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Autore: GWatcher    27/12/2012    1 recensioni
Angel ha un appuntamento con Nina, la donna follemente innamorata di lui...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angel, Nina Ash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nina

 

Quella sera, il Tardis era piuttosto calmo. Nina amava andare lì. Uno dei locali più famosi di Los Angeles aveva lo stesso nome di un piccolo pub della sua città natale.

Il tutto era così triste, ma al tempo stesso rassicurante. Familiare, avrebbe detto.

In quell’occasione aveva capelli lunghi e sciolti sulle spalle, e indossava un vestito turchese abbastanza corto. Le belle gambe erano scoperte, così come la schiena, che rimaneva nuda per via di una particolare spaccatura dell’abito.

Prese le chiavi della macchina e si diresse verso l’uscita del suo appartamento. Strana idea quella di trasferirsi nella stessa città dove viveva Angel. Tale coincidenza, però, non era assolutamente casuale.

 

“Maledizione!” un tacco si spezzò tra le scale. Fu costretta a risalire e cambiarsi le scarpe… di nuovo. Non riusciva più a capire dove si trovasse, non capiva come stare al passo con la vita, e tutto le pareva sempre così maledettamente difficile. Si ritrovava a essere perennemente stressata e gestire la sua natura soprannaturale le risultava ancora piuttosto difficile. Insomma, un vero periodo di merda.

Perciò volle vedere Angel. Ne aveva bisogno.

Velocemente, guidò in direzione del locale. Cercò di non sudare, anche se ovviamente non riuscì nell’impresa. Il traffico era intenso e parecchio fastidioso, gli assordanti rumori dei clacson e le lamentele degli autisti adirati, poi, facevano da contorno alla situazione.

Strano a dirlo, visto che L.A. sembrava essere una città tranquilla.

Non impiegò molto tempo ad arrivare. Parcheggiata la macchina, entrò nel locale, notando subito tra tutti l’uomo particolarmente bello che l’aspettava.

Avvicinandosi al tavolo in cui era seduto, pregò disperatamente affinché lui non si accorgesse delle occhiaie accuratamente nascoste sotto enormi occhiali scuri. D’altronde, il trucco non può fare sempre miracoli.

 

“Ciao, Angel”. Si avvicinò stampandogli un bacio sulla guancia.

“Ho ordinato qualcosa anche per te”.

La donna abbassò gli occhi e notò un’abbandonante porzione di patatine fritte. Una risata involontaria le scappò sul momento.

“La smetti di fare il padre?” ironizzò, gustando la salatissima porzione.

Le piaceva quando Angel si preoccupava per lei.

 

Le luci colorate e abbaglianti si abbassarono, la musica assordante scomparve, lasciando la scena a una voce femminile. Un lento inglese. Meglio così: avrebbero potuto parlare meglio, senza dover necessariamente gridare.

“Hai bisogno di mangiare… Mangi a casa, vero?”. Angel abbassò leggermente il volto alzando gli occhi, e la fissò con una dolcissima espressione interrogativa.

“Sarai un ottimo padre”. Non rispose direttamente alla domanda.

“Come stai?”

“Bene, questa mattina sono andata dal medico per alcuni controlli, ma nulla di grave. E’ tutto regolare, davvero… la vita da lupo mannaro ogni tanto mi stressa, però va bene così…”. Non fu difficile cogliere il dolore nelle sue parole.

 

Il silenzio calò tra i due, zittendo la conversazione.

Angel la guardò scrupolosamente, compassionevole. Quando Nina era guardata così, da quegli occhi neri e profondi, sentiva una sensazione di beatitudine avvolgerla completamente.

Il vampiro le prese la mano destra e la strinse, delicatamente.

“Andrà tutto bene”.

Nina era solo una ragazza. Era giovane e aveva un’intera vita davanti. Anche se aveva qualche problema di natura soprannaturale, tutto si sarebbe risolto... prima o poi.

“Ehm, Angel, il mio nuovo appartamento è davvero… fantastico, insomma, dovresti vederlo. Vuoi venire?”.

 

* * *

 

Angel aprì la porta. Attorno al rotondino di ferro che sosteneva le chiavi, c’era un portachiavi con la scritta Roma e una piccola raffigurazione del Colosseo, evidente ricordo del viaggio in Italia della donna.

 

“Metto qui le chiavi?” esordì non appena varcò la soglia del salone.

“Certo, non preoccuparti”.

 

 Angel si sedette sul divano, aspettandola. Dopo qualche minuto, arrivò anche lei e si mise comoda, proprio accanto all’uomo. Entrambi erano vicini.

“Dimmi che possiamo, anche questa volta”.

 

Furono le ultime parole che Nina disse prima di trovarsi nuda, avvinghiata al corpo di Angel, nel comodo letto matrimoniale.

Il vampiro la guardava riposarsi. Era un’esperienza sempre bella con lei.


  
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