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Autore: Niley story    23/12/2012    4 recensioni
Violetta è appena arrivata a Buenos Aires e non conosce nessuno. Dopo aver litigato con il padre incontra lui...il ragazzo più bello che abbia mai visto. E lui così freddo così arrogante...ad un tratto grazie a lei, capisce di non essere così...e per la prima volta prende il coraggio di affrontare la sua famiglia, lui per lei e lei per lui...ma gli ostacoli sono tanti...e spesso la nostra mente ci confonde così tanto, da non permetterci più di sentire la voce del nostro cuore...ma uno sguardo...solo uno...una canzone...e la mente non potrà più avere voce in capitolo
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nuove emozioni




Léon POV.
Cammino per le strade di Buenos Aires a testa bassa…lo Studio 21 sta diventando un casino…l ragazzi che non riescono ad andare d’accordo i professori che litigano ogni 5 secondi e poi…c’è lei…Ludmilla…Non riesco davvero a capire se è quello stupido fattorino a provarci con lei o il contrario. Ludmilla…perché stiamo insieme? Non lo ricordo più…quando mi sono innamorato di lei? Stiamo insieme da 4 anni…come ci siamo conosciuti? Aspetta ora ricordo noi non ci siamo innamorati, i nostri genitori hanno voluto questo “fidanzamento”…si perché siamo entrambi ricchi e due persone ricche come noi possono solo stare con persone del loro stesso livello no? Si…si è così…ma allora l’amore non esiste?...Mi fermo per un’attimo, mi guardo intorno ma dove mi trovo? Ho camminato così tanto che non me ne sono reso conto…Aspetta ma casa mia si trova al lato opposto, che idiota che sono ho preso la strada sbagliata senza rendermene conto…Sto per tornare indietro quando sento un’uomo gridare…

: TORNA IMMEDIATAMENTE QUI!!!
: NO!!! Fino a quando non mi ascolterai e non ti rendere conto che anche ho delle necessità non parlerò con te!! Fammi un fischio quando impari ad ascoltare!!!

Una ragazza uscì da quell’enorme villa, e volta l’angolo dove mi trovo io cadendomi addosso. Poggio le mie mani sulle sue braccia per non farla cadere. Alza lo sguardo incrociando il mio. Non so perché ma le sorrido e lei fa lo stesso. Wow…è una ragazza bellissima, ha i capelli castani, lunghi due occhi marroni che sembrava brillassero, un sorriso smagliante ed era vestita in modo semplice. Una gonna di seta azzurra e una maglietta bianca col disegno degli arcobaleni in vita portava un nastro rosa e delle ballerine dello stesso colore. Ci sono alcuni secondi di silenzio tra di noi, quando poi io decido di prendere la parola

Léon: Dovresti fare più attenzione mentre cammini
: Si è vero

Deve essere molto rimida la vedo sorridere e abbassare lo sguardo sistemandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio

Léon: Stai bene?
: Si si grazie il fatto è che andavo un po’ di fretta e non ho visto dove andavo scusami
Léon: No figurati l’importante è che tu stia bene

Annuisce con la testa e cade dinuovo il silenzio, cos’ decido di tenderle la mano

Léon: Io sono Léon piacere
: Emm…
: SIGNORINA!!! TORNA SUBITO QUI!!!
: Devo andare scusa ciao!

La ragazza corre via e mi trovo davanti un’uomo sui 36 anni che la guarda correre e poi rientra dentro…bha…Torno indietro per poter tornare a casa e per tuta la strada non faccio altro che pensare a lei. Non so come si chiami ma devo dire che mi è piaciuta molto, il che è strano visto che a me sono sempre piaciute le ragazze come Ludmilla, bionde ricche e che si vestono in modo appariscente, mentre lei…lei è il contrario, lei è castana, semplice e aveva uno sguardo così dolce. Apro la porta ed entro a casa…

Léon: Ciao mamma ciao papà
Madre: Ciao tesoro
Padre: Ciao Léon, aspetta, dove vai?
Léon: In camera mia
Padre: Ascolta hai impegni per domani?
Léon: Bhe ecco dovrei…
Padre: Cancellali devi venire con me
Léon: Dove andiamo?
Padre: A casa di Gérman un mio carissimo amico che non vedo da molto tempo
Léon: Io non vengo, non mi va di starvi a sentire mentre parlate delle aziende è una noia
Padre: Niente storie Léon tu vieni e basta

Mio padre non mi prend mai in considerazione. Non gli importa ciò che penso ciò voglio, a lui importa solo quello che è meglio…per lui ovviamente. Vado in camera mia e mi stendo sul letto, l’indomani avrei dovuto subire un’altra barbosa discussione sui soldi.

Violetta POV.
Rientro a casa dopo aver passato una giornata a vedere il mio nuovo vecchio quartiere, avevo 5 anni quando è morta mia madre e abbiamo iniziato a girare il mondo. Mi guardo allo specchio ricordando la litigata di oggi con mio padre…e quel ragazzo che era fuori al mio cancello…Mi siedo allo alla scrivania e senza neanche rendermene conto avevo scritto il suo nome sul mio quaderno…Léon, è stato così dolce con me, chissà se lo rivedròE

La mattina seguente fuori casa di Violetta…

Léon POV.
Eravamo di fronte alla stessa villa del giorno seguente mio padre mi ordina di aggiustare il colletto della camicia e poi bussa il campanello. Ad aprire viene una donna leggermente in carne con i capelli corti e neri

: Salve! Sono Olga la cameriera
Padre: Salve sono Javier l’amico di Gérman e questi sono mia moglie Cinzia e mio figlio Léon
Gérman: Javier!!! Ciao!!!
Javier: Ciao Gérman! Ti ricordi di mia moglie Cinzia e mio figlio Léon?
Gérman: Certo che si! accidenti Léon sei cresciuto davvero molto dall’ultima volta.

Sorrido e annuisco mentre lui mi stringe la mano, anche se sinceramente io di lui non mi ricordo

Gérman: Lei è Jade la mia compagna e mia figlia…bhe lei è di sopra Olga per favore valla a chiamare
Javier: Oh no ci pensa mio non è vero Léon?
Léon: COSA?!
Gérman: Sul serio?
Javier: SI certo
Gérman: Fantastico allora Olga va in cucina, Léon la stanza di mia figlia è la seconda a destra appena sali le scale
Javier: Sentito? Vai

Conclude mio padre dandomi una pacca sulla spalla e dirigendosi nel salone con tutti gli altri. Fantastico ora mi tocca pure fare il dipendente…bha…salgo le scale e mi incammino, seconda porta a destra, sto per aprirla quando sento una voce cantare…

Violetta: Ahora sabes que, yo no entiendo lo que pasa *Adesso sai che, io non capisco ciò che succede*
sin embargo se, nunca hay tiempo para nada *tuttavia so, non c’è mai tempo per niente*
pienso que no me doy cuenta *penso che non me ne accorgo*
y le doy mil y una vueltas * e faccio mille giri*
mis dudas me cansaron * i miei dubbi mi hanno stancata*
ya no esperare *adesso non aspetterò*

y vuelvo a despertar en mi mundo *e mi risveglierò nel mio mondo*
siendo lo que soy *essendo ciò che sono*
y no voy a parar ni un segu… * e non mi fermerò neanche un seco…*


Violetta Pov.
Mi fermo di colpo quando fuori alla mia porta vedo di nuovo lui, Léon. Non so se stessi sognando ad occhi aperti o lui fosse davvero lì, resta comunque di fatto, che il solo vederlo mi aveva zittita.


Léon: No non fermarti, mi piace la tua voce

Resto a guardarlo a bocca aperta e spalanco gli occhi…lui…mi stava ascoltando…e aveva detto che gli piaceva la mia voce…Lo vedo avvicinarsi verso di me con le mani nelle tasche

Léon: Se ti chedo come ti chiami…avrò una risposta o scapperai come ieri?

Lo guardo sorridendo imbarazzata e abbassando la testa…

Violetta: Violetta…mi chiamo Violetta
Léon: Violetta…mi piace!
Violetta: Ma tu…che ci fai qui?
Léon: Bhe…a quanto pare tuo padre e il mio sono amici…e siamo stati invitati a mangiare qui, vieni?
Violetta: Si si certo andiamo
Léon: Dopo di te(disse lui aprendomi la porta)
Violetta: Grazie

Scendiamo e ci sediamo a tavola, mio padre a capotavola quella strega di Jade al suo fianco io accanto a lei, di fronte a mio padre sempre a capotavola c’era il padre di Léon di fronde a Jade sua madre e per finire di fronte a me c’era lui…Léon…

Gérman: Allora? Come va tuo figlio a scuola?
Javier: Ooo benissimo, Léon è uno dei migliori dello Studio 21, e la sua ragazza ovviamente non è da meno
Gérman: La sua ragazza?
Javier: Si si è fidanzato da 4 anni
Gérman: Ah ma pensa…Violetta invece non ha mai avuto un fidanzato…

Léon era fidanzato? Ma certo era ovvio! Che stupida che sono stata, tutto un tratto mi era passata la fame…ma del resto avrei dovuto immaginarmelo, un ragazzo così bello e gentile non poteva certo non avere la ragazza…

Jade: E parlando di fidanzamento sapete chi si sposerà presto? Noi due!!!
Violetta: CHE COSA?!

Salto di scatto in piedi, davvero siamo arrivati a questi livelli? Mi sembra assurdo e io non accetterò mai Jade come madre che questo sia chiaro a tutti! Corro via nella mia stanza sbattendo la porta e buttandomi sul letto a piangere. Mi manca così tanto la mia mamma, lei era l’unica che riusciva a capirmi, l’unica che sapeva ascoltarmi. Quella strega di Jade è interessata solo ai nostri soldi, ma mio padre non lo capisce.

Intanto di sotto…

Gérman: Emm…mi dispiace io non so proprio cosa le sia preso…
Léon: Con permesso*si alza e si dirige al piano superiore*

La porta della mia stanza si apre e…
   
 
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