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Autore: LarryinLove    23/12/2012    14 recensioni
"Ti amo anche io,sunshine"
"Buon compleanno Lou"
"Zitto e baciami,Styles"
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui di nuooovo!

Vi lascio subito alla lettura. Vorrei solo specificare che so che Lou ha quattro sorelle,e Harry ha Gemma,ma in questa storia mi serviva fossero figli unici. Non era fondamentale,ma mi piaceva di più così,ecco.

Non l'ho riletta e mi dispiace per gli eventuali errori.

Baci :*

***

Era il 23 dicembre e il vento tirava fortissimo su Londra.

L'atmosfera natalzia era palpabile lungo le vie della città,e Louis amava perdersi tra le luci colorate,la neve che gli ricadeva leggera sul capo,quel profumo di castagne appena cotte e panettoni caldi. Adorava soffermarsi ad osservare bambini che incantati da quei fiocchi bianchi si fermavano in mezzo ai piazzali con il viso verso il cielo e la lingua fuori per accogliere quei pallini ghacciati. Guardava i loro sguardi accesi,i loro occhi luccicanti,le fossette sulle guancie paffute e sorridenti.

Gli ricordavano tanto quel riccio dagli occhioni grandi e dolci che non vedeva da tanto,troppo tempo.

Era passato un anno intero dall'ultima volta che lo aveva stretto a se,nascondendo le lacrime tra quei ricci morbidi che ormai erano il suo unico rifugio. Harry era sempre stato fondamentale per lui,era stato la sua unica luce,il suo punto di rferimento,Harry rappresentava tutto per lui. Un amico,un fratello,l'amore.

Ma non era stato capace di dimostrarglielo,non ne aveva avuto il tempo. Era stato solo in grado di guardarlo partire insieme ai suoi,con le lacrime agli occhi e un "ci rivedremo Louis,te lo prometto. Ti voglio bene piccolo BooBear,te ne voglio davvero tanto".

Avrebbe voluto rincorrerlo,gettarsi tra le sue braccia e urlargli quanto in realtà lo amasse,quanto ne fosse pazzamente innamorato,quanto non sarebbe riuscito a vivere senza di lui,senza sapere quando lo avrebbe rivisto,quando lo avrebbe potuto stringere a sè di nuovo.

Gli mancava,gli mancava da morire,e sentiva un peso incredibile allo stomaco ogni volta che pensava a lui,e questo accadeva praticamente ogni secondo. Si sentiva vuoto,completamente inutile e senza significato senza quel ragazzino che aveva cambiato la sua vita.

Si erano conosciuti quando Harry aveva sei anni e Louis otto.

Anche quel giorno c'era la neve,e mentre Louis giocava con le sue amate macchinine la porta suonò. Louis sentì sua madre andare ad aprire ed una donna presentarsi come la loro nuova vicina di casa. Il bimbo si avvicinò alla porta salutando la donna,che ricambiò con una carezza sulla testa.

"Io sono Louis!" aveva detto sorridendo.

"Ciao Louis! Io sono Anne,e questo..è mio figlio,Harry"

Fu in quel momento che Louis si accorse di quel bimbo sicuramente più piccolo di lui,con le guancie rosse per la timidezza e le mani strette alla gonna lunga della mamma nel tentativo di nascondersi.

"Quanti anni hai?" gli aveva chiesto Louis incuriosito.

Harry sobbalzò quando capì che si stava riferendo a lui. Dopo un attimo di imbarazzo gli mostrò le manine,formando un sei con le dita.

"Ti piacciono le macchine?"

Harry annuì,abbozzando un sorriso. Louis rimase incantato da quelle fossette profonde e divertenti,le trovava tenere e dolci. Avvicinò un ditino alle guancie del bimbo,affondandole leggermente in quei due buchetti mentre il più piccolo arrossiva.

"Sei carino Harry" gli aveva detto sorridendo,per poi prenderlo per mano e trascinarlo nella sua cameretta,in mezzo alle macchinine.

Da quel giorno non si erano mai separati. Erano insieme 24 ore su 24,un giorno a casa di Louis,un giorno a casa di Harry. Anne li accompagnava a scuola tutte le mattine,e allo stesso modo Jay li tornava a prendere,dovendosi sorbire in macchina i racconti che i due si facevano a vicenda su come fosse andata la mattinata. Pranzavano insieme,guardavano i cartoni distesi sul divano fino alle quattro. Poi Louis preparava pane e nutella per entrambi. Mangiavano,rimettevano a posto e niziavano i compiti. Ed era buffo vedere Louis che tantava di insegnare le operazioni ad Harry,e vedere Harry che colorava alla bell'e meglio i disegni di Louis,cosa che quest'ultimo odiava fare.

Giocavano,cenavano insieme di nuovo e puntualmente,guardando la televisione,uno dei due si addormentava sempre sul divano dell'altro.

Dormivano insieme quasi sempre,tanto che le madri erano state costrette a mettere nelle camere dei bambini un secondo materasso in più in entrambe le case. Ormai Louis si era abituato ad accompagnare Harry al bagno durante la notte,dal momento che il piccolo aveva paura del buio. Gli reggeva il gattino di peluches con il quale dormiva sedendosi sulla vasca da bagno. Quando Harry aveva finito si lavava le manine,prendeva Louis per mano e i due si riaddormentavano stretti nello stesso letto,lasciandone uno puntualmente vuoto.

Era durata per anni questa routine,Anne e Jay erano ormai diventate come sorelle,e si erano abituate a trattare Harry e Louis come se fossero entrambi figli di entrambe.

Erano un tutt'uno,una famiglia unica che ormai era difficile da separare.

Non persero l'abitudine neanche quando entrambi divennero maggiorenni,se non per il fatto che al posto di studiare tutto il pomeriggio preferivano andarsene a fare un giro nei parchi,e che la notte Louis non si alzava con Harry perchè questo aveva paura,ma semplicemente perchè ormai quando si svegliava uno si svegliava automaticamente anche l'altro.

Erano un fenomeno raro e inspiegabile anche per coloro che li conoscevano. Si conoscevano alla perfezione,erano l'uno parte dell'altro. Un corpo e un'anima,come si suol dire. Non avevano nemmeno bisogno di parlare,si capivano guardandosi,e ormai non si sorprendevano nemmeno più quando si ritrovavano a parlare all'unisono. Si bastavano l'un l'altro,non avevano bisogno di tutte le stupide cose che usavano i ragazzi per divertirsi,e le ragazze sembravano inutili ad entrambi. Avevano molte amiche femmine,ovviamente,ma amiche erano e amiche rimanevano.

"Io ho Louis",affermava Harry ogni volta che la madre,la nonna o chiunque altro gli chiedeva della fidanzatina,nello stesso modo con cui Louis esclamava convinto "Io ho Harry,e lui mi basta".

Il 31 dicembre dell'anno prima si erano ritrovati stesi nella soffitta di Harry,sotto la stessa coperta,a fissare in silenzio e mano nella mano i fuochi d'artificio attraverso la vetrata sul soffitto. Avevano parlato di tutto quello che era accaduto nell'anno che stava per passare e di ciò che si aspettavano dall'anno nuovo.

"E' ufficialmente mezzanotte Boo. Esprimiamo entrambi un desiderio!"

Louis annuì,incapace di distogliere lo sguardo da quel viso,da quegli occhi verdi che brillavano di gioia,da quelle labbra piene e rosee. Era bellissimo,aveva pensato Louis.

"Io voglio rimanere con te per sempre. Vorrei che tu non mi lasciassi mai,vorrei continuare a sentirmi stringere al tuo petto ogni volta che qualcosa non va,vorrei continuare a sentirti dire che sono tuo,il tuo piccolo Hazza,che ci sarai sempre per me e che non mi abbandonerai mai per niente al mondo. Vorrei che tu continuassi a proteggermi,ad abbracciarmi,ad amarmi."

"Ad amarti,Harry?" sorrise Louis. Harry arrossì.

"Anche questa è una forma di amore,no Boo?"

Louis lo abbracciò,lasciandogli un bacio tra i capelli.

"Tutto questo è bellissimo Harry,mi hai fatto emozionare,stupidotto di un riccio!"

Harry rise divertito,per poi rabbrividire quando Louis gli sfiorò il collo con le labbra,senza malizia.

"E tu Boo?"

"Cosa Harry?"

"Il tuo desiderio! Tu che cosa vuoi?"

Louis parve rifletterci,mentre continuava a bearsi del profumo del piccolo,osservando ogni suo piccolo particolare. Si chiese come avrebbe fatto senza di lui,immaginò quanto sarebbe stata futile la sua vita,vuota e noiosa. Harry gli aveva sempre dato tutto,e lui ormai viveva per quel ricciolino dagli occhi verdi. Viveva per quel suo sorriso,per la sua gioia,per le sue fossette,per il suo profumo. E allora..

"Voglio baciarti"

Harry sentì il cuore fermarsi,indugiare e poi scoppiare dentro il suo petto improvvisamente troppo piccolo. Sentì il respiro farsi veloce e affannato,sentì gli occhi già umidi riempirsi di lacrime. Sentì una gran confusione,una gran paura,un grande ed improvviso amore che era sicuro ci fosse sempre stato,ma aveva atteso solo il momento giusto per manifestarsi.

E allora spense la mente,chiuse gli occhi e raggiunse le labbra del suo Louis,che lo strinse con le sue braccia forti,mentre lo lasciava distendere sopra di sè.

Si baciarono a lungo e senza sosta,le loro lingue si incontrarono e trovarono già da subito il ritmo perfetto. Le mani fredde di Louis iniziarono ad esplorare la schiena calda di Harry,lo sentì rabbrividire e spingersi maggiormente su di lui,quasi a volersi fondere,quasi a volersi sentire un po' più suo.

E con i fuochi che ancora scoppiavano sopra le loro teste i due si addormentarono abbracciati,stretti,con le dita intrecciate tra di loro e i respiri sincronizzati.

Non avevano fatto in tempo nemmeno a chiarire quella situazione,Harry era stato avvisato il giorno dopo dalla madre. Dovevano raggiungere il suo nuovo compagno in Irlanda,dove aveva ricevuto anche un'offerta di lavoro. I due erano partiti la sera stessa del 1° gennaio,e lui e Louis non si erano più rivisti.

Era passato un anno. Un anno senza Harry.

Era il 24 dicembre. Il suo ventunesimo compleanno. O meglio,il suo primo compleanno senza il suo ricciolino.

Non una chiamata,non un messaggio. Harry si era dimenticato di lui.

Lui no,non avrebbe potuto. Harry era la sua vita,il suo amore. Sarebbe sempre stato parte di lui,e infondo non riusciva nemmeno a prendersela per quei mancati auguri. Il fatto è che gli mancava maledettamente il suono della sua voce.

Evidentemente Harry non aveva dato a quel bacio la stessa importanza che gli aveva dato lui.

Ma non poteva prendersela Louis,non poteva attaccargli l'amore come avviene con le malattie. Se Harry non lo amava lui non poteva farci niente,oltre che starci come un cane e soffrire ogni giorno della sua vita.

Ma gli mancava. Si sentiva soffocare a quel pensiero. Harry era il suo ossigeno,la sua anima,Cristo!

Immerso dai pensieri,non si rese neppure conto di essere arrivato a casa. Come era solito fare da un anno a quella parte,lanciò un'occhiata nostalgica al portone dal quale per anni aveva visto uscire quella testa riccia. Poi inserì le chiavi nella toppa,per poi richiudersi la porta alle spalle.

Due voci. Ecco cosa avvertì una volta entrato. Una era quella di sua madre,e l'altra..l'altra la conosceva benissimo.

Corse fino alla cucina,ed un profumo familiare di vaniglia gli riempì i polmoni,prima che due occhi azzuzzi incontrassero i suoi.

Si gettò con tutta la forza che aveva su Anne,stringendola a sè la sollevò dal pavimento,facendola girare su sè stessa. La riempì di baci ovunque,mentre questa rideva felice,stringendogli le spalle a sua volta e sussurrandogli un "auguri" nell'orecchio.

Poi,una strana consapevolezza gli invase il cervello.

Si fermò,incapace di compiere altro movimento.

"Lou,cos'hai?" la voce di sua madre sembrava così lontana..

"Harry" sussurrò piano

"Cosa?"

"Harry,dov'è?" chiese Louis con le lacrime agli occhi.

Anne gli accarezzò la guancia,raccogliendo la sua lacrima.

Guardò un punto oltre le sue spalle,Louis si girò confuso,poi raggelò di colpo.

Harry se ne stava lì,incapace di muovere un muscolo,con le lacrime agli occhi e le braccia lungo il corpo,rigide.

Anne e Jay si allontanarono,presero i cappotti ed uscirono di casa,sapendo di doverli lasciare soli.

Al chiudersi della porta Louis,che non aveva mai staccato gli occhi da quelli di Harry,si avvicinò al piccolo,con gli occhi lucidi e tirando su con il naso.

Poi,giunto a pochi centimetri da lui,gli prese le spalle con uno scatto,tirandoselo contro.

Si abbracciarono forte,fortissimo. Harry era scoppiato a piangere,seguito da Louis che non riuscì più a trattenersi. Le loro mani si stringevano contro i tessuti dell'altro,i loro respiri diventarono singhiozzi e le labbra di Louis presero a riempire il collo di Harry di baci innocenti.

"Sei qui. Sei qui Harry. Non posso crederci,non può essere vero. Sei qui Harry. SEI QUI!"

Urlò quasi poi,prendendogli il viso tra le mani singhiozzando ancora.

Harry,d'impulso,si avvicinò a lui lasciandogli un fugace bacio sulle labbra.

"Lo so Louis,sono qui,e Dio,stringimi"

Louis lo attirò di nuovo al suo petto,aspirando l'odore dei suoi capelli.

Harry si nascose sul suo petto,e si lasciò sfuggire un "Ti amo Louis. Ti amo,da sempre. Non mi sono dimenticato di quella notte,non ne sono mai stato capace. Mi dispiace Lou,mi dispiace"

E Louis ricominciò a piangere,incapace di fermarsi,sentendosi anche un po' patetico.

Lo guardò negli occhi,scostandogli i capelli dal viso.

"Questo è il miglior regalo di tutti i tempi,piccolo mio!"

"Lou,è il tuo compleanno,devi esprimere un desiderio,ricordi? Lo facevamo sempre!"

Louis rise "E' vero,lo facevamo sempre,si!"

"Allora?"

"Allora..Voglio te Harry. Voglio abbracciarti sempre,stringerti a me,prenderti per mano,portarti in capo al mondo. Voglio seguirti ovunque tu vada,voglio amarti Harry,voglio sposarti,fare l'amore con te,voglio vivere di te,per te e con te. Ti amo,con tutto il cuore."

Harry lo guardò pieno d'amore e "Dio,sei perfetto"

"Non lasciarmi più,Harry"

"Non lo farò Boo,mai più. Cristo,sono innamorato di te,ti amo,ti amo,ti amo!"

Disse alternando i suoi ti amo con un bacio a stampo.

"Ti amo anche io,sunshine"

"Buon compleanno Lou"

"Zitto e baciami,Styles"

***

Macciao!

Sono tornata! Oggi è la vigilia della vigilia e sono gasatissima. Mi sa proprio che sarà un Natale Directionoso,visti i regali che mi arriveranno u.u

E,cosa più importante,domani è il compleanno di Lou,ed è il motivo della mia OS.

Spero vi piaccia,comunque!

Una recensioncina,piccola piccola,me la lasciate vero?

E' Natale,siate buoni! <3




 

 
  
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