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Autore: CABARETdelDIAVOLO    26/12/2012    1 recensioni
Steve Rogers/Tony Stark
La notte di Natale è qualcosa di magico, che trasforma e cambia il cuore delle persone spingendole a desiderare, magari per la prima volta, un po' di felicità. Questo accade a Tony e sorprendentemente Steve scoprirà che la felicità si può trovare accanto alle persone più inaspettate...
Genere: Comico, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Tony Stark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Un Regalo Inatteso


Avengers tower era completamente addobbata, con tutto ciò che serviva per una festa di Natale come si deve.

Nastri rossi, striscioni dorati, albero pieno di palline, vischio sopra le porte.

Era il primo Natale dopo la nascita dei Vendicatori. Ma purtroppo, nessuno di loro aveva potuto essere presente. Lavoro, missioni, problemi con fratelli ingestibili. Solo Steve era riuscito a raggiungere casa Stark in tempo, insieme a tutti gli altri invitati, tra giornalisti e ricchi imprenditori.

Tutto era andato liscio. Risate, complimenti, auguri e regali e ora pian piano tutti stavano congedandosi, tornando nelle loro dimore.

"Salute!!!"

Tony gridò sollevando il bicchiere di zabaione ancora mezzo pieno verso la porta, dalla quale anche l'ultimo invitato era appena uscito.

Vestiva con un completo blu notte, una elegante camicia chiara col primo bottone slacciato e niente cravatta.

"Ci vediamo fra  365 giorni."

Concluse cambiando improvvisamente tono di voce. Sbuffò, buttando giù un altro sorso.

Le lenti azzurre degli li occhiali che indossava scintillarono per un secondo, colpiti dalla luce della lanterna fuori dalla finestra.

"Sei sempre così scontroso, Tony..."

La voce di Steve giunse dall'altra parte della stanza, da dove il soldato proveniva reggendo in mano una pila di vassoi sporchi raccolti dal tavolo del buffet.

Stark si levò gli occhiali appoggiandoli sul davanzale della finestra e chiuse gli occhi costringendosi a non guardare.

"Ah! Ti prego! Levati quel maglione! Cel'hai su da tutta la sera! È inguardabile!"

Rogers arrestò la sua camminata aggrottando la fronte.

"No!"

Esclamò, fiero del suo verde golf natalizio di lana, decorato dai disegni di renne con tanto di campanellini sonanti.

"È un regalo di Natasha! Lo tengo perchè mi piace e adesso che so che ti da fastidio, lo indosserò più spesso che posso."

Disse beffardamente fissando Tony negli occhi, sollevando le sopracciglia e tornando sulla sua strada, verso la cucina.

Tony storse la bocca seguendo il soldato con lo sguardo.

"Contento tu. La reputazione è tua."

Bisbigliò, buttò giù l'ultimo goccio del suo drink mettendosi subito a cercare la bottiglia per riempire di nuovo il bicchiere.

Appena la avvistò, poggiata sul tavolino accanto al divano, si precipitò a prenderla.

Ma fece appena in tempo ad allungare il braccio quando un'altra mano, più grande e veloce lo precedette soffiandogli la fiasca da sotto il naso.

Sollevò lo sguardo di scatto ritrovandosi immediatamente a fissare gli occhi blu di Cap.

"No! Per stasera basta così!"

Disse il soldato accennando ad un piccolo sorriso.

"Oh, andiamo!"

Esclamò Tony facendo un passo verso Rogers che non si mosse di un millimentro.

Stark allungò la mano per raggiungere la bottiglia ma Steve subito la spostò, impedendogli di prenderla.

Il miliardario sbuffò pesantemente con il naso, stringendo i denti.

Abbassò lo sguardo e per un attimo calò il totale silenzio fra i due uomini.

Steve non staccò mai lo sguardo dal volto di Stark che, come da lui previsto, dopo pochi istanti fece nuovamente uno scatto per tentare di prendere la fiasca.

Troppo lento.

Rogers sollevò la bottiglia più in alto e Tony andò a sbattere col naso contro il suo petto rimbalzando indietro immediatamente.

Schioccò la lingua sul palato lanciando uno sguardo truce verso il soldato che però, rispose con la sua solita espressione gentile e dolce porgendo la mano verso Stark che non riuscì a replicare di nuovo.

Alzò il bicchiere e, ringhiando sottovoce senza mai spostare gli occhi da quelli di Steve, lo posò sul suo palmo.

Egli lo afferrò in un baleno e tutto soddisfatto si diresse nuovamente verso la cucina.

"Questo è il ringraziamento per il regalo che ti ho fatto???"

Gridò Tony accasciandosi subito dopo sul divano a peso morto.

"Si! Ti sto facendo un favore! Sei già abbastanza brillo!"

Rispose Rogers urlando dall'altra stanza.

Stark incrociò le braccia sul petto, borbottando qualcosa di incomprensibile e sprofondando sempre di più nei morbidi cuscini beige.

"A proposito..."

Steve ricomparve quasi subito accanto al divano, stavolta con le mani libere.

"...con tutto quel trambusto, non credo di averti ringraziato come si deve per quel regalo..."

Disse sorridendo un pò imbarazzato mentre Tony lo fissava con un sopracciglio sollevato.

"Voglio dire... è una moto stupenda! Devi averci messo un sacco di tempo per farla!"

Concluse passandosi una mano dietro la nuca un pò a disagio. Non gli era mai capitato di ricevere un regalo del genere e non sapeva bene cosa dire.

"Naah, non molto, non è stato così diff-"

"Approssimativamente 37 giorni più le ultime 2 notti, signore."

La voce di Jarvis fece sussultare entrambi e ci volle un secondo prima che Steve realizzase le parole che aveva appena sentito.

"Tu... tu non dormi da 2 giorni?!?!"

Alzò la voce all'improvviso sgranando i suoi luminosi occhi chiari e fissando preoccupato Tony.

"Grazie, Jarvis..."

Disse sarcasticamente il miliardario chiudendo gli occhi per evitare lo sguardo di Rogers.

"Tony?!?!"

"Sto bene! Stai tranquillo! Dormirò 3 giorni di fila per recuperare!"

Esclamò Stark spalancando i suoi profondi occhi scuri e agitando le braccia.

Steve sospirò ‌intensamente scuotendo leggermente la testa.

"Il mio regalo era orrendo a confronto..."

Era dispiaciuto per tutto questo. Il dono che Tony gli aveva fatto era meraviglioso mentre il suo era... inutile.

"Meglio che torno di là a sistemare..."

Sussurrò affranto, voltandosi per andarsene.

"No! Andiamo, siediti un attimo! Ho pagato delle persone per sistemare, non devi mica farlo tu!"

Disse Stark battendo la mano sul cuscino accanto a se, incitando Steve ad accomodarsi.

Il soldato, un po' titubante, sospirò e solo dopo aver visto lo sguardo sinceramente cortese di Tony, si decise ad accettare il suo invito.

Si sedette mettendosi comodo, poggiandosi le mani sulle cosce mentre i campanellini sul suo maglione persistevano a tintinnare.

"Il tuo regalo non era brutto!"

Esclamò Stark con voce stanca.

"Ho sempre desierato una..emh...una..."

Steve chiuse pre un secondo gli occhi, sconsolato.

"Caffettiera..."

"Oh! Si, giusto, giusto! Caffettiera!"

Ripetè il miliardario ridendo, ma la sua risata pian piano si spense nel vedere il volto di Rogers abbassarsi e il suo sguardo raggiungere le dita che aveva preso a stuzzicarsi le une con le altre.

"Hey! Stavo scherzando! Ricordo il tuo regalo, mi è piaciuto!"

Disse dando un colpetto alla spalla del soldato col dorso della mano.

"Non serve che mi consoli, non sono un bambino..."

Rispose Cap tentando di nascondere il suo dispiacere con un lieve sorriso.

"Lo so, lo so! Ma sai, è il primo Natale che in qualche modo festeggio veramente quindi, in fondo è andato piuttosto be-"

"Che cosa'hai detto?"

Steve lo interruppe portando i suoi occhi magnetici ad incontrare quelli di Tony.

"Cosa?"

"Hai detto che è il primo Natale che festeggi. Perchè?"

La voce di Rogers sembrava improvvisamente invasa dall'agitazione e dalla curiosità ma Stark non riuscì a capirne la ragione.

"Bè, perchè... quando ero piccolo mio padre e mia madre avevano sempre impegni, anche il giorno di Natale..."

Disse senza riuscire a staccare gli occhi da quelli di Cap.

"...e quando sono morti... pian piano o smesso di considerare Natale un giorno diverso dagli altri..."

Concluse lasciando che la sua voce sfumasse, realizzando solo dopo ciò che aveva appena confessato.

Steve era rimasto come imbambolato, a fissare Stark negli occhi fino all'ultima sillaba.

Un silenzio denso cadde per un attimo mentre qualcosa di ancora più forte sembrava essersi bloccato fra i volti dei due uomini.

"Oh...ho capito..."

Sospirò il soldato spezzando l'aria e tornando a guardare davanti a se mentre Tony, ancora leggeremenre scombussolato si risistemava sul divano distogliendo lo sguardo da Steve e poggiando la testa allo schienale.

"Anche per me...è il primo Natale..."

Mormorò Cap portando lo sguardo verso l'alto.

"Da bambino... non l'ho mai festeggiato..."

La sua voce era un pò triste, piena di un dolore passato da molti anni ma che ancora occupava un piccolo spazio nella sua memoria.

"...era un giorno come un altro..."

I suoi occhi lucidi, blu, infiniti come l'oceano sembravano persi...

"L'unica cosa forse era che mio padre tornava a casa dal bar...più ubriaco del solito..."

...abbandonati ad un ricordo lontano.

D'un tratto scosse la testa, costringendosi a tornare al presente.

"Basta, non è il caso di pensare a queste cose proprio oggi."

Affermò sorridendo di nuovo e voltandosi verso Tony.

"E poi, non voglio annoiarti con la mia triste sto-"

Si bloccò immediatamente vedendo il viso di Stark rilassato, calmo, addormentato.

"...scherziamo?!"

Sussurrò ridendo di se stesso per non essersi accorto di aver parlato da solo durante tutto quel tempo.

Non riuscì subito a muoversi. Rimase per un secondo a guardare Tony respirare rumorosamente mentre il suo petto si alzava dolcemente.

Sembrava così sereno e tranquillo, come non era mai durante il giorno, e a Steve venne istintivamente da sorridere.

Poi, lentamente tornò ad appoggiare la schiena al divano e a guarare il soffitto pensando nuovamente al ridicolo regalo che aveva fatto ad un miliardario come Tony Stark.

Gli avrebbe comprato qualcos'altro. Qualcosa che poteva almeno vagamente competere con una moto in stile anni 40 interamente fabbricata dal genio di Tony.

Non sapeva ancora bene cosa, ma di sicuro avrebbe trovato il regalo gius-

"Mmh..."

Improvvisamente, la catena di pensieri del soldato fu inaspettatamente interrotta.

Steve con uno scatto girò il viso e si accorse che Stark era scivolato fino ad arrivare con la testa contro la sua spalla. Ma non si era svegliato.

Aveva solo mugugnato delle parole circa qualcosa di morbido e comodo.

Rogers tentò di spostarsi con infinita cautela per evitare di farlo scivolare.

Gli prese dolcemente la nuca e pian piano lo accompagnò a stendersi sul divano.

Fu un'impresa incredibile data la stazza del soldato che, vista la posizione in cui ora si trovava, facendo un solo passo falso avrebbe potuto cadere e schiacciare Tony.

Riuscì in qualche modo a farlo sdraiare e con molta cautela provò a spostarsi da sopra il suo corpo.

"Nnnh..."

Con un rapido e imprevedibile movimento, Stark sollevò un braccio e lo posò intorno al collo di Rogers, tirandolo verso il basso e impedendogli di muoversi.

Egli sorrise divertito da quella situazione, ma allo stesso tempo un pò imbarazzato di trovarsi praticamente con il naso contro quello di Tony.

Delicatamente tentò di spostargli il braccio e di rimetterlo al suo posto mentre, senza che potesse impedirlo, la sua bocca sfiorava il viso del miliardario.

Dopo almeno un minuto, riuscì ad allontanare il volto e a tentare di allontanarsi.

Ma fu solo un breve istante.

In una frazione di secondo, le mani di Tony arrivarono a prendergli il viso.

Una risatina nervosa gli sfuggì dalla bocca quando si rese conto che Stark stava leggermente sorridendo con gli occhi sempre chiusi. Doveva essere molto più ubriaco di quanto Cap pensasse.

Probabilmente stava sognando di una bellissima modella di quelle che c'erano alla festa quella sera.

"Hey..."

Le parole di Stark erano travolte dal sonno.

Rogers sentì il suo respiro caldo soffiargli per un secondo sul volto e un brivido gli percorse la schiena.

"...buonanotte..."

Mormorò il miliardario mentre la sua voce...lentamente si spegneva.
"...Steve..."

Fu un lampo.

Un istante che durò il tempo di un sogno.

Cap fece un sussulto e il suo cuore gli balzò in gola, ma non ebbe il tempo di reagire in nessuno modo poichè quando si rese conto di cosa stava accadendo, le labbra di Tony si erano già nuovamente staccate dalle sue e l'uomo sembrava essersi definitivamente addormentato.

Steve rimase immobile, pietrificato, con gli occhi ancora sbarrati rivolti verso il viso di Stark e la bocca semiaperta, respirando pesantemente.

La sua mente non riusciva più a connettere pensieri concreti e sensati.

Non si rese nemmeno conto di essersi finalmente alzato dal divano ed essersi allontanato di un paio di passi.

Non riuscì a staccare lo sguardo dal viso dolcemente perso nei sogni di Tony, ma più lo guardava, più si rendeva spaventosamente conto di quello che era appena successo.

Poi, come una sferzata di vento, un pensiero colpì Cap.

Stark aveva bevuto parecchio quella sera ed erano giorni che non dormiva. Probabilmente tutto quello che era accaduto non aveva nulla a che fare con lui ed era stato solo un attimo di smarrimento. Probabilmente era stato solo un raptus momentaneo e senza significato.

Si, doveva essere così.

Steve sospirò, rincuorato da quella realizzazione.

Sorrise ancora un pò scosso chiudendo per un attimo gli occhi.

Infine, cercando di non fare rumore con i campanellini, si sfilò il maglione di Natale e lo posò sulle spalle di Tony. Poi si voltò passandosi una mano tra i capelli e con un tonfo sordo, si lasciò cadere sulla poltrona vicino al divano.

Non aveva nessuna voglia di andare in camera sua, non sapeva il perchè.

Gli ci vollero diversi minuti per riuscire ad allontanare dalla mente la sensazione che aveva provato sentendo le labbra di Tony sfiorare le sue per quel breve istante.

Ma poi, alla fine, si accoccolò fra i cuscini e riuscì a prendere sonno.

  
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