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Autore: Vulcania    11/07/2007    2 recensioni

Ti senti finalmente leggera quando rompi il tuo vincolo con le parole,
le comprimi dentro te,
così non dovrai più ascoltare il suono terribile delle verità che sussurri.
Nessuno ti chiederà, adesso.
Genere: Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note Dell’Autrice: Questa storia partecipa all’hp ficexchange (lo trovate qui=> [URL]http://community

 

Note Dell’Autrice: Questa storia partecipa all’hp ficexchange (lo trovate qui=>http://community.livejournal.com/hp_ficexchange ); pertanto è stata scritta per soddisfare delle determinate richieste, ovvero queste:

 

Dalle 3 alle 5 cose che vorresti la fanfiction contenesse: Harry/Hermione, Luna (e non soltanto come comparsa fugace), cioccolato, la profezia su Harry e Voldemort, un po' di angst
Dalle 3 alle 5 cose che non vorresti la fanfiction contenesse: Harry/Ginny o Hermione/Ron, morti importanti (non mi piace leggere death-fics), Out-Of-Characters troppo evidenti
Rating: NC-17 (ma mi va benissimo anche una R o una PG-13)

 

 

Altre note sulla storia le trovate a fine capitolo, più eventuali ringraziamenti nel caso commenterete questa storia.(Cosa di cui tra l’altro vi sarei molto grata^__^!)

 

Un bacio

 

 

 

Nothing Else Matters

 

 

Si dice che il silenzio dimostri l’appagamento,

 ma io sostengo che nel silenzio si può celare

 il diniego, la ribellione ed il disprezzo.

Gibran

 

 

E ad un tratto, tra un respiro ed un altro, ti rendi conto di non avere più parole.

 

Non possono esserci parole quando tutti intorno a te crollano, si sgretolano come pagine antiche, fragili.

 

Perciò decidi che il silenzio, tutto sommato, non sia una così grave colpa. Non un macigno da sorreggere; ma una liberazione. Ti senti finalmente leggera quando rompi il tuo vincolo con le parole, le comprimi dentro te, così non dovrai più ascoltare il suono terribile delle verità che sussurri. Nessuno ti chiederà, adesso.

 

Hermione sarà solo un nome con cui gli altri si rivolgeranno a te. In fondo, però, sarai Nessuno. O forse un’altra insulsa briciola di cenere.

 

 

>>><<< 

 

Il lieve stormire di fronde del vento che s’insinua con i suoi artigli opalescenti.

 

Non sei il solo a non chiudere le palpebre, stanotte. Luna Lovegood ti osserva dietro le sue lenti bizzarre, a forma di luna. È uno sguardo che mette a disagio, quello di lei. Parla poco, ti scruta, sta immobile. Eppure è l’unico sguardo che adesso sei capace di sostenere. Negli occhi degli altri, di tutti gli altri, il tuo riflesso è opaco. E sporco.

 

Quante volte ti sarai ripetuto che è colpa tua… perché solo facendoti del male, sei sicuro che non infangherai il suo ricordo.

 

Un amico non può morire così. Un amico non deve morire così. Si è immolato per salvarti la pelle, quella tua stupida pelle che adesso vorresti lacerarti a sangue.

 

Domani ci sarà un’altra interminabile riunione nella Sala Decisioni. È strano chiamarla così, non è vero? Quando solo tre anni prima l’avresti chiamata Sala Professori. Ma Hogwarts adesso non è più una scuola. Silente che diceva: un posto sicuro. E lo era davvero, l’unico scoglio di salvezza che vi è rimasto, il solo a cui aggrapparvi per non sprofondare nell’oblio.

 

Luna ti sta ancora fissando con quella sua aria rovesciata.

 

Non si direbbe, guardandola, che lei sta peggio di tutti. Non ci credevi, davvero, quando li hai visti per la prima volta mano nella mano. Ron le aveva scrutato dentro e l’aveva trovata bella. O cosa molto più probabile, Luna gli aveva scrutato dentro e lo aveva trovato bello. E lo aveva accettato, accolto nel suo mondo a parte.

 

Adesso lei cerca te, e tu cerchi lei. Perché l’unica sterile consolazione che avete entrambi è di riflettere il vostro cieco dolore negli occhi dell’altro.

 

 

>>><<<

 

La riunione è stata insopportabile. Ci sono stati molti “er”, “ehm”, tante, tantissime condoglianze e nessuna cosa sensata. O forse qualcuna, boh. La verità è che non riesci più a distinguere una cosa sensata dal resto, perché è tutto irrimediabilmente insensato.

 

Ad ogni modo, la riunione è stata insopportabile. E il funerale ancora peggio.

 

Senti i passi attutirsi, la gente si allontana da questo luogo di morte. Adesso sei rimasta sola, davanti al cumulo di terra, davanti all’immagine illusoria di un corpo esanime. Ron.

 

Qualcuno ti poggia una mano sulla spalla. Non sei sola, e ti dispiace. Ma tanto non parlerai, no.

 

“Hermione…”

 

Questo tuo stupido nome ha un suono piacevole, quanto doloroso, quando viene gettato al di fuori di quelle labbra ardenti. Labbra che non baci da ore intere, e che probabilmente non saggeranno più il tuo sapore. Non vuoi che sentano che ora sei amara.

 

Vorresti dire ad Harry di lasciarti in pace, di allontanarsi da te, perché non sei più umana e te ne vergogni. Ma non parli, nemmeno per rispondere alle sue inquiete domande, quelle che cela dentro gli occhi tristi.

 

Harry non ti lascia, non comprende. Non può comprendere, lui ha bisogno di stringerti fra le sue braccia e di consolarsi che non sono vuote. Lo lasci fare, ma non ti muovi.

 

Sei una bambola di pezza.

 

Lui prova a darti un bacio, non rispondi. Prova a chiederti qualcosa, non rispondi. Prova a stringerti al suo cuore, non rispondi.

 

Poi alza lo sguardo per incrociare il tuo, arrossisce. Una smorfia dolorosa. Se ne va.

 

 

 >>><<<

 

 

“Niente da fare. Avevi ragione tu.” Luna ti viene incontro, scrollando le spalle in maniera goffa e spigolosa.

Una scheggia di luce le illumina il volto. La sua espressione non è positiva.

 

“Non parla?” chiedi sconsolato.

 

Luna annuisce, gli occhi ostinatamente strabuzzati, come se avesse appena visto un fenomeno strabiliante.

 

Il tuo tono è commiserevole mentre congetturi le ultime dalla tua vita. “Perfetto. Il mio migliore amico è morto e la mia ragazza è diventata muta.”

 

Ti alzi, cammini come un folle, marcando un’orbita invisibile sul pavimento freddo. “Magnifico!”sbraiti, e quasi perdi la voce anche tu.

Luna sospira e giocherella con i suoi polsi. Da quando ha saputo di Ron, quella è una cosa che fa spesso. Quel movimento richiama involontaria la tua attenzione: i polsi sono tutti graffiati.

 

Ti senti ancora più in colpa. Tu che stai sempre lì a lamentarti, lì a sentirti un verme, lì a sfogarti… e Luna, zitta. Soffre e rimane in silenzio.

 

È orribile questa nuova abitudine che va di moda tra i membri dell’Ordine di costringersi al silenzio. Anche Tonks, ricordi, se n’è rimasta chiusa nel suo guscio per giorni quando Remus è morto.

 

Hermione. Forse sarà una cosa passeggera. O forse no.

 

 

 >>><<<

 

 

Sono tre giorni che non esci da questa camera. Tre giorni che non tocchi cibo. Tre giorni che non parli. Tre giorni che ti sei dimenticata di Harry.

 

Ti puoi dimenticare di una persona, soltanto per trastullarti nel pensiero di un’altra? Non puoi.

 

È egoista. Solo perché credi di non aver più bisogno dell’ossigeno, non puoi impedire alle persone di respirare. Egoista.

 

Entri in quella che da un paio di anni pretende di essere la tua camera. La vostra camera. Non vuoi trovarci Harry. Ti farà domande. Ancora domande. A cui tu tanto non risponderai. Perché è più comodo così.

 

Accendi una candela, la tua fedele compagna. Lei non farà domande. Stai per infilarti a letto, ma un luccichio di carta vermiglia ti blocca. Lo prendi tra le mani.

 

Harry non è egoista. Ti ha preso il tuo cioccolatino preferito. Lo scarti ma non c’è cioccolata dentro. Solo un pezzo di carta.

 

"Puoi dolerti perchè le nuvole celano la luna, ma puoi gioire perché la luna si cela sotto le nuvole."

 

Sorridi, vero?

 

Hai perso Ron. È una sofferenza così grande che non lascia spazio ad altro. Ma le nuvole, per quanto siano a volte minacciose e ostili e terrificanti, nascondono qualcosa di più grande, sublime. E vale davvero la pena attendere che quelle nuvole piangano le loro sinistre lacrime, per poi vederla, splendente e più luminosa di prima.

 

Non vuoi perdere Harry.

 

Sorridi e piangi assieme, sciocca umana.

 

E allora non perderlo. Egoista.

 

 

 

The End

 

 

Lo so, infelice esperimento. Ma ad un giorno dalla fine del concorso ho pensato che la storia che avevo scritto non andasse bene, perciò ho dovuto cambiare totalmente trama. E punto di vista. Di fatto il punto di vista in questa storia, come penso avrete capito, è la coscienza dei due personaggi principali. Sono sempre stata curiosa di scrivere in seconda persona^^. Altra cosa: tra le richieste c’era quella di non scrivere Death Fic. Ecco, qui crepa Ron, però ho inteso quell’avviso riferito ai tre personaggi citati nella richiesta: Luna, Harry, Hermione. Che infatti sono vivi e vegeti. Insomma, mica tanto vegeti…
Emma: Grazie davvero per aver recensito, e per i complimenti... addirittura scrivertele? Madò, così arrossisco*__*!

 

 

 

 

 

 

 

  
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