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Autore: Nefelibata    28/12/2012    4 recensioni
'Riprese poi a farmi volteggiare inventando i passi e mischiando troppi tipi di danza differenti. Possibile che lo trovassi il ballo piú bello del pianeta?'
Pairing: Larry
Conteggio parole: 3255
Disclaimer: Con questo mio scritto, pubblicato senza alcun scopo di lucro, non intendo dare rappresentazioni veritiere dei caratteri di queste persone, ne offenderli in alcun modo. Sfortunatamente nessuno dei personaggi mi appartiene.
Genere: Malinconico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Carry on

 << Harry, vieni a mangiare! >> la voce di Zayn mi distolse rapidamente dai miei pensieri, mentre gridavo un << Arrivo tra un attimo! >> poco convinto e continuavo a scorrere le menzioni di Twitter che si aggiornavano automaticamente ogni 5 secondi.
Mille pensieri si rincorrevano nella mia mente ed io, incapace di scacciarli, cercavo di soffocarli con quelle parole di conforto, di devozione e di affetto che ricevevo dalle fan.
Leggendoli non mi sentivo potente, non mi sentivo superiore. Ero sempre stato un ragazzo con i piedi per terra, che non si dimentica da dove viene e si ritiene solo fortunato. Mi sentivo semplicemente meno inutile. Loro erano il mio sorriso ed io ero fiero di essere il loro, quasi l'affetto di un padre nei confronti degli innumerevoli figli.
Ultimamente mi trovavo in uno stato quasi vegetativo. Non che io fossi depresso, semplicemente non trovavo uno stimolo.
L'avevo avuto, eccome se lo avevo avuto, avevo avuto una ragione per alzarmi di buon'ora alla mattina e sorridere, sorridere sempre.
Ma prima ancora che il mio pensiero potesse correre a lui me lo ritrovai nella mia stanza, bello come sempre, bello e sfumato quanto un ricordo, perché questo era ormai: un ricordo.
I suoi occhi esprimevano dolcezza anche in mezzo a tutto quel ghiaccio che li caratterizzava, e non avevo mai capito se la riservasse solo a me o fosse una sua caratteristica.
Lo guardai curioso, perché raramente Louis veniva a cercarmi, se non per chiedermi se avevo visto quel maglione arancione che tanto amava o se potevo prestargli la mia acqua di colonia.
Lui sembró tentennare un po', quasi si fosse pentito di essere entrato, quasi si sentisse a disagio e fuori posto lí, in quella stanza che tante volte aveva conosciuto il nostro amore.
Forse pensava che ce l'avessi con lui, ma la veritá era che il mio affetto nei suoi confronti non sarebbe mai potuto svanire. 
Eravamo come due fiamme di un'unico fuoco, bruciavano, correvano in direzioni diverse, a volte si incrociavano, poi si dividevano e prendevano a rincorrersi, era un ciclo continuo.
Sembró riprendersi perché quando parló lo fece con la sua solita voce sicura e dolce e il suo sorrisino che molti avrebbero considerato divertito ma che io sapevo essere solo una maschera per l'imbarazzo.
<< Credo che Zayn lancierá il tuo piatto per aria se non ti affretti a venire a tavola. Liam sta provando a convincerlo a tener conto delle regole del galateo e di non iniziare a mangiare prima di essere tutti a tavola, e a giudicare da come mangiava le patatine poco fa, deve essere molto affamato. >>
Avrei voluto dirgli che per quel che mi importava Zayn poteva anche andare a farsi fottere, che non avevo fame e che tutto ció di cui necessitavo in quel momento era parlare con lui, chiarire, chiedergli perché non riuscivamo a stare bene insieme come prima, toccarlo e fargli sentire che ero lí, che non mi ero allontanato da lui e mai lo avrei fatto.
Ma tutto ció che riuscii a fare fu annuire e seguirlo silenziosamente giú per le scale, dove gli altri tre erano a tavola e mangiavano tranquillamente.
La tv era sintonizzata su MTV dove davano in quel momento una canzone di Britney Spears, ma nessuno sembrava guardarla.
<< Che c'é, Liam, hai rimosso il galateo dalla tua lista delle passioni momentanee? >> chiesi ridacchiando, seguito a ruota da Niall, mentre sedevo.
Zayn mi fulminó all'istante con lo sguardo, sembrava davvero di malumore.
<< La prossima volta non mi prendo nemmeno il disturbo di chiamarti se devi startene chiuso in camera a farti le seghe guardando i porno gay lasciando raffreddare il tuo piatto. >>
<< Calma, Malik. Stavo solamente leggendo qualche menzione delle fan! >> questa esclamazione sembró indispettirlo ancora di piú.
<< Ma certo, le fan! Fan di qua, fan di la, non chiederti poi perché quest'altro cretino di fronte a me ti ha mollato, davi piú attenzione alle fan che a lui! >> a quella esclamazione lasció a metá il piatto e si alzó dirigendosi verso il balcone portandosi dietro solo le sue amate Malboro.
Prima che successe, peró, riuscii a sentire quasi distintamente la voce dolce del mio ex mormorare insicuro << In veritá sono due giorni che non scrive nulla su Twitter.. >> e io repressi un sorriso.
Da quando era diventato cosí insicuro? Mi mancavano quei suoi modi sfacciati e quella sua forte risata.
Pensai "Controlla il mio profilo Twitter!" e stavolta non provai nemmeno a soffocare il sorriso che mi nacque sulle labbra.
Mi mancava il mio migliore amico, senza di lui mi sentivo davvero solo e spaesato.
La fiamma accanto a me si era spenta, e io danzavo da solo seguendo il vento, lasciandomi cullare ma non percependo piú quel calore amico.
Ero felice mi avesse difeso, ricordavo come lo faceva sempre una volta, anche quando ero in torto, facendomi poi la ramanzina subito prima di fare l'amore.
Sentii l'introduzione di una canzone che mi era familiare, ma non riuscivo a ricordare quale, così mi girai verso la televisione.
Carry on dei FUN.
Mi rigirai lanciando un'occhiata a Louis, che sembrava essersi accorto della canzone che stavano trasmettendo, perché alzó anche lui lo sguardo a me sorridendomi dolcemente e arrossendo.
<< Bella questa canzone! >> esclamó Liam afferrando il telecomando e alzando il volume. 
Mi ritrovai, continuando a sorridere, a rigirare con la forchetta gli spaghetti ormai freddi, mentre mi immergevo, per l'ennesima volta, nei ricordi.


<< Allora, che te ne pare? >> chiesi sorridente al mio ragazzo girandomi verso di lui e posando le valigie davanti alla vecchia casa.
Avevo deciso di passare quella settimana di ferie nella casa in montagna dai miei genitori e di portare Louis con me.
<< Wow >> disse solamente lui sorridendomi con gli occhi, che con la bianca neve apparivano grigi ma mai privi di quella luce che li caratterizzava.
Anne e Robin aprirono la porta e ci vennero incontro, salutando prima me poi Louis.
Entrammo e mi affrettai a mostrare la casa al castano, eccitato come puó esserlo solo un bambino al pensiero di trascorrere quella settimana lí con lui.
A volte mi fermavo, gli facevo vedere alcuni dettagli, gli raccontavo degli aneddoti legati alla mia infanzia, episodi divertenti riguardanti la mia famiglia.
Gli mostrai il mio nascondiglio fisso quando si giocava a nascondino, dove nessuno mi aveva mai scoperto. Gli mostrai dalla finestra l'albero su cui ero solito arrampicarmi sul ramo piú spesso. Gli mostrai i poster sull'armadio di legno che occupava la mia vecchia stanza e la macchia nel marmo che avevo causato versando il solvente per unghie di Gemma.
Lui sorrideva, a volte ridacchiava, tirava fuori qualche battuta, ma non smetteva mai di guardarmi con amore, gioendo della mia gioia, innamorato della mia spensieratezza e del mio entusiasmo.
Lo presi infine per mano e lo condussi nella vecchia stanza dei miei genitori, dove ora dormiva Robin.
Lí mi fermai e, sempre tenendolo per mano, mi sedetti sul letto guardandomi attorno con una sorta di malinconia negli occhi, tradita solo dal sorriso ancora presente sulle mie labbra.
Lui mi seguí a sedere e mi strinse per la vita.
<< Non é cambiato nulla qui.. >> osservai lasciando che i miei occhi vagassero per la stanza alla ricerca dei molteplici ricordi che ci avevo costruito.
I muri erano rivestiti di una moquette grigio scuro, i mobili erano di legno, ma i molteplici sprazzi di colore erano dati dalle tende con fantasia floreale, dal copriletto blu, dagli innumerevoli dipinti e foto che occupavano due pareti e da un vaso di fiori posto sul comó.
La piccola finestra faceva entrare poca luce, ma l'ambiente era confortevole, a me piaceva considerarlo un po' retró.
<< Sai.. alcune volte, in inverno, i rami dell'abete sbattevano sui vetri della finestra della mia stanza mentre dormivo, e a me facevano paura il rumore del vento e il bussare contro il vetro, perció correvo fin qui nel buio e chiedevo ai miei genitori di dormire nel lettone in mezzo a loro, inventandomi di aver avuto un incubo e di non riuscire a riprendere sonno.. >> lui continuava ad accarezzarmi la schiena e a sorridere, sembrava davvero felice del mio condividere i ricordi insieme a lui.
<< E... vedi quello? >> gli indicai un graffio nella moquette che l'aveva sfilacciata. Lui annuí. << L'ho fatto io, una volta avevo chiesto a papá di portarmi a pescare, lui si era rifiutato e io avevo preso a fare i capricci e a graffiare la moquette. >> ridacchiai.
<< Ogni riccio un capriccio >> disse lui e nella stanza caló il silenzio, interrotto qualche secondo dopo dalle nostre risate.
<< Boo, finirai mai di sparare cazzate? >> sorrisi avvicinando i vostri visi.
<< Umh.. forse quando finiró di amarti >> rispose lui incollando le nostre labbra in un dolce bacio.
Mi alzai in piedi notando la vecchia radio che amavo utilizzare come karaoke.
<< Umh.. vediamo che gusti ha Robin in fatto di musica >> mormorai tra me e me scorrendo con lo sguardo la pila di cd posti nella libreria accanto al comó.
<< Some nights, FUN. Peró! Ha buon gusto il tuo patrigno! >> sestenzió alzandosi a sua volta e venendo verso di me, avendo notato il cd che avevo estratto dalla pila e che ora stavo mettendo nella radio.
Mentre partiva la prima traccia, entró mia madre scusandosi e dicendo che doveva riporre alcuni vestiti nell'armadio.
<< Cacchio, non so quanto tempo é che non apro quest'armadio! Solitamente tengo tutto in valigia, chissá che vestiti ho dentro! >> disse ridacchiando.
Aprí l'anta iniziando a frugarci dentro alla ricerca di un appendino.
<< Oh >> ne venne fuori un minuto dopo con sguardo sognante tirandone fuori un'enorme busta di plastica, contenete molto probabilmente un vesitito.
Lo appoggió sul letto aprendo la cerniera << Sapete, questo era lo smoking del padre di Harry quando ci sposammo >> disse prima di scoprire interamente il completo nero, con tanto di scarpe.
<< Harry >> si giró a guardarmi << Perché non lo provi? Sono sicura che ti stia alla perfezione e mi renderesti davvero felice >>.
Sgranai gli occhi a disagio e in imbarazzo vista la presenza del mio ragazzo. << Mamma, sei impazzita per caso?! >> lei, divertita, alzó le mani in segno di resa e uscí dalla stanza portandosi dietro il cesto della biancheria e lasciando peró lo smoking ancora sul letto.
<< In realtá piacerebbe molto anche a me vedertelo addosso >> sentii una voce dietro di me. 
Mi girai incontrando i suoi occhi in cui si poteva scorgere un po' di malizia. I suoi occhi erano ghiaccio puro al punto che rabbrividii.
<< Davvero vorresti vedermi in smoking? >> chiesi dolcemente. Lui annuí energeticamente con la testa e a me sembró tanto un bambino che sta per ricevere il suo giocattolo preferito.
Presi lo smoking mettendolo in spalla e avviandomi verso il bagno in cima alle scale bloccando il mio ragazzo con un << Aspettami qui >> a cui rispose con un sorriso di vittoria.
Un quarto d'ora stavo scendendo le scale, ravvivandomi i ricci ogni due gradini e il peso dell'insicurezza che mi gravava addosso.
Quando arrivai in fondo alle scale dove Louis mi aspettava temetti per un attimo che mi avrebbe riso in faccia, ma lui mi prese invece per mano riportandomi nella stanza dei miei.
Nel frattempo era iniziata la quarta traccia del cd: Carry on
Mi condusse al centro della stanza, mi bació la mano e chiese teatralmente << Incantevole ragazzo, mi concedete l'onore di questo ballo? >> ma non c'era ironia nel suo sguardo, soltanto piacevole veritá e soltanto un pizzico di divertimento.
Io << Con piacere >> risposi stando al gioco.
A quel punto appoggió una mano sul mio fianco mentre la mia si appoggió alla sua schiena.
E iniziammo a ballare.
I nostri non erano passi, erano solo stupidi movimenti senza senso, i nostri piedi si pestavano ma non mi importava perché i miei occhi erano nei suoi e mi sembrava di essere tornato indietro nel tempo.
Iniziammo lentamente, con movimenti impacciati.
Well I woke up to the sound of silence
the cars were cutting like knives in a fist fight
and I found you with a bottle of wine
your head in the curtains
and heart like the Fourth of July
You swore and said We are not
We are not shining stars”
This I know
I never said we are
Though I’ve never been through hell like that
I’ve closed enough windows to know
you can never look back

Durante il ritornello iniziammo a muoverci piú velocemente e con piú sicurezza, Louis mi prese una mano e mi fece girare, mentre le nostre risate e il ritmo di quella canzone facevano da sfondo alla nostra innamorata stupiditá.
If you’re lost and alone
Or you’re sinking like a stone
Carry on
May your past be the sound
Of your feet upon the ground
Carry on
Carry on, carry on
A questo punto Louis mi prese in braccio iniziando a girare su se stesso per farmi ridere mentre io gli urlavo di fermarmi senza volerlo davvero.
So I met up with some friends
at the edge of the night
At a bar off 75
And we talked and talked
about how our parents will die
All our neighbours and wives
Mi mise poi giú attirandomi a se quasi fossimo incollati e mettendomi le braccia dietro al collo, quasi come due ragazzini al ballo di fine anno del liceo, glielo feci notare e lui commentó solo con un << Si ma per una volta volevo farla io la ragazza >> che mi fece ridere. Ci lasciammo poi cullare da quella lenta melodia respirandoci piano sul collo.
But I like to think
I can cheat it all
To make up for the times I’ve been cheated on
And it’s nice to know
When I was left for dead
I was found and now I don’t roam these streets
I am not the ghost you are to me
Riprese poi a farmi volteggiare inventando i passi e mischiando troppi tipi di danza differenti. Possibile che lo trovassi il ballo piú bello del pianeta?
Mi sentivo proprio come quella fiamma, volteggiavamo e il tempo passava e non non ci fermavamo. Anne ci chiamava per il pranzo e noi continuavamo a perderci nei nostri occhi. Robin ci urlava di non toccare i suoi preziosi cd e noi non sentivamo altro che il battere dei nostri cuori, Avevo addosso quello stupido completo che ne ero convinto, mi faceva sembrare un'idiota, ma Louis ne tastava ogni centimetro con le sue mani lisce e morbide e io non potevo che arrendermi al suo tocco.
Le fiamme continuavano a scontrarsi, muovendosi freneticamente in quella lotta con due vincitori e nessun sconfitto. Tutto attorno sembrava creato per rendere quel momento perfetto.
If you’re lost and alone
Or you’re sinking like a stone
Carry on
May your past be the sound
Of your feet upon the ground
Carry on
La sua voce si sovrappose poi a quella del cantante facendomi perdere la testa.
Sembrava voler farmi capire qualcosa con quella sua voce, ma era qualcosa che non riuscivo a cogliere perché non mi sarei mai potuto sentire solo, non dopo quel ballo, non con lui al mio fianco, non con i nostri cuori che battevano vicini.
Whoa
My head is on fire
But my legs are fine
After all they are mine
Lay your clothes down on the floor
Close the door
Hold the phone
Show me how
No one’s ever gonna stop us now
Mi prese le mani e mi fece girare su me stesso piú volte, come se fosse l'unica cosa che fossimo in grado di fare come passo, e in effetti era cosí.
Ridevamo e allo stesso tempo ci esprimevamo sentimenti reali, ci stavamo divertendo ma era anche il momento piú romantico del mondo. Sorridevamo e ci prendevamo in giro ma in veritá i nostri cuori erano sul punto di scoppiare e la mia testa era davvero in fiamme per le troppe emozioni. E davvero sentivo che nulla in quel momento avrebbe potuto fermarci. Il mondo sarebbe potuto finire, sarebbe potuta crollare la montagna, un terremoto avrebbe potuto scuoterci, noi avremmo continuato a ballare, immersi nella nostra bolla di beatitudine.
Cause we are
We are shining stars
We are invincible
We are who we are
On our darkest day
When we’re miles away
Sun will come
We will find our way home
Mi sentivo in uno stato di leggera ebbrezza, quasi fossi ubriaco, continuavo a ridere senza motivo e a baciarlo sulle labbra e a solleticargli i fianchi e a muovere i piedi senza alcun ritmo.
Lui continuava a sorridere e ad alzarmi gli occhi sui suoi e a mormorare parole che non sentivo ma che ne ero sicuro, erano colme d'amore.
Mi sentivo come un marito che torna dalla guerra e improvvisa una danza d'amore con la sua donna.
E cos´altro potevo immaginarmi, con quell'atmosfera?
If you’re lost and alone
Or you’re sinking like a stone
Carry on
May your past be the sound
Of your feet upon the ground
Carry on
Carry on, carry on
E mentre il cantante continuava a ripetere le stesse parole Louis mi prese entrambe le mani, mi fece fare un'altra giravolta, dopodiché mi strinse bloccandomi a se e mormoró nel mio orecchio << Vestito cosí mi viene voglia di sposarti, in questo istante >> facendomi rabbrividire.
<< Harry, Louis, sono stufa di chiamarvi, venite a mangiare! >>
Solo un bacio mamma, solo la sua mano nella mia. Arriviamo subito, arriviamo tra un attimo, giuro..


<< Harry, Louis! Ma siete sordi? >> sobbalzai e potei notare il ragazzo di fronte a me fare la stessa cosa.
<< Sono 4 minuti che siete lí a girare la forchetta senza mangiare un boccone! State bene? >>
Solo in quel momento mi accorsi che ora la televisione dava la pubblicitá di uno stupido detersivo "superconcentrato".
Riguardai negli occhi quello che era stato l'amore della mia vita e seppi all'istante che anche lui, come me, si era lasciato andare ai ricordi, anche lui, come me, aveva desiderato essere ancora lí, in quella stupida stanza retró a ballare.
Lo guardai negli occhi e lui mi sorrise timidamente, e io capii che lui era ancora lí, era ancora il mio migliore amico, capii che non aveva dimenticato, che nel suo cuore ancora risuonava quella musica quasi d'altri tempi che ci aveva permesso di essere qualcun'altro, che ci aveva dato l'opportunitá di sognare per qualche minuto.
Lo guardai in quei ghiacciai e capii tutto.
Lui giá sapeva.
Con quelle parole voleva farmi capire che non sarebbe durato per sempre, che mi sarei sentito morire, mi sarei sentito solo al mondo e avrei dovuto portare quel peso da solo.
Con quelle parole mi stava facendo promettere silenziosamente che sarei andato avanti, l'avrei fatto per lui, che avrei portato quel momento nel cuore, e che non l'avrei odiato per avermi lasciato.
Come potrei solo pensare di farlo? In fondo la colpa era stata mia, avevo troppa paura del giudizio delle persone e in particolare delle fan a cui ero legatissimo, e lui, per il bene della band, aveva deciso che era meglio finirla.
Ma non mi importava, perché avevo quella consapevolezza che mi attanagliava una parte del cuore che gridava che lui mi amava ancora, mi amava esattamente allo stesso modo di quando mi trovavo tra la sue braccia a volteggiare.
Gli sorrisi di rimando, sarei andato avanti, si.
Carry on

*

Devo trovare un nome faigo per il mio angolo perché di si.
Sará che mi mancava scrivere, sará che devo ancora scrivere il capitolo della Larry e ho in mente anche una raccolta e altre 3 o 4 os e dovevo assolutamente scrivere e postare qualcosa, sará che ieri ho comprato Some nights dei FUN. e amo quel cd, sará che ho appena finito di rileggere "Cime tempestose" e mi sento in vena d'altri tempi, alla fine eccomi qui, con un'altra one-shot, a rompervi le palle.
Ho messo tra i generi "song-fic" ma in realtá non penso che lo sia, la canzone é solo una cosa in piú, una cosa che mi ha ispirato e che mi ha dato l'idea.
(A proposito, cliccando il titolo potrete ascoltare la canzone e fidatevi, ne vale la pena).
In realtá non so cosa ho scritto, questa cosa non mi soddisfa molto, ma volevo assolutamente postare qualcosa e mi piaceva troppo l'idea.
Bhe, lasceró il giudizio a voi, miei prodi lettori.
Non perché io ami fare pubblicitá o ne senta il bisogno o voglia essere ruffiana, ma devo innanzitutto ringraziare _itssviolet per avermi scritto un messaggio su EFP che mi ha fatto molto piacere! (Ci siamo anche messe d'accordo per scrivere qualcosa insieme, ci serve solo l'idea). Inoltre devo fare i miei piú sentiti complimenti a Forever_Young (sapevo che prima o poi l'avrei citata da qualche parte perché la amo troppo), voglio dire, giá era tra le mie autrici preferiti e seguivo la sua long e aspettavo con ansia ogni capitolo e mi odiavo per non scrivere bene come lei, poi arriva e mi posta A Christmas Carol., e io muoio, perché é la Larry natalizia piú bella del mondo. Senza contare l'altra sua nuova one-shot How to save a life, with love., che é a dir poco splendida.
Grazie poi a Cilyan per avermi dedicato un pezzettino della sua one-shot stupenda, Lonely, now, e complimenti per il suo glorioso ritorno in grande stile su EFP!
Vi linkeró poi, come sempre, la mia long The only exception (Sono davvero poche le persone che l'hanno inserita tra le seguite, e la cosa mi deprime ma non mi lamento dai..), il mio Twitter e il mio Ask.fm 
Mi rivedrete presto, o con qualche one-shot senza senso, o con il capitolo della long.
Un bacio!
- Nicole
PS: Ho deciso che devo rinnovare e riordinare il mio profilo, perció sappiate che molto probabilmente cancelleró una o piú one-shot, ad esempio It´s too cold outside for angels to fly, che considero uno dei miei peggiori lavori, perció se la cosa vi dispiace (Pfft) passate a leggerla prima del tempo.

 

 
  
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