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Autore: Charlie_Pace89    10/07/2007    4 recensioni
Due anni dopo la grande battaglia. Buffy è convinta che Spike sia morto e cerca di andare avanti con la sua vita. Spike lavora con Angel a Los Angeles ed è determinato a nascondere alla cacciatrice la verità. Ma il destino cambierà le carte in tavola... [leggeri spoiler per la quinta stagione di Angel]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve

Salve! Questa è la prima fan-fic a capitoli che scrivo, quindi non sono molto sicura di quale sarà il risultato finale, anche perché la storia si sta piano piano sviluppando nella mia testa mentre la scrivo.

Questo primo capitolo è una sorta di introduzione, che mi serve per spiegare un po’ qual'è il momento in cui si svolge la storia e qual è lo stato d’animo dei personaggi, quindi non do molto spazio a quella che sarà la vicenda, il cui sviluppo è affidato ai capitoli successivi ^^

Detto questo, buona lettura e recensite per favore!

P.S.: questa storia non tiene conto degli avvenimenti della serie Angel se non per quanto riguarda l’arrivo di Spike alla Wolfram & Hart

 

Destino

Capitolo I

 

Erano passati ormai due mesi dalla grande battaglia contro il primo, e Buffy stava seduta davanti alla finestra della sua nuova camera, guardando la pioggia scorrere lungo il vetro. Si sentiva galleggiare, come se d'improvviso si fosse trovata a vivere una vita non sua, come se fosse stata scaraventata fuori del suo corpo...mille pensieri le vagavano per la testa,  ma nulla sembrava avere un senso compiuto, in lei si intrecciavano sentimenti diversi e contrastanti che non riusciva a conciliare. Provava un'immensa gioia per essere sopravvissuta e aver salvato il mondo ancora una volta, provava una profonda nostalgia per la sua casa e per Sunnydale, che non avrebbe mai più rivisto, provava un profondo dolore per aver perso la persona che amava...Dio, quanto le mancava…

Il pensiero andò rapido verso lui, rivide i suoi occhi azzurri pieni d'amore, rivide le loro mani intrecciate prendere fuoco, rivide in un lampo tutti i momenti passati con lui, e una lacrima cominciò a scivolare lungo il suo volto.

Un rumore la fece ridestare velocemente dai suoi pensieri, qualcuno aveva bussato alla porta.

-Buffy, va tutto bene?- la voce di Dawn suonava preoccupata -stai chiusa lì dentro da tutto il giorno, hai bisogno di qualcosa?- La ragazza entrò lentamente nella camera della sorella, e la vide fissare un punto non ben definito fuori dalla finestra. Le si avvicinò lentamente e le poggiò una mano sulla spalla -Ti manca, vero?- Buffy guardò la sorella negli occhi, poi, senza dire una parola, si appoggiò a lei e per la prima volta dopo due mesi pianse a dirotto.

 

************

 

Spike camminava sotto la pioggia. Erano passati quasi due mesi ormai da quando si era materializzato nell’ufficio di Angel, e anche se adesso aveva di nuovo il suo corpo, continuava a sentirsi un fantasma. Sapeva che quello non era il suo posto, non era lì che avrebbe dovuto essere. Avrebbe dovuto essere accanto alla persona che amava. Oc, in realtà avrebbe dovuto essere all’inferno, ma di sicuro non doveva stare lì a Los Angeles. Lui sapeva che sarebbe bastato prendere un aereo per rivederla. Sarebbe stato semplicissimo, sarebbe arrivato in Europa, avrebbe riabbracciato la sua amata Buffy e avrebbero potuto essere finalmente felici. E allora perché non lo aveva ancora fatto? La verità è che era terrorizzato. Si era fatto un’idea ben precisa su quel “Ti amo” sussurrato tra le fiamme: era convinto che Buffy lo amasse perché si stava sacrificando per salvare il mondo, e che fosse stato questo ultimo gesto estremo ad avergli finalmente permesso di ottenere quell’amore per cui aveva tanto lottato. Se fosse ritornato da lei sano e salvo, il suo sacrificio avrebbe perso ogni significato, e lei avrebbe smesso di amarlo, avrebbe smesso di vederlo come un eroe redento, e avrebbe ricominciato a vedere in lui solo Spike.

Non sapeva se la sua paura fosse fondata, ma non poteva rischiare di perdere quel barlume d’amore che lei gli aveva donato.

Arrivò davanti alla Wolfram & Hart, e, di malavoglia, entrò nella sua odiatissima nuova casa.

 

Angel se ne stava nel suo ufficio, circondato da un mare di scartoffie con cui non sembrava cavarsela affatto bene.

- Vedo che stai pagando il prezzo del potere, amico- Spike lo guardava con il suo solito sguardo provocatorio, aveva una gran voglia di litigare con lui per sfogare un po’ la rabbia e la frustrazione che aveva dentro.

Angel riemerse dalla montagna di carte e gli rivolse un’ occhiata fulminante

-Chiudi il becco Spike, non sono dell’umore giusto per discutere con te adesso. In realtà non sono dell’umore giusto per discutere con te in nessun momento. Perciò, sparisci!-

-Nervosetto il ragazzo!- Spike sorrideva – Sei così terrificante ricoperto di cartacce! Angel, il burocrate con l’anima!-  Adorava farlo innervosire, e a quanto pare ci stava riuscendo alla grande…

- Santo cielo, vuoi piantarla? Sto cercando di lavorare, ed è già abbastanza difficile senza che un idiota cerchi tutti i modi per farmi irritare!-

-Ok, capo, me ne vado, non hai bisogno di urlare tanto…e poi, non vorrei rischiare che tu mi sguinzagli contro la tua feroce segretaria!- Ed uscì con un ghigno dall’ufficio…

 

************

Buffy  era seduta sul divano del soggiorno a guardare la  TV con la sorella. Si sentiva meglio, anche quella crisi sembrava essere passata, nonostante il dolore fosse ancora tutto lì. Lei sapeva che in realtà avrebbe dovuto essere felice. Finalmente aveva ottenuto ciò che desiderava da sempre, ovvero una vita normale. Ma si era presto resa conto che non gli importava poi molto averla, se con lei non c’era lui. Ma in fondo non avrebbe potuto fare nulla per cambiare questa situazione. Lui se ne era andato per sempre, e lei doveva guardare avanti. Aveva preso la sua decisione, avrebbe continuato la sua vita. Si sarebbe rialzata come aveva sempre fatto. Aveva lottato troppo per quella vita, non poteva sprecarla. Non poteva sprecare l’ultimo regalo che Spike le aveva donato.

 

***********

Due anni dopo

 

Spike non poteva credere di essere ancora in quel dannato studio legale. Due anni. Santo cielo, erano già passati due anni. Aveva lottato contro il male, salvato delle vite e tante altre belle cose, ma non si sentiva affatto soddisfatto. Lei gli mancava ancora tremendamente, e questa era una cosa che non sarebbe mai cambiata.

E come se non bastasse ora Angel voleva vederlo per mandarlo chissà dove ad affrontare chissà cosa…

- Spike, finalmente!- Angel aspettava il vampiro biondo da più di un’ora

- Ho avuto da fare- non era affatto vero, e lo sapevano entrambi. Spike non aveva mai nulla da fare – Cosa diavolo vuoi?-

- Devi andare in Africa-

- Come scusa?- Spike era piuttosto perplesso

- Sei sordo? Devi andare in Africa! C’è un demone che sta terrorizzando gli abitanti di un piccolo villaggio, ci è arrivata una richiesta di aiuto, e qualcuno deve andare lì-

- E per quale motivo quel qualcuno sarei proprio io?-

- Perché serve qualcuno che sappia combattere, idiota! Vuoi che ci mandi Fred?

- E perché non ci vai tu? O ormai ti sei troppo rammollito?

-Perché io ho delle responsabilità qui.-

- Ci vado solo perché non vedo l’ora di scappare da questa diavolo di città-

 

************

 

Buffy era appena tornata a casa. Era uscita con il suo ragazzo, erano andati al cinema, e poi a mangiare una pizza, esattamente come una qualunque coppia normale. Era orgogliosa di se stessa. Stava con Luca, un ragazzo italiano, da ormai quasi tre mesi, e si trovava bene con lui. Ma non era sicura di amarlo. O almeno non lo amava quanto aveva amato Spike. Ma ormai era più che convinta che non avrebbe mai amato nessuno a quel modo, quindi tanto valeva accontentarsi. All’apparenza sembrava davvero una donna felice. Aveva un ragazzo, un lavoro, una bella casa. E lei stava davvero bene. Ma non era felice, nonostante dicesse il contrario a tutti quelli che la conoscevano. In realtà lui le mancava ancora da morire, e questa era una cosa che non sarebbe cambiata mai.

- Dawn, sei a casa?-

- Si, sono qui- Buffy entro in cucina e trovò la sorella intenta a leggere qualcosa

- Cos’è?-

- Una cartolina di Willow. Dice che c’è un demone che terrorizza un piccolo villaggio in Africa, e che sta andando lì per occuparsene-

- Ha bisogno di aiuto? Posso mandarle qualche potenziale-

- Dice di potersela cavare benissimo da sola, e che è stanca delle cacciatriciAveva rotto da poco con Kennedy.

- Beh, non dovrebbe avere problemi allora. Mi manca averla tra i piedi. Vorrei che mi venisse a trovare più spesso- Buffy ripensò a quando Willow viveva a casa sua…a Sunnydale…un ondata di nostalgia le fece luccicare gli occhi…

 

**********

 

Spike era arrivato al villaggio da circa due ore, e non aveva trovato traccia del demone. Cominciava ad annoiarsi, non era tipo da starsene con le mani in mano.

All’improvviso, sentì un rumore, come di uno scoppio, e delle urla. Corse verso la sorgente del rumore e si trovò dentro una capanna…adesso tutto era silenzioso, c’era un odore molto forte che gli faceva girare la testa. Notò qualcuno o qualcosa muoversi tra le ombre, si avvicinò senza far rumore, ed afferrò per le spalle l’essere che aveva causato tanto scompiglio.

Quell’essere si rivelò in realtà una donna dai capelli rossi, e a Spike per poco non venne un colpo per lo stupore

-Willow! –

- Spike???- La rossa era senza parole

-Cosa diavolo ci fai qui, rossa?-

-Cosa diavolo ci fai TU qui?! Dovresti essere morto!!-

-Bè, tecnicamente lo sono-

- Sai cosa voglio dire! Insomma, non eri andato in fumo?-

-Storia lunga-

- Per quale diavolo di ragione non hai detto a Buffy che eri vivo? Sai quanto è stata male per te?-

- Non sono affari tuoi-

- Sono affari miei e come invece! Buffy è la mia migliore amica!-

- Dannazione, sono affari miei ok? Non ficcare il naso in cose che non puoi capire!-

- E adesso cosa dovrei fare? Starmene zitta e non dirle niente?

- Faresti la cosa migliore- e Spike se ne andò senza lasciare traccia…

Willow rimase inebetita difronte alla vista del vampiro biondo. Ma non ebbe alcun dubbio riguardo a ciò che doveva fare. Doveva subito dirlo a Buffy…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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