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Autore: AmazingFreedom    28/12/2012    3 recensioni
Draco Malfoy è nato. Ma Lucius chi metterà al primo posto?
La sua nuova famiglia o il Signore Oscuro?
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dobby, Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Severus Piton | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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5 giugno 1980

Silenzio. Questo le faceva più male che le fitte al basso ventre.
Il silenzio significava che sua madre dormiva, che non l’avrebbe aiutata perché una purosangue non si occupa di queste cose, non è un elfo domestico! Il silenzio significava che Lucius non era accanto a lei, che il Signore Oscuro era più importante di sua moglie e del suo bambino.
 
Narcissa soffocò un gemito di dolore e strinse con forza il lenzuolo umido si sudore sotto di lei. Faceva male. Tanto, tanto male. Non se lo aspettava così forte, da togliere il fiato; certo, era consapevole che il parto non sarebbe stato una passeggiata, ma era anche sicura del fatto che la sola presenza di suo marito avrebbe alleviato le sue pene. Ovviamente, non poteva sperare neanche in un parto semplice. Nulla era semplice ormai.
 
“Dobby…” ansimò e subito il lieve pop della materializzazione riempì la stanza.
“La signora Malfoy ha chiamato Dobby?” domandò l’elfo dall’angolo più in ombra della stanza.
“Dobby de…” Narcissa strinse i denti, poi prese un profondo respiro. “Avverti gli altri elfi. Il… Il bambino. Sapete cosa fare.”
 
Senza farselo ripetere due volte, Dobby scomparve nelle cucine e svegliò i suoi compagni, dando ordini a destra e a manca. Tra tutti gli elfi che la famiglia possedeva, era lui il più importante, quello a cui affidavano le mansioni più difficili, le più pericolose: tutti gli altri lo ascoltavano, gli ubbidivano. Era il loro “capo”, anche se lui non si sentiva di meritare quel titolo: odiava il suo status di elfo e avrebbe fatto qualsiasi cosa per evadere da quella posizione.
“La signora! È il momento! Sapete cosa fare: Pit l’acqua calda e gli asciugami! Mik e Lad aiutate Pit!”
 
Narcissa respirava a fatica. L’elfa Mik le stringeva una mano mentre Dobby le asciugava il sudore dalla fronte.
“Spinga, signora Malfoy!” ordinò Lad.
“Signora Malfoy, Pit vede la testa!”
La donna si rilassò per riprendere fiato: solo ora si vedeva la testa?! Dopo così tanto tempo?!
Si sentiva stremata e sola. Abbandonata dalla sua stessa madre e dal suo stesso marito. Lasciata in balia di quattro elfi domestici!
“Signora Malfoy, Dobby la implora…” Il piccolo elfo le strinse delicatamente la mano. “La signora non può fermarsi. Dobby sa che la signora è stanca, ma il bambino deve uscire.”
Narcissa guardò quella faccia rugosa: non aveva mai pensato che gli elfi potessero essere di così grande aiuto. Erano più utili di quanto avesse mai creduto.
La donna annuì impercettibilmente, strinse i denti fino a sentirli scricchiolare poi spinse con tutta la forza chele era rimasta.
Sentì le creature tra le sue gambe ridacchiare e subito dopo un vagito riempì la stanza.
“Signora! È nato!” gridarono Lad e Pit.
Mik le lasciò la mano, prese un asciugamano pulito e vi avvolse il bambino, per poi porlo tra le braccia della madre.
Una lacrima solitaria, di sollievo, di gioia e di rabbia, scivolò lungo la guancia arrossata della padrona di casa. Il suo bambino. Il suo bellissimo bambino. Il suo Draco. Draco già così simile a Lucius, a quel padre che non l’aveva visto nascere.
 *****
 
Era ormai l’alba quando Lucius Malfoy tornò a casa. Era stata una notte difficile: i Potter erano introvabili! Bisognava agire con calma, cautela, trovare una spia adatta e soprattutto, bisognava controllare Severus. Da quando il suo amico aveva detto al Signore Oscuro della profezia, non era più stato lo stesso: era una mina vagante, inaffidabile. Si tolse la maschera e si strofinò gli occhi: aveva bisogno di dormire. Assolutamente.
Si avviò con passo spedito verso la camera da letto. Aprì la porta lentamente in modo tale da non svegliare Narcissa.

La scena che gli si presentò davanti lo gelò sul posto: sua moglie stava allattando suo figlio. Draco. Quel nome tanto sofferto, così difficile da decidere ma che alla fine era arrivato come un fulmine a cel sereno! Il nome perfetto: una costellazione per i Black e un significato forte per i Malfoy. Semplicemente un nome perfetto per un bambino perfetto, nato da una madre perfetta, che ora guardava il marito con rassegnazione.
“Ben tornato.” lo salutò freddamente.
Lucius deglutì con fatica: sul volto della moglie leggeva una stanchezza che andava al di là di quella fisica. Era stanca di lui. Sapeva che Narcissa lo amava con tutta se stessa, ma era consapevole del fatto che non l’avrebbe mai perdonato. Lui aveva anteposto il Signore Oscuro alla loro famiglia.
Rimase in silenzio: i Malfoy non chiedevano scusa e lei di questo ne era a conoscenza.
 
Narcissa si sistemò la vestaglia, si alzò e depose il piccolo Draco nella culla di legno davanti al letto, senza degnarlo di uno sguardo. Poi, si coricò, dandogli le spalle.
“Io…” L'uomo si schiarì la gola. Non era il momento opportuno, ma era la legge. “Il Signore Oscuro deve esserne informato.”
Prima di chiudersi la porta alle spalle, Lucius sentì chiaramente Narcissa singhiozzare e la vide abbracciarsi. Da sola.
 


ANGOLO DELL’AUTRICE:
Salve a tutti. Allora, un’altra storia sulla coppia che adoro. Certo, non è allegrissimo… anzi proprio per niente. Solo che non mi piacciono sempre le solite storie smielate. Insomma, Lucius è quello che e solo durante la seconda guerra magica vediamo uscire il suo spirito paterno. Poi Narcissa, uno dei miei personaggi preferiti: per ma è una donna straordinaria, l’unica persona che sappia tener testa al marito. Siamo durante la prima guerra magica, i protagonisti sono più giovani e meno saggi, a mio avviso, secondo i libri della Rowling, quindi affronatno una situazione più grande di loro: la guerra in prima linea e un figlio.
Dopo questo specchietto, vi auguro buona lettura.
  
  
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