''Dammi un pugno in faccia.''
Non c'era stato bisogno di chiederlo quella volta.
Le nocche si frantumarono sullo zigomo e un rivolo di caldo colore rosso dipinse la pelle chiara.
''Sento sempre -Dammi un pugno in faccia- quando parli.''
Non c'erano state parole quella sera.
Nemmeno urli.
Niente.
Solo il ruggito di due cuori.
''Ero cosė solo...''
Aveva l'immagine di quella caduta nei suoi occhi.
Bruciava come una ferita aperta.
''SHERLOCK!''
Giorni e notti.
Non riusciva a chiudere gli occhi.
Continuava a rimbombare nella sua testa.
Sempre.
Ogni attimo.
''Il mio migliore amico, Sherlock...č morto.''
Il filo rosso gocciolava.
Come sulla strada davanti al St. Bartholomew Hospital.
L'odore era aspro.
John Hamish Watson aveva gli occhi in fiamme di lacrime.
Sherlock Holmes aveva i pugni sanguinanti del dottore fra le sue mani.
221b di Baker Street, Londra.
Solo un sussurro.
''Tre dannati anni.''