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Autore: Will P    15/07/2007    6 recensioni
Non c'è cosa migliore che passare un po' di tempo con il tuo ragazzo. Ma quando succedono svariati imprevisti, situazioni compromettenti e momenti imbarazzanti, ti viene da pensare che forse non ti saresti dovuto andare a ficcare in quel ripostiglio.
"Mai vestirsi al buio!"
[Draco/Harry, hints di Ron/Hermione; fluff & delirio all'ennesima potenza]
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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A titolo informativo: Se credevate che prima fosse OOC, non avete ancora visto niente

A titolo informativo: Se credevate che prima fosse OOC, non avete ancora visto niente. @w@ Cho & co. verranno abbondantemente sfottute, quindi se il tutto vi disturba… cavoli vostra. XD

 

 

PROBLEMATIC CHANGE

-Mai vestirsi al buio-

 

L’eco dell’urlo di Blaise sfumò nel silenzio agghiacciante della sala comune strapiena. Tutti gli occhi erano fissi sul giovane Malfoy, la cui faccia stava raggiungendo livelli di rossore mai sfiorati prima d’ora (nemmeno quando Harry gli diceva che era così bello da mozzargli il fiato, il che è tutto dire).

 

Blaise mormorò ‘ops’ sorridendo innocentemente.

 

Sembrava che nella stanza tutti avessero smesso persino di respirare. Si sentì il rumore di un bicchiere che scivolava da una qualche mano e si infrangeva sul pavimento, ma nessuno ci badò.

 

«Scusa…» fece con espressione giustamente un po’ colpevole Zabini.

 

Draco si voltò verso la folla verde-argento (e lui rosso e oro, mondo crudele) che lo scrutava e mostrò l’espressione più spavalda, strafottente e distaccata del suo repertorio.

 

Una pargoletta del primo anno svenne con un flebile lamento. Un vasto gruppo di studenti del quarto aprì lentamente la bocca per lo shock. Pansy si mise a ridacchiare compiaciuta. Un amico della primina la seguì giù sul pavimento, collassato. Una tizia del secondo iniziò a piagnucolare qualcosa di poco comprensibile sulsuo Dracuzzo che non poteva essere gay, no, era impossibile’, seguita a ruota dai mugugni di moltre altre fanciulle. Tre ragazze isteriche urlarono contemporaneamente «Mi avevi detto che ero l’unica per te!» per poi guardarsi orripilate, guardare orripilate Draco e fuggire singhiozzando nei rispettivi dormitori sbattendo la porta.

 

«Beh, poteva andare pe-» tentò Blaise.

 

«Silencio!» ringhiò Draco estraendo la bacchetta e puntandola sul volto dell’amico, a cui morì in gola il resto della frase. «Non ci provare, brutto iettatore schiamazzante.» poi si rivolse al pubblico con flemma molto british «Se volete scusarmi, dovrei cambiarmi d’abito.» e sparì elegantemente in dormitorio.

 

«No. No. Noooo. Assolutamente no. Manco morto.»

 

«Allora chiamo Herm qui fuori e intanto prendo il mantello dell’Invisibilità, ok?» sbuffò irritato Ron ad un Harry nascosto dietro un vaso enorme nel corridoio della Signora Grassa.

 

Harry annuì con decisione sillabando untipregograzieseiilmigliore’, e fissò con gli occhioni ricolmi di speranza la schiena di Ron che scompariva oltre il ritratto. Dopo pochi minuti fu raggiunto dal ragazzo che trascinava una sconcertatissima Hermione verso il nascondiglio.

 

La ragazza si ritrovò davanti ad Harry conciato in quell’indicibile maniera e lo squadrò con occhio critico (lo stesso con cui affrontava i compiti di Aritmanzia, per intenderci). Lo trapassò con lo sguardo e proferì «Da quanto stai con Draco?» poi sorrise.

 

La mascella di Harry seguì quella di Ron sul pavimento. «Come cacchio fai a saperlo?!» strillò Ron, a quel punto decisamente isterico.

 

Hermione lo guardò compassionevole «Intuito femminile, Ron, quello che tu non hai. E un minimo di deduzione. E attenzione ai dettagli. Andiamo, Harry è ossesionato da Malfoy fin dal primo anno, passa metà del tempo a fissarlo, per un motivo o l’altro, si scalda appena lo si nomina… la divisa è maschile, di Serpeverde, con la spilla da prefetto. Fai due più due… e poi, non ti offendere Harry, ma ho sempre sospettato che fossi omosessuale. Suvvia, hai tanto di quel successo fra le ragazze e non ne hai mai toccata una, era sospetto.» concluse, annuendo alle sue stesse parole.

 

Ron si arrese al fatto che Hermione era brava a capire gli affari sentimentali di chiunque tranne i suoi e gli sarebbe toccato farle una dichiarazione in piena regola al più presto. Harry la abbracciò felice della sua reazione, dopo di che si mise il mantello e attese che gli altri due aprissero il ritratto per passare.

 

«Allora, quanto aspetterai per dire tutto a tutti?» domandò Hermione buttandosi sul letto di Neville mentre Harry si cambiava.

 

«Oh, credo che lo farò abbastanza presto. In fondo, io ho il mantello, ma Dray avrà dato un po’ nell’occhio, no?» disse Harry mentre lottava con la sua cravatta Grifondoro. Hermione rise e Ron rabbrividì impercettibilmente al suono indecoroso di ‘Dray’… ma si sarebbe abituato presto, in fondo, se si era abituato a ‘Voldemort’…

 

«Quindi che si fa? Stampiamo dei volantini e li gettiamo sopra la scuola a bordo delle scope?» disse Ron, mettendo da parte ilDray’, e dedicandosi all’antico sport di Farsi I Cavoli Di Harry (che era davvero divertente e popolare).

 

«IO non farò nulla, almeno per oggi. Dopo sentirò Dray e ci metteremo d’accordo. Per ora, andare a cena mi sembra il piano migliore.»

 

Per i corridoi, tutti sembravano fissarlo e parlottare: ok, ormai ci si era abituato, ma questa volta non ne capiva veramente il motivo. Fissò perplesso i due amici ma quelli scossero la testa, non ne sapevano di certo più di lui. All’improvviso gli comparve davanti Romilda Vane, trafelata e coi lucciconi.

 

«Harriuccio! Finalmente ti ho trovato!» disse emettendo gridolini. Dall’altro lato del corridoio, alle spalle del trio, un biondo Serpeverde si incazzò non poco. Harriuccio?! Solo lui poteva chiamarlo Harriuccio!

 

«Ho sentito delle cose talmente orribili su di te! Ma non è vero, no? È impossibile che tu stia con Malfoy, no?!» piagnucolò la fanciulla col labbruzzo tremulo.

 

«Primo: se è impossibile, perché me lo chiedi, di grazia? Secondo: sì, sono omosessuale!» disse stressato da cotanta idiozia «Sì, mi piaciono i maschi e se vuoi posso raccontarti per filo e per segno cosa ho fatto ieri notte!»

 

“Oh, il mio Harry si è arrabbiato! Che dolce… se solo sapessero che invece ieri sera ha studiato Pozioni fino allo stremo e poi si è addormentato sopra i libri alle due perché era troppo stanco… ma se vuoi puoi dirgli di cinque giorni fa amore…” pensò con espressione languida Draco mentre Blaise impallidiva e Pansy fissava sconcertata la Vane. Comunque Pansy non fece neanche in tempo a pensare ‘deficiente’ che Cho Chang apparve dal nulla e si abbrancò braccia e gambe a Potter.

 

Se Harry era schifito, Draco era irritato.

 

«Nooo Harry! Come puoi farmi questo? Siamo fatti l’uno per l’altra! Harryyyyyy!» frignò con voce perforante.

 

«Levati di dosso, orrido essere!» gridò Ginny placcandola e gettandola sul duro marmo. «A parte che IO sarei la sua anima gemella, in caso fosse etero, si mette con chi vuole e non deve render conto a nessuno. Ah, Harry,» aggiunse poi sorridendo rivolta al ragazzo «potevi anche dirmelo subito, almeno non sprecavo tutto ‘sto tempo!»

 

“Viva la Weasley!” pensò Draco mentre segnava sulla sua Lista Mentale Delle Cose Da Fare di confezionare un pupazzetto voodoo a forma di Chang.

 

«Nuuuuuuuuu! Harriuccio!!» continuò Cho aggrappandosi alla gamba di Harry, che tentò inutilmente di scrollarsela di dosso.

 

«Levati… brutta… piovra…» ringhiò dicendo una parola ogni volta che agitava il piede per farla scivolare «Io sto con chi mi pare!»

 

«Giustissimo!» disse qualcuno poggiando una mano sulla spalla di Harry. Harry si girò e sorrise al suo ragazzo, un sorriso che illuminò tutto il corridoio (almeno per Draco). Draco gli accarezzò dolcemente una guancia e fece scivolare la mano dietro la sua nuca per unirsi in un bacio mozzafiato.

 

La Vane si accasciò a terra con un gridolino mentre alle sue spalle Pansy brandendo la bacchetta prendeva bene la mira. Draco diede una pedata in faccia alla Chang e se la levò dalle palle riuscendo finalmente a far aderire il suo corpo a quello di Harry, che intanto gli stava cingendo la vita con le braccia.

 

Dopo cinque minuti di apnea e di infarti da parte dei passanti i due si staccarono. Harry prese per mano Draco e dopo aver gettato un’occhiata assassina alle tizie che continuavano a fissare il suo ragazzo con espresione fra il tradito, lo schifato e il comunque-sei-sempre-un-gran-figo-se-ti-va-ci-possiamo-vedere-stanotte si incamminò verso la Sala Grande.

 

Hermione prese per mano Ron col pretesto di trascinarlo dietro alla coppia che ormai era già bella avanti e rispose a sua volta con un ghigno a quello che gli stava rivolgendo Ginny; Ron dal canto suo si lasciò trascinare per dieci minuti prima di accorgersi di chi era la mano nella sua.

 

Tutti e sei si fermarono davanti al portone della Sala. «Voi andate pure avanti…» disse Draco agli altri e Harry annuì per rassicurare Ron ed Hermione. Rimasero finalmente soli.

 

«Draco… posso sapere com’è che l’hanno scoperto tutti? Non eri tu quello contrario agli annunci teatrali?»

 

«Oh be’, Blaise ha avuto la geniale idea di urlare che stavamo insieme nella mia Sala comune piena di gente, e sai, la voce si è sparsa…»

 

«Ahhhh… bene, chissenefrega. Adesso lo sanno tutti. Per lo meno, potrò metterti una mano sul sedere quando entriamo in Sala…» disse sghignazzando nel modo tipicamente Malfoiesco che gli aveva attaccato l’altro.

 

«Certo, se non vuoi essere linciato o messo in punizione per atti osceni in luogo pubblico.»

 

«Uffaaaaa…» disse alla schiena del suo fidanzato che si era già avviato. Lo raggiunse passandogli un braccio sulle spalle e lasciadolo lì a penzolare pigramente sul suo petto. Appena entrarono l’80% delle teste si girò verso di loro, mentre qualcun’altro ancora ignaro li fissava perplesso.

 

Non avevano fatto neanche tre passi che un ragazzino del quinto appena arrivato dopo una corsa urlò trafelato all’auditorio «EHI GENTE! AVETE SAPUTO CHE POTTER SE LA FA CON MALFOY?!»

 

Ron e Ginny si misero a ridere mentre un paio di compagni di classe del poveraccio si fecero il segno della croce. I professori erano sconvolti dalla dimostrazione scurrilità e dalla notizia in sé, e per questo rimasero imbambolati a seguire il telefi- intendevo, la scena.

 

Comunque, due ragazzi proprio qualche metro avanti a quel tizio schiamazzante si bloccarono di colpo e lentamente -con una calma mortale, in effetti- un’arruffata testa corvina e un’altra biondo platino si voltarono per rivelare i volti dei propietari, e lo scintillio malvagio che si era impadronito degli occhi del giovane Malfoy e degli occhiali del giovane Potter.

 

FINE

 

 

---

The end, finaly!

Spero vi sia piaciuta e vi siate divertiti almeno un po’ leggendola, io l’ho fatto scrivendola. Devo dire che è una delle cose più dementi che abbia mai scritto. XD

 

Ringrazio tutti i lettori e i recensitori, io vi ammmoh! *____* ~

Will

   
 
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