25/12/2012
3 recensioniUN REGALO SPECIALE
Era la notte del 23 dicembre e una bambina di tre anni di nome Pan stava nel suo lettino a dormire e sognare beatamente, speranzosa che il giorno, Babbo Natale le avrebbe portato tanti regali ma che, soprattutto, avesse convinto suo padre a regalarle la cosa più grande per lei, una cosa che voleva da molto tempo.
Appena arrivarono le 8:00, la bambina si alzò dal suo letto e corse verso la camera dei genitori, i quali stavano ancora nel mondo dei sogni, e, salendo sul lettone, iniziò a saltellare facendo svegliare Gohan e Videl.
<< Abbiamo messo al mondo un terremoto! >> esclamò Gohan con la voce ancora impastata dal sonno provocando una risatina della moglie, il quale, volendo tendere uno scherzo alla figlia che saltellava ancora provocando il continuo dondolare del materasso, la bloccò e la portò sotto le coperte.
<< Adesso sei mia! Non ti farò uscire mai più da qui! Muhahahah >> disse Gohan imitando la voce di un mostro e la bambina, di conseguenza, iniziò ad urlare e a scalciare colpendo il povero Saiyan che non rimase indifferente ai colpi della piccola che non erano paragonabili a quelli di una bambina umana per il sangue che aveva nelle vene.
Videl, colpita, fece il segno del time out e uscì dal letto per andare a cucinare la colazione e lasciare i due continuare a giocare come due bambini, finché non notò che la bambina la seguiva e, girandosi, le saltò in braccio e esclamò agitando le braccia: << Mamma fai le frittelle a forma di albero con la nutella e i mirtilli e… >> << Lo so lo so la cioccolata calda con i marshmellow a forma di scimmietta? Come vuole signorina! >> continuò lei imitando la voce della figlia che le ripeteva quella frase da quando aveva cominciato a parlare e, dopo averla fatta scendere, si mise all’opera e, quel giorno così speciale, anche Pan la aiutò mangiucchiando di tanto in tanto qualche cosa e imbrattandosi di ingredienti insomma tale padre, tale figlia.
Gohan a quella scena sorrise di cuore, quella bambina era un angelo e un tesoro ed era anche molto buffa quindi, senza fare rumore, andò a prendere la sua telecamera e registrò di nascosto la scena e, quando Videl annunciò che la colazione era pronta, lui, da bravo mangione, era già pronto in tavola ad aspettare quella delizia preparata dalle mani esperte della moglie e da quelle un po’ meno della figlia che aveva composto lei il piatto per il padre.
Finita la colazione e preparati a dovere si mossero verso la casa dei nonni, dove stava preparando i cupcake al cioccolato e la torta di crema e fragole, quindi la piccola, dopo aver salutato il nonno che stava vedendo la tv sul divano, andò dalla nonna per aiutarla ma Chichi la mandò a compiere una missione che sapeva lei avrebbe fatto con molto piacere compiere: andare a svegliare Goten.
Il diciasettenne stava beatamente dormendo nel suo letto con la coperta fino al viso quando nella stanza entrò furtivamente la bambina che gli saltò addosso.
<< Pan vieni subito qui! >> gridava il ragazzo ancora in pigiama agitando un pugno mentre rincorreva la nipotina che era più veloce e che andò a nascondersi dietro le gambe della nonna ridendo a crepapelle.
<< Ti sei svegliato finalmente! Ora vai a salutare tuo fratello e non rincorrere mai più in questo modo Pan, se cade e si fa male è solo colpa tua! >> esclamò Chichi proteggendo la nipotina.
<< Gohan… hai creato un mostro. >> disse al fratello maggiore ancora assonnato per poi ritornare su e prepararsi.
Inutile dire che la bambina si mangiò una fetta di torta e qualche biscotto con le gocce di cioccolato preparato dalla nonna la quale li offrì a tutti ma i più se li prese Pan. Dopo Goku portò la nipotina a fare un giro sulla nuvola speedy, lasciando gli altri chiaccherare, fino a quando non tornarono per l’ora di pranzo e incominciarono a mangiare.
Dopo pranzo la bambina si addormentò sul divano e Gohan la portò nella stanza del fratello per non rischiare di disturbarla o svegliarla, non senza le proteste da parte di quest’ultimo. Verso le 16:00 la bambina si svegliò e scese in cucina, dove la nonna le fece trovare un piatto con una fetta di torta alla crema e fragola, che finì in pochissimo tempo, e un bicchiere de latte per poi andare sul divano vicino allo zio e prendendogli il telecomando per cambiare canale andò su un cartone animato. Oramai Pan era la regina di quella casa e faceva quello che voleva.
Il pomeriggio passò tra risate e scherzi fino a quando non giunse il cenone di Natale e lì, sia Chichi che Videl, aiutate da Pan, si superarono proponendo molti piatti oltre che buoni anche belli e li mangiarono tutti insieme ridendo e scherzando nella casa di nonno Satan che era felice di vedere la sua nipotina correre da tutte le parti e giocare con il cane.
La villa di Mr Satan era stata adornata per le feste e tutti gli oggetti era stati disposti lontano dalle mani di Pan, la quale era capace di romperli come l’anno prima quando fece cadere una renna di swarovski e la distrusse.
Il momento più atteso per Pan stava per arrivare: lo scarto dei regali. Suo padre le aveva detto che aveva incontrato Babbo Natale e gli aveva riferito che, visto che Pan si era comportata bene quell’anno, le avrebbe dato il doppio dei regali ma lei non voleva quelle cose , o almeno sopra quelle cose c’era un’altra cosa per Natale: voleva imparare a volare come facevano la sua mamma e il suo papà.
Quando si aprirono i regali Gohan vide un velo di tristezza negli occhi della sua piccola e, senza farsi vedere, la portò in una stanza.
<< Che cos’hai piccolina? Non ti piacciono? >> chiese preoccupato, non aveva mai visto la sua bambina così giù di corda quindi c’era qualcosa sotto. Le poggiò una mano sulla fronte e non era calda di conseguenza non aveva la febbre quindi che cosa poteva avere?
<< Si sono belli ma io volevo un’altra cosa… >> ammise con lo sguardo basso e con un velo di tristezza sugli occhi.
<< Che cosa? >> chiese abbassandosi all’altezza della figlioletta.
<< Io volevo imparare a volare come fate tu e la mamma! >> ammise la piccola arrossendo, assomigliava molto a Videl, anche lei aveva difficoltà ad ammettere alcune cose.
<< Ah! Era questo quindi! Che dici se domani andiamo solo io e te nel nostro posto e impariamo a volare? Ti andrebbe? >> propose il giovane alzandole delicatamente il viso e accarezzandole una guancia.
La bambina non rispose neanche, gli saltò addosso direttamente dandogli un bacio sulla guancia e incominciando a dire ripetutamente grazie. I due poi tornarono nel salotto e continuarono ad aprire i regali, quasi tutti per la piccola di casa.
La notte, quando tornarono a casa, prima di mettersi a dormire, Gohan disse alla moglie che gli stava accucciata vicino: << Lo sai che mi ha detto stasera Pan? >>
<< No, cosa? >> rispose incuriosita, aveva notato il cambiamento di umore della figlia durante la serata.
<< Mi ha detto che per Natale voleva imparare a volare! >> esclamò con un sorriso intenerendo la donna che, avvicinando il suo viso a quello del marito, gli baciò dolcemente le labbra e si addormentarono.
La mattina dopo Gohan e Pan si avviarono molto presto verso ovest fino a arrivare a una radura dove iniziarono gli allenamenti. Ora il problema era questo: come le faceva a spiegare le cose fondamentali in modo che le capisse? Era pur sempre piccola e alcune cose le sarebbero risultate difficili ma, pian piano, riuscì a capire tutto e a staccarsi dal terreno di qualche metro. Alla fine, siccome faceva molto freddo, la piccola si prese un raffreddore e quindi, dopo aver uscito la sciarpa e il suo cappellino, tornarono a casa in un battibaleno.
La bambina era felicissima così tanto che entrò gridando: << So volare! Maaaaaaaammaaaaaaaa so volare! >> attirando così l’attenzione non solo di Videl che l’aspettava in cucina con una tazzona di cioccolata calda ma anche degli altri parenti che sorrisero, tutti tranne Goten che la guardò in cagnesco. Quella bambina tra poco lo avrebbe superato o peggio, battuto in combattimento.
<< Non sei contento zio? >> gli sussurrò nell’orecchio Pan una volta seduta vicino a lui sul divano. Goten, per quanto fosse geloso, non riuscì a tenerle il muso e le scompigliò i capelli corti ancora schiacciati con forma del cappellino.
Quello, infondo, per tutti era un bel Natale, un Natale speciale e indimenticabile soprattutto per Pan, forse l’ultimo speciale.
Ciao a tutti e Buon natale :)
questa è la mia nuova OS e sono curiosa di sapere cosa ne pensiate, soprattutto chi è riuscito ad arrivare qui xD
la OS è incentrata, a quanto avete capito, su un regalo di natale molto speciale per Pan che vuole dal suo paparino rinopapa (xD)
Secondo me questa ff fa schifo U.U cmq ditemi che ne pensate e auguri ancora. :)