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Autore: AlyTheKitten    09/07/2007    7 recensioni
Dopo la morte di Sasori e prima dell'arrivo di Tobi, Deidara ha sempre lavorato da solo? Cosa succederebbe se incontrasse una giovane artista?
"C’era però qualcosa che non andava in quel paesaggio…quel cespuglio lontano sembrava giallo, giallo evidenziatore! Che esista una pianta di quel colore in natura? Bah…inutile porsi problemi, la ragazza incluse anche quella macchia gialla nel dipinto."
Genere: Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Altri, Deidara
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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teach me art1

 

 

Teach me art

 

 

Tutta colpa di un dipinto.

 

 

 

Che strana giornata ad Iwa.

Il sole splendeva un po’ pallido ed il vento imperversava senza sosta tra gli alberi.

Una giovane ninja decise però di sfidare tutto quel vento, uscì infatti di casa con un cavalletto ed una tela sotto braccio.

 

Il vento scompigliava la chioma corvina della ragazza, ma lei non se ne curava, non era mai stata una di quelle ragazze amanti dei capelli lunghi, aveva infatti un taglio molto maschile.

Non amava le gonne e il rosa, troppo femminile, per questo indossava dei pantaloni al ginocchio e una t-shirt abbastanza corta, con sotto una maglia a rete un po’ più lunga; portava i tradizionali sandali e aveva delle fasciature ai polpacci e all’avanbraccio sinistro, sul destro un manicotto a rete, infine portava dei guanti a mezze dita su entrambe le mani, il tutto rigorosamente nero: il colore per eccellenza, come lo definiva lei.

 

Dopo nemmeno dieci minuti di viaggio arrivò a destinazione: una radura affacciata su di un piccolo laghetto, offriva un ottima visuale, il posto ideale per dipingere.

La ragazza estrasse una piccola tavolozza e dei colori dalla sacca che porta alla vita, iniziando così a dipingere.

C’era però qualcosa che non andava in quel paesaggio…quel cespuglio lontano sembrava giallo, giallo evidenziatore! Che esista una pianta di quel colore in natura?

Bah…inutile porsi problemi, la ragazza incluse anche quella macchia gialla nel dipinto.

 

“Bene, dovrebbe essere finito…” commentò soddisfatta lei.

“Secondo me quella macchia gialla stona un po’…”

Una voce pacata la sorprese alle spalle.

La ragazza si voltò e vide la causa del difetto del dipinto.

“Beh quella macchia gialla temo sia tu.” ribattè lei notando la chioma bionda.

“Io? Com’è possibile scusa?!” disse di rimando lo strano individuo.

“Eri tu a riposare in quella radura?”

“Beh…si”

“Allora sei tu quella macchia gialla.” Concluse la ragazza.

 

Finito l’edificante dialogo, la ninja studiò il ragazzo che le si era parato davanti, nonché la causa del difetto nel quadro.

Un giovane slanciato e magro, bello, non c’è che dire.

I capelli (la macchia gialla del quadro) erano lunghi e sciolti, ed appunto giallo evidenziatore.

Gli occhi erano di un grazioso azzurro cielo e, strano a dirsi per un ragazzo, truccati di nero tutt’intorno.

La ragazza non potè identificare il coprifronte, dato che la parte metallica era girata verso l’interno.

 

“Beh…comunque da un tocco d’originalità” continuò il ragazzo.

“Che?” chiese lei, distrattasi dal discorso.

“La macchia gialla…io!”

Il giovane non staccava gli occhi dal dipinto, pareva rapito da esso.

Invece la ragazza non staccava gli occhi dal biondino, aveva un aria famigliare.

 

“E' molto bello, sai…?”

Finalmente aveva staccato gli occhi dalla tela.

“Oh grazie…”

La ragazza sorrise, arrossendo lievemente al complimento.

“Fai solo questo?” domando lui, tornando al quadro.

“In che senso…? Solo paesaggi?” chiese di rimando lei.

“No, no…intendo: ti eserciti solo in questa forma d’arte?”

Che domanda strana.

Nessuno aveva definito arte i suoi dipinti prima d’ora.

“No beh…solo nel disegno.”

“Oh…peccato, credo che tu possa fare anche altro…hmm.”

 

Quel ragazzo le ricordava qualcuno, ma chi?

 

Continuarono il discorso.

“Cosa intendo con altre forme d’arte?” azzardò.

“C-come?! Vuoi dire che consideri solo il disegno arte?!” ora il giovane sembrava irritato.

“No, no. Voglio sapere cosa consideri tu come arte.”

 

Se i suoi sospetti erano giusti…

 

“Oh, l’arte è…” iniziò il ragazzo.

Lei tese le orecchie in attesa della fatidica frase.

“Beh…”

Forse aveva capito il tranello.

“Anche la scultura è arte…”

Non era quello che s’aspettava.

“Oh si certo.” Disse lei con una punta di delusione.

“Tu cosa consideri arte?” domandò poi lui.

“Io? Per me l’arte è qualcosa che va oltre il materiale.”

 

Così era sicura d’ingannarlo.

 

Il ragazzo pareva infatti molto preso dalla frase.

“Cioè?” chiese impaziente.

“Ma…è qualcosa che appare e svanisce in un istante.” Disse schioccando le dita.

“E’ l’ispirazione per l’opera. Arriva in un attimo ed in un attimo svanisce, devi solo coglierla in tempo, afferrarla.”

Spiegò la ragazzina guardando il suo quadro, ma poi voltandosi verso il biondo, in cerca di una conferma o meglio ancora di una risposta.

In effetti il ragazzo aveva la bocca schiusa e voleva dire qualcosa, ma pareva titubante.

“E’ un’ottima teoria…”

 

Accidenti…! Non lo riusciva ad ingannare.

Non poteva avere conferma di chi pensava fosse in realtà il biondo.

 

“Tu ti riduci solo a dire che l’arte è anche scultura? Mi deludi biondino…” disse beffarda lei, con l’intento di stuzzicare il suo spirito artistico.

“Ma certo che non mi riduco a quello!” disse stizzito lui.

“Ebbene?”

“L’arte…è come un’esplosione!”

 

L’ha detto!!!

Inconfutabilmente quel giovane era…

 

“Deidara!” strillò lei.

“Hmm…” disse lui tirandosi un buffetto in testa.

“Dannato sia io ed il mio spirito artistico…” disse sorridendo ed allontanandosi leggermente.

“Tu fai parte di quell’associazione di mukenin!!!” disse lei balzando indietro e afferrando un kunai.

“Cosa vuoi da me?” continuò minacciosa.

“Strano a dirsi…ma volevo solo vedere il dipinto.”

“Tks! “

“Cos’è non mi credi?”

“Certo che no! Volete attaccare Iwa!!!” Disse lei lanciandosi contro Deidara.

 

Ovviamente il biondo schivò l’attacco e con un salto raggiunse un ramo vicino.

“Non sono qui per attaccare Iwa…” iniziò il biondo, legandosi il coprifronte in vita.

“Non attaccherei il mio villaggio per niente.”

 

La ragazza guardò il coprifronte, era il simbolo di Iwa, il paese della roccia, sopra di esso si allungava un taglio orizzontale, quello dei traditori.

 

“Ora, per favore, torna al villaggio e non dire nulla della mia presenza. Se farai così non ti torcerò un capello.” Propose Deidara.

“Mai, se c’è una cosa in cui credo è l’onore…” non ebbe il tempo di finire

“Ho detto di andare.” Disse freddo lui.

 

La ragazza si lanciò contro il ramo spaccandolo, facendo così cadere il mukenin.

Dopodiché lo attaccò con degli shuriken, che andarono però a vuoto.

Non c’era storia, era nettamente superiore il biondo.

 

“Combatti!” gridò lei lanciando dei kunai con della carte bomba, ovviamente l’attacco andò a vuoto.

 

“Tks…non voglio uccidere un’artista…”

Detto ciò Deidara colpì la ragazza alla nuca, tramortendola.

“Ch-che…cosa…?” mugugnò la ragazza,

“Ho detto che non voglio uccidere un’artista…sarebbe un peccato…” ripetè Deidara.

La ragazza svenne a causa del colpo.

“Non posso lasciarla qui…”

Deidara guardò l’orizzonte, poi creò un volatile d’argilla e ci saltò sopra con la ragazza in spalla.

 

 


 

Primissima storia a capitoli su Naruto! Auguratemi buona fortuna :D

Puntualizzo: la storia si svolgerà nel lasso di tempo tra la morte di Sasori (non temete...vedrò di inserirlo in qualche modo) e l'arrivo di Tobi all'Akatsuki, quando diviene compagno di Deidara (amoreeee!!!), perciò quando Deidara non ha compagni.

Owari

*Aly*

>>ArT iS a BaNg!<<

  
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