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Autore: Tittili    27/12/2012    4 recensioni
Quello che sembrava un normale viaggio si trasformerà in una nuova indagine...ricca di avventura e...romanticismo naturalmente.
Qualsiasi commento, consiglio e soprattutto critica saranno apprezzati enormemente....ma siate buoni!! Kiss Tittili
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Capitolo finale..forse un pò troppo sdolcinato..ma non ho resistito.
Ringrazio di cuore tutti quelli che mi hanno seguito in questa mia piccola avventura. Spero di non avervi annoiato o deluso e di ritrovarvi alla mia prossima fatica. Una abbraccio a tutti. Tittili
(per 1Rebeccam e Tempie90: mitiche!!!"




Castle seguì la sua musa al piano di sotto dove Vivian aveva preparato una splendida cena per tutta la famiglia.
L’uomo osservava Kate ridere e chiacchierare tranquillamente come se nulla fosse successo.
Si sentiva stranamente ansioso e preoccupato.
Ma di cosa ti preoccupi…stai tranquillo..domani tornerete a casa insieme epensava cercando di non ricamare  preoccupazioni assurde su un episodio senza importanza.
Chissà di chi era il messaggio…cosa c’era di così particolare da non dirmelo…perché?..il suo cervello non riusciva ad uscire da un circolo vizioso diabolico.
V”..Richard?..allora..tu cosa ne dici?...” lo raggiunse la voce di Vivian
C”..c-cosa?..sì..sì..sono d’accordo..” balbettò imbarazzato.
V”…sei d’accordo?...su cosa?..” replicò la signora Dale sarcastica rendendosi conto che lo scrittore non sapeva neanche di cosa stesse parlando.
Castle vide lo sguardo inquisitore della donna su di lui e immediatamente cercò aiuto negli altri commensali con gli occhi.
Lester trattenendo a stento le risate con ampi gesti fatti dietro le spalle della madre cercò di suggerirgli una risposta per salvarlo da morte certa.
C”…s-sul f-fatto che la Sacher v-va servita con la panna…” disse esitante sperando di aver interpretato al meglio i messaggi muti del cugino di Kate.
Vivian rimase un attimo interdetta dalla risposta ma un sorriso smagliante fece respirare nuovamente lo scrittore.
V”…proprio come dicevo io…vedi Rachel…anche Rick è d’accordo con me…” proclamò trionfante ricominciando a discutere amabilmente con la nipote giornalista.
Lester iniziò a ridere apertamente seguito da Kate e George che avevano assistito alla sceneggiata del ragazzo.
Rick sorrise divertito ma nel suo animo l’ansia continuava a attanagliargli il cuore.
V”..non capisco perché avete già preparato tutti i bagagli..l’aereo parte domani sera..potevate fare le cose con calma…” chiese zia Vivian a Kate
K”..sai che mi piace essere sempre preparata zia..e poi domani mattina ho un impegno…” disse evasiva la donna
C”..u-un i-impegno?..” chiese con un filo di voce lo scrittore voltandosi verso la detective.
K”…sì…ma non ti preoccupare..rientro subito dopo pranzo…” rispose sottovoce la donna evitando il suo sguardo preoccupato
C”..v-va bene…a-aspetterò…” sussurrò lui.
L”..hei Rick!..tutto bene?..sei pallido?..” chiese Lester osservando l’amico
C”..s-sì..sì..sono solo ..s-stanco…anzi..scusatemi ma… è meglio che vada a dormire…” balbettò alzandosi da tavola salutando tutti i commensali.
Si diresse lentamente verso le scale che portavano alle camere quando la voce di Kate lo raggiunse.
K”..visto che domani devo alzarmi molto presto…ti lascio tranquillo e dormirò nella mia stanza…va bene?...” disse la donna con voce serena.
L’uomo annuì silenziosamente senza voltarsi e dopo aver salito le scale velocemente entrò nella sua stanza sedendosi sul letto.
Cosa diavolo sta succedendo?..si domandò in preda al panico.
 
 

&&&

 
Castle non riuscì a chiudere occhio in preda a pensieri sempre più assurdi e terrificanti.
Non se la sente…adesso che dobbiamo tornare a casa…ha paura…non vuole più sentirsi impegnata…era l’unica spiegazione che riusciva a trovare a quello strano comportamento.
Un timido raggio di sole entrò dalla finestra quando ad un tratto sentì dei rumori provenire dal corridoio.
Si alzò di scatto e aprì la porta trovandosi davanti Kate che già vestita si stava apprestando ad uscire.
K”…C-Castle…s-scusa..ti ho svegliato…” sussurrò imbarazzata.
C”..non ti preoccupare Beckett…non stavo dormendo…” rispose lui un po’ ruvido.
K”..o-ok…ora devo andare…ci vediamo…” rispose lei voltandosi per andare
C”…torni?..” chiese lui prendendola delicatamente per un polso obbligandola a guardarlo
Kate lo fissò come smarrita e appoggiò velocemente le labbra su quelle dell’uomo.
K”..m-mi dispiace…a d-dopo…” sussurrò liberandosi dalla presa  fuggendo giù per le scale.
Lo scrittore rimase immobile sulla porta senza riuscire né a pensare né a respirare.
Il rumore della moto che si allontanava sembrò quello di un tuono che annuncia una tempesta.
 
 

&&&

 
La mattina sembrava non voler passare mai.
Castle si sedette su uno sdraio ai bordi della piscina osservando rapito le piccole nuvole che spinte dal vento sembravano rincorrersi l’uno con l’altra senza mai raggiungersi.
Fatte dello stesso spirito ma che non riescono mai a stare insieme…pensava assorto mentre le lacrime silenziose scendevano sul suo volto.
Ho forzato le cose…si è sentita obbligata a causa della mia ferita…dovevo capirlo…so che mi ama..ma non è pronta…devo lasciarla libera…decise convinto ma con il cuore in pezzi.
V”..il pranzo è pronto…” annunciò Vivian ridestandolo come da un incubo.
In quel momento il rombo del motore di una moto raggiunse gli abitanti di casa Dale.
Castle rientrò in casa con il cuore in gola e attese il suo destino.
La porta si aprì e Kate entrò con fare deciso e uno sguardo che l’uomo non aveva mai visto prima.
In pochi passi si trovò davanti a lui, occhi negli occhi.
K”…dobbiamo andare…” sussurrò seria mettendogli in mano un casco.
V”…m-ma..il pranzo?...non potete mangiare prima?...” disse sorpresa zia Vivian.
K”..no..” rispose Kate continuando a fissare lo scrittore che la guardava rapito.
Lo prese per mano portandolo fuori di casa e dopo essere salita sulla moto infilandosi il casco si girò verso di lui guardandolo con impazienza.
K”..Sali Castle…” ordinò con un tono che non accettava repliche.
Rick obbedì come un automa ancora esterrefatto dal comportamento della sua musa e si strinse a lei un attimo prima che il veicolo partisse sgommando.
Appoggiò il petto sulla schiena della donna sentendo chiaramente il calore del suo corpo.
Il battito dei due cuori erano accelerato ed impetuoso e per un attimo lo scrittore sentì la sua ansia e rassegnazione come svanire.
La donna guidava decisa e in modo aggressivo quasi volesse volare verso la meta che si era prefissa.
In meno di mezz’ora raggiunsero il centro di Los Angeles e Castle cominciava a guardarsi intorno cercando di capire quale sarebbe stata la sua destinazione.
Ad un tratto il suo cuore si fermò per l’emozione insieme alla moto.
Erano davanti alla chiesa di padre O’Mulley.
L’uomo scese lentamente seguito dalla detective che togliendosi il casco lo guardò sorridendo.
K”..a-avevi detto che ci volevi ritornare…” sussurrò lei
Castle non riusciva a dire una parola per l’emozione.
Kate si avviò verso l’ingresso ma visto che l’uomo non si muoveva tornò indietro prendendolo per mano.
Quando arrivarono davanti alla porta lo scrittore si fermò di colpo.
C”…i-io…” cercò di dire senza riuscirci
K”…t-ti prego…fidati di me…” sussurrò lei con gli occhi che brillavano dall’emozione.
Aprirono lentamente le porte e si trovarono avvolti nuovamente dalla meravigliosa atmosfera ovattata di quel luogo sacro.
Gli occhi di Castle non si abituarono subito al cambio di luce e solo dopo alcuni secondi si rese conto che la chiesa era completamente vuota.
Camminarono insieme quasi a raggiungere l’altare sovrastato dal bellissimo crocifisso il legno.
A quel punto Kate si fermò di colpo ponendosi davanti all’uomo che la guardò con sguardo interrogativo e stupito.
K”..h-ho una sorpresa per te…” sussurrò dolcemente voltando lo sguardo verso la piccola porta che portava alla sacrestia.
Castle seguì gli occhi della donna con i suoi e un sorriso spontaneo si materializzò sul suo volto.
C”..T-Tom…S-Samuel…” riuscì solo a dire prima di trovarsi tra le braccia dei due uomini.
T”…ho l’FBI alle costole amico…ma non potevo dire di no a Kate…” disse Tom stringendo forte l’amico.
S”…già…è una donna piuttosto convincente…” incalzò sorridendo il giovane.
Lo scrittore era senza parole sovrastato dalle emozioni.
T”…non so come ha fatto ma ci ha trovato..mi ha detto che dovevo esserci perché la mia presenza era indispensabile...ma non capisco per cosa..” spiegò Tom sciogliendo dall’abbraccio lo scrittore
S”…già..ha detto che dovevamo esserci entrambi..” continuò Samuel con tono interrogativo
C”…ecco tutti questi misteri…io…io sono..” balbettò voltandosi verso la sua musa
Kate si avvicinò a lui mettendogli dolcemente le dita sulle labbra per farlo tacere.
K”..sei la mia ragione di vita…” iniziò a parlare con un sussurro ”…e per fare ciò che voglio…dovevo avere dei testimoni…” ponendosi davanti allo scrittore emozionatissima.
K”…Richard Alexander Rodgers….v-vuoi s-sposarmi?”  continuo con un filo di voce attendendo tremante la reazione dell’uomo.
C”…c-cosa?...” sussurrò lui come impietrito.
Kate fece un passo indietro con lo sguardo di chi ha il terrore di aver sbagliato clamorosamente.
In un attimo l’uomo fu accanto a lei prendendole il viso tra le mani.
C”..r-ripetimelo…ti prego…” implorò lui perdendosi nel verde dei suoi occhi.
K”…v-vuoi…s-sposarmi?” obbedì lei appoggiando dolcemente le mani su quelle dell’uomo
C”…a-ancora…” disse lui ad un soffio dalle sue labbra
K”…vuoi sposarmi.. Castle?…” chiese ancora lei con timore.
C”..s-sì…sì..sì..sì..sì…”rispose lui baciandola con le lacrime agli occhi.
Kate si staccò da lui con dolcezza e lentamente si tolse la catenina.
Castle osservò emozionato le mani tremanti della donna che gli mettevano al collo quel suo tesoro inestimabile.
K”..così mia madre starà sempre vicino al mio cuore…cuore che ormai è solo tuo..” sospirò sfiorando con le dita il profilo dell’uomo che aveva cambiato per sempre la sua vita.
Il sole di California aveva illuminato eventi terribili e magnifici ma ora tracciava solamente una strada di amore profondo senza tempo.
Le nuvole che si erano rincorse senza sosta da sempre ora erano diventato un unico spirito.
 
-      Fine -
 
 
 
 
 
  
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