci, Tresh.
Siamo tutti dalla stessa parte. Tutti dalla stessa parte.
-         Sono stata tutto il tempo qui, ad aspettarti e a sentire le voci. Ci dicono “grazie”, ma non riesco a capire perché. Le abbiamo uccise noi, la maggior parte di loro, no? –
Annuisco.
-         Ma loro avevano capito chi era il vero nemico, Clove. Noi no. –
 
[Just close your eyes, the sun is going dawn. You’ll be al right, no one can hurt you now. Come morning light you and i’ll be safe and sound.]
 
-         Il vero nemico non erano loro, giusto? –
La guardo, annuendo.
-         Il loro vero nemico non eravamo noi. –
E noi lo abbiamo capito solo ora, da morti.
Le voci scompaiono, portate via dal vento che le aveva fatte arrivare qui. Forse hanno finito di ringraziarci, visto che finalmente sono arrivato anch’io.
- Comunque per placare la nostra sete di sangue avremmo dovuto uccidere la gente di Capitol. Sarebbe stato più giusto.  –
Sorrido, mentre capisco che tanto non si placherà mai il nostro bisogno di uccidere, visto che ce l’hanno pompato nel sangue, alla nascita.
-         Giusto. Ed ora che facciamo, Clove? –
Sul suo viso appare un enorme sorriso; non penso di averglielo mai visto in faccia. Non è uno dei suoi sorrisi sadici.
-         Ora? Viviamo. –
Non faccio in tempo a chiedergli di cosa stia parlando che la vedo correre verso il mare e buttarcisi dentro, tutto di un pezzo.
Mentre inizio a ridere, mi arriva una botta gelida in viso, facendomi spalancare gli occhi; davanti a me, Clove si tiene lo stomaco per non ridere troppo.
-         Questa me la paghi! –
E, mentre mi getto anch’io in acqua e inizio a schizzare la ragazza che amo con tutto lo schizzabile, non posso fare a meno di pensare che, anche se sono morto, non sono mai stato così felice.
 
È bello vivere da morto.
 

 
 
 
 
Spazio autrice:
come promesso, ecco a voi il Ventesimo Moment, giunto prima di Natale. La canzone che ho usato è Safe and Sound, perché il ritornello mi sembrava appropriato al “dopo-morte”.
Non so, spero di non aver deluso le vostre aspettative O.o
Allora… io il dopo-morte me lo sono sempre immaginato come il mare, ed io che vivo per sempre là. Oppure come un’enorme libreria, ma non potevo metterli in una libreria xD
Comunque, fatemi sentire i vostri pareri!
Sono depressa D: è finita D:
Vabbè, ora passiamo ai Ringraziamenti.
 
 
Ringraziamenti:
Intanto ringrazio le tre splendide ragazze che mi hanno seguito fin dall’inizio:

AriiC_
Queen_B
Coral97
Grazie!

Poi ringrazio chi si è aggiunto in seguito o chi ha recensito occasionalmente:
Lali Jai (la mia stalkerrr *-*)
darkangel98 (la ragazza dei crack xD)
mikelike
hopedirection
Clove_HungerGames
Clover_
Drazel K Rei
 
 
Grazie!
Ed infine, grazie alle 8 (8 ^^) persone che hanno messo fra i preferiti, la persona che ha messo fra le ricordate e le 11 (11 ^^) che hanno seguito.
Sapete che mi mancavano solo cinque persone fra i preferiti così da rientrare nelle più popolari??
Siete meravigliosi.
Comunque grazie a tutti, e arrivederci alla prossima ff (di cui pubblicherò il prologo domani, penso)
Non vi libererete mai di me, muahahhahha.
Baci e alla prossima!
-Kat ç_ç
  
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